Piemonte: il vaccino anti Covid in farmacia

Piemonte: il vaccino anti Covid  in farmacia
Ultima modifica 25.01.2021
INDICE
  1. Vaccino Covid-19 in farmacia
  2. Tandem Farmacisti e Medici di base
  3. Stessi costi più rapidità

Vaccino Covid-19 in farmacia

Novità nella campagna vaccinale contro il Covid-19 partita lo scorso 27 dicembre: i vaccini si potranno fare anche in farmacia. Insieme ai medici di medicina generale, in Piemonte potranno somministrare la dose anche i farmacisti. L'accordo con Federfarma Piemonte e Assofarm è stato siglato martedì 19 gennaio, nella sede dell'Assessorato regionale alla Sanità, alla presenza dell'assessore Luigi Genesio Icardi. Come accaduto per il via libera alla vaccinazione da parte dei medici di base, anche nel caso dei farmacisti coinvolti nella campagna vaccinale anti covid-19 bisognerà aspettare la disponibilità del vaccino AstraZeneca - o di un altro con caratteristiche simili a quello messo a punto nei laboratori dello Jenner Institute dell'Università di Oxford, in collaborazione con l'Oxford Vaccine Group, e della Irbm di Pomezia, che consenta di essere conservato in normali frigoriferi in dotazione. 

Quando e come?

L'autorizzazione dell'Ema dovrebbe arrivare entro il 29 gennaio, dopodiché ci vorranno altri quindici giorni per il passaggio alla Commissione Europea e poi dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco che ne dettaglierà tutti gli aspetti, dalla conservazione alla somministrazione. Poi bisognerà organizzare la logistica di distribuzione e iniziare a vaccinare. Si tratterebbe del terzo vaccino anti Covid-19 a essere autorizzato in Unione Europea dopo quelli di Pfizer-BioNTech Moderna

Secondo un primo piano di intervento, i farmacisti si occuperanno dello stoccaggio e della distribuzione delle dosi, dopo averle prenotate ai medici di medicina generale. Il vaccino verrà somministrato in farmacia, sotto la supervisione di un medico.

Quante dosi del vaccino AstraZeneca in Italia?

La Commissione ha acquistato 400 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca. Di questi, 40 milioni arriveranno nel corso dell'anno all'Italia, 16 milioni dei quali entro il primo trimestre e 24 nel secondo. Una boccata d'ossigeno, considerando l'intoppo nelle forniture e la corsa internazionale ad accaparrarsi sempre più dosi.

A chi potrà essere somministrato il vaccino AstraZeneca e quali saranno le priorità? Questo tipo di vaccino formulato ad Oxford non dovrebbe essere infatti autorizzato per tutte le fasce d'età al di sopra dei 16 o dei 18 anni. Dopo il via libera, le prime dosi arriveranno nel giro di due settimane. Se però l'Ema ne avrà autorizzato la somministrazione ai soli individui sotto i 55 anni occorrerà riorganizzare la logistica della campagna vaccinale già in corso. Solo per ciò che concerne il primo trimestre, da una parte si dovrebbe proseguire con la somministrazione del siero anti Covid-19 alle fasce più anziane, ossia agli over 80 e poi agli over 60, con i soli vaccini Pfizer e Moderna, dall'altra si avrebbero a disposizione i nuovi vaccini AstraZeneca per le fasce più giovani in cui rientrano molte delle categorie ritenute più a rischio, come insegnanti, forze dell'ordine, autisti dei mezzi pubblici e ovviamente persone con patologie pregresse ma giovani d'età.

Tandem Farmacisti e Medici di base

In Piemonte i farmacisti saranno chiamati a somministrare il siero anti Covid-19 ango-italiano di AstraZeneca, che non richiede temperature di conservazione eccessivamente basse, ed è quindi conservabile in normali frigoriferi in dotazione. In appena due mesi, grazie alla collaborazione tra medici di famiglia e farmacisti, in Piemonte sono stati vaccinati quasi un milione di piemontesi contro l'influenza. Un sistema di distribuzione e somministrazione dei vaccini che, secondo l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, ha dimostrato di funzionare bene e che sarà determinante anche sul fronte del Covid-19. Secondo l'assessore si tratta di "un risultato strategicamente molto importante, perché ribadisce il ruolo di primo piano dei farmacisti nell'ambito della medicina territoriale, consentendo una copertura vaccinale assolutamente capillare ed efficace". 

Stessi costi più rapidità

L'accordo tra Regione, Federfarma Piemonte e Assofarm per il coinvolgimento dei farmacisti nella campagna vaccinale anti Covid-19 riguarda nello specifico due elementi fondamentali: la logistica e la somministrazione diretta del vaccino. Per la logistica verrà subito stanziato un milione di euro dall'assessorato alla Sanità piemontese che consentirà ai farmacisti di occuparsi dello stoccaggio, della distribuzione e della consegna su prenotazione dei vaccini ai medici di medicina generale, secondo le procedure utilizzate nella campagna antinfluenzale. In più, la somministrazione del vaccino potrà avvenire direttamente in farmacia, con la supervisione di un medico, secondo quanto previsto dall'articolo 1 comma 471 della legge di Bilancio. Le inoculazioni verranno retribuite dalla Sanità pubblica alla pari di quelle effettuate dai medici di medicina generale e sul piano economico costeranno circa 6,50 euro a dose

"Siamo molto soddisfatti di questo accordo con la Regione Piemonte, che riconosce il ruolo della farmacia, del farmacista e della distribuzione intermedia, consentendo di gestire ed eventualmente somministrare il vaccino Covid in farmacia, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Anche in questa fase della pandemia la farmacia è quindi parte integrante della filiera sanitaria, accanto a medici e alla Regione sempre nell'interesse e a tutela del cittadino", ha dichiarato Massimo Mana, Presidente di Federfarma Piemonte.

Comunque, per avere i primi risultati del vaccino contro il Covid-19 si dovranno attendere ancora diverse settimane.