COVID - Variante Pirola (BA.2.86) in Italia: perché preoccupa?

COVID - Variante Pirola (BA.2.86) in Italia: perché preoccupa?
Ultima modifica 30.11.2023
INDICE
  1. Variante Pirola o BA.2.86: che cos'è?
  2. Perché è di interesse?
  3. Dove è stata segnalata la variante Pirola?
  4. Arrivo di Pirola in Italia
  5. Variante Pirola sintomi: quali sono?
  6. Perché preoccupa?
  7. Cosa fare e come comportarsi?
  8. Ulteriori approfondimenti

Anche se l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dello stato di pandemia, ciò non significa che SARS-CoV-2 e la COVID-19 siano scomparsi. In questo momento, infatti, ci troviamo in un periodo in cui vi è una convivenza con il virus e le sue varianti che vengono costantemente monitorate.

La variante Pirola (BA.2.86), dapprima sottoposta a monitoraggio, è stata riclassificata come variante di interesse (VOI - Variants of Interest) sia dall'OMS che dall'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control - Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie).

Variante Pirola Shutterstock

Variante Pirola o BA.2.86: che cos'è?

Pirola - o, più correttamente, BA.2.86 - è una fra le più recenti varianti di SARS-CoV-2 - virus responsabile della malattia respiratoria nota come COVID-19 - sottoposta a monitoraggio a partire dalla seconda metà di agosto e diventata variante di interesse nell'autunno 2023.

Si ritiene che Pirola sia una lontana discendente della sottovariante Omicron 2 (BA.2).

Perché è di interesse?

La variante BA.2.86 è stata classificata dapprima come variante sotto monitoraggio per via del grandissimo numero di mutazioni presenti sul gene che codifica per la proteina Spike, una proteina sfruttata dal virus per penetrare all'interno delle cellule dell'ospite e infettarle. Più precisamente, oltre 40 mutazioni individuate.

In seguito, Pirola è stata riclassificata come variante di interesse - come afferma la stessa OMS in uno dei suoi rapporti - a causa del costante incremento globale della sua prevalenza. L'ECDC, invece, nel suo rapporto settimanale riporta che la designazione di variante di interesse è stata assegnata - oltre che per l'incremento della prevalenza - anche per il gran numero di cambiamenti genetici rispetto al ceppo ancestrale BA.2 e le variante derivate da XBB attualmente circolanti.

Dove è stata segnalata la variante Pirola?

La prima segnalazione della nuova variante Pirola (BA.2.86) risale alla fine del mese di luglio, in Danimarca. In seguito, nuove segnalazioni sono arrivate da Regno Unito, Israele, Stati Uniti e Sud Africa, ma senza collegamenti epidemiologici noti a una fonte comune. La variante, inoltre, è stata segnalata nelle acque reflue di Svizzera e Thailandia.

Alla novembre 2023, i Paesi in cui la variante Pirola è stata segnalata sono circa 46.

Arrivo di Pirola in Italia

A fine settembre, è stata sequenziata per la prima volta in Italia la variante Pirola facendo, quindi, il suo ingresso ufficiale nel nostro Paese. Nello stesso periodo, sono arrivati in Italia anche i nuovi vaccini aggiornati alla sottovariante XBB.1.5 (meglio conosciuta come variante Kraken), tuttora disponibili.

Anche se la variante Pirola è diversa da Kraken gli esperti comunque consigliano - in particolar modo, alle persone considerate fragili (ad esempio, anziani, pazienti oncologici, ecc.) - di effettuare la vaccinazione aggiornata in modo da ottenere, indipendentemente dalla variante circolante, una stimolazione e un potenziamento degli anticorpi contro SARS-CoV-2 che può rivelarsi utile per affrontare l'autunno-inverno 2023.

Variante Pirola sintomi: quali sono?

Dai dati attualmente disponibili sembra che l'infezione da indotta da Pirola si possa manifestare con una sintomatologia simile a quella dell'influenza con:

Allo stesso tempo, è bene prestare attenzione anche a sintomi come tosse, mal di gola, mal di testa, stanchezza e affaticamento.

Perché preoccupa?

Sulla base dei dati disponibili si pensa che la capacità di fuga immunitaria di BA.2.86 rispetto alle altre varianti co-circolanti sia piuttosto limitata e strettamente dipendente dall'immunità della persona. Sieri di pazienti che hanno avuto infezioni sostenute da diverse varianti di SARS-CoV-2 (inclusa XBB) hanno dimostrato una solida attività neutralizzante contro Priola, suggerendo che i nuovi vaccini rivolti contro XBB.1.5 possano conferire una protezione aggiuntiva anche contro BA.2.86.

Di contro, la variante Pirola ha mostrato un costante e sempre maggiore - benché lento - aumento della sua prevalenza non solo a livello Europeo, ma a livello globale. Ragione per cui si è deciso di classificarla come variante di interesse.

Cosa fare e come comportarsi?

Con l'arrivo di Pirola in Italia, che si aggiunge ad Eris e alle altre varianti circolanti, è fondamentale non abbassare la guardia, adottare tutte le misure preventive ad oggi disponibili e, in caso di sintomatologia compatibile con un'infezione da SARS-CoV-2, isolarsi dalle altre persone (a maggior ragione se fragili) e contattare subito il proprio medico.

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Ulteriori approfondimenti