Metapneumovirus: cos’è? Sintomi, contagio e differenze da raffreddore

Metapneumovirus: cos’è? Sintomi, contagio e differenze da raffreddore
Ultima modifica 24.09.2024
INDICE
  1. Cos’è
  2. Modalità di trasmissione
  3. Infezioni da Metapneumovirus
  4. Sintomi
  5. Trattamento
  6. Prevenzione

Cos’è

Metapneumovirus: cos’è?

Il metapneumovirus umano (hMPV) è un virus che provoca un ampio spettro di malattie respiratorie. In particolare, l'infezione da hMPV ha caratteristiche cliniche che vanno dalle infezioni lievi del tratto respiratorio superiore alle infezioni del tratto inferiore complicate, che portano a bronchiolite e polmonite pericolose per la vita, in tutte le fasce di età.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/11/03/metapneumovirus-orig.jpeg Shutterstock

Il metapneumovirus umano è un virus a RNA classificato nella sottofamiglia Pneumovirinae della famiglia Paramyxoviridae, la stessa a cui appartiene il virus respiratorio sinciziale (RSV).

Metapneumovirus nei bambini: cosa sapere

Il metapneumovirus rappresenta l'agente eziologico di circa il 10% delle bronchioliti e delle polmoniti infantili. Questo virus è secondo solo al virus respiratorio sinciziale (RSV) come la causa più comunemente identificata di infezioni del tratto respiratorio inferiore in età pediatrica.

Per approfondire: Virus Respiratorio Sinciziale (RSV): cosa provoca e quanto dura? Sintomi e cura

Modalità di trasmissione

Come si contrae un’infezione da Metapneumovirus umano?

La diffusione dell'infezione da metapneumovirus umano si verifica quando secrezioni contaminate (saliva, goccioline o aerosol di grandi dimensioni), trasportate sia per via aerea, sia con le mani, vengono a contatto con la rinofaringe di un individuo suscettibile a contrarre l'infezione. Pertanto, il contagio può avvenire tramite:

  • Contatto con oggetti o superfici contaminati dal metapneumovirus
  • Secrezioni respiratorie emesse da individui infetti (droplets)

Metapneumovirus: dove è diffuso e stagionalità

Il metapneumovirus è un virus onnipresente, può colpire qualsiasi fascia d'età e viene rilevato durante tutto l'anno, con un picco di incidenza dal tardo inverno all'inizio della primavera, dopo il picco stagionale di RSV e influenza. Nell'emisfero settentrionale, il picco hMPV tende ad essere da gennaio a marzo; nell'emisfero sud il picco va da giugno a luglio. La reinfezione da hMPV è comune e possibile per tutta la vita, con tassi uguali a quelli dell'infezione iniziale.

Infezioni da Metapneumovirus

L'infezione da hMPV provoca un ampio spettro di malattie respiratorie: da una lieve infezione delle vie respiratorie superiori (raffreddore) alla bronchiolite e alla polmonite.

Quali sono le malattie associate al Metapneumovirus?

La bronchiolite, con o senza polmonite, è la presentazione più comune della malattia da metapneumovirus umano.

Altri quadri clinici associabili all'infezione da metapneumovirus sono:  

Sintomi

Periodo d’incubazione: dopo quanto si manifesta l’infezione da hMPV?

Il periodo di incubazione può variare ma è in media tra 3 e 5 giorni dall'esposizione al metapneumovirus. 

Metapneumovirus: quali sintomi provoca?

La presentazione dell'infezione da metapneumovirus umano è variabile, pertanto sintomi ed entità dei quadri clinici possono essere molto diversi.

Nella maggior parte dei casi, i sintomi clinici delle infezioni da metapneumovirus umano sono simili a quelli osservati con l'infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV). I più comuni includono:

La durata media della febbre durante l'infezione da metapneumovirus è di 10 giorni.

La bronchiolite da metapneumovirus si manifesta con: affanno, sibili, febbre, anoressia e compromissione dello stato generale.

Segni di malattia da metapneumovirus grave comprendono:

La prognosi dell'infezione da metapneumovirus è più severa nei bambini molto piccoli e in quelli prematuri, negli anziani e nelle persone gravemente immunodepresse o affette da malattie polmonari e patologie dell'apparato cardiovascolare.

Trattamento

Infezioni da Metapneumovirus umano: qual è la terapia prevista?

Non è disponibile una terapia antivirale specifica per l'infezione da metapneumovirus umano; pertanto, la maggior parte del trattamento è di supporto. Fortunatamente, l'infezione da metapneumovirus guarisce spesso in modo spontaneo.

Infezioni da hMPV non complicate

La terapia dei casi non complicati di bronchiolite e polmonite è sintomatica e prevede idratazione adeguata, somministrazione di antipiretici e gestione dei sintomi respiratori.

Cosa fare per alleviare i sintomi nel bambino

In caso di infezione da metapneumovirus in età pediatrica, è utile:

  • Far bere molto il bambino in modo da tenere le mucose sempre ben idratate e correggere la disidratazione;
  • Umidificare l'ambiente con appositi dispositivi, in modo da ridurre la tosse e l'irritazione delle mucose al passaggio dell'aria;
  • Praticare lavaggi nasali con soluzione fisiologica;
  • Usare un aspira-muco per liberare le cavità nasali;
  • Non usare mai acido acetilsalicilico (aspirina) per ridurre la febbre.

Infezioni gravi da hMPV

Nei bambini molto piccoli può essere necessario il ricovero ospedaliero, con la possibilità di ventilazione meccanica o somministrazione di ossigeno supplementare, medicinali atti a disostruire le vie aeree ed alimentazione endovenosa o con sondino in presenza di tachipnea marcata.

L'uso dell'antivirale ribavirina è controverso; questo farmaco è riservato ai casi più gravi (es. pazienti gravemente immunodepressi) e viene somministrato modalità e tempi specifici solo in ambiente ospedaliero.

Prevenzione

Vaccino contro il Metapneumovirus: esiste?

Al momento, non esiste un vaccino che possa proteggere dall'infezione da metapneumovirus umano. Pertanto, la strategia di prevenzione rimane, ad oggi, l'adozione di prassi igieniche mirate a bloccare la diffusione dell'infezione, come:

  • Lavare spesso e bene le mani è il modo migliore per prevenire l'infezione da virus respiratorio sinciziale;
  • Usare fazzolettini monouso e buttarli sempre nella spazzatura;
  • Se un bambino inizia a presentare sintomi tipici di un raffreddore, tenerlo lontano dai bambini più piccoli (soprattutto se vivono nello stesso ambiente).
Prosegui con la lettura di: Bronchiolite nei Neonati

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici