Patch Test Allergie: Cos’è? A Cosa Serve? Significato dei Risultati

Patch Test Allergie: Cos’è? A Cosa Serve? Significato dei Risultati
Ultima modifica 09.03.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è il Patch Test
  3. A Cosa Serve
  4. Patch Test: Come si Esegue
  5. Preparazione
  6. Interpretazione dei Risultati
  7. Foto Patch Test

Generalità

Il patch test è un esame utilizzato per la diagnosi delle reazioni allergiche da contatto. In particolare, questo test specifico che permette l'identificazione degli agenti eziologici (allergeni) responsabili della dermatite allergica da contatto (DAC).

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Il patch test prevede l'applicazione sulla pelle del paziente di alcuni dischetti (da 20 fino a 150 pozzetti) non assorbenti, contenenti ciascuno un allergene potenzialmente responsabile della dermatite (es. nichel, cromo conservanti, coloranti, profumi ecc.). L'allergene viene rilasciato lentamente per 48 ore e, se la persona è suscettibile ad una particolare sostanza, compare una reazione infiammatoria locale.

Cos’è il Patch Test

Il patch test (o test epicutaneo) è un test allergologico diagnostico, utilizzato per identificare quelle sostanze che, una volta poste a contatto con la pelle, determinano una reazione infiammatoria locale.

Ricordiamo brevemente che, a tal proposito, esistono due diverse forme di dermatite da contatto, una di origine irritativa - indipendente dal sistema immunitario - ed una allergica in cui le cellule immunitarie producono una risposta infiammatoria diretta contro la sostanza erroneamente ritenuta pericolosa.

Per approfondire: Dermatite da Contatto

A Cosa Serve

Il patch test è un test di reazione cutanea impiegato per identificare quali sostanze possono essere la causa di un'infiammazione cutanea allergica (dermatite da contatto). I patch test possono rilevare reazioni allergiche ritardate che possono richiedere diversi giorni per svilupparsi: l'esame si basa, infatti, sul principio di una reazione di ipersensibilità di tipo IV.

Quali sono gli Allergeni del Patch Test?

Nichel, cromo, coloranti, lattice, saponi e detergenti, piante (es. edera velenosa), componenti di pomate ad uso topico o farmaci (antibiotici, anestetici, antistaminici) sono solo alcuni degli allergeni testati con il patch-test.

La seguente tabella fornisce una breve panoramica delle sostanze più frequentemente coinvolte nello sviluppo di una dermatite allergica da contatto:

Cause di dermatite allergica da contatto Esempi
Cosmetici, profumi e detersivi Vaselina (pomate e unguenti), parabeni (conservanti), parafenilendiamina base libera in tinture per capelli (colorante) ed altri composti presenti nei prodotti per l'igiene personale e della casa.
Sostanze chimiche usate nell'industria tessile o calzaturiera, nell'edilizia ed in altri prodotti industriali Molte sostanze, come resine epossidiche, fibre tessili naturali e sintetichecoloranti, apprettanti, additivi della gomma, cuoio e relativi collanti, pesticidi e formaldeide nelle materie plastiche e negli adesivi.
Composti metallici, cromo, cobaltomercurio e nichel
  • Esposizione professionale a vari materiali (es. potassio bicromato comunemente usato in edilizia);
  • Effetti personali e accessori per l'abbigliamento (es. fibbie di cinture, orologi e gioielli).
Sostanze volatili Vari composti presenti nell'ambiente e trasportati per via aerea sotto forma di vapori, gas, fumi, goccioline e particelle solide (es. fibre di vetro, profumi, cemento e polveri di legno).
Farmaci per uso topico
Piante e sostanze vegetali Edera velenosa, colofonia (derivato dalla resina di pino), balsamo del Perù (linfa di una pianta del Sud America impiegata nell'industria farmaceutica e cosmetica) e polline di ambrosia.

