Ultima modifica 11.02.2020

Con il termine microrganismi e con i suoi sinonimi (microbi, germi ecc.) si fa riferimento ad esseri viventi piccolissimi (nell'ordine del milionesimo di metro), generalmente unicellulari, cioè formati da una sola cellula, ma con alcune caratteristiche comuni a tutti gli altri esseri viventi più complessi.
I microrganismi si suddividono in quattro gruppi:

  1. batteri: a loro volta classificabili in gram positivi e gram negativi. Si trovano ovunque, nella terra, nell'acqua, nell'aria e nella nostra pelle, ma anche in ambienti microrganismiostili alla vita (temperature elevate, assenza di ossigeno). Alcuni di questi microrganismi hanno la capacità di produrre spore paragonabili a gusci particolarmente resistenti, che permettono al batterio di sopravvivere in condizioni ostili (calore, freddo, scarsità di nutrienti) per tempi piuttosto lunghi. Non appena le condizioni ambientali ritornano favorevoli la spora si trasforma di nuovo nella sua forma vegetativa e la cellula batterica riacquista la capacità di replicarsi.
    In base alla loro forma si distinguono in cocchi (batteri cilindrici), bacilli (a bastoncino) e spirilli (a bastoncino spiralato).
  2. Funghi e muffe: più grandi e complessi dei batteri, si sviluppano su materiali organici formando colonie dall'aspetto simile ad un fiocco di cotone o ad una sostanza viscida dai colori molto variabili. Questi microrganismi si riproducono per mezzo di spore che possono propagarsi nell'ambiente trasportate dall'aria o da animali.
  3. Lieviti: una via di mezzo tra funghi e batteri; a differenza delle muffe, che sono pluricellulari (per questo, non rappresentano propriamente dei microrganismi), i lieviti sono organismi unicellulari.
  4. Virus: piccolissimi, più che vere e proprie forme viventi sono molecole organiche che vivono alla spese di un'altra forma di vita e si definiscono, per questo, parassiti obbligati. Di conseguenza, in senso stretto, non possono essere considerati microrganismi, né tanto meno organismi viventi

DIMENSIONI DEI MICRORGANISMI:

  • batteri: 0,2 - 10 µm;
  • spore di muffe: 2,5 - 20 µm;
  • spore di lieviti: 4- 12 µm;
  • virus: 0,015 - 0,25 µ (visibili solo al microscopio elettronico).

Non tutti i microrganismi sono nemici dell'uomo; alcuni di essi, per esempio, vengono impiegati da secoli nella preparazione di alimenti come il pane, il vino, l'aceto ed il formaggio. Alcuni batteri che popolano il nostro intestino producono vitamine ed antibiotici, proteggendo l'organismo e rinforzando il sistema immunitario; allo stesso modo i lattobacilli che costituiscono la flora vaginale proteggono l'organismo femminile dalle infezioni genitali.
Solo alcuni microrganismi sono quindi pericolosi per la salute ed hanno la capacità di provocare gravi patologie. Ne sono esempi la peste, il colera, il tetano e la tubercolosi, per quanto riguarda i batteri, la candida e l'aspergillosi per i microrganismi funginei, la mononucleosi, il vaiolo, l'AIDS e la rosolia per i virus.
Sulla base dei rapporti che questi contraggono con l'ospite, si distinguono diversi tipi di microrganismi:

  • saprofiti o commensali: vivono e si moltiplicano a contatto con l'ospite senza provocare danni; anzi, a volte si può instaurare un rapporto di reciproco beneficio (simbiosi);
  • Patogeni: microrganismi che tendono a provocare malattia;
  • Opportunisti: microrganismi normalmente innocui, ma in grado di provocare malattie, anche gravi, in seguito ad un indebolimento delle difese organiche.