Si può prendere una Malattia Sessualmente Trasmissibile con un Bacio?

Si può prendere una Malattia Sessualmente Trasmissibile con un Bacio?
Ultima modifica 06.12.2022
INDICE
  1. Malattie Sessualmente Trasmissibili con un bacio?
  2. Quali malattie si possono trasmettere?
  3. Dopo quanto tempo si manifestano?
  4. Sifilide
  5. Herpes
  6. Citomegalovirus
  7. Infezioni da papilloma virus (HPV)
  8. NON si trasmettono con i baci
  9. Altre malattie che possono diffondersi baciandosi
  10. Prevenzione

Malattie Sessualmente Trasmissibili con un bacio?

In termini di attività sessuale, un bacio sembra abbastanza innocuo. In realtà, quando si tratta di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili (MST), baciare non è completamente privo di rischi.

È possibile contrarre una Malattia Sessualmente Trasmissibile con un bacio?

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Per molte persone, il bacio può essere considerato una semplice dimostrazione di affetto o un "atto intimo" a minor rischio rispetto ad altre modalità di trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili (MST). Tuttavia, alcune di queste infezioni si possono diffondere anche attraverso i baci, specialmente quando un individuo manifesta sintomi delle infezioni in fase attiva, come una piaga, un'ulcera orale o altre lesioni.

Cosa sapere sulle Malattie Sessualmente Trasmissibili

Le malattie sessualmente trasmissibili sono patologie che si trasmettono per lo più attraverso i rapporti vaginali, anali e orali, specie se non protetti. Tuttavia, batteri, virus, funghi e parassiti che ne sono responsabili non diffondono esclusivamente per via sessuale.

Le malattie sessualmente trasmissibili si possono contrarre, infatti, attraverso altre attività intime in cui è possibile lo scambio di fluidi corporei (saliva, eiaculato maschile, secrezioni vaginali e sangue) in cui sono presenti gli agenti infettanti, nonché dal contatto diretto con la pelle o le mucose e attraverso comportamenti casuali, come prendere in prestito asciugamani sporchi, condividere oggetti per l'igiene personale o essere esposti a superfici contaminate.

Quali malattie si possono trasmettere?

Quali Malattie Sessualmente Trasmissibili si possono prendere baciandosi?

Sebbene il bacio sia considerato a basso rischio rispetto al sesso orale o ad altre tipologie di rapporto intimo, non è escluso che possa favorire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili come infezioni da citomegalovirus (CMV), HPV, herpes simplex e sifilide. Il citomegalovirus può essere presente nella saliva, mentre herpes e sifilide possono essere trasmessi attraverso il contatto pelle a pelle o tra mucose con qualcuno che ha l'infezione (il quale non necessariamente è consapevole di esserne portatore, trattandosi spesso di condizioni asintomatiche, almeno nelle fasi iniziali).

Malattie Sessualmente Trasmissibili orali trasmesse molto facilmente

L'herpes orale è causato dal virus dell'herpes simplex di tipo 1 (HSV-1) ed è la MST che si trasmette più facilmente attraverso i baci. L'herpes orale è incredibilmente comune e colpisce circa 3,7 miliardi di persone in tutto il Mondo sotto i 50 anni.

Malattie Sessualmente Trasmissibili orali trasmesse meno facilmente

Sebbene l'infezione da citomegalovirus (CMV), non sia nell'elenco delle malattie sessualmente trasmissibili del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), può essere diffusa anche attraverso il contatto sessuale. Non si trasmette facilmente attraverso i baci, ma è possibile. Il CMV è trasmissibile attraverso i fluidi corporei, tra cui saliva, urina, sangue, lacrime, sperma e latte materno.

Malattie Sessualmente Trasmissibili orali difficili da trasmettersi

La sifilide viene solitamente trasmessa attraverso il sesso vaginale, orale o anale. Quest'infezione può essere diffusa attraverso i baci se un partner ha una piaga in bocca, anche se quest'evenienza è rara.

Dopo quanto tempo si manifestano?

Quanto tempo ci vuole perché le MST orali provochino sintomi?

Il tempo necessario per la comparsa della sintomatologia correlata ad una malattia sessualmente trasmissibile varia, perché ogni tipo di infezione ha il proprio periodo di incubazione.

