Paronichia: Cos’è, Cause, Sintomi e Trattamento

Ultima modifica 25.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Sintomi
  5. Complicanze e Rischi
  6. Diagnosi
  7. Trattamento e Rimedi
  8. Prevenzione

Generalità

La paronichia è un'infezione del tessuto periungueale, che provoca tipicamente rossore, calore e dolore lungo il margine dell'unghia.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/05/31/paronichia-orig.jpeg Shutterstock

Il processo flogistico alla base del disturbo può essere di origine batterica oppure micotica: di solito, la paronichia è provocata dai comuni piogeni (stafilococchi e streptococchi) o dalla Candida albicans. Gli agenti batterici o micotici possono penetrare a livello tissutale attraverso piccole lesioni (schegge, graffi o punture) e sono trasportati generalmente con la saliva. Una volta avvenuto l'accesso ai tessuti di questi microrganismi, la naturale reazione di difesa del corpo è quella di indurre una risposta flogistica locale, che provoca una sintomatologia tipica dei processi infiammatori (rossore, gonfiore, calore e dolore).

La paronichia non deve essere considerata un disturbo banale: se trascurata, l'infiammazione può estendersi alle strutture profonde del dito, provocando conseguenze anche gravi, come la tenosinovite.

La diagnosi è basata fondamentalmente sull'ispezione dell'area interessata. Il trattamento consiste in un'adeguata terapia con antibiotici o antimicotici (a seconda dall'agente eziologico) e può prevedere il drenaggio di eventuale pus.

Cos’è

Paronichia: definizione

La paronichia è un'infezione che interessa il tessuto localizzato lungo il margine dell'unghia, delle dita delle mani o dei piedi. Il processo flogistico è solitamente acuto, ma si verificano anche casi ricorrenti o persistenti (paronichia cronica).

Cause

Paronichia: quali sono le cause?

La paronichia è spesso causata da batteri o da altri microrganismi, che si trovano comunemente sulla pelle. Se questi riescono a penetrare attraverso la pelle danneggiata da un trauma, anche lieve come un graffio o una puntura, sono in grado di scatenare un'infezione.

Mangiarsi le unghie, succhiare il dito, lavare i piatti senza guanti o utilizzare sostanze chimiche irritanti sono comportamenti che aumentano il rischio di sviluppare la paronichia.

Paronichia acuta

Nella paronichia acuta, i microrganismi coinvolti sono solitamente Staphylococcus aureus o Streptococchi e, meno comunemente, Pseudomonas o Proteus spp. Questi microrganismi penetrano attraverso una lesione epidermica provocata dal distacco di un lembo di cuticola ungueale, da un trauma del solco ungueale o da un'irritazione cronica, come il contatto prolungato con acqua e detergenti. Negli alluci, l'infezione è spesso conseguenza di un'unghia incarnita (onicocriptosi).

Paronichia cronica

La paronichia cronica compare quasi sempre in soggetti con mani cronicamente umide (es. lavapiatti, baristi e domestici), soprattutto se diabetici o immunodepressi.

Altre cause

Spesso, nell'insorgenza della paronichia è implicata la Candida, ma il suo ruolo eziologico non è chiaro; l'eradicazione dei miceti non sempre coincide, infatti, con la risoluzione del processo patologico (potrebbe trattarsi, quindi, di una dermatite irritativa con colonizzazione fungina secondaria).

Fattori di rischio

La paronichia ha un'incidenza tendenzialmente elevata: interessa tutte le fasce d'età e colpisce entrambi i sessi.

Nelle unghie delle mani, la paronichia è una patologia particolarmente comune in soggetti che si sottopongono a ripetuti contatti con acqua, solventi o saponi: l'umidità è una condizione favorevole per la proliferazione di microorganismi, come la candida o altri batteri.

A parte l'infezione locale secondaria ad un trauma, la paronichia cronica può originare anche da una malattia sistemica, come il diabete mellito, o da un deficit immunitario (pazienti sottoposti a trapianto di organi o affetti da HIV).

Sintomi

Paronichia: come si manifesta?

La paronichia si manifesta tipicamente con dolore, gonfiore e arrossamento intorno alla base o ai lati dell'unghia. Quando la patologia è causata da batteri può peggiorare rapidamente, mentre le forme che presentano infezione da Candida albicans tendono ad aggravarsi più lentamente.

Raramente, la paronichia causa danni permanenti all'unghia, ma, se trascurata, è possibile riscontrare alcune alterazioni: in particolare, la lamina ungueale diventa ispessita e distorta e va incontro ad un graduale imbrunimento.

Sintomi della paronichia

  • Dolore localizzato;
  • Arrossamento e sensazione di calore;
  • Tumefazione attorno all'unghia;
  • Secrezione purulenta dall'area interessata;
  • Ispessimento e graduale imbrunimento della lamina ungueale.

Paronichia acuta

La paronichia acuta compare lungo i solchi ungueali laterale e/o prossimale e si manifesta nell'arco di ore o giorni con dolore localizzato, gonfiore, arrossamento e sensazione di calore. Lungo il margine e, talvolta, sotto l'unghia compare una secrezione purulenta.

La paronichia può diffondersi alla punta delle dita, le quali diventano estremamente dolenti. Di rado, l'infezione penetra in profondità nel dito, provocando una tenosinovite infettiva dei flessori.

Paronichia cronica

Nella paronichia cronica, il solco ungueale è dolente ed arrossato, ma la raccolta purulenta non è quasi mai presente. Alla fine, si verifica una perdita della cuticola con scollamento del solco ungueale dalla placca ungueale; in questo modo, si forma un tramite che permette l'ingresso di agenti irritanti e di microrganismi.

Complicanze e Rischi

Possibili complicazioni della Paronichia

Le complicanze della paronichia sono rare, ma possono includere:

Se l'infiammazione è molto intensa, esiste il rischio che l'infezione possa diffondersi ai tessuti più profondi, ad altre zone del corpo o alla circolazione sanguigna (setticemia). Nei casi più estremi, le complicazioni della paronichia possono causare la deformazione dolorosa delle dita, dei piedi o delle mani.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/05/31/paronichia-complicazioni-orig.jpeg Shutterstock

Quando è opportuno rivolgersi al medico

  • Il trattamento non contribuisce ad alleviare le manifestazioni della paronichia;
  • I sintomi peggiorano o compaiono nuovi segni, come ad esempio:

Diagnosi

Paronichia: quali esami sono necessari?

Il medico può diagnosticare la paronichia con un semplice esame fisico, semplicemente ispezionando l'area interessata.

Di solito, non sono necessarie indagini particolari, ma il medico può decidere di inviare un campione di liquido o di pus in laboratorio per identificare quale agente patogeno sta causando l'infezione.

Il campione così prelevato viene sottoposto ad esame colturale, con antibiogramma, utile per instaurare successivamente un'adeguata terapia antibiotica o antimicotica.

Diagnosi differenziale

Svariate malattie – tra cui il carcinoma a cellule squamose, l'onicomicosi prossimale, il granuloma piogenico ed il patereccio erpetico - possono causare cambiamenti che imitano la paronichia. Queste condizioni devono essere considerate, soprattutto quando il trattamento non è inizialmente efficace. Nei casi sospetti, deve essere praticata una biopsia.

Trattamento e Rimedi

Paronichia: qual è il trattamento previsto?

Il trattamento della paronichia si limita generalmente alla rimozione dell'agente causale.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/05/31/paronichia-terapia-orig.jpeg Shutterstock

In generale, il medico può prescrivere degli antibiotici se la patologia è di origine batterica (penicillina, eritromicina amoxicillina-clavulanico, cefalexina o clindamicina), mentre può indicare un antimicotico nel caso l'infezione sia determinata da un fungo.

Inoltre, per la gestione della paronichia potrebbe essere indicata l'applicazione di una crema steroidea topica o di una soluzione di etanolo (alcool) e timolo (fungicida).

Per quanto riguarda la paronichia cronica, invece, la terapia prevede la somministrazione di farmaci topici che possono contribuire a migliorare il quadro clinico, come corticosteroidi ed immunosoppressori (es. tacrolimus). Inoltre, occorre mantenere le mani asciutte e favorire la ricrescita della cuticola per chiudere lo spazio tra solco e placca ungueale.

Da sapere

Curare la paronichia micotica può essere difficile, quindi è necessario dotarsi di pazienza e seguire scrupolosamente le raccomandazioni del medico.

In presenza di un ascesso pieno di pus o di una tumefazione fluttuante, è necessario incidere e drenare la ferita: il medico può intorpidire la zona, separare la pelle dalla base o ai lati delle unghie e drenare il materiale purulento.

Rimedi e qualche consiglio

  • Se l'infezione è acuta e l'eziologia è batterica, per aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore (e accelerare l'evoluzione del processo infettivo) potrebbe essere utile lasciare in ammollo il dito in una miscela di 50% di acqua calda e il 50% di sapone liquido antibatterico per 3-4 volte al giorno per circa 15 minuti.
  • Se la paronichia tende a ricorrere, è importante mantenere le unghie asciutte e protette da sostanze chimiche aggressive o fattori sensibilizzanti. Se è necessario venire a contatto con l'acqua, un accorgimento consiste nell'indossare i guanti o usare una crema ad effetto barriera.

A cosa prestare attenzione

Se l'infezione non si risolve, assicuratevi di informare il medico.

Nei diabetici e in altri pazienti con arteriopatia periferica, la paronichia dell'alluce deve essere controllata per eventuali segni di cellulite o di infezione più grave (es. estensione di edema o eritema, linfadenopatia e febbre). In presenza di una tumefazione fluttuante o di pus visibile, si deve eseguire un drenaggio.

Prognosi

Se la paronichia è trattata precocemente, la prognosi è molto buona. La guarigione avviene spesso entro qualche giorno. Anche le forme di paronichia più gravi, di solito, rispondono bene al trattamento. Tuttavia, la terapia delle micosi possono durare anche diversi mesi (circa 3-6 mesi prima che l'infezione si risolva).

Prevenzione

Paronichia: quali misure di prevenzione si possono adottare?

La migliore strategia per evitare la paronichia è quello di prendersi cura delle unghie, prestando attenzione ai fattori predisponenti l'infezione.

  • Evitare di danneggiare le unghie o di ferire i polpastrelli (le unghie crescono lentamente ed un infortunio può durare anche per mesi);
  • Non mangiarsi le unghie (l'onicomicosi predispone fortemente a soffrire di paronichia);
  • Tenere mani e piedi asciutti il più possibile. Asciugare bene dopo il lavaggio, ricordandosi di praticare una corretta igiene e non condividere gli asciugamani da bagno;
  • Proteggere le unghie da esposizione a detergenti e prodotti chimici utilizzando gomma protettiva o guanti di plastica, preferibilmente con fodere in cotone;
  • Evitare di tagliare le unghie troppo corte e non raschiare o tagliare le cuticole, in quanto ciò può danneggiare la pelle. Non sottoporsi a manicure e pedicure eccessivamente aggressive.

Più in generale, per minimizzare il rischio di danni alle unghie:

  • Tenere le unghie delle mani levigate, con un bordo leggermente arrotondato e tagliarle ogni settimana, magari dopo un bagno, quando sono più morbide;
  • Tagliare le unghie dei piedi (non troppo corte), circa una volta al mese;
  • Utilizzare un paio di forbici affilate per la manicure o tagliaunghie per tagliare unghie dei piedi e una limetta di smeriglio per lisciare i bordi. Tutti gli utensili devono essere puliti prima e dopo la procedura;
  • Evitare di tagliare, tirare o strappare le cuticole: la rimozione delle cuticole può danneggiare la pelle intorno all'unghia e contribuisce a creare un punto di ingresso per funghi e batteri.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici