Malattie Sessualmente Trasmissibili: Cosa sono le Malattie Veneree e Come si trasmettono
Cosa sono
Le malattie sessualmente trasmissibili, note anche come malattie veneree sono quelle patologie che possono trasmettersi durante attività sessuali di varia natura. Per questo motivo sono note anche come MST, acronimo di Malattie Sessualmente Trasmesse.
Cosa sono le Malattie Sessualmente Trasmissibili?
Le malattie sessualmente trasmissibili possono essere causate da batteri, virus, parassiti o funghi; questi microrganismi approfittano dell'attività sessuale per diffondersi da una persona all'altra. La più nota malattia sessualmente trasmissibile è sicuramente l'AIDS, ma ne esistono molte altre assai più comuni e altrettanto temibili.
Fanno parte di questa categoria anche le patologie che - seppur di regola acquisite con modalità differenti (per via parenterale, oro-fecale ecc.) - possono trasmettersi in maniera sporadica od occasionale anche attraverso contatti sessuali.
Le malattie sessualmente trasmissibili possono colpire sia gli uomini, che le donne, a qualsiasi età; tuttavia, gli adolescenti tendono ad essere più vulnerabili.
Malattie veneree: perché si chiamano così?
Il termine malattie veneree utilizzato per indicare le malattie sessualmente trasmissibili deriva dal nome di Venere, la dea dell'amore. Non a caso, queste malattie, si possono contrarre prevalentemente durante l'atto e il contatto sessuale.
Malattie Sessualmente Trasmissibili: quanto sono diffuse?
Le MST sono tra le infezioni più diffuse in tutto il Mondo e la loro incidenza è in continuo aumento, anche grazie all'inizio sempre più precoce dell'attività sessuale tra i giovani e all'aumentata tendenza ad avere più partner sessuali.
Quali sono?
Quali sono le Malattie Sessualmente Trasmissibili?
Finora, sono state identificate più di venti malattie a trasmissione sessuale.
I principali agenti eziologici trasmessi prevalentemente per contatto sessuale sono:
- Neisseria gonorrhea: batterio responsabile della gonorrea (detta anche scolo o blenorragia);
- Treponema pallidum: batterio responsabile della sifilide;
- Chlamydia trachomatis: batterio responsabile della clamidia, nonchè di uretriti, cerviciti e malattia infiammatoria pelvica;
- Trichomonas vaginalis: protozoo flagellato (organismo unicellulare) responsabile della tricomoniasi;
- Papilloma virus (o HPV): alcuni tipi (16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58) possono causare il cancro del collo dell'utero, mentre altri ceppi sono responsabili dei condilomi acuminati;
- HSV (herpes simplex virus): alcuni tipi (l'uno ed in particolare il due) sono responsabili dell'herpes genitale.
Ricordiamo, inoltre, l'infezione da HIV e le epatiti virali B e C.
Tutte queste infezioni si differenziano tra loro per il grado di contagiosità, la sintomatologia e il decorso, cioè i tempi e le modalità di sviluppo della malattia.
Come si trasmettono?
Come si trasmette una Malattia Sessualmente Trasmissibile?
Le malattie a trasmissione sessuale si trasmettono per lo più attraverso i rapporti sessuali con un partner infetto, specie se non protetti dall'utilizzo corretto del profilattico. Occorre precisare che i rapporti a rischio di contagio non riguardano solo i rapporti vaginali, ma anche quelli anali ed orali. Molte infezioni, infatti, sono trasmesse con liquidi organici, come le secrezioni precoitali, le secrezioni vaginali, lo sperma, le perdite ematiche da piccole lesioni e la saliva.
Spesso, il rischio è tanto maggiore quanto più energico è il rapporto sessuale; particolarmente rischioso è il coito anale, spesso responsabile di modeste lacerazioni che diventano porte d'ingresso per i germi. Per quanto riguarda il petting, sussiste un certo rischio di trasmissione in caso di contatto dei genitali od eiaculazione in prossimità di essi. In altri casi, può bastare anche il semplice contatto delle pelle e delle mucose genitali, come accade ad esempio per l'herpes genitale e per i condilomi acuminati.
Anche se è meno probabile, alcune infezioni possono propagarsi anche con l'uso condiviso di asciugamani, articoli da toilette, indumenti umidi e sanitari già infetti.
Inoltre, molte malattie a trasmissione sessuale si possono passare dalla madre al figlio in gravidanza, durante e dopo il parto. È chiaro, quindi, che alcuni agenti responsabili delle MST non si trasmettono esclusivamente con i rapporti sessuali.
Altre modalità di contagio
Alcuni microorganismi responsabili di specifiche malattie veneree vengono trasmessi, invece, con una certa frequenza sia per via sessuale, che per via parenterale; è il caso, ad esempio, dell'AIDS e del virus dell'epatite B, entrambi comuni in alcune categorie di tossicodipendenti. Oltre che per lo scambio di siringhe, queste malattie veneree possono essere trasmesse anche tramite l'uso promiscuo di rasoi od oggetti da taglio non ben sterilizzati (ad esempio per interventi chirurgici o tatuaggi).
Altri microorganismi riconoscono modalità di contagio prevalentemente non sessuali; è il caso, ad esempio, del virus dell'epatite A, dei batteri Shigella, Campylobacter e Salmonella, nonché dei parassiti Giardia lamblia e Cryptosporidium, tutti trasmessi prevalentemente per via oro fecale (ingestione di alimenti contaminati), ma anche durante rapporti sessuali di natura oro-anale e genito-anale (inclusa la condivisione di giocattoli sessuali non adeguatamente sterilizzati o protetti da un preservativo). Il cytomegalovirus e l'epstein barr virus possono essere trasmessi sia attraverso contatti sessuali, che tramite un semplice bacio (cioè con lo scambio di saliva).
Modalità di trasmissione non sessuale delle MST
In generale, quindi, gli agenti eziologici responsabili delle malattie sessualmente trasmissibili riconosco differenti modalità di trasmissione che, seppur raramente, possono includere anche l'utilizzo promiscuo di biancheria intima, asciugamani od articoli da toilette infetti. Al di fuori di pochissime eccezioni (abbiamo visto la mononucleosi per il bacio), le malattie veneree non si trasmettono baciando un'altra persona, né tanto meno bevendo dallo stesso bicchiere o stringendole la mano; l'utilizzo di sanitari pubblici viene generalmente considerata una pratica a basso rischio, in quanto la maggior parte dei microorganismi responsabili di malattie veneree non sopravvive a lungo all'esterno del corpo.
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