Patologie dermatologiche del cane e del gatto
Ultima modifica 13.04.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Le cause più comuni nel cane e nel gatto
  3. I sintomi delle patologie dermatologiche
  4. Terapia e Prevenzione delle patologie dermatologiche

Introduzione

La dermatologia veterinaria è il settore della medicina che studia le patologie che colpiscono la cute ed i suoi annessi. Quotidianamente vengono effettuate visite veterinarie per il riscontro di sintomi che riguardano questo apparato e che possono essere causati da numerosi agenti eziologici.

Le cause più comuni nel cane e nel gatto

Per eseguire una diagnosi delle patologie dermatologiche del cane o gatto, il veterinario dovrà prendere il considerazione numerose cause che possono portare a sintomatologie spesso simili.

Tra le cause maggiormente riscontrate nei nostri animali troviamo:

Costituiscono la più comune causa di sintomi dermatologici nel cane e nel gatto e devono essere sempre esclusi all'inizio di un protocollo terapeutico. La presenza sulla cute e sul mantello di acari della rogna o pulci può provocare lesioni legate all'alimentazione diretta del parassita sull'animale e, nel caso delle pulicosi, sfociare in sintomi allergici per attivazione del sistema immunitario con componenti della saliva dei parassiti. Quest'ultima situazione viene denominata dermatite allergica da pulci o DAP e colpisce animali di qualsiasi età o razza, anche improvvisamente. Si è visto però che la DAP viene maggiormente diagnosticata in soggetti che non sono abituati ad essere in contatto con le pulci e che quindi rispondono maggiormente al loro morso.

  • La dermatite da Malassezia

La Malassezia è un lievito normalmente presente sulla cute e nelle orecchie del cane e del gatto. In soggetti sani la quantità del lievito non è alta, ma in situazioni predisponenti questo può proliferare e provocare una dermatite specifica. Alterazioni del sistema cutaneo, alterazioni del sistema immunitario, trattamenti antibiotici prolungati o patologie concomitanti possono favorire la crescita della Malassezia. Oltre alla manifestazione di dermatite, esiste anche una forma di otite molto frequente causata dallo stesso lievito e maggiormente evidenziabile in cani con orecchie pendule o soggetti con allergie.

  • Le infezioni fungine

Le micosi nel cane e nel gatto sono sostenute dai dermatofiti, funghi che traggono la loro energia per svilupparsi digerendo la cheratina della cute dell'ospite. Le infezioni fungine possono essere contratte con il contatto con soggetti malati o portatori del fungo, oppure per contatto con oggetti ed ambiente in cui sono state depositate le spore. Bisogna ricordare che i dermatofiti possono infettare anche l'uomo, provocando anche in questo caso sintomi cutanei.

I batteri presenti a livello ambientale possono infettare la cute dell'animale e provocare infiammazione. A seconda della localizzazione la piodermite viene classificata come superficiale o profonda, ma in entrambi i casi il batterio che maggiormente viene ritrovato è lo Stafilococco.

Con il termine di atopia vengono indicate in veterinaria le allergie a sostanze presenti nell'ambiente. Tali sostanze possono essere molteplici, tra cui pollini, piante, polvere, muffe, forfora animale o umana, e possono provocare allergia in cani e gatti con una predisposizione familiare. I primi sintomi di solito vengono manifestati dall'animale tra i 6 mesi e i 3 anni di età.

Essere soggetti atopici inoltre aumenta la probabilità di sviluppate altri tipi di dermatiti, per infezioni di batteri o lieviti, ed otiti.

Tra le allergie che provocano sintomi cutanei troviamo anche quelle causate da proteine alimentari animali (pollo, bovino, pesce) o vegetali (soia, frumento, mais). In genere questa allergia si manifesta già dal terzo o sesto mese di vita e si sviluppa dopo somministrazione dell'alimento per almeno qualche settimana o mese.

  • Le patologie endocrine

Alcune endocrinopatie, come l'ipotiroidismo e la sindrome di Cushing o iperadrenocorticismo, hanno una manifestazione anche a livello cutaneo per la ricaduta della patogenesi anche sul turnover cutaneo e del pelo. I soggetti che presentano patologie di questo tipo sono anche quelli più predisposti ad infezioni secondarie e necessitano di cure aggiuntive oltre al trattamento della patologia endocrina.

Sono patologie che colpiscono il sistema immunitario dell'animale e che provocano una risposta esagerata verso i componenti stessi dell'organismo. Le malattie autoimmuni cutanee che vengono maggiormente diagnosticate nel cane e nel gatto sono il pemfigo foliaceo e il Lupus eritematoso e possono essere colpiti soggetti di qualsiasi età, sesso e razza. Per queste patologie non si conosce ancora bene il meccanismo di sviluppo.

  • Il complesso del granuloma eosinofilico

Questo tipo di patologia colpisce il gatto e si può manifestare in forma di placca eosinofilica, ulcera indolente o granuloma lineare. Si tratta anche in questo caso di una risposta anomala dell'organismo verso differenti allergeni ed agenti infettanti. La similitudine di queste manifestazioni viene raggruppata nella denominazione del complesso del granuloma eosinofilico, ma ognuna di essere si differenzia per localizzazione e aspetto.

Sono infiammazioni della cute che possono essere provocate dal contatto diretto con agenti istolesivi chimici o naturali. Colpiscono quindi le parti dell'animale più esposte e possono provocare lesioni superficiali o profonde, essendo condizionate da tempo di contatto, la quantità della sostanza e la reazione dell'organismo stesso.

  • Le neoplasie cutanee

Anche nel cane e nel gatto sono riscontrabili tumori a livello della pelle. Questi possono essere di natura benigna o maligna con localizzazioni diverse. I tumori maggiormente diagnosticati nel cane sono emangiomi, melanomi, mastocitomi, linfomi; nel gatto, oltre al linfoma cutaneo, il più comune è il carcinoma squamoso, rilevabile soprattutto in soggetti con mantello bianco e zone glabre. Esistono predisposizioni di razza ben studiati sia nel cane che nel gatto.

 

Per approfondire: Pulci come riconoscerle e eliminarle

I sintomi delle patologie dermatologiche

Le patologie dermatologiche nel cane e nel gatto possono manifestarsi con numerosi sintomi che possono essere sostenuti da cause diverse o concomitanti. Generalmente ci si accorge di infestazioni, infezioni o squilibri della cute per la presenza di arrossamenti, pustole, papule, prurito, perdita di pelo con zone di alopecia, croste o scaglie, ulcere. In alcuni casi è possibile rilevare un assottigliamento cutaneo, in altri un aumento dello spessore della cute e un progressivo iscurimento delle zone colpite. L'insorgenza delle lesioni può essere in forma acuta o cronica a seconda della causa scatenante.

Sebbene i sintomi possono essere condivisi da varie patologie sottostanti, il veterinario, con un esame clinico, la raccolta di informazioni anamnestiche e l'aiuto di indagini diagnostiche (esami citologici, parassitologici o di laboratorio), saprà formulare una diagnosi eziologica mettendo insieme le informazioni ricevute.

Per approfondire: Gatti Sphynx: le malattie più frequenti

Terapia e Prevenzione delle patologie dermatologiche

Tenendo a mente che una delle prime cause di patologie dermatologiche da dover escludere è quella di presenza di infestazioni da parassiti, la maggior prevenzione che può essere attuata è quella di seguire i protocolli migliori per il trattamento delle parassitosi, proteggendo quindi l'animale dal contatto con pulci, zecche ed acari durante tutto l'anno.

  • I trattamenti che possono essere proposti dal veterinario vedono l'utilizzo di antibiotici per infezioni batteriche, antifungini per infezioni micotiche ed antiparassitari in caso di parassitosi. Spesso è necessario aggiungere l'azione di antinfiammatori per la riduzione della risposta infiammatoria dell'organismo o farmaci in grado di fermare la cascata del prurito. L'azione farmacologica, inoltre, può essere sia a livello sistemico sia a livello topico con formulazioni specifiche. Esistono poi una serie di nutraceutici che aiutano l'azione dei farmaci somministrati e riescono a supportare la cute nel suo ritorno alla normalità.
  • Infine assume molta importanza in patologie allergiche il ruolo dell'alimentazione, che diventa essa stessa parte della terapia prescritta. In soggetti che possono avere reazioni anomale verso proteine presenti negli alimenti possono essere somministrate diete specifiche chiamate ipoallergeniche o anallergeniche. Questo tipo di diete contengono i cosiddetti idrolisati proteici, cioè proteine rese molto più piccole che non attivano la risposta di allergia da parte dell'organismo. Cani e gatti allergici devono quindi sottostare ad una alimentazione controllata, senza potersi permettere modificazioni continue ed extra.

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Ambulatorio Veterinario I PORTICI
Un'equipe di giovani veterinari con diversi interessi che ricoprono i principali campi della medicina veterinaria. Loro sono i medici dell'Ambulatorio Veterinario I Portici di Vinovo