Generalità
Il morso di ragno è una lesione che risulta dall'incontro ravvicinato con un aracnide.
Per l'uomo, quest'evenienza è del tutto accidentale e si verifica quando il ragno viene inavvertitamente toccato o schiacciato.
Nella maggior parte dei casi, gli effetti non sono gravi: il morso di ragno provoca generalmente disturbi lievi, analoghi a quelli delle punture di insetti, cioè un'irritazione con arrossamento e gonfiore. Meno spesso, possono manifestarsi forte dolore locale, tossicità sistemica o reazioni allergiche. Raramente, la ferita cutanea può divenire necrotica.
Il morso di ragno regredisce senza trattamenti particolari, in tempi relativamente brevi, salvo nei casi in cui occorrano complicanze di rilevanza medica.
Se la lesione non causa sintomi troppo intensi, per limitare i disagi si possono attuare delle semplici manovre di pronto soccorso (es. applicazione di ghiaccio, riposo e sollevamento dell'arto). Nel caso in cui si sviluppi una reazione più severa (allergia o tossicità sistemica) dopo il morso di ragno, è consigliabile richiedere l'intervento medico immediato.
Cos’è
Il morso di ragno è una lesione, nota anche come aracnidismo, che può verificarsi quando l'aracnide si ritrova a stretto contatto con la pelle della vittima.
L'uomo non rientra tra le potenziali prede di questi animali, che tendono a rintanarsi nei loro ripari o a fuggire quando disturbati. Quasi tutti i morsi inferti all'uomo avvengono quando il ragno viene inavvertitamente calpestato a piedi nudi o si introduce una mano in un capo di vestiario o tra le lenzuola, dove l'animale si trova nascosto.
Nonostante il 98-99% dei morsi di ragno siano innocui, occorre segnalare che, nei casi restanti, quest'evento comporta ferite necrotiche, tossicità sistemica e, più di rado, la morte.
Cause
L'apparato boccale del ragno è concepito per iniettare il veleno nelle vittime, di solito insetti e piccoli animaletti, allo scopo di immobilizzarle o ucciderle, prima di nutrirsene.
Non è consuetudine per l'aracnide mordere l'uomo, anche se ciò può accadere, soprattutto quando viene intrappolato nel palmo della mano o risulta seriamente infastidito. In ogni caso, è la tossicità del veleno a porre i maggiori rischi per l'uomo.
Tipi di morso di ragno
Il morso di ragno può avvenire per attacco o difesa, a seconda che l'aracnide stia aggredendo una preda per cibarsene oppure stia percependo una minaccia.
Normalmente, i ragni non attaccano l'uomo o i grandi mammiferi, in quanto non vengono considerate prede. La quasi totalità dei morsi a loro inferti sono di tipo difensivo. Talvolta, il ragno non inocula neppure il veleno e, in tal caso, si parla di "dry bite", letteralmente "morso a secco", poiché essi hanno come unico scopo quello di allontanare la persona.
Morso di ragno: veleno
I ragni non hanno denti, ma presentano due cheliceri, formati da due segmenti ciascuno:
- Zanna (o aculeo): è tagliente e acuminata, per penetrare in profondità nella pelle, nella pelliccia o nell'esoscheletro della preda.
- Porzione basale: include ghiandole velenifere ed i muscoli costrittori che le avvolgono; quest'ultimi vengono contratti volontariamente dal ragno per provocare la fuoriuscita del veleno, che attraverso le zanne verrà iniettato nella ferita causata dal morso.
Durante il morso, il ragno sa controllare la quantità di veleno inoculata nella vittima e può regolare la dose in base alle circostanze. Per l'aracnide, infatti, produrre veleno ha un costo significativo in termini energetici. Anche per questo motivo, i morsi di ragno all'uomo sono spesso privi di veleno ("dry bite"): l'aracnide attacca solo come ultima risorsa, se non ha altra scelta.
Il veleno inoculato dai ragni può essere neurotossico (attacca il sistema nervoso, inducendo la paralisi della preda) o necrotossico (colpisce organi interni e tessuti attorno alla ferita, innescando una parziale digestione della parte coinvolta).
Morso di ragno verso ALTRI ANIMALI. In natura, il ragno è un predatore che si nutre prevalentemente di altri artropodi (insetti, altri ragni, miriapodi, acari ecc.). Il morso è, quindi, un mezzo per sopraffare le proprie prede: l'aracnide inocula un veleno con il quale immobilizza o uccide la vittima, prima di nutrirsene. Sebbene il morso e l'eventuale iniezione di veleno trovino impiego anche per la difesa, quindi, questi mezzi rappresentano la modalità principale con cui il ragno si procaccia il cibo.
Morso di ragno all'UOMO. Per quanto riguarda l'uomo, gli effetti del veleno inoculato nella ferita durante il morso è l'elemento più significativo in ambito medico. Alcuni ragni sono considerati molto pericolosi proprio per il fatto che possiedono veleni particolarmente dannosi per l'uomo, già nella piccola quantità che può essere iniettata con un singolo morso. Fortunatamente, non tutti i morsi di ragno implicano l'inoculazione di veleno.
Ragni pericolose in Italia
Al Mondo, le specie di ragno considerate pericolose per l'uomo sono circa 200 (su oltre 42.000 di quelle esistenti); tra queste, vi sono aracnidi potenzialmente letali, come il ragno delle banane o la vedova nera.
In Italia, le specie il cui morso è di importanza medica per l'uomo sono principalmente tre:
- Malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus): conosciuta anche come Falangio di Volterra, è riconoscibile per il corpo tondeggiante e la presenza dei caratteristici punti rossi sul dorso nero. Nel nostro Paese, il L. tredecimguttatus è presente nelle regioni mediterranee, tra la bassa vegetazione dei boschi e le aree ruderali scarsamente frequentate. Quest'aracnide produce ragnatele di forma irregolare molto resistenti e, solitamente, non si annida all'interno delle abitazioni.
- Ragno violino (Loxosceles rufescens): detto anche ragno eremita, presenta un corpo di 7-9 mm, di colore marrone-giallastro, con lunghe zampe. Questa specie è diffusa in tutto il Mondo; in Italia, è presente principalmente nell'area mediterranea. Il ragno violino è un animale notturno; di giorno, rimane rintanato in anfratti e fessure. Nelle abitazioni, quest'aracnide preferisce ambienti bui e riparati (dietro a mobili, battiscopa, sotto scatole di cartone o anche all'interno di guanti, calzature, solai e scantinati ecc.).
- Tarantola (Lycosa tarentula): si trova soprattutto nelle zone centrali e meridionali dell'Italia; provoca una puntura molto evidente, gonfia e di colore bluastro. Tuttavia, il morso di questo ragno è meno pericoloso di quello del ragno violino e non provoca reazioni mortali. Il corpo della maggior parte delle tarantole è ricoperto di peli neri e marroni, ma alcune specie mostrano colori più vivaci. Questi ragni preferiscono vivere in terreni asciutti nei quali scavano una tana che poi tappezzano con la loro ragnatela.
Sintomi e Complicazioni
La gravità del morso di ragno dipende dalla specie di aracnide con cui si è venuti a contatto e dalla dose di veleno inoculato.
Nell'area colpita, le comuni conseguenze comprendono:
- Dolore di tipo urente nella sede del morso;
- Arrossamento;
- Gonfiore;
- Diminuzione della sensibilità.
Questi sintomi hanno generalmente inizio dopo 2-6 ore (spesso, il morso di ragno non viene immediatamente avvertito) e coinvolgono solo la zona intorno alla lesione. Di solito, le manifestazioni tendono ad aggravarsi gradualmente nelle 24 ore seguenti al contatto con l'aracnide, ma, nella maggior parte dei casi, risultano autolimitanti ed innocue.
Solo in qualche caso, le manifestazioni locali del morso di ragno possono associarsi a sintomi sistemici, tra cui: malessere, nausea, febbre, cefalea-e-vertigini, febbre, sudorazione e rash cutaneo diffuso e pruriginoso.
I sintomi sistemici generalmente regrediscono in 24-48 ore, mentre quelli locali in qualche giorno.
Morso del ragno violino
Il morso del ragno violino è inizialmente indolore e non sono evidenti alterazioni nell'area colpita. Nelle ore successive, inizia a comparire una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii; nell'arco delle 48-72 ore successive, la ferita può ulcerarsi, dando origine a necrosi ed escara dei tessuti che si trovano vicino al morso (loxoscelismo cutaneo).
Reazione tossica al morso
Il morso di ragno con inoculazione di veleno necrotossico può indurre una reazione sistemica, che si manifesta con:
- Nausea, vomito e dolore addominale;
- Dolori articolari e muscolari;
- Febbre elevata;
- Emolisi (rottura dei globuli rossi);
- Riduzione delle piastrine.
Questo tipo di veleno è posseduto dal ragno violino e dalla malmignatta.
L'inoculazione del veleno neutotossico con il morso di ragno può indurre:
- Irrequietezza;
- Insonnia;
- Spasmi e crampi muscolari;
- Difficoltà respiratorie.
Nei casi più gravi, la reazione tossica al morso di ragno può indurre:
- Debolezza;
- Aritmie cardiache;
- Crisi ipertensive;
- Dolore ai linfonodi;
- Faringite;
- Abbondante salivazione (scialorrea);
- Disorientamento, confusione e perdita di coscienza.
Allergia al morso di ragno
Nelle persone precedentemente sensibilizzate, il morso di ragno può indurre una reazione allergica locale, caratterizzata da eritema, edema esteso e dolore.
Altre volte, la reazione allergica al morso di ragno può coinvolgere diversi apparati dell'organismo ed indurre manifestazioni sistemiche, tra cui: orticaria generalizzata, angioedema, difficoltà respiratorie, palpitazioni, senso di nausea e crampi addominali.
Nei casi più severi, dopo un morso di ragno può svilupparsi uno shock anafilattico. Questo è caratterizzato da una riduzione della pressione arteriosa marcata e persistente, la quale può condurre a intorpidimento o perdita di coscienza, vertigini ed arresto cardiocircolatorio.
Possibili complicanze
- Oltre all'inoculazione del veleno, il morso di ragno può veicolare batteri anaerobi nei tessuti che, sviluppandosi, complicano il decorso della lesione con possibili fasciti necrotizzanti progressive.
- Nei casi più severi, la reazione generale al morso di ragno può complicarsi con difficoltà respiratoria, emorragie, insufficienza renale e danno al fegato.
Diagnosi
La diagnosi del morso di ragno è clinica: il medico controlla innanzitutto l'area cutanea coinvolta, al fine di individuare eventuali segni di reazione allergica, tossicità o necrosi.
Segnali d'allarme
Alcuni sintomi associati al morso di ragno devono essere interpretati come campanelli d'allarme. L'insorgenza improvvisa di queste manifestazioni o il loro progressivo peggioramento, devono indurre a consultare il medico entro breve tempo:
- L'area del morso di ragno si presenta dolente, arrossata, calda, tumefatta e circondata da un alone pallido, rosso-bluastro o violaceo;
- Nella sede della lesione e nei tessuti limitrofi compaiono prurito, alterazioni della sensibilità e croste di colore scure (escara);
- Dopo il morso di ragno, esordiscono sintomi sistemici, come nausea, vomito, debolezza muscolare o febbre.
Trattamento e Rimedi
La maggior parte dei morsi di ragno non è pericolosa e regredisce senza trattamenti particolari. L'intervento medico è opportuno, invece, qualora subentrassero reazioni allergiche e necrosi della ferita.
In ogni caso, il morso del ragno non dovrebbe mai essere sottovalutato.
Cosa fare in caso di morso di ragno?
Nei casi lievi di morso di ragno, è utile far riposare, comprimere e mantenere sollevata la parte interessata (quando sono coinvolti gli arti).
Le forme non necrotiche possono trarre sollievo dall'applicazione di impacchi freddi o dall'immersione della zona colpita nell'acqua fresca per alleviare il dolore o il disagio associato al morso di ragno. L'ideale sarebbe avere a disposizione un kit di pronto soccorso, dotato di ghiaccio attivabile all'istante (si acquista in farmacia, parafarmacia o al supermercato).
In generale, poi, è utile:
- Non manipolare o incidere il sito del morso di ragno;
- Lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone;
- Non applicare disinfettanti aggressivi;
- Prestare attenzione alla comparsa di sintomi, anche se inizialmente il morso di ragno non è stato avvertito (eventualmente, documentare la lesione con una serie di fotografie, per monitorarne l'evoluzione).
Quando i sintomi del morso di ragno tendono a persistere, invece, è sempre necessario consultare il medico, che potrà indicare l'impiego di analgesici (per ridurre la forte sintomatologia dolorosa) o l'applicazione di creme a base di cortisone (per ridurre prurito e infiammazione). A seconda del caso, può risultare utile anche a l'uso di lozioni antistaminiche, antibiotici, FANS, patch con lidocaina o altri anestetici topici.
Se i sintomi del morso di ragno appaiono da subito gravi, invece, occorre chiamare il 118 o contattare un centro antiveleni. In base al tipo di ragno che ha provocato il morso, infatti, potrebbe essere necessaria la somministrazione di un antidoto specifico, in grado di bloccare l'azione della tossina. Per le ferite da moderate a gravi, può essere necessario intervenire chirurgicamente.
Attenzione! Se è possibile, catturare il ragno e, conservarlo in un barattolo chiuso, portarlo in Pronto Soccorso per il riconoscimento. Anche se schiacciato o calpestato, l'aracnide può essere identificato.
Prevenzione
Prima di mordere, il ragno assume una tipica posizione di attacco, di fronte alla quale si è ancora in tempo ad arretrare.
Come proteggersi dal morso di ragno?
L'adozione di alcuni comportamenti può contribuire a minimizzare il rischio di essere morsi da un ragno. Innanzitutto, la rimozione di questi animali si effettua con cattura diretta o tramite aspirazione con elettrodomestici di uso comune. Le tecniche di disinfestazione chimiche andrebbero usate, invece, solamente come ultima risorsa.
In generale, per prevenire il morso di ragno è bene osservare i seguenti accorgimenti:
- Prestare sempre cautela quando si vuol rimuovere una ragnatela, aiutandosi con una scopa con il manico lungo;
- Evitare di toccare o manipolare i ragni a mani nude;
- Indossare guanti e calzature idonee in caso di attività a rischio (giardinaggio, taglio o raccolta della legna, riordino di vecchie scatole, pulizie domestiche ecc.).