Pseudomonas aeruginosa è un piccolo batterio a forma di bastoncello (lunghezza di 1,5 - 3 µm e larghezza compresa tra 0,5 e 0,8 µm). Gram negativo, aerobio e mobile per la presenza di un unico flagello polare, Pseudomonas aeruginosa è diffuso in maniera ubiquitaria nel suolo e nelle acque. Predilige gli ambienti umidi.
Nell'uomo è un patogeno opportunista, che si può occasionalmente ritrovare nelle regioni cutanee ascellari, inguinali ed anogenitali di soggetti sani. In condizioni normali, Pseudomonas aeruginosa è stato isolato in circa il 10% dei campioni di feci umane.
Numerosi sono i fattori di virulenza che ne determinano la patogenicità:
- lo strato lipopolisaccarido esterno (LPS) protegge Pseudomonas aeruginosa dall'azione fagocitica dei leucociti neutrofili, ne favorisce l'adesione ai tessuti, e diminuisce la suscettibilità del microrganismo all'azione battericida di alcuni antibiotici
- la mobilità (flagello) e la presenza di pili, fimbrie e adesine, oltre all'LPS stesso, ne facilitano l'adesione ai tessuti e al muco (l'infezione da Pseudomonas aeruginosa a livello respiratorio è comune nei pazienti affetti da fibrosi cistica)
- tossine di varia natura (elastasi, collagenasi, proteasi, lipasi) prodotte dal batterio provvedono alla distruzione del tessuto circostante, favorendo la progressione del microorganismo
- altre tossine proteiche (esotossina A, citotossina, emolisine, piocianina) sono implicate nei meccanismi di virulenza
Pseudomonas aeruginosa è soprattutto un patogeno nosocomiale opportunista; produce quindi infezioni soprattutto nei pazienti ospedalizzati, predilingendo quelli debilitati, immunocompromessi o sottoposti a cateterismi uretrali, ventilazione meccanica, punture lombari e perfusioni intravenose.
Nel soggetto sano adulto le infezioni da Pseudomonas aeruginosa sono piuttosto rare. Nel bambino in buona salute, le malattie da Pseudomonas aeruginosa sono limitate a processi infettivi locali nel sito di attacco: otite esterna, infezioni urinarie, dermatiti (intertrigine). Nei soggetti immunocompromessi per malattie metaboliche o ematologiche, per tumori, prolungata terapia antibiotica o chemioterapia, l'infezione da Pseudomonas aeruginosa può divenire disseminata e provocare, per esempio, polmonite, endocardite, peritonite, meningite e grave setticemia.
Malattie causate da pseudomonas aeruginosa
Le infezioni da Pseudomonas aeruginosa possono presentarsi in molte sedi anatomiche, come cute, tessuti sottocutanei, ossa, orecchie, occhi, tratto urinario e valvole cardiache. La sede varia a seconda della porta d'ingresso e della vulnerabilità del paziente. I sintomi dell'infezione da Pseudomonas aeruginosa dipendono quindi dalla sede corporea interessata dal processo infettivo.
Distretto interessato |
Malattie e fattori che prediscpogono all'infezione |
Pelle | Ferite, ulcere da decubito, intertrigine, ustioni, traumi chirurgici, infezioni da inoculazioni intravena, necrosi emorragica della cute o ectima gangrenoso |
Otite esterna dei nuotatori, otite interna dei diabetici |
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Occhio |
Ulcera corneale, Abrasione traumatica o Traumi operatori, come quelli subiti durante l'intervento chirurgico per asportazione di cataratta |
Sistema respiratorio |
Tracheobronchite, Broncopolmonite, Polmonite necrotizzante da respiratori contaminati, infezioni da intubazione endotracheale, sindrome da stress respiratorio nell'adulto, infezione in pazienti con fibrosi cistica |
Apparato uro-genitale |
Infezioni delle vie urinarie conseguenti all'applicazione di catetere o ad irrigazioni |
Apparato digerente |
Diarrea nei bambini (febbre di Shangai), forme diarroiche colera-simili, tiflite nei leucemici, ascessi rettali nei malati di tumore |
Sistema circolatorio |
Metaemoglobinemia, Setticemia, Endocarditi (puttosto rare, più comuni nei tossicodipendenti che assumono droga per via endovenosa). |
Sistema nervoso |
Meningiti, Ascessi Cerebrali, Meningite da rachicentesi |
Cura e terapia
Anche gli interventi terapeutici dipendono dalla sede in cui Pseudomonas aerugnosa ha prodotto infezione. Ad esempio, in caso di interessamento cutaneo, si può riccorere ad irrigazioni di acido acetico all'1% o all'applicazione topica di agenti antibatterici come polimixina B o colistina. Particolare importanza riveste la corretta igiene delle aree cutanee interessate: l'eventuale tessuto necrotico dev'essere eliminato e gli ascessi drenati, mentre in ambito ospedaliero risulta essenziale l'accurata pulizia e disinfezione delle apparecchiature mediche.
Qualora si renda necessaria una terapia antibiotica sistemica, si utilizzano generalmente la tobramicina o la gentamicina. In caso di resistenza a questi farmaci, si può usare in alternativa l'amikacina secondo le indicazioni mediche.
Lo Pseudomonas aeruginosa sta assumendo un'importanza clinica rilevante a causa della sua resistenza multipla a vari antibiotici, per cui è necessario effettuare saggi di sensibilità in vitro (antibiogramma) sul ceppo isolato dal campione clinico.
- Tra le penicilline attive contro lo Pseudomonas aeruginosa si ricordano la piperacillina, la ticarcillina e la mezlocillina.
- Tra le cefalosporine attive contro lo Pseudomonas aeruginosa si ricordano: ceftazidime e cefoperazone (note anche come cefalosporine di terza generazione antipseudomonas).
- Tra le cefalosporine parenterali di quarta generazione attive contro lo Pseudomonas aeruginosa si ricordano: cefepime, imipenem, metropenem e aztreonam.
- Molti gli amminoglicosidi attivi contro Pseudomonas aeruginosa: tobramicina, amikacina e gentamicina.
- Tra i fulorochinolini, la ciprofloxacina, appare essere quello più attivo nei confronti del micorganismo; leggermente minore l'azione antibiotica della levofloxacina, mentre gli altri fluorochinoloni sono per nulla o scarsamente efficaci.