Ad esempio: per l'herpes orale, il periodo di incubazione va da 2 a 12 giorni, mentre per la sifilide è compreso tra 10 e 90 giorni; il CMV può dare segno di sé dopo 3-12 settimane.

Alcune malattie sessualmente trasmissibili rimangono, però, asintomatiche e, se non trattate, possono dare origine a severe complicazioni. Per questo, qualora si sospettasse di averne contratta una, è consigliabile sottoporsi al test diagnostico.

Sifilide

La sifilide è una malattia causata da un batterio chiamato Treponema pallidum. L'infezione si trasmette più spesso durante il sesso vaginale, orale e anale, quando una persona non infetta ha un contatto diretto con una piaga sifilitica a livello cutaneo e genitale. La sifilide può anche diffondersi attraverso i baci, se qualcuno ha lesioni tipiche della malattia sulle labbra o in bocca.

Il Treponema Pallidum è presente in tutti i liquidi corporei delle persone infette, in particolare in quelli sessuali, quindi nello sperma e nelle secrezioni vaginali e pre-coitali. Per questa ragione, la trasmissione dell'infezione avviene principalmente attraverso rapporti sessuali non protetti, sia genitali, che orali od anali, consumati con una persona infetta e in fase contagiosa.

La sifilide non causa sempre sintomi, quindi è importante sottoporsi regolarmente all'esame per diagnosticarla; se non viene curata, può causare problemi di fertilità o altri problemi di salute in futuro: la malattia ha un decorso molto lungo, suddiviso in vari stadi che, in assenza di trattamento, diventano via via sempre più gravi, fino a danneggiare gravemente molteplici organi e apparati, quali cute, cuore, scheletro e sistema nervoso. Fortunatamente, grazie alla disponibilità di metodi diagnostici validi e all'elevata efficacia dell'antibiotico-terapia, la sifilide è un'infezione controllabile e curabile.

  • Primi sintomi: in genere, i tempi di incubazione della sifilide sono abbastanza lunghi e si estendono dalle 2 alle 12 settimane. Dopo un primo esordio senza sintomi evidenti, la malattia si manifesta con lesioni cutanee e genitali, accompagnate da sintomi simili all'influenza.

Rischio di trasmissione sifilide con un bacio

  • Oltre che nei liquidi sessuali, il batterio è abbondantemente presente anche nelle lesioni provocate dalla sifilide, presenti a livello cutaneo, genitale e delle mucose in genere, comprese quella della bocca, delle labbra e della gola;
  • Se sulle labbra o all'interno della bocca della persona che si bacia sono presenti lesioni associate all'infezione da Treponema pallidum, è possibile contrarre la sifilide. La maggior parte di queste piaghe si trova sulle labbra, nella bocca e sui genitali; tipicamente, queste lesioni sono solide, rotonde e indolori e possono guarire entro 3-6 settimane.

Herpes

Due virus dell'herpes possono essere trasmessi attraverso il bacio:

  • Il più comune è l'Herpes simplex di tipo 1, o herpes orale, che può causare l'herpes labiale;
  • Il virus Herpes simplex di tipo 2, o responsabile dell'80-90% circa di tutti i casi di herpes genitale, può anche essere trasmesso durante i baci, ma il più delle volte viene trasmesso attraverso il contatto intimo.

L'herpes simplex di tipo 1 è l'infezione erpetica che è più probabile contrarre attraverso i baci. Questa provoca, in particolare, ulcere, vesciche dolorose o piaghe che si formano all'interno, intorno o sulle labbra e sulla bocca dell'individuo infetto.

Tali manifestazioni possono risultare piuttosto fastidiose, ma è anche possibile che l'herpes simplex non provochi alcun disturbo evidente. A tal proposito, un fattore rilevante nella diffusione dell'herpes è proprio la trasmissione inconsapevole della malattia. Può accadere, infatti, che una persona sia una portatrice sana dell'herpes, e che possa quindi trasmetterlo ad altre persone pur non manifestando alcun sintomo o disturbo legato alla malattia.

Molte persone contraggono il virus non attraverso il contatto sessuale, ma quando sono bambini; ad esempio, qualcosa come un bacio da un genitore o un parente infetto può diffondere il virus. L'herpes può anche diffondersi attraverso la condivisione di utensili o qualsiasi cosa venga a contatto con il virus.