Il patch test può aiutare ad identificare il tipo di dermatite da contatto che affligge il paziente e valutate le risposte dell'organismo alle varie sostanze utilizzate. Generalmente, le forme irritative sono comuni un po' a tutte le persone, mentre le forme allergiche sono meno diffuse ed altamente personalizzate.

Quando si fa il Patch Test?

Il Patch test viene prescritto dal medico quando la persona (adulto o bambino) manifesta sintomi che possano far pensare a reazioni allergiche da contatto. Serve infatti a confermare o a escludere la diagnosi di una DAC. Il patch test può essere utile anche in presenza di eczema da sospetta dermatite atopica e come supporto diagnostico nei casi di allergia alimentare.

Patch Test: Come si Esegue

Il patch-test sfrutta dei dischetti non assorbenti contenenti una o più sostanze con potenziale allergenico da testare, applicate tramite apposite siringhe confezionate. Ogni sostanza, detta aptene, si trova in concentrazioni talmente esigue da evitare qualsiasi pericolo per la salute dei pazienti, compresi quelli con forme allergiche piuttosto gravi; del tutto eccezionali sono infatti le reazioni sistemiche, come orticaria e shock anafilattico, causate dai patch test. D'altra parte, però, la quantità di aptene utilizzata è comunque sufficiente per evocare una reazione anche in pazienti scarsamente sensibilizzati.

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In Cosa Consiste l’Esame

La realizzazione del patch test è piuttosto semplice: gli allergeni vengono applicati alle singole cellette di materiale anallergico, che vengono quindi posizionati sulla pelle. I patch test non utilizzano aghi, sono indolori e facilmente eseguibili a livello ambulatoriale.

Di solito, i dischetti vengono applicati sulla parte alta del dorso, poiché, trattandosi di una superficie ampia, possono essere posizionati più dischetti a formare un pannello (test di una serie di allergeni, generalmente una ventina di sostanze). In alternativa, il patch test viene realizzato sulla pelle dell'avambraccio.

I cerotti vengono mantenuti sulla cute per 48-72 ore, grazie a cerotti ipoallergenici che assicurano un contatto uniforme degli stessi con la pelle. Durante questo periodo che segue l'applicazione dei cerotti, il paziente avrà cura di non rimuovere i dischetti e di non bagnarli, evitando anche l'esposizione solare e l'attività fisica (per il problema della sudorazione).

Una volta rimossi i pannelli, il dermatologo valuta l'aspetto delle aree cutanee sottostanti: se nella sede di contatto compaiono arrossamento, prurito e piccole vescicole significa che la persona è allergica alla sostanza contenuta nel relativo dischetto.

Alcune reazioni non compaiono finché l'adesivo non viene rimosso, per questo motivo la pelle rimane sotto osservazione fino a 72- 96 ore.

Durante il Patch Test: Accorgimenti

Durante lo svolgimento del patch test il paziente dovrà rispettare i seguenti accorgimenti per non invalidare l'esame o falsare l'esito:

  • Non nuotare o fare esercizio fisico, poiché i cerotti potrebbero staccarsi
  • Non effettuare doccia o bagno
  • Non toccare, strofinare o grattare la schiena
  • Evitare esporre la schiena (o altra zona testata) al sole quattro settimane prima dell'esame

Per la durata dell'esame, inoltre, è consigliabile dormire in posizione prona.

Note: i cerotti applicati sulla cute del paziente verranno rimossi dal medico. I patch test non vengono effettuati generalmente nel periodo estivo.

Avvertenze e Controindicazioni

  • Il patch-test dev'essere applicato solo su cute sana ossia senza acne, cicatrici, dermatiti o qualsiasi altra situazione che possa interferire con i risultati del test.
  • Nel caso i cerotti producano un forte prurito, bisogna comunque ignorare lo stimolo di grattarsi, in modo da non irritare la pelle e rendere ancor più difficile l'interpretazione dei risultati del patch-test.

Preparazione

Cosa sapere prima del Patch test

  • Per non falsare i risultati, è necessario sospendere:
    • L'uso di creme a base di corticosteroidi nella sede di applicazione almeno 15 giorni prima dell'esecuzione del patch test;
    • L'assunzione di corticosteroidi orali almeno 20 giorni prima del patch test;
    • L'impiego di farmaci antistaminici per via sistemica almeno 7 giorni prima del patch test.
  • In caso di gravidanzaaccertata o allattamento si consiglia di non effettuare l'esame.
  • Comunicare sempre al medico eventuali pregresse reazioni allergiche gravi, quali shock anafilattico o edema della glottide.

Interpretazione dei Risultati

Nonostante l'apparente semplicità dell'esame, l'interpretazione dei risultati del patch-test non è affatto facile e richiede un'approfondita conoscenza del paziente, della sua storia clinica e dei materiali impiegati. Per determinare quali sono le false reazioni positive, può essere necessario effettuare un altro test in data successiva.

Possibili Risposte al Patch Test

+/-        Equivoco / incerto

+          Debole positivo: reazione lieve, possibile eritema, infiltrazione e papule

+ +       Forte positivo: reazione di media intensità con eritema, infiltrazione, papule e vescicole

+ + +    Reazione molto forte, eritema intenso, infiltrazione e vescicole coalescenti

IR        Reazione irritante, di vario tipo (es. miliaria, pustole follicolari e reazioni simili a ustioni)

NT      Non testato, Negativo

-           Negativo

Cosa Significano i Risultati del Patch Test

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La lettura e l'interpretazione dei risultati dei test, positivi o negativi che siano, sono un processo complesso che richiede formazione ed esperienza, considerando la loro rilevanza e associandolo alla storia clinica della dermatite da contatto.
In presenza di arrossamenti, edema, vescicole e papule (piccoli rilievi cutanei rossastri) la diagnosi è positiva ed il soggetto viene considerato allergico a quella determinata sostanza. Tuttavia, dopo questa valutazione iniziale, il più delle volte il dermatologo richiede di visitare nuovamente il paziente dopo uno o due giorni, quando le reazioni allergiche sono pienamente sviluppate e le manifestazioni lievi sono scomparse. In base all'intensità ed alla gravità delle reazioni cutanee si potranno quindi distinguere le forme irritative dalle sensibilizzazioni (allergie) verso determinate sostanze. Nelle dermatiti da contatto di natura irritativa, ad esempio, le manifestazioni sono più evidenti quando i patch vengono rimossi, salvo poi migliorare nei giorni seguenti; al contrario, le le forme allergiche richiedono circa un paio di giorni per produrre manifestazioni, che tendono poi a divenire più rilevanti alcuni giorni dopo la rimozione dei patch.

Da sapere

Il Patch test è un test cutaneo come il Prick test con la differenza che quest'ultimo esame è utilizzato per la diagnosi delle allergie alimentari e respiratorie (pollini, muffe, acari della polvere, peli di animali ecc.).

Nel caso di dermatiti allergiche o nell'evenienza in cui le indagini cutanee non fossero eseguibili, può essere indicata l'esecuzione Prist Test in associazione al Rast Test. Per saperne di più:

Foto Patch Test

Il foto patch test è una variante del patch test tradizionale, utilizzato la diagnosi delle allergie cutanee a sostanze fotosensibili, cioè reazioni a determinate sostanze che si scatenano esponendosi alla luce solare.

L'esame consiste nell'applicazione sulla schiena di una serie di cerotti a lento rilascio, che contengono le sostanze da testare.

Ogni cerotto viene applicato in duplice serie sulla schiena: un pannello viene esposto dopo 48 ore ad una lampada a raggi ultravioletti per 10 minuti, mentre l'altro non viene irradiato. Dopo 96 ore si leggono i risultati, confrontando le reazioni comparse nella parte fotoesposta con quelli presenti sull'altro lato del dorso. A seconda dell'esito, il dermatologo è in grado di dire se e a quale sostanza fotosensibile il paziente sviluppa una reazione cutanea.

Per approfondire: Fotodermatite Allergica

Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici