Primi segnali di influenza: cosa fare e non fare per favorire la guarigione

Introduzione
Stando ai dati che arrivano dall'Australia, dove l'inverno è appena finito, sembra che la prossima stagione influenzale sarà intensa. Dopo due anni tranquilli da questo punto di vista (complici anche le misure di prevenzione adottate per difendersi dal Covid-19, che hanno aiutato a limitare anche la diffusione dei virus influenzali, come uso delle mascherine e distanziamento sociale), dunque, nei prossimi mesi torneremo a fare i conti con mal di gola, dolori muscolo-scheletrici, febbre, disturbi respiratori: i sintomi tipici della malattia influenzale. Ma come affrontarli quando si manifestano per cercare di contenere la malattia?
Quali sono i primi segnali dell’influenza
- fatica;
- febbre improvvisa (di solito sopra i 38°C);
- gola irritata o mal di gola;
- tosse;
- brividi;
- dolori muscolari o muscolari;
- rinorrea.
Nelle primissime fasi si potrebbe scambiare l'influenza per un banale raffreddore. Tuttavia, occorre sapere che sebbene le due problematiche condividano molti sintomi, in genere le manifestazioni dell'influenza sono più gravi e compaiono più rapidamente.
È fondamentale riconoscere i sintomi in anticipo in modo da poter iniziare a prendersi cura di sé al meglio. È importante, però, che i bambini piccoli, gli anziani, le donne in gravidanza, le persone con malattie a carico del sistema respiratorio e immunitario e i soggetti fragili si rivolgano al medico per capire come agire.
Le strategie utili da adottare
Alla comparsa dei primi sintomi dell'influenza è bene adottare alcune strategie. Questi suggerimenti non solo aiuteranno la persona a sentirsi meglio più velocemente, ma anche a prevenire la diffusione nella comunità dei virus influenzali, che sono altamente contagiosi.
Lavare spesso le mani
Il lavaggio delle mani con acqua e sapone rappresenta una delle strategie più efficaci per prevenire la diffusione dei virus. La dimostrazione è arrivata durante la pandemia di Covid-19, quando tutti hanno imparato questa misura di prevenzione, che ha aiutato anche a contenere la diffusione dell'influenza. L'ideale è lavarsi le mani per circa 20 secondi con acqua e sapone prima di risciacquare.
Tossire nel braccio
Tossire e starnutire nell'incavo del braccio è un'altra delle buone abitudini che molti hanno appreso durante l'emergenza Covid, abitudine che è utilissima anche in caso di influenza: l'influenza, infatti, è altamente contagiosa e si diffonde facilmente nell'aria se si tossisce o si starnutisce. Tossire e starnutire nel braccio o in un fazzoletto usa e getta invece che nelle mani aiuta a contenere la diffusione dei virus.
Curare l’alimentazione
La dieta è una grandissima alleata del sistema immunitario. Ecco perché mangiare in modo sano ed equilibrato aiuta sia a prevenire sia a combattere l'influenza. Quando si hanno i primi sintomi dell'influenza, si consiglia di mangiare molta frutta e verdura, che rafforzano le difese e forniscono all'organismo i nutrienti necessari per combattere i virus.
Bere molti liquidi
Quando si è influenzati, è fondamentale bere molto, soprattutto acqua, tè e bevande a basso contenuto di elettroliti. I liquidi, infatti, sono essenziali per molte funzioni dell'organismo, inclusi i meccanismi di difesa. Meglio evitare però alcol e caffeina.
Riposare e restare a casa
Anche se si hanno progetti urgenti da portare a termine, quando si hanno i primi sintomi dell'influenza è bene avvertire il proprio datore di lavoro e rimanere a casa: i colleghi potrebbero inizialmente arrabbiarsi per essere stati "abbandonati" in un momento critico, ma poi apprezzeranno di non essersi ammalati. Stare a casa e cercare di riposare, per dare modo al corpo di combattere la malattia, riprendersi e guarire. Se le manifestazioni sono molto intense, si può ricorrere a farmaci sintomatici, come antidolorifici da banco, decongestionanti, sedativi della tosse.
Che cosa non fare
Ecco invece che cosa non fare quando si hanno i primi sintomi dell'influenza:
- non andare al lavoro o a scuola: in genere, si è contagiosi già uno- due giorni prima che i sintomi inizino e si rimane contagiosi fino a cinque-sette giorni dopo aver iniziato a sentirsi male. Meglio, dunque, stare in casa fin dalle primissime manifestazioni;
- non stringere la mano alle persone né abbracciarle: i contratti stretti (così come la condivisione di posate, bicchieri, asciugamani) favoriscono la diffusione dei virus;
- non strafare: l'influenza è una malattia progressiva, il che significa che i sintomi peggioreranno prima di migliorare. Privare il proprio corpo del riposo necessario nei primi giorni può allungare i tempi di recupero;
- non stare a digiuno: è vero che quando si sta male non bisogna sforzarsi di mangiare se non si ha appetito. Tuttavia, saltare i pasti ed evitare certi gruppi nutrizionali potrebbe compromettere la guarigione. Provare a mangiare un po', magari cibi come zuppe, yogurt, frutta, verdura, farina d'avena, brodo;
- non andare in luoghi affollati: l'influenza è altamente contagiosa, per cui si deve cercare di fare il possibile per evitarne la diffusione;
- non fumare: l'influenza è una malattia respiratoria e il fumo irrita i polmoni e peggiora i sintomi;
- non prendere integratori e altri farmaci particolari senza interpellare il medico.