L'herpes simplex di tipo 2 si diffonde più spesso attraverso atti sessuali come il sesso orale, vaginale e anale. Anche in questo caso, l'infezione si presenta con vesciche dolorose, piaghe e ulcere, ma nell'area genitale.

  • Primi sintomi: l'infezione primaria da Herpes virus può essere asintomatica o dare manifestazioni nel punto d'ingresso dell'agente infettivo. Quando presenti, i sintomi dell'herpes compaiono, di norma, 4-7 giorni dopo il contagio. Generalmente, il primo sintomo a comparire è rappresentato da una fastidiosa sensazione di bruciore e formicolio, localizzati nell'area dove poi compariranno le lesioni. Nella fase acuta, infatti, il segno più caratteristico è la comparsa di vescicole rotondeggianti riunite "a grappolo". Nell'arco di pochi giorni, queste vescicole si rompono, riversando il loro contenuto e lasciando delle piccole ulcere dolorose e pruriginose; proprio questo momento coincide con la fase di massima contagiosità. L'infezione primaria può essere complicata da sintomi sistemici, con comparsa di febbre, mal di testa, dolori articolari, malessere generale e difficoltà ad urinare. Con l'evolversi della malattia, le ulcere lasciate dalla rottura delle vescicole si seccano. Si formano così delle croste che a poco a poco guariscono fino a scomparire. Una caratteristica importante di tutti gli herpes virus è che dopo il contagio e le prime manifestazioni, permangono nell'organismo nascondendosi nei gangli nervosi, dove il sistema immunitario e i farmaci non possono attaccarli. Così rintanati, gli herpes virus rimangono in uno stato latente per lunghi periodi, che possono essere diverse settimane, mesi o anni.  Questa caratteristica si riflette anche sull'andamento dell'herpes genitale e dell'herpes labiale, che è tipicamente recidivante; in pratica, la malattia si ripresenta di tanto in tanto, con episodi brevi e, generalmente, meno gravi rispetto all'infezione primaria.

Rischio d’infezione erpetica con un bacio

  • Generalmente, l'herpes simplex di tipo 1 limita la propria azione nella zona della bocca, delle labbra e del naso. Lo scambio di saliva con un bacio durante la fase attiva dell'herpes, rende probabile la trasmissione dell'infezione, così come il contatto diretto con la mucosa labiale infetta. Il virus è più contagioso in presenza delle lesioni (vesciche, ulcere) o di altri sintomi dell'infezione attiva; se un herpes labiale trasuda siero o sanguina, è ancora più probabile che diffonda il virus. Pertanto, è importante evitare di baciarsi mentre si ha un herpes labiale.
  • L'herpes genitale può diffondersi attraverso i baci in circostanze molto limitate e può causare l'herpes orale; la trasmissione può avvenire, invece, attraverso il sesso orale e il petting: a rischio sono le pratiche come baci, sfregamento dei genitali e masturbazione reciproca, in particolare quando le mucose orali o genitali entrano a contatto. In altre parole, stimolare con la bocca i genitale di un/una partner con herpes su genitali, ano, glutei o retto può portare all'infezione erpetica su labbra, bocca o gola; allo stesso modo, ricevere del sesso orale da un/una partner con infezione erpetica su labbra, bocca o gola può portare all'herpes nell'area genitale, nell'ano o nel retto.

Citomegalovirus

Sebbene non sia ufficialmente considerata una malattia sessualmente trasmissibile, quella da citomegalovirus (CMV) è un'infezione virale che può essere diffusa attraverso il contatto sessuale e i baci.

Il CMV è un virus appartenente alla famiglia degli Herpesvirus e può essere trasmesso mediante il contatto diretto con fluidi corporei, come saliva, lacrime, sangue, urina, latte materno, sperma e fluidi vaginali.

Una volta contratto, il CMV rimane latente all'interno dell'organismo per tutta la vita, ma può riattivarsi in caso di indebolimento del sistema immunitario. Nella fase attiva dell'infezione, è possibile manifestare affaticamento, febbre, mal di gola e linfonodi ingrossati; gli individui con funzioni immunitarie compromesse possono manifestare sintomi molto più gravi a carico di occhi, stomaco, fegato, polmoni, esofago e intestino.

Gli individui sani sono in grado di prevenire la diffusione del CMV attraverso il sistema immunitario del proprio corpo, combattendo eventuali malattie o infezioni gravi.

Rischio d’infezione da CMV con un bacio

Il citomegalovirus (CMV) si può trasmettere un semplice bacio (cioè con lo scambio di saliva).

Infezioni da papilloma virus (HPV)

L'HPV è un agente infettivo caratterizzato da un'ampia variabilità genetica: se ne conoscono oltre 100 sierotipi che possono infettare l'uomo. Alcuni di questi sono responsabili di lesioni benigne della pelle e delle mucose, come verruche, condilomi o papillomi. Altri ceppi virali hanno, invece, un potenziale oncogeno, cioè sono in grado di produrre lesioni che possono evolvere in un senso neoplastico. In particolare, l'HPV orale - che si trasmette attraverso il contatto o scambio di saliva in cui è presente il virus - può infettare la bocca e la gola, causando tumori all'orofaringe, alla base della lingua, alle tonsille e alla parte posteriore della gola.

Rischio d’infezione da HPV con un bacio

Il papilloma virus umano (HPV) viene generalmente trasmesso attraverso il contatto diretto con l'area genitale, ma un piccolo numero di persone può sviluppare l'HPV orale possono causare il cancro dell'orofaringe, della lingua, delle tonsille o della gola. Se la saliva è infetta, è possibile trasmettere il virus al/alla partner attraverso baci profondi.

In generale, il contagio può avvenire soprattutto se ci sono cellule virali attive e se sono presenti lacerazioni, tagli o abrasioni nella pelle o nelle mucose.

Anche l'infezione genitale da HPV si può trasmettere a bocca e gola con il sesso orale; tra le modalità di contagio si devono includere anche i rapporti vaginali ed anali (più comune), i contatti intimi manuali e lo scambio di giocattoli sessuali contaminati da persone infette.

Infine, la trasmissione del virus HPV può avvenire anche in modo indiretto. A rischio sono, in particolare, i luoghi che ospitano molte persone, come bagni pubblici, spogliatoi o piscine, dove è possibile il contatto con superfici in precedenza utilizzate da portatori dell'infezione.

NON si trasmettono con i baci

Malattie sessualmente trasmissibili che non si diffondono attraverso i baci

  • HIV: infezione virale trasmessa attraverso lo sperma, il sangue, il fluido vaginale e anale e il latte materno; in rari casi, potrebbe essere passato baciando se la persona sieronegativa ha una piaga aperta o una ferita in bocca;
  • Epatite B: si contrae con il contatto genitale o sangue infetto;
  • Gonorrea: viene trasmessa attraverso l'attività sessuale, ma non attraverso lo scambio saliva durante i baci;
  • Clamidia: infezione batterica diffusa attraverso il sesso genitale, orale e anale;
  • Tricomoniasi: viene trasmessa attraverso il sesso genitale, orale e anale; 
  • Pidocchi pubici: vengono trasmessi attraverso il contatto genitale-genitale. 

Tener presente che il sesso non protetto o il mancato utilizzo di un metodo di barriera possono trasmettere queste malattie sessualmente trasmissibili. 

Altre malattie che possono diffondersi baciandosi

Le sessioni di baci possono diffondere altre malattie, le più comuni delle quali includono: 

Per approfondire: Mononucleosi: Cos'è la Malattia del Bacio? Come si prende, Sintomi e Cura

Prevenzione

Malattie sessualmente trasmissibili e baci: cosa è bene sapere

Sebbene non sia possibile evitare di contrarre tutte le infezioni sessualmente trasmissibili, alcuni accorgimenti possono aiutare a ridurre significativamente il rischio:

  • Non baciare nessuno con un herpes labiale attivo fino a quando i sintomi non si sono completamente risolti.
  • Utilizzare metodi di barriera (come preservativi o dighe dentali) per il sesso vaginale, anale e orale.
  • Se si ha una malattia sessualmente trasmissibile, informare il/la partner prima di intraprendere qualsiasi attività sessuale. Ciò contribuirà a fermarne la diffusione.
  • Limitare il numero di partner: con più persone si è coinvolti/e sessualmente, maggiore è il rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici