Ultima modifica 25.03.2020

Generalità

Il sacro è l'osso impari, asimmetrico e triangolare, che prende posto tra il tratto lombare e il tratto coccigeo della colonna vertebrale.
SacroAnatomicamente, presenta 6 regioni estremamente importanti: la base, l'apice, le due superfici laterali, la superficie pelvica e la superficie dorsale.
L'osso sacro forma 4 articolazioni: le due articolazioni sacro iliache, l'articolazione con l'ultima vertebra lombare e l'articolazione con il coccige.
Le funzioni dell'osso sacro sono due: fornire protezione al tratto sacrale del midollo spinale e supportare la parte superiore del corpo umano, quando un individuo cammina, corre ecc.

Cos'è l'osso sacro?

L'osso sacro è un osso impari, asimmetrico e di forma triangolare, che risiede nella parte inferiore della colonna vertebrale, esattamente tra il tratto lombare e il coccige.
Di fatto, l'osso sacro rappresenta la parte posteriore e centrale del bacino (o pelvi).


Ossa del bacino: quali sono?
Oltre all'osso sacro, prendono parte alla costituzione del bacino le due ossa iliache e il coccige.

Anatomia

Articolazioni sacro-iliache

Figura: osso sacro e altre ossa del bacino. Nell'immagine, i lettori possono riconoscere le articolazioni sacro iliache, le quali hanno l'importante compito di sorreggere il peso del corpo durante la stazione eretta, una camminata ecc.

Concavo verso l'interno, l'osso sacro è, per buona parte, il risultato della fusione delle 5 vertebre sacrali della colonna vertebrale.
Nel descrivere l'osso sacro, gli anatomisti riconoscono almeno 6 regioni estremamente rilevanti: la cosiddetta base del sacro, il cosiddetto apice del sacro, le due superficie laterali, la superficie pelvica e la superficie dorsale.

BASE DEL SACRO

La base del sacro è la regione ossea ampia e piatta, proiettata verso l'alto, che confina e articola con la quinta vertebra lombare. La quinta vertebra lombare è l'ultima vertebra del tratto lombare della colonna vertebrale.
La base del sacro comprende diverse porzioni ossee di una certa importanza, tra cui: il cosiddetto promontorio sacrale e le due proiezioni laterali, identificate con il termine di ali (o ali sacrali).

  • Promontorio sacrale. Rivolto verso l'interno del corpo umano e comprendente parte della linea ileopettinea e parte della linea terminale, il promontorio sacrale è la porzione ossea che mette in comunicazione e articola la prima vertebra sacrale con la quinta vertebra lombare.
    L'articolazione esistente tra la prima vertebra sacrale e l'ultima vertebra lombare forma il cosiddetto angolo sacro vertebrale.

APICE DEL SACRO

L'apice del sacro è la regione ossea proiettata verso il basso e presentante una zona piatta e di forma ovale (“faccetta ovale”), che si articola con il coccige; il coccige è l'ultimo tratto della colonna vertebrale.

SUPERFICIE PELVICA

Inclinata moderatamente verso il basso, la cosiddetta superficie pelvica è la regione dell'osso sacro che guarda anteriormente (quindi in direzione dell'interno del corpo umano). È leggermente ricurva, con la concavità, a cui dà origine, che è rivolta verso l'interno.
Sulla superficie pelvica sono riconoscibili quattro creste ossee trasverse, le quali rappresentano i i confini di separazione delle 5 vertebre sacrali.
Con visione dall'alto verso il basso, la prima delle 5 vertebre sacrali presenta un corpo vertebrale molto ampio; a partire dalla seconda vertebra sacrale, le dimensioni dei vari corpi vertebrali va riducendosi.
Ai lati di dove termina ciascuna cresta trasversa, prendono posto due fori, chiamati fori sacrali anteriori. Se, in totale, le creste trasverse sono 4, i fori sacrali anteriori sono in tutto 8.
Il ruolo degli 8 fori sacrali anteriori è quello di consentire il passaggio dei nervi sacrali (in uscita) e delle arterie sacrali laterali (in entrata).

SUPERFICIE DORSALE

Inclinata leggermente verso l'alto, la cosiddetta superficie dorsale è la regione dell'osso sacro che guarda posteriormente. Di fatto, rappresenta la faccia posteriore (od opposta) della superficie pelvica. Questo significa, che è ricurva anch'essa, ma è convessa anziché essere concava.
Sulla superficie dorsale, sono riconoscibili vari elementi:

  • Al centro e con direzione dall'alto verso il basso, c'è la cosiddetta cresta sacrale mediana. Derivante dalla fusione dei processi spinosi delle vertebre sacrali, la cresta sacrale mediana dà vita a 3 o 4 tubercoli e rappresenta il punto di aggancio del legamento sovraspinoso.
  • Ai due lati della cresta sacrale mediana, prendono posto le cosiddette creste sacrali intermedie, una a destra e una a sinistra. Derivanti dalla fusione dei processi articolari delle vertebre sacrali,  le creste sacrali intermedie fungono da punto di aggancio per i legamenti sacro iliaci posteriori.
    Le porzioni inferiori delle due creste sacrali intermedie presentano due escrescenze ossee caratteristiche, che prendono il nome di corni sacrali. I corni sacrali sono connessi ai corni del coccige.
  • Internamente alla porzione ossea che comprende la cresta sacrale mediana e le creste sacrali intermedie, si sviluppa il cosiddetto canale sacrale. Il canale sacrale non è altro che il tratto di canale spinale formato dalla vertebre sacrali. Al suo interno prende posto la sezione sacrale del midollo spinale.
    Il canale sacrale termina, in genere, a livello della quarta vertebra sacrale, con una struttura nota come iato sacrale (hiatus sacrale).
  • Lateralmente a ciascuna cresta sacrale intermedia, localizzano i cosiddetti 4 fori sacrali posteriori, i quali hanno il compito di consentire il passaggio dei nervi spinali.
  • Esternamente ai fori sacrali posteriori, sia a destra che a sinistra, si sviluppano i processi trasversi delle vertebre sacrali, i quali danno origine alle cosiddette creste sacrali laterali.
    Le creste sacrali laterali rappresentano il punto di aggancio per i legamenti sacro iliaci posteriori e i legamenti sacrotuberosi.
Sacro

