OxyContin: cos’è l’epidemia da oppiodi raccontata in Painkiller
Premessa
OxyContin è il nome del farmaco al centro delle vicende trasposte in due serie tv attualmente fruibili in streaming: in Painkiller (2023), resa disponibile da Netflix, con protagonista Matthew Broderick e in Dopesick (2021) visibile su Disney+ con Michael Keaton. Le due serie serie raccontano lo stesso periodo e s'ispirano a fatti realmente accaduti, con l'intenzione di accendere i riflettori sull'abuso di antidolorifici, in particolare, la vera storia dell'epidemia da oppioidi che dagli anni '90, negli Stati Uniti, ha visto la diffusione di un farmaco a base di ossicodone: l'OxyContin. Questo medicinale iniziò ad essere prescritto profusamente per alleviare il dolore nei pazienti, ma contribuì a causare la morte di circa 400mila persone per overdose dal 1999 al 2017, tanto che quanto accaduto è definito «una strage».
Nota bene: il presente articolo non sostituisce il foglietto illustrativo del farmaco in questione, né il parere medico; questo approfondimento è stato realizzato solo a scopo divulgativo, sulla base della letteratura scientifica disponibile. In caso di dubbi, s'invita quindi il lettore a fare riferimento al proprio curante ed alle seguente pagina:
Cos'è l'epidemia da oppioidi?
L'epidemia da oppioidi, nota anche come crisi degli oppioidi negli Stati Uniti, è un'emergenza sanitaria pubblica che fra la fine degli anni Novanta e il 2022 ha provocato quasi un milione di overdosi letali da oppioidi legali, come i farmaci ad azione analgesica da prescrizione, e illegali, come l'eroina.
OxyContin: storia vera
Scandalo OxyContin: la vera storia dietro la serie Netflix Painkiller
Painkiller è una miniserie basato su uno dei casi di malasanità più drammatici, che ha travolto l'America nel corso degli ultimi 20 anni. Tra la pura e semplice narrazione che si sussegue nel corso degli episodi, viene riportata anche la cronaca di quanto accaduto tra il 1995 e 2017 con l'OxyContin, un antidolorifico oppioide messo a punto dalla Purdue Pharma della famiglia Sackler. In quel periodo, l'uso del loro farmaco a base di ossicodone si diffuse in modo particolarmente rapido, in quanto prescritto dalla maggior parte dei medici (in buona fede) e negli ambulatori, sotto la spinta della casa farmaceutica che aveva fortemente incentivato i clinici ad indicare l'OxyContin come soluzione per qualunque forma di dolore. Tutto questo fu possibile grazie all'efficace strategia di marketing aggressiva e palesemente ingannevole (poiché basata su dati non veri e sull'omissione degli importanti effetti collaterali) che permise ad Arthur Sackler (interpretato nella serie Painkiller da Matthew Broderick) di aumentare le vendite vertiginosamente.
Negli Stati Uniti, OxyContin divenne così un farmaco di enorme successo commerciale, ma il risultato fu devastante.
Purtroppo, quel che doveva essere un medicinale per alleviare il dolore si rivelò fatale per circa 400mila persone negli Stati Uniti per overdose legata all'OxyContin e ad altri oppioidi da prescrizione.
In tutto questo, la casa farmaceutica implicata nel caso era responsabile di aver fuorviato su come e quanto l'OxyContin non creasse dipendenza, rispetto ad altri farmaci antidolorifici. Da notare, che l'azienda sosteneva che una compressa di OxyContin al mattino e una prima di andare a letto avrebbero fornito "un controllo del dolore regolare e prolungato per tutto il giorno e tutta la notte", se assunto ogni 12 ore; in pratica, i pazienti non avrebbero più dovuto svegliarsi nel cuore della notte per prendere le pillole (un miglioramento cruciale rispetto agli antidolorifici convenzionali), senza trascurare il pubblicizzato basso potenziale di dipendenza, pur non essendoci prove scientifiche.
Grazie a questa promessa, l'OxyContin divenne l'antidolorifico più venduto in America e la Purdue raccolse entrate per 31 miliardi di dollari, oltre a diventare una delle principali responsabili dell'epidemia da oppioidi. Nonostante fosse a conoscenza dell'effetto collaterale della dipendenza da OxyContin, infatti, la Purdue Pharma non prese provvedimenti e sfruttò a suo vantaggio il sempre più alto numero di pazienti dipendenti dal loro farmaco a base di ossicodone per aumentare il proprio guadagno con azioni commerciali potentissime.
L'OxyContin – che ricordiamo essere presentato ai medici come «una miracolosa cura a ogni genere di dolore, senza pericolo di dipendenza» – fu ampiamente prescritto tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 per le più svariate patologie che provocassero dolore da lievemente moderato a molto grave. In breve tempo, centinaia di migliaia di statunitensi divennero dipendenti dall'OxyContin, che divenne così uno dei farmaci più abusati nella storia degli Stati Uniti. Lo straordinario successo dell'OxyContin mascherò un problema fondamentale: sulla base di un'indagine condotta dal Los Angeles Times, il farmaco svanisce con ore di anticipo in molte persone; essendo l'OxyContin un "cugino chimico dell'eroina", quando non dura, i pazienti possono sperimentare sintomi atroci di astinenza, incluso un intenso desiderio per la droga. Molti tossicodipendenti, infatti, trovando gli antidolorifici da prescrizione troppo costosi o troppo difficili da ottenere, si sono rivolti all'eroina.
All'inizio del 2000, iniziarono ad emergere notizie diffuse di abusi di OxyContin, mentre i medici che prescrivevano il medicinale cominciavano a riferire che i pazienti si presentavano con sintomi di astinenza (prurito, nausea, tremori) e chiedevano più farmaci.
Nel 2022, Purdue Pharma fu considerata responsabile della promozione aggressiva dell'antidolorifico OxyContin, scatenante l'epidemia da oppioidi all'origine di oltre 400.000 morti per overdose in vent'anni negli Stati Uniti.
2 curiosità sulla serie Painkiller
- Le vicende narrate in Painkiller sono tratte dall'omonimo libro-inchiesta "Pain Killer: L'impero dell'inganno e la grande epidemia americana di oppiacei" di Barry Meier e dall'articolo "The Family That Built an Empire of Pain" (New Yorker) di Patrick Radden Keefe. Dai critici, questi report sono stati descritti come «un affascinante quanto doloroso racconto di cosa accade quando i potenti sfruttano le debolezze umane per fare soldi a costo, perfino, di uccidere persone».
- Per il tema trattato, Painkiller è una serie di così grande impatto che, nella settimana di ferragosto, è balzata alla numero uno delle serie più viste di Netflix.
Non solo Painkiller
La diffusione e le conseguenze dei farmaci per la cura del dolore sono state al centro, in precedenza, anche nella miniserie "Dopesick - Dichiarazione di dipendenza" (2021) con Michael Keaton e Rosario Dawson, distribuita in Italia da Disney +.
Anche la narrativa principale de «La caduta della casa degli Usher» (2023, The Fall of the House of Usher, disponibile su Netflix) è guidata da un farmaco immaginario chiamato Ligodone che diventa un'efficace allegoria della negligenza storica dell'industria farmaceutica nei confronti degli oppioidi. Abbiamo approfondito l'argomento qui.
OxyContin: cos’è?
OxyContin: cos’è l’ossicodone?
OxyContin è il nome commerciale di un farmaco a base di ossicodone, principio attivo della classe degli oppioidi, prescritto in genere per il trattamento del dolore. OxyContin viene sintetizzato a partire dalla tebaina, uno degli alcaloici contenuti nell'oppio, e ha una potenza simile a quella della morfina.
OxyContin: a cosa serve?
L'OxyContin è un antidolorifico tra i più diffusi al Mondo; generalmente, viene prescritto per il controllo del dolore acuto o cronico da moderato a grave, quando gli altri trattamenti non risultano efficaci (come nel caso, per esempio, dei pazienti oncologici, per il dolore acuto da cancro e per le cure palliative di fine vita).
L'unico ingrediente attivo di OxyContin è l'ossicodone, un cugino chimico dell'eroina che è due volte più potente della morfina.
OxyContin è il farmaco al centro della serie Netflix Painkiller.
OxyContin: effetti collaterali
Trattandosi di un oppioide, l'OxyContin ha effetti collaterali come sonnolenza, nausea e vertigini. Al centro dello scandalo OxyContin c'è, però, la dipendenza che il farmaco può indurre quando se ne abusa.
Ruolo nell’epidemia da oppioidi
OxyContin: ruolo nell’epidemia da oppioidi
- L'OxyContin è "famoso" per essere uno dei più abusati al Mondo dalla fine degli anni '90, quando iniziò ad essere commercializzato dalla Purdue Pharma.
- L'OxyContin iniziò a essere prescritto con altissima frequenza dai medici statunitensi, in quanto reclamizzato dalla casa farmaceutica come miracolosa cura per ogni dolore, senza pericolo di dipendenza.
- In breve tempo, venne a determinarsi un'epidemia da oppioidi che portò a centinaia di migliaia di persone ad essere letteralmente dipendenti da questo farmaco. L'uso improprio fu responsabile di numerose overdose e decessi diretti.
- Nonostante una diminuzione consistente delle prescrizioni negli ultimi 15 anni, l'uso improprio degli oppiacei continua a preoccupare gli esperti.
Attenzione! Da solo, l'OxyContin non è un farmaco considerato fatale, se assunto con cautela come da prescrizione. Tuttavia, se si supera la dose di 320 mg/die o quando associato ad altri medicinali (come benzodiazepine, antidepressivi), droghe o alcool, diventa pericoloso. Chi ne abusa e interrompe bruscamente l'assunzione, ha un altissimo rischio di manifestare sintomi di astinenza, per questo è necessario sospendere il farmaco gradualmente.
Per informazioni approfondite sul farmaco, consultare: Ossicodone (OxyContin)