Malattia da Virus Marburg: Cos'è la Febbre di Marburg? Sintomi e Cura

Cos’è
Malattia da Virus Marburg: Cos’è?
La malattia da virus Marburg, precedentemente nota come febbre emorragica di Marburg è una grave malattia infettiva di origine virale, diffusa soprattutto in alcune regioni dell'Africa subsahariana.

L'infezione che ne è all'origine è molto contagiosa, oltre a presentare un alto tasso di letalità nell'uomo.
Cause
La febbre di Marburg è una malattia infettiva emorragica grave, altamente contagiosa e potenzialmente fatale.
A causarla è il virus Marburg appartenente alla famiglia Filoviridae, la stessa di cui fa parte l'agente virale che provoca l'Ebola. Quest'agente patogeno è molto virulento e può infettare sia animali (primati e pipistrelli della frutta in particolare), sia l'uomo. Pertanto, la malattia da virus Marburg è una zoonosi.
Tipicamente, la malattia da virus Marburg si manifesta in focolai sporadici in Africa, ad esempio quando i minatori si recano in caverne infestate da pipistrelli o tramite incontri ravvicinati con le scimmie. Il virus successivamente si diffonde all'interno della comunità favorito da alcuni comportamenti tradizionali, ad esempio legati ai riti funebri.
Per saperne di più, consulta anche: Virus Marburg: Cos’è e ContagioMalattia da Virus Marburg: Come avviene il Contagio?
La trasmissione interumana avviene per contatto diretto con sangue, secrezioni e fluidi biologici (vomito, saliva, muco e sperma) di una persona affetta dal virus o attraverso la manipolazione di oggetti contaminati. Il contagio può avvenire anche attraverso rapporti sessuali e punture con siringhe e aghi infetti.
I malati sono contagiosi durante le fasi tardive della malattia, quando le manifestazioni emorragiche si rendono evidenti.
Il virus Marburg può essere trasmesso all'uomo anche per l'esposizione ad animali infetti, come pipistrelli (come il pipistrello della frutta africano, Rousettus aegyptiacus) o primati (es. scimmie verdi ugandesi, Cercopithecus aethiops).
Sintomi e Complicanze
Periodo d’Incubazione
La febbre emorragica di Marburg ha un periodo di incubazione di circa 9 giorni (con variabilità tra 2 e 21 giorni).
Sintomi Marburg: Come si Manifesta?
La malattia da virus Marburg esordisce improvvisamente con:
- Febbre alta (39-40°C) con brividi;
- Mal di testa forte;
- Dolori muscolari;
- Artralgie;
- Dolore toracico;
- Faringite;
- Malessere generale.
Dal terzo giorno, può manifestarsi una grave diarrea acquosa accompagnata da altri sintomi gastrointestinali:
- Dolore addominale e crampi;
- Nausea e vomito.
La diarrea può persistere per una settimana. L'aspetto dei pazienti in questa fase è stato descritto come "simile a quello di un fantasma", con occhi infossati, volti inespressivi ed estrema letargia.
Dal secondo al quinto giorno dopo l'insorgenza dei sintomi, può comparire un eritema cutaneo maculo-papuloso, non pruriginosa, localizzato soprattutto al tronco (petto, schiena, stomaco).
Fra il quinto e settimo giorno, la malattia da virus Marburg può assumere un decorso emorragico che si manifesta con:
- Petecchie;
- Vomito sanguinolento;
- Epistassi;
- Sanguinamenti dalle gengive e dalla vagina;
- Presenza di sangue fresco nelle feci.
Nelle forme più gravi, segue un drammatico peggioramento dello stato del paziente e si osservano:
- Epato-splenomegalia;
- Ittero;
- Perdita di peso;
- Orchite;
- Pancreatite;
- Miocardite.
Possono subentrare successivamente danni epatici e renali e coinvolgimento del sistema nervoso centrale con irritabilità, aggressività, stato confusionale, disorientamento, disturbi psicotici, convulsioni e coma.
La morte avviene generalmente 8-9 giorni dopo l'inizio dei sintomi per shock cardiocircolatorio a causa di sanguinamenti multipli e deficit della funzionalità di molti organi. Il tasso di mortalità è variabile (dipende dal ceppo virale e della gestione del caso clinico) e può raggiungere l'88% dei casi, secondo i dati dell'OMS. In media, la malattia da virus Marburg è di circa il 50%.
Se la persona sopravvive, la convalescenza si protrae per 3-4 settimane; il virus di Marburg persiste negli organi genitali e all'interno dell'occhio.
Malattia da virus Marburg in Gravidanza
Nelle donne che hanno contratto l'infezione:
- Durante la gravidanza: il virus Marburg persiste nella placenta, nel fluido amniotico e nel feto;
- Durante l'allattamento: il virus Marburg può persistere nel latte materno.
Diagnosi
Molti sintomi della malattia da virus Marburg sono aspecifici, pertanto è necessario porre una diagnosi differenziale con altre patologie, quali malaria, febbre tifoide e altre febbri emorragiche virali. La diagnosi clinica può risultare difficile, specialmente se riguarda un caso singolo.
Come viene diagnosticata la Febbre di Marburg?
L'infezione da virus Marburg è sospettata in pazienti con diatesi emorragica, febbre e anamnesi positiva per viaggi in aree endemiche o esposizione ad animali provenienti da tali aree.
La valutazione prevede l'esecuzione di:
- Emocromo;
- Esami ematochimici di routine;
- Test di funzionalità epatica;
- Analisi delle urine.
Per individuare il genoma o gli antigeni virali sono utili colture cellulari, esami sierologici con il test ELISA (saggio immuno-assorbente legato ad un enzima) e la PCR (reazione a catena della polimerasi).
La diagnosi è confermata dall'identificazione dei caratteristici virioni mediante microscopia elettronica di tessuto infetto (in particolare: fegato) o sul sangue.
Trattamento
La terapia di supporto precoce con reidratazione e il trattamento sintomatico migliorano la sopravvivenza.
Malattia da virus di Marburg: Qual è il Trattamento previsto?
Un trattamento specifico per la malattia da virus di Marburg non è ancora disponibile; attualmente, sono in fase di valutazione una serie di potenziali terapie (tra cui emoderivati, terapie immunitarie e farmacologiche). La gestione è sintomatica e prevede la reidratazione con liquidi orali o per via endovenosa, il controllo del volume ematico e del bilancio elettrolitico.
Attenzione! Per contenere la diffusione epidemica, è necessario un rigoroso isolamento ospedaliero e notifica sanitaria.
Vaccino e Prevenzione
Esiste un Vaccino per prevenire la Febbre di Marburg?
Al momento, non esiste un vaccino adatto a prevenire la febbre di Marburg. Per questo motivo, è importante adottare comportamenti finalizzati ad evitare il contagio. In particolare, nelle regioni dell'Africa che risultano endemiche, si raccomanda di evitare l'esposizione a persone malate, pipistrelli o scimmie.
Precauzioni da adottare per il Controllo dell’Infezione
Per i viaggiatori che visitano un Paese dove si sta registrando un'epidemia di Marburg, è opportuno adottare pratiche igieniche, come lavarsi le mani frequentemente ed evitare di toccare oggetti che siano venuti in contatto con malati o defunti; in caso di febbre ad insorgenza improvvisa, contattare immediatamente un medico.
L'OMS raccomanda di non mangiare carne di animali selvatici, come ad esempio quella di scimpanzé o di scimmia. Allo scopo di evitare la trasmissione nosocomiale, tutti i casi sospetti richiedono un rigoroso isolamento e l'adozione procedure speciali di manipolazione, oltre all'uso di dispositivi di protezione (mascherine, visiere facciali, camici e guanti).
Approfondimenti e Curiosità
Cosa sono le Febbri Emorragiche Virali?
Le febbri emorragiche virali sono un gruppo di malattie infettive acute a carattere sistemico, causate da diversi virus (arenavirus, bunyavirus, filovirus e flavivirus). La maggior parte di questi agenti eziologici sono trasmessi all'uomo da animali vettori (roditori o insetti).
Le febbri emorragiche virali sono caratterizzate da iperpiressia ad esordio improvviso, artromialgie e manifestazioni emorragiche spesso così gravi da condurre alla morte nel giro di pochi giorni.
Tra le febbri emorragiche virali più note rientrano l'Ebola e la febbre di Marburg, la febbre di Lassa, le infezioni da Hantavirus e la febbre della Rift Valley, la febbre gialla e la dengue.
Fonti utilizzate e Bibliografia
- Ministero della Salute: sezione del sito dedicata al Marburg virus (malattia di)
- Marburg virus disease. WHO website