La melanosi del colon - altrimenti nota come pseudomelanosi del colon - è una condizione benigna, caratterizzata dalla comparsa di sfumature brunastre, più o meno intense, sulla mucosa colica. Il termine melanosi è comunque improprio, dato che il colorito brunastro - o addirittura nero nei casi più gravi - non è legato all'aumentata sintesi di melanina, ma alla permanenza di sostanze proteiche e lipidiche (lipofuscina) all'interno dei macrofagi che popolano le pareti di questo tratto intestinale.
La melanosi del colon viene diagnosticata tramite colonscopia o sigmoidoscopia; più raramente, la diagnosi viene posta in seguito all'esame microscopico di campioni bioptici di muscosa colica.
Nella figura sovrastante, tratta dal libro di testo "Farmacognosia generale ed applicata di Alessandro Bruni, Ed. Piccin" troviamo un elenco dei principali lassativi naturali antrachinonici, ordinati secondo la potenza del loro effetto lassativo e secondo l'importanza delle relative controindicazioni. Non sorprende che le due caratteristiche procedano di pari passo e che all'aumentare dell'una aumenti anche l'altra. Sempre considerando questa diffusa categoria di lassativi naturali, l'effetto purgante varia anche in base alle condizioni in cui è cresciuta la pianta e alle metodiche di lavorazione adottate per produrre la droga. Nei lassativi di sintesi, al contrario, l'ingrediente attivo è purificato e precisamente dosato.
La melanosi del colon è una condizione benigna e non è più ritenuta precancerosa, anche se - soprattutto in passato - è stata più volte messa in relazione con un aumentato rischio di sviluppare un carcinoma colo-rettale.
Nella maggioranza dei casi, la melanosi del colon compare a causa di un utilizzo cronico di lassativi antrachinonici (vedi figura). In particolare, le tipiche sfumature brunastre della mucosa colica iniziano a formarsi dopo circa quattro mesi di assunzione continuata di tali presidi.
Oltre ad essere sostanzialmente innocua, la melanosi del colon è anche reversibile, a patto che venga sospeso l'utilizzo dei lassativi antrachinonici e si adotti un diverso approccio al problema della stitichezza.
Tra le altre possibili cause di pseudomelanosi del colon, rientrano tutte le condizioni caratterizzate da un accelerato ricambio cellulare. La presenza di lipofuscine è infatti correlata all'invecchiamento ed a fenomeni apoptotici.
Gli antrachinoni possono essere considerati dei profarmaci; una volta assunti, infatti, attraversano il tratto gastrointestinale senza essere assorbiti; dopodiché, a livello del crasso - grazie all'intervento della flora batterica locale - gli antrachinoni vengono convertiti nella loro forma attiva, fortemente irritante per la mucosa colica. Il danno cellulare indotto dagli antrachinoni, oltre a produrre un effetto lassativo (aumento della secrezione e della motilità intestinale), crea un danno di origine apoptotico, con intervento macrofagico ed accumulo di lipofuscina all'interno di queste cellule del sistema immunitario. Proprio questo accumulo, come ricordato, sta all'origine della melanosi del colon.