Pancreatite: Cos'è? Cause, Sintomi e Rischi

Pancreatite: Cos'è? Cause, Sintomi e Rischi
Ultima modifica 01.07.2022
INDICE
  1. Cos'è
  2. Sintomi e complicanze
  3. Cause

Cos'è

Cos'è la Pancreatite?

La pancreatite è un'infiammazione del pancreas, ghiandola importantissima per gli equilibri digestivi e glicemici dell'intero organismo. Se ne riconoscono essenzialmente due forme:

  • Pancreatite acuta, che insorge in maniera improvvisa e violenta;
  • Pancreatite cronica, che persiste a lungo con tendenza ad aggravarsi nel tempo ed a produrre un danno permanente o una disfunzione d'organo.

Alla base della pancreatite possono esserci varie cause: la più comune è rappresentata dalle malattie delle vie biliari, in particolare dai calcoli della cistifellea e del fegato, la cui presenza rappresenta un ostacolo al corretto deflusso del succo pancreatico.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/07/01/pancreatite-orig.jpeg Shutterstock

La pancreatite acuta si manifesta con un forte dolore nella parte superiore dell'addome, irradiato alla schiena e spesso associato a nausea, difficoltà digestive e vomito.

Il sintomo principale della pancreatite cronica è, invece, il dolore addominale continuo o intermittente, associato ad un lento dimagrimento. Negli episodi acuti o nelle riacutizzazioni possono comparire anche febbre e sudorazione accentuata.

Il quadro patologico è comunque molto variabile: si va da forme lievi, che si risolvono in pochi giorni, a forme gravi, che possono avere un'evoluzione addirittura fatale. Nella pancreatite acuta può presentarsi, infatti, una disfunzione multiorgano, con serio rischio per la vita.

Dove si trova il pancreas?

Il pancreas è una ghiandola allungata, situata nella parte superiore della cavità addominale, dietro lo stomaco e sotto il fegato. Questo piccolo organo appartiene sia all'apparato digerente che al sistema endocrino; il pancreas, infatti, è importantissimo per la secrezione di enzimi che aiutano a digerire carboidrati complessi e lipidi; inoltre, produce gli ormoni insulina e glucagone, che regolano il livello di glucosio nel sangue.

Per approfondire: Pancreas: Cos'è? A Cosa Serve e Come Funziona

Sintomi e complicanze

Sintomi: come capire se si ha la pancreatite?

Pancreatite acuta

La pancreatite acuta si manifesta con un improvviso e violento dolore nella parte superiore dell'addome, sede anatomica del pancreas, con tendenza all'irradiamento verso la schiena.

I sintomi dolorosi si aggravano tipicamente dopo i pasti, con le profonde inspirazioni e durante la palpazione dell'addome; tendono invece ad alleviarsi piegandosi in avanti (il paziente ricerca e mantiene una posizione antalgica).

Il dolore è spesso seguito da:

Durante l'episodio acuto, il paziente è particolarmente sofferente, febbrile, ansioso ed agitato, spesso con segni di shock (cute fredda e pallida, marcata ipotensione, polso piccolo e frequente).

La maggior parte delle persone colpite da pancreatite acuta migliora nel giro di giorni o settimane e non riporta conseguenze: il dolore - spesso resistente ai farmaci - raggiunge il massimo progressivamente, resta intenso a lungo e diminuisce gradualmente. In alcuni casi, però, la pancreatite acuta si presenta in forma grave, può provocare serie complicazioni e portare al decesso. La mortalità nei casi di pancreatite acuta grave è di circa il 7%.

Pancreatite cronica

Nella pancreatite cronica i sintomi sono più sfumati, tanto che a volte l'infiammazione decorre in maniera paucisintomatica; il paziente lamenta:

  • Dolore nella parte superiore dell'addome, associato ad un'inspiegabile perdita di peso
  • Mancanza di appetito
  • Difficoltà digestive con comparsa di steatorrea (feci grasse, untuose, specie in concomitanza di pasti copiosi ad alto contenuto lipidico).

Possibili complicazioni della Pancreatite

  • Pancreatite acuta: le principali complicazioni dell'infiammazione acuta sono rappresentate dal danno del tessuto pancreatico, con formazione di pseudocisti (cavità causate dai processi necrotici, che si riempiono di liquidi con rischio di rottura ed infezione) che possono infettarsi e formare ascessi. Nei casi più gravi, invece, le complicazioni possono essere sistemiche e la malattia può evolvere in setticemia, stato di shock, insufficienza renale e respiratoria.
  • Pancreatite cronica: col passare del tempo, il pancreas tende a calcificare, per la sostituzione delle cellule pancreatiche danneggiate con tessuto cicatriziale (fibrosi). La fibrosi e l'atrofia dell'organo predispongono ad un progressivo peggioramento, spesso anche nel caso in cui la causa d'origine venga eliminata. La pancreatite cronica, inoltre, porta allo sviluppo di problemi digestivi, malassorbimento di molte sostanze nutritive, ma soprattutto è causa di diabete.

In assenza di trattamento, la pancreatite rappresenta una condizione piuttosto invalidante e potenzialmente letale.

Per approfondire: Sintomi Pancreatite

Cause

Quali sono le cause della Pancreatite?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/07/01/pancreatite-cause-orig.jpeg Shutterstock

Molti degli enzimi digestivi pancreatici, specialmente le proteasi, vengono sintetizzati in una forma inattiva, in modo da proteggere le cellule che li producono dalla loro azione lesiva. Quando questi enzimi, trasportati dal succo pancreatico, si riversano nel duodeno (tratto iniziale dell'intestino tenue) subiscono un processo di attivazione, necessario per l'ottimale espletamento delle funzioni digestive.

Nelle pancreatiti, il processo infiammatorio a carico del pancreas è sostenuto proprio dalla precoce attivazione di questi enzimi all'interno della ghiandola. Insulti ripetuti possono, quindi, determinare un danno a carico del pancreas (autodigestione, necrosi dei vasi e conseguente reazione infiammatoria), con graduale perdita della sua funzionalità; si parla, in questi casi, di insufficienza pancreatica. Purtroppo, la ridotta funzionalità del pancreas determina seri problemi digestivi ed un cattivo controllo glicemico, che predispone alla comparsa di diabete.

Numerose, e spesso associate, sono le possibili cause di pancreatite; tra le più comuni ricordiamo:

  • La calcolosi biliare, nella quale uno o più "sassolini" migrano dalla cistifellea o dalle vie biliarinell'ampolla di Vater (dilatazione del coledoco in cui i succhi pancreatici trasportati dal dotto biliare si uniscono alla bile, proveniente dal fegato e dalla cistifellea, per un brevissimo tratto, prima di riversarsi nel duodeno). Un'ostruzione a questo livello impedisce il normale deflusso della bile e del succo pancreatico nell'intestino; di conseguenza, questi secreti tendono a risalire e ad accumularsi all'interno della ghiandola, provocando e sostenendo il processo flogistico.
  • Per lo stesso motivo, la pancreatite è tipicamente causata da infiammazioni o cattivo funzionamento dello sfintere di Oddi (un anello muscolare posto a valle dell'ampolla di Vater, che tende a lasciar defluire liberamente i succhi digestivi in seguito ad un pasto e ad ostacolarli durante il digiuno, quando la loro azione non è più necessaria).
  • Processi ostruttivi a vari livelli possono essere favoriti anche dall'iperparatiroidismo e dall'ipercalcemia, che facilitano l'attivazione stessa degli enzimi all'interno del pancreas e la comparsa di calcificazioni del sistema duttale escretore e del parenchima pancreatico.

Un'altra causa piuttosto comune di pancreatite è il consumo cronico di alcol (elemento scatenante molto importante; produce ipertensione duttale ed edema), specie quando è aggravato da altre abitudini poco salutari, come tabagismo (fumo) o dieta abitualmente iperlipidica ed iperproteica. Non a caso, gli attacchi di pancreatite acuta sovente si presentano in seguito ad un pasto pesante o a cospicua ingestione di alcol.

Anche un forte aumento dei trigliceridi nel sangue (ipertrigliceridemia) è un importante fattore di rischio per la pancreatite, insieme all'immancabile predisposizione familiare e all'abuso di alcuni farmaci con effetti tossici per le cellule pancreatiche (come l'azatioprina, i diuretici tiazidici, l'asparaginasi)

Tra le cause meno comuni ricordiamo:

In un numero non trascurabile di casi non si riesce ad individuare alcuna causa d'origine; si parla, in questi casi, di pancreatite idiopatica.

Per quanto riguarda la pancreatite cronica, occorre osservare che il processo infiammatorio può perdurare per molteplici cause, non ancora del tutto note. Probabilmente, all'origine partecipano fattori genetici e autoimmuni, nel senso che l'infiammazione può essere innescata da una reazione anomala del sistema immunitario, che si rivolta contro le cellule sane del pancreas danneggiandole.

Prosegui con la lettura di: Pancreatite: diagnosi, cura e trattamento 

Pancreatite: Sintomi, Diagnosi, Trattamento e Prevenzione

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici