Piastrine - PLT - Valori nel Sangue Trombociti

Ultima modifica 02.04.2020

Generalità

Le piastrine sono elementi fondamentali per la normale coagulazione del sangue.

Dette anche trombociti, le piastrine derivano da cellule del midollo osseo molto grandi (chiamate megacariociti) e vengono rilasciate nel circolo sanguigno.
piastrine valoriLa determinazione dei parametri piastrinici è prescritta come parte dell'esame emocromocitometrico, che può essere eseguito durante un controllo generale dello stato di salute del paziente. Quest'analisi del sangue aiuta anche a diagnosticare una serie di condizioni associate a un numero di piastrine scarso o abbondante, come nel caso, ad esempio, di disfunzioni dell'emostasi, patologie del midollo osseo o disordini da ipercoagulabilità.

Cosa sono

Le piastrine (o trombociti) sono piccoli frammenti di cellule, prive di nucleo, prodotte nel midollo osseo e rilasciate nel circolo sanguigno. Questi elementi hanno forma discoidale e diametro compreso tra i 2 e i 3 µm.  
La loro funzione è fondamentale per il normale processo di coagulazione, durante il quale le piastrine formano degli aggregati in grado di “tappare” una ferita subito dopo che si è formata, prima che intervengano gli altri fattori della coagulazione.
Nel dettaglio, quando si verifica un danno ai vasi sanguigni o ai tessuti e inizia la perdita ematica, le piastrine intervengono in tre modi:

  • Aderiscono nella zona lesionata;
  • Si aggregano tra loro, formando una sorta di tappo stabile che rimane sul posto, finché il danno non è risolto;
  • Rilasciano fattori chimici che stimolano ulteriormente l'aggregazione di altre piastrine.

La vita media delle piastrine è di 8-10 giorni; pertanto, il midollo osseo deve produrre continuamente nuovi elementi per rimpiazzare quelli degradati, consumati e/o persi durante il sanguinamento.
Un eccessivo abbassamento del livello di trombociti nel sangue aumenta il rischio di incorrere in emorragie, mentre un aumento di queste cellule incrementa, al contrario, la predisposizione alla trombosi (correlata alla formazione di aggregati piastrinici, detti trombi).

Perché si Misurano

La valutazione dei parametri piastrinici è parte dell'esame emocromocitometrico e viene indicata per lo screening, la diagnosi o il monitoraggio di affezioni che colpiscono queste cellule ematiche, come disordini dell'emostasi, patologie del midollo osseo o altre condizioni sottostanti.
La determinazione del numero di piastrine totale (PLT o piastrinocrito) in un campione di sangue consente un controllo generico dello stato di salute. Contemporaneamente, possono essere misurati altri parametri piastrinici, come il volume medio (MPV), l'ampiezza di distribuzione (PDW) e la concentrazione ematica (PCT) delle piastrine.

PLT

PLT è un indice di laboratorio che esprime il numero di piastrine per volume di sangue.

In un individuo adulto, in buono stato di salute, questo valore si aggira tra le 150.000 e le 450.000 unità per microlitro di sangue. Bassi valori di PLT sono indice di piastrinopenia, mentre elevate concentrazioni ematiche di piastrine sono un indice di trombocitosi (o piastrinosi).

MPV

MPV è l'acronimo di “Mean platelet volume”, cioè “volume piastrinico medio”. Tale parametro indica quanto grandi sono mediamente le piastrine: tanto più elevato è l'MPV, tanto maggiori sono le dimensioni medie di queste cellule ematiche.
Il volume medio (MPV) è un calcolo effettuato da uno strumento automatizzato che riflette la grandezza delle piastrine presenti nel sangue del paziente. Se relazionato alla conta piastrinica (PLT), Il volume medio può dare un'idea del grado di efficienza dei meccanismi di coagulazione del sangue.

PDW

PDW è l'acronimo di “Platelet Distribution Width” (ampiezza di distribuzione piastrinica). Questo parametro di laboratorio esprime il grado di variabilità delle dimensioni delle piastrine; di conseguenza, un PDW alto indica una grossa discrepanza tra i volumi di queste cellule, mentre un valore basso significa che le piastrine hanno dimensioni uniformi.

In altre parole, il parametro PDW esprime il grado di uniformità o discrepanza nella grandezza di queste cellule.

Quando viene prescritto l'esame?

L'analisi dei parametri piastrinici viene indicata dal medico quando il paziente manifesta sanguinamenti prolungati o inspiegati, o altri sintomi attribuibili a una conta piastrinica alta o bassa, come:

  • Facilità nella formazione di lividi;
  • Sanguinamento prolungato da una piccola ferita;
  • Epistassi ricorrenti;
  • Perdita ematica abbondante, eccessiva e prolungata durante le mestruazioni;
  • Sanguinamenti gastrointestinali (che possono essere rivelati in un campione di feci);
  • Comparsa di puntini o macchie cutanee rossastre (petecchie e porpora) e sanguinamento dalle mucose.

L'esame può essere usato anche per monitorare i pazienti con disordini piastrinici noti o in trattamento per tali alterazioni, allo scopo di verificarne l'efficacia.

Esami associati

L'esame dei parametri piastrinici può essere effettuato insieme a uno o più test di funzionalità e/o ad altre analisi per la valutazione della coagulazione, come PT (Tempo di protrombina) e PTT (Tempo di Tromboplastina Parziale).
Talvolta, durante il monitoraggio di una malattia nota, può essere eseguito uno striscio di sangue, per esaminare le piastrine al microscopio ottico. Questo test dovrebbe essere di supporto nel determinare, ad esempio, se le piastrine siano davvero poche o se si sono aggregate durante l'esecuzione dell'esame.

Valori normali

La conta piastrinica è normalmente compresa tra 150.000 e 450.000 unità per µl di sangue.


Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Variazioni fisiologiche delle piastrine

  • Valori di trombociti più bassi rispetto alla norma si possono riscontrare durante la gravidanza (soprattutto nelle ultime fasi) o in caso di assunzione di alcool.
  • Livelli piastrinici più elevati sono associati a uno sforzo prolungato o al soggiorno ad altitudini elevate.

Piastrine Alte - Cause

Un livello elevato di piastrine nel sangue (trombocitosi) può dipendere da:

Piastrine Basse - Cause

Una riduzione delle piastrine (piastrinopenia o trombocitopenia) può essere dovuta a svariati motivi.
Di solito, le cause principali comprendono:

Come si misurano

Per la valutazione delle piastrine, basta sottoporsi a un esame emocromocitometrico completo (emocromo). Al paziente viene quindi prelevato un campione di sangue da una vena del braccio, in genere al mattino e a digiuno, in corrispondenza della piega del gomito.
I parametri piastrinici sono calcolati mediante uno strumento automatizzato per l'analisi emocitometrica. In alcune patologie, le piastrine possono ammassarsi tra loro e apparire falsamente basse nel numero e/o di elevata grandezza, perciò è necessario uno striscio di sangue per l'osservazione diretta delle cellule al microscopio ottico.

Preparazione

Per sottoposi al prelievo di sangue utile all'esame dei parametri piastrinici, è necessario astenersi da cibi e bevande per almeno 8-10 ore.

Interpretazione dei Risultati

Piastrine - Valori Alti

L'aumento del numero di piastrine circolanti rispetto alla norma (trombocitosi) si può osservare in corso di sindromi mieloproliferative (policitemia vera e trombocitopenia essenziale) e varie patologie ematologiche (tra cui leucemia mieloide cronica, anemia sideropenica e mielodisplasia).
La trombocitosi può essere riscontrata anche in presenza di neoplasie (come linfomi, mesoteliomi e carcinomi del polmone, dello stomaco, della mammella e dell'ovaio) e disordini infiammatori acuti (es. infezioni, allergie, morbo di Kawasaki, artrite reumatoide, enteropatie croniche, sarcoidosi, osteomielite, osteoporosi e tubercolosi).
Altre cause dell'incremento del valore delle piastrine comprendono splenectomia, emorragie acute da traumi, coagulopatie, anemie emolitiche, poliglobulia secondaria a patologia renale o cardiaca e necrosi tissutali da fratture ossee, interventi chirurgici o infarti d'organo.
La trombocitosi si può riscontrare anche in certi stati fisiopatologici, come ipossia, esercizio fisico intenso, stress post-operatorio, gravidanza e puerperio.
In presenza di trombocitosi, la funzione piastrinica è generalmente normale e non aumenta il rischio di complicanze trombotiche e/o emorragiche, salvo nei casi in cui i pazienti non abbiano una grave patologia arteriosa o si trovino in uno stato di immobilità prolungata.

Piastrine - Valori Bassi

Una riduzione del numero di piastrine circolanti dipende generalmente da condizioni patologiche nelle quali:

  • Il midollo osseo non riesce a produrre abbastanza piastrine;
  • Le piastrine sono consumate o distrutte a livello splenico più velocemente rispetto alla norma.

La piastrinopenia (o trombocitopenia) può causare difetti nella coagulazione del sangue e manifestazioni emorragiche di vario tipo.
Un basso valore di piastrine si può osservare nel corso di malattie infettive (es. epatite, rosolia, mononucleosi e infezione da HIV), patologie autoimmuni (es. lupus eritematoso sistemico), anemia aplastica e alcuni processi neoplastici (leucemie e linfomi).
Altre possibili cause comprendono: cirrosi epatica (con ipertensione portale e aumento di volume della milza), problemi di sanguinamento cronico (es. ulcere allo stomaco), ustioni e sepsi. La piastrinopenia può essere anche la conseguenza dell'azione di varie sostanze tossiche (es. abuso di alcool o agenti chimici, come pesticidi, arsenico e benzene) e farmaci (chinino, agenti chemioterapici ecc.), che producono una mielosoppressione dose-dipendente o innescano una distruzione immuno-mediata delle piastrine.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici