Mal di Testa da Gelato: Perché Succede e Come Si Evita?

Mal di Testa da Gelato: Perché Succede e Come Si Evita?
Ultima modifica 30.06.2021
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Cosa Fare per Evitarlo

Cos’è

Mal di Testa da Gelato: Cos’è?

Il mal di testa da gelato è un dolore breve e lancinante che si scatena in seguito al rapido consumo di bevande fredde o alimenti ghiacciati, inclusi granite, gelati e ghiaccioli.

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La buona notizia è che la maggior parte dei mal di testa da gelato scompare con la stessa rapidità con cui si sviluppa: raramente, dura più di 5 minuti. 

Con Quali Altri Termini è noto il Disturbo

Il mal di testa da gelato è una forma di cefalea: la denominazione scientifica che identifica il disturbo è precisamente ganglio neuralgia sfenopalatina, che letteralmente significa "dolore di origine nervosa del ganglio sfenopalatino", un fascio di nervi che trasmette sensazioni dalla parte superiore della bocca (il palato) al cervello.

Gergalmente, il mal di testa da gelato è, invece, più noto come cervello ghiacciato o cervello congelato (brain freeze).

Cause

Perché Mangiare il Gelato Fa Venire Mal di Testa?

Il mal di testa da gelato è una forma di cefalea che può verificarsi quando si mangia, si beve o si inala qualcosa di freddo. Mordere un gelato è un innesco (trigger) comune, ma consumare bibite o altri alimenti ghiacciati può avere lo stesso effetto.  

Mal di Testa da Stimolo Freddo: Criteri per la Definizione

L'International Headache Society riconobbe formalmente la condizione solo nel 1988, sebbene sia stato discusso nella letteratura medica almeno dal 1850, riferendosi al disturbo come "mal di testa da stimolo freddo". Nella terza revisione dell'International Classification of Headache Disorders pubblicata nel 2013, un gruppo internazionale di ricercatori è giunto al consenso sul fatto che il mal di testa da gelato comporta dolore che inizia con l'applicazione di uno stimolo freddo alla testa o alla bocca, il quale deve poi diminuire poco dopo, quando il trigger viene rimosso.

Mal di Testa da Gelato: Meccanismi di Base

A volte, ingerendo un alimento molto freddo o bevendo acqua ghiacciata troppo in fretta capita di sentire un dolore intenso alla testa, che generalmente dura pochi secondi.

Tipicamente, questa forma di cefalea si verifica mangiando un gelato o un ghiacciolo, ma è sufficiente un qualsiasi repentino stimolo freddo ad innescarlo. Per esempio, lo stesso effetto si può avere anche esponendo la testa non protetta al freddo improvviso, tuffandosi nell'acqua di un fiume a basse temperature o inspirando con la bocca mentre si pattina sul ghiaccio.

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Palato e Cervello

La causa di tale reazione è ancora oggetto di dibattito, ma l'ipotesi più sostenuta è che il mal di testa da gelato sia da attribuire ad un meccanismo di difesa del cervello, sensibile agli abbassamenti di temperatura corporea molto rapidi.

L'arteria cerebrale anteriore - vaso sanguigno che irrora la corteccia orbito-frontale - reagisce ad un alimento troppo freddo attivando una repentina dilatazione, per aumentare l'afflusso di sangue caldo nell'area cerebrale ed equilibrare la temperatura nella regione, a cui segue, una volta ristabilite le normali condizioni, una costrizione per tornare di dimensioni normali.  

Il problema è che l'arteria a restringersi impiega più di quanto ci abbia messo per allargarsi: più sangue significa maggiore pressione sulle pareti dell'arteria. Ciò si traduce in una breve sensazione di fastidio alla testa, simile ad una staffilata, che in alcune occasioni può sfociare in vere e proprie cefalee (ricordiamo che un brusco afflusso sanguigno nella scatola cranica rientra tra i meccanismi alla base degli attacchi di emicrania).

Come è implicato il Trigemino

Quando l'alimento freddo raggiunge il palato e la faringe, insorge il cosiddetto "cervello congelato" per la costrizione e la rapida dilatazione dei piccoli vasi sanguigni in quelle aree. I recettori del dolore vicino ai vasi sanguigni avvertono lo stimolo e inviano il messaggio lungo le minuscole fibre nervose a un nervo più grande (il nervo trigemino), che lo inoltra al cervello. Il nervo trigemino trasporta anche segnali di dolore dal viso. Il cervello legge le sensazioni di stimolo del freddo come provenienti dalla testa piuttosto che dalla bocca (fenomeno chiamato dolore riferito: in pratica, uno stimolo in una parte del corpo provoca dolore in un'altra).

Altri tentativi di comprendere il mal di testa da gelato hanno suggerito che potrebbe trattarsi di un sottotipo di emicrania, poiché entrambi comportano risposte disordinate agli stimoli sensoriali. Ciò resta d'approfondire, ma probabilmente, è implicata un'ipersensibilità del sistema trigeminale, struttura nervosa implicata in entrambe le manifestazioni.

Da Sapere

L'insorgenza del mal di testa da gelato è più probabile, rapida e intensa se si assumono liquidi piuttosto che solidi freddi e se l'ingestione è più veloce.

Relazione con altre Forme di Mal di testa

Il mal di testa da stimoli freddi è comune e si verifica nel 30-40% delle persone che, di solito, non soffrono di altre forme di cefalea. Tuttavia, molti esperti ritengono che questi episodi siano più comuni nelle persone che soffrono di emicrania. La connessione tra mal di testa da gelato ed emicrania non è completamente compresa, sebbene il collegamento sia comunemente accettato.

Per saperne di più Emicrania: Definizione e Sintomi

Sintomi

Mal di Testa da Gelato: Come si Manifesta?

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  • Durata: in genere, il mal di testa da gelato dura pochi secondi (di solito, l'episodio non supera mai i cinque minuti), anche se raramente può protrarsi per un tempo superiore o evolvere in un attacco di emicrania.
  • Sede: la fitta dolorosa può localizzarsi al centro della fronte, in entrambe le tempie oppure su un solo lato del capo, nella regione temporale e retro-orbitaria.
  • Caratteristiche: solitamente, il mal di testa da gelato si manifesta con un carattere trafittivo, ma può anche presentarsi come pulsante od oppressivo.

Mal di Testa da Gelato: Come Riconoscerlo

  • Dolore acuto e lancinante alla fronte o alle tempie
  • Dolore che raggiunge il picco da 20 a 60 secondi dopo l'inizio e scompare all'incirca nello stesso tempo
  • Dolore che raramente dura più di cinque minuti

Cosa Fare per Evitarlo

Essendo i mal di testa da gelato di così breve durata, sono difficili da studiare e non c'è consenso su come fermarli. Trattandosi di una forma di cefalea praticamente innocua ed a risoluzione spontanea, spesso non sono necessari farmaci o altre cure specifiche. La maggior parte delle persone ha i propri metodi per alleviare il mal di testa da gelato; il più comune è arricciare la lingua e premere la parte inferiore contro il palato.

Mal di Testa da Gelato: Rimedi

Per alleviare il dolore, può risultare utile:

  • Bere un liquido a temperatura ambiente;
  • Premere la lingua contro il palato per riscaldare l'area;
  • Coprire la bocca e il naso con le mani e respirare rapidamente per aumentare il flusso di aria calda sul palato.

Alcune persone riferiscono sollievo massaggiando delicatamente l'attaccatura del naso oppure inclinando la testa indietro per circa 20 secondi.

Il modo più semplice ed efficace per prevenire il mal di testa consiste nel consumare lentamente il gelato, la granita o la bevanda ghiacciata. Andrebbe evitata, inoltre, l'ingestione di grandi quantità di alimenti o bibite fredde in una sola volta: la voracità con cui si mangia il gelato o si beve la bibita fredda facilita l'insorgenza del mal di testa, mentre consumarli in modo più controllato permette al palato di abituarsi alla temperatura più bassa.

Prosegui con la lettura di Mal di Testa: Cause, Sintomi e Classificazione

Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici