Ultima modifica 31.05.2019

Generalità

metanefrine urinarieIl dosaggio delle metanefrine urinarie o plasmatiche rappresenta un test semplice e affidabile per lo screening di feocromocitoma.

Le metanefrine derivano dal metabolismo delle catecolamine, ormoni prodotti e secreti dalla midollare del surrene allo scopo di preparare l'organismo ad affrontare eventi stressogeni.

Cosa sono

Le catecolamine sono degli ormoni prodotti nel sistema nervoso centrale e nella midollare del surrene, che aiutano a regolare il flusso e la pressione del sangue nell'organismo e giocano un ruolo importante nella risposta allo stress fisico o emotivo.
Dopo aver espletato la loro attività, le catecolamine vengono metabolizzate in composti inattivi; entrambi (ormoni e loro metaboliti) sono poi escreti nelle urine

Le metanefine e la normetanefrina sono metaboliti inattivi dell'epinefrina (adrenalina) e della norepinefrina (noradrenalina). 

Feocromocitoma

Il feocromicitoma è un tumore, generalmente benigno, che colpisce le ghiandole surrenali, provocando un'ipersecrezione di catecolamine; di conseguenza, aumentano i livelli plasmatici e urinari di adrenalina e noradrenalina, ma anche dei rispettivi metaboliti, chiamati appunto metanefrine.
Metanefrine e catecolamineLa misura differenziata delle metanefrine nel plasma e nelle urine offre una sensibilità maggiore rispetto a quella delle catecolamine plasmatiche e urinarie. Questo perché le metanefrine si formano all'interno del tumore e vengono secrete in modo continuo, a differenza dei loro precursori (catecolamine), che vengono invece secreti in modo incostante e molto variabile da parte del tumore.
Dunque, semplificando, il rilievo di normali valori di metanefrina e normetanefrina porta a escludere la presenza di un feocromocitoma o paraganglioma secernente, cosa non automatica in presenza di normali valori di adrenalina e noradrenalina.

Perché si Misura

Il dosaggio delle metanefrine urinarie è utilizzato principalmente come ausilio nella diagnosi di feocromocitoma, oppure come monitoraggio dell'efficacia della terapia, dopo che il tumore è stato rimosso.

L'esame viene richiesto anche quando c'è il sospetto di paragangliomi (rari tumori extra-surrenalici).
Queste forme neoplastiche possono produrre una grande quantità di catecolamine, con un significativo aumento delle concentrazioni di metanefrine e normetanefrine.

Esami Complementari

La quantità di metanefrine urinarie non può tuttavia dare informazioni sulla dimensione o sul numero dei tumori; ad esempio, un feocromocitoma di piccole dimensioni può determinare una consistente ipersecrezione adrenergica.
Tutte queste informazioni saranno quindi raccolte tramite indagini complementari, come TC, risonanza magnetica addominale, PET con 6-(18F) fluorodopamina, o scintigrafia con meta-iodobenzilguanidina (MIBG) o con analoghi marcati della somatostatina (octreoscan).

Importanza di un dosaggio differenziato

Quando possibile, la misura differenziale delle metanefrine (metanefrina e normetanefrina) è consigliata, perché talora il tumore secerne solo un tipo di catecolamina (adrenalina o noradrenalina); perciò, soprattutto in caso di scarsa secrezione, la misura non differenziata potrebbe dare un risultato falsamente negativo. Inoltre, l'eventuale rilievo di un'aumentata secrezione di metanefrina o adrenalina indirizza subito l'indagine di localizzazione verso il surrene, sede esclusiva di sintesi dell'epinefrina (la noradrenalina può essere secreta anche da alcune terminazioni nervose, quindi da feocromocitomi extrasurrenali o paragangliomi).

Quando si esegue l'esame

Per quanto detto, vengono avviati al dosaggio delle metanefrine urinarie, tutti i pazienti che soffrono di ipertensione mal controllata, con sintomi persistenti o con accessi improvvisi che testimoniano l'ipersecrezione adrenergica (cefalee, sudorazione intensa, angoscia, ansietà, palpitazioni e sensazione di battito cardiaco più energico).
Dal momento che la secrezione di catecolamine tende a fluttuare nell'arco delle 24 ore, l'esame si effettua a partire da un campione urinario raccolto nelle 24 ore; in questo caso permette di individuare anche eventuali casi di ipersecrezione sfuggiti al dosaggio plasmatico.

Valori normali

Normalmente, sia le catecolamine che i loro metaboliti sono presenti in piccole quantità nel sangue e nelle urine.

  • Metanefrine urinarie - Valori normali nelle 24 ore: 0 - 320 µg.

Nota: l'intervallo di riferimento dell'esame può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base, che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Metanefrine urinarie Alte - Cause

Livelli plasmatici di metanefrina lievemente aumentati possono essere la conseguenza di una cronica attivazione simpatica, come quella che consegue a patologie croniche gravi (come lo scompenso cardiaco).
Anche l'abuso di nicotina, caffeina, alcol e certi tipi di droghe (amfetamine, cocaina o efedrina), così come lo stress o l'ansia in vista dell'esame, possono aumentare i livelli di catecolamine e metanefrine nel sangue.
Per dirimere ogni dubbio, può essere eseguito il test di soppressione con clonidina (300 mg per os), un farmaco capace di inibire il rilascio di catecolamine da parte del sistema simpatico; di conseguenza, il mancato calo dei livelli di catecolamine e metanefrine conferma il tumore (feocromocitoma o paraganglioma).

Metanefrine urinarie Basse - Cause

Bassi livelli di metanefrine non sono associati, di solito, a problemi di tipo medico e/o a conseguenze patologiche, pertanto non vengono considerati clinicamente rilevanti.

Come si misura

Per l'esame delle metanefrine occorre iniziare la raccolta delle urine al mattino, dopo aver svuotato la vescica alla solita ora (per esempio alle 7:00); da quel momento in poi, bisogna raccogliere tutte le urine successive durante l'intera giornata fino alle ore 7:00 comprese del giorno successivo.

Preparazione

La raccolta del campione di urine delle 24 ore prevede l'acidificazione delle urine stesse. L'acidificazione viene effettuata versando nel recipiente, prima di iniziare la raccolta, circa 5 ml di HCl 5 M (reperibile nel laboratorio analisi) per ogni litro di urina.
Prima del dosaggio delle metanefrine, l'uso di antidepressivi e sostanze psicoattive andrebbe sospeso per due settimane, secondo quanto prescritto dal medico.  

Interpretazione dei Risultati

Se le concentrazioni delle metanefrine urinarie sono normali, è improbabile che il paziente abbia il feocromocitoma.
Se il valore è moderatamente elevato, il medico può rivalutare le terapie, la dieta e il livello di stress per capire se vi siano dei fattori che possono influenzare il risultato. Successivamente, il test può essere ripetuto per verificare se il risultato è ancora elevato.
Una concentrazione alta delle metanefrine urinarie in un paziente che ha avuto un feocromocitoma o un paraganglioma, può dipendere da una recidiva della malattia.


Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici