Generalità
I noduli di Heberden sono particolari rigonfiamenti ossei, che si sviluppano tra le articolazioni interfalangee distali delle mani interessate da artrite.
Le articolazioni interfalangee distali sono quegli elementi articolari interposti tra le seconde e le terze falangi delle dita.

Noduli di Heberden - Immagine da en.wikipedia.org
La presenza dei noduli di Heberden può essere responsabile di vari disturbi, tra cui: dolore al piegamento delle dita, perdita di mobilità, rigidità articolare e gonfiore.
Purtroppo, al momento attuale, non esistono trattamenti specifici contro i noduli di Heberden, ma solo rimedi di tipo sintomatico.
Breve richiamo della definizione di artrite
Con il termine “artrite”, i medici indicano un qualsiasi processo infiammatorio a carico di una o più articolazioni.
Le articolazioni sono strutture anatomiche che mettono in reciproco contatto due o più ossa e sono fondamentali per le funzioni di sostegno e mobilità dello scheletro umano.
Cosa sono i noduli di Heberden?
I noduli di Heberden sono caratteristici rigonfiamenti ossei, che si formano tra le articolazioni interfalangee distali delle mani delle persone sofferenti di artrite.
Dal punto di vista clinico, sono un indicatore importante di quanto le suddette articolazioni siano danneggiate e/o alterate rispetto al normale.
Nota bene: per meglio comprendere la posizione esatta delle articolazioni interfalangee distali e l'anatomia della mano, i lettori possono consultare l'articolo presente qui.
SONO OSTEOFITI
I noduli di Heberden sono una tipologia particolare di osteofiti.
Gli osteofiti (o speroni ossei) sono piccole proiezioni ossee - simili il più delle volte a una spina di rosa, a un becco o a un artiglio - che si sviluppano lungo i margini articolari di ossa sottoposte a processi erosivi e irritativi dal carattere cronico.
ORIGINE DEL NOME
I noduli di Heberden devono il loro nome a chi per primo li descrisse e li associò alla presenza di artrite: il medico inglese di nome William Heberden, vissuto tra il 1710 e il 1801.
SOMIGLIANZE CON ALTRI NODULI
Sotto diversi punti di vista, i noduli di Heberden assomigliano ad altri rigonfiamenti ossei che si formano in presenza di svariate forme di artrite: i cosiddetti noduli di Bouchard.
I noduli di Bouchard differiscono dai noduli di Heberden per il fatto che localizzano tra le articolazioni interfalangee prossimali delle mani.
Cause
È indubbio ormai da diverso tempo che i noduli di Heberden derivino dai processi infiammatori che caratterizzano alcune forme di artrite.
Tra le forme di artrite che provocano la comparsa dei noduli di Heberden, meritano una citazione particolare:
- L'osteoartrite, che rappresenta, in assoluto, la causa principale;
- L'artrite reumatoide;
- La gotta.
Osteoartrite o artrosi: le informazioni principali
L'osteoartrite, o più semplicemente artrosi, è il tipo di artrite più diffuso nella popolazione generale.
L'infiammazione che caratterizza l'artrosi deriva dal deterioramento dello strato cartilagineo che ricopre le superfici ossee coinvolte nella o nelle articolazioni interessate (N.B: il nome corretto di tali superfici è superfici articolari).
I fattori di rischio dell'osteoartrite sono diversi; tra i più importanti, meritano una citazione particolare: l'età avanzata, l'appartenenza al sesso femminile, gli infortuni articolari e l'obesità.
L'osteoartrite può colpire qualsiasi articolazione; tuttavia, ha una predilezione particolare per le articolazioni delle mani, le ginocchia, le anche e le articolazioni della colonna vertebrale.
Alcuni dei sintomi e segni tipici dell'artrosi sono: dolore, rigidità articolare, gonfiore, ridotta capacità di movimento e presenza di osteofiti.
Purtroppo, non esistono cure specifiche per l'osteoartrite; esistono soltanto trattamenti sintomatici, cioè finalizzati a ridurre la sintomatologia in atto.
COME SI FORMANO IN CASO DI OSTEOARTRITE?
Svariati gruppi di ricerca si sono cimentati nel chiarire perché, in presenza di osteoartrite, si formino i noduli di Heberden.
Secondo le teorie più attendibili, i noduli di Heberden sarebbero l'esito di processi di rigenerazione ossea, che hanno luogo laddove la cartilagine delle articolazioni interfalangee distali è ormai del tutto degenerata (quindi inesistente).
I noduli di Heberden sono da considerarsi un segno clinico tipico dell'osteoartrite avanzata, in quanto compaiono quando lo strato cartilagineo articolare è completamente assente.
FATTORI DI RISCHIO
Secondo quanto emerge da diversi studi clinici, hanno una particolare tendenza a sviluppare noduli di Heberden le persone con:
- Osteoartrite. È in assoluto il principale fattore di rischio dei noduli di Heberden;
- Artrite reumatoide. L'infiammazione a carico delle articolazioni ha un'origine autoimmune, ossia insorge per effetto di un malfunzionamento del sistema immunitario.
- Gotta. È una malattia del metabolismo che, tra le varie conseguenze possibili, determina anche la deposizione di urati nelle cartilagini articolari; questi urati sono responsabili di uno stato infiammatorio a carico delle articolazioni coinvolte;
- Condizioni che pregiudicano la buona salute della cartilagine articolare (condropatie);
- Malformazioni articolari frutto di malattie ereditarie. Riguardano una piccola quota degli individui con noduli di Heberden.
Sintomi, segni e complicazioni
I noduli di Heberden sono facilmente riconoscibili a occhio nudo, in quanto appaiono come dei rigonfiamenti interposti tra la seconda e la terza falange delle dita delle mani (che è poi la sede dell'articolazione interfalangea distale). Nei casi più gravi, si estendono fino quasi alle unghie e inducono uno storcimento delle dita delle mani.
I sintomi e i segni che accompagnano i noduli di Heberden sono:
- Perdita di mobilità da parte delle articolazioni delle mani;
- Dolore al momento del piegamento delle dita;
- Gonfiore;
- Senso di rigidità a livello di dove localizzano i noduli.
RIPERCUSSIONI NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI
Chi soffre di noduli di Heberden ha evidenti difficoltà a tenere in mano o stringere gli oggetti.
Ciò ha svariate conseguenze nella vita di tutti i giorni, dall'atto di girare la chiave dell'auto a quello di stappare una bottiglia.
Per alcuni pazienti, il fatto di non riuscire più a compiere gesti semplici e banali – come quelli sopraccitati – è causa di episodi di depressione e ansia.
Diagnosi
In genere, per una diagnosi corretta di noduli di Heberden sono sufficienti l'esame obiettivo e l'anamnesi.
Il ricorso a test di diagnostica per immagini (raggi X ecc) avviene soltanto in situazioni dubbie o quando è necessario studiare nel dettaglio l'entità del danno articolare (in particolare alla cartilagine).
Terapia
Sfortunatamente, al momento attuale i noduli di Heberden rappresentano una condizione per la quale non esistono trattamenti specifici, ma solo trattamenti sintomatici. In altre parole, è impossibile curare ed eliminare i noduli di Heberden (ristabilendo la normale anatomia articolare), però è possibile alleviarne i sintomi.
Brevemente, gli scopi principali dei trattamenti sintomatici per i noduli di Heberden sono:
- Ridurre il dolore durante il piegamento delle dita;
- Ristabilire una parte della mobilità articolare delle dita.
TRATTAMENTO CONSERVATIVO
Premessa: in questa sezione e nella successiva, le attenzioni sono rivolte soprattutto ai noduli di Heberden dovuti a uno stato di osteoartrite, in quanto quest'ultima rappresenta la causa più importante.
Nell'elenco dei tipici trattamenti conservativi per i noduli di Heberden, rientrano:
- La pratica costante di esercizio fisico. L'intera comunità medica concorda che il principale rimedio terapeutico (e anche preventivo) contro l'artrosi è il movimento e l'attività fisica costanti;
- La fisioterapia, per l'allungamento dei legamenti e dei muscoli delle mani;
- Un programma dietetico finalizzato alla riduzione del peso corporeo. Questo rimedio è indicato, chiaramente, ai pazienti in sovrappeso od obesi;
- La somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Tra i FANS, quelli più prescritti in caso di noduli di Heberden sono l'aspirina, l'ibuprofene e gli inibitori selettivi della COX-2.
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Il ricorso alla chirurgia avviene soltanto in casi estremi e solo dopo che tutti i trattamenti conservativi si sono dimostrati completamente privi di efficacia. In generale, quindi, è un'ipotesi assai remota.
Esistono diverse tipologie d'intervento chirurgico:
- La ricostruzione dell'articolazione;
- La fusione delle porzioni ossee coinvolte nelle articolazioni interfalangee (artrodesi delle dita delle mani);
- La rimozione del tessuto osseo in eccesso e che costituisce i noduli di Heberden.