SUPERFICI LATERALI

Le due superfici laterali sono le regioni dell'osso sacro che si articolano con l'osso iliaco di destra e l'osso iliaco di sinistra, dando vita alle due cosiddette articolazioni sacro iliache.
Le superfici laterali sono ampie nella parte superiore e strette in quella inferiore.
Gli elementi anatomici più importanti delle superfici laterali sono:

  • La superficie ruvida che prende contatti con l'osso iliaco. È la vera artefice dell'articolazione sacro iliaca su ciascun lato dell'osso sacro;
  • La tuberosità sacrale. Situata dietro alla suddetta superficie ruvida, rappresenta un punto di aggancio per i legamenti sacro iliaci posteriori;
  • I punti di aggancio per i legamenti sacrotuberosi e sacrospinosi.

ARTICOLAZIONI

L'osso sacro prende parte a 4 articolazioni:

  • Le due articolazioni con le ossa iliache, quella di destra e quella di sinistra. L'articolazione che l'osso sacro stabilisce con una delle due ossa iliache è la già citata articolazione sacro iliaca;
  • L'articolazione con l'ultima vertebra lombare;
  • L'articolazione con la prima vertebra coccigea.

MUSCOLI

Sulla superficie pelvica e sulla superficie dorsale, originano e terminano diversi muscoli, sia degli arti inferiori sia della schiena.
Gli elementi muscolari associata alla superficie pelvica dell'osso sacro sono:

  • Il muscolo piriforme: ha origine nell'osso sacro, precisamente nello spazio compreso tra la seconda e la quarta vertebra sacrale. Termina agganciandosi al grande trocantere del femore.
    Consente all'essere umano di ruotare esternamente, abdurre, estendere e stabilizzare l'articolazione dell'anca.
  • Il muscolo coccigeo: ha origine nella parte bassa dell'osso sacro e termina a livello del coccige. Fornisce supporto alla cavità pelvica e permette di flettere leggermente la regione coccigea della colonna vertebrale.
  • Il muscolo iliaco: ha un'origine condivisa tra le fossa iliaca dell'osso iliaco e le ali dell'osso sacro (base dell'osso sacro). Termina sul piccolo trocantere del femore.
    Ha due funzioni: stabilizza l'articolazione dell'anca e consente di flettere la gamba fino all'altezza dell'anca.

Gli elementi muscolari associati alla superficie dorsale dell'osso sacro, invece, sono:

  • Il muscolo multifido lombare: le fibre che lo compongono hanno origine nell'area accanto ai fori sacrali posteriori, quindi passano sopra a questi, orientati in obliquo, e terminano a livello del processo spinoso della vertebra superiore.
    Il muscolo multifido lombare aiuta a stabilizzare la colonna vertebrale.
  • Il muscolo erettore della colonna: ha origine nella cresta sacrale intermedia (N.B: ce n'è uno per parte) e termina in vari punti della colonna e non solo.
    Permette l'estensione e la flessione della testa e della colonna vertebrale.

VASI SANGUIGNI

I vasi arteriosi che entrano in relazione con l'osso sacro sono le arterie sacrali mediane e le arterie sacrali laterali.
Le arterie sacrali mediane sono una continuazione posteriore dell'aorta addominale. Riforniscono di sangue la sezione posteriore del retto, il glomo coccigeo, le meningi del tratto sacrale del midollo spinale e l'osso sacro.
Le arterie sacrali laterali, invece, derivano dalla divisione posteriore dell'arteria iliaca interna. Riforniscono di sangue le meningi del tratto sacrale del midollo spinale, l'osso sacro e i muscoli circostanti.

SVILUPPO

La formazione delle vertebre sacrali ha luogo al 29esimo giorno dell'embriogenesi.
La loro fusione definitiva è un processo che, nell'essere umano, si verifica tra i 18 e 30 anni di vita.

Funzione

Le funzioni dell'osso sacro sono due: fornire protezione al tratto sacrale del midollo spinale e supportare il peso della parte superiore del corpo umano, quando un individuo si alza in piedi, cammina, corre ecc.
La funzione protettiva spetta alle vertebre sacrali fuse tra loro. Le proprietà protettive delle vertebre sacrali sono un punto in comune a tutte le altre vertebre della colonna vertebrale.
La funzione di supporto, invece, spetta all'articolazione sacro iliaca, frutto dell'interazione tra l'osso sacro e l'osso iliaco.

Patologie associate

Le più importanti problematiche che possono interessare l'osso sacro sono le fratture ossee e una condizione infiammatoria nota come sacroileite.
Le fratture ossee sono, in genere, infortuni di natura traumatica, dovuti a cadute accidentali, incidenti automobilistici e circostanze analoghe.
La sacroileite, invece, è l'infiammazione delle articolazioni che connettono l'osso sacro all'osso iliaco. Tra le principali cause di sacroileite, rientrano: gli infortuni di origine traumatica, l'artrite, lo stato di gravidanza e diversi tipi di infezioni.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza