Long Covid e vitamina C: quale collegamento?

Long Covid e vitamina C: quale collegamento?
Ultima modifica 02.05.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Sintomi del Long Covid
  3. Long Covid e Vitamina C: lo studio
  4. Risultati dello studio

Introduzione

Tra i sintomi del cosiddetto Long Covid, ossia l'insieme di conseguenze e strascichi accusati dopo la guarigione dal virus, ci sarebbe anche una carenza di vitamina C. A scoprirlo un team di ricercatori italiani: la "fatigue" colpirebbe (o avrebbe colpito) 1 persona su 3: la causa sarebbe un deficit di arginina. Secondo le stime dell'Oms, sarebbero 65 milioni nel mondo e 17 milioni in Europa le persone che sono alle prese con la sindrome post Covid

Sintomi del Long Covid

Long Covid e Vitamina C: lo studio

Uno dei principali sintomi post Covid evidenziati sarebbe la stanchezza cronica, che perdura per mesi, anche dopo la guarigione dall'infezione. Uno dei più recenti studi sul long Covid, è stato messo a punto dai ricercatori del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica Campus di Roma, coordinato da Francesco Landi, direttore del Dipartimento di Scienze dell'invecchiamento ortopediche e reumatologiche del Policlinico Gemelli di Roma, ordinario di Geriatria all'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Lo studio, ha dimostrato quanto l'efficacia dell'azione sinergica di arginina e vitamina C fosse in grado di ridurre la stanchezza cronica del post Covid. Come emerge dai risultati, nei soggetti che presentavano sintomi da long Covid è presente un'alterazione del metabolismo dell'arginina, un amminoacido prodotto naturalmente dall'organismo, in grado di stimolare l'ossido nitrico, enzima fondamentale per una perfetta protezione immunitaria e funzionalità vascolare.

Nello studio sono stati coinvolti 57 persone, 46 adulti con long Covid a otto mesi dalla diagnosi, e 11 soggetti, che non presentavano evidenze di precedenti infezioni da Covid. I pazienti con long Covid sono stati divisi in due gruppi: a 23 è stato somministrato un mix di arginina e vitamina C liposomiale, agli altri 23 un placebo per un periodo di 28 giorni.

Gli studiosi hanno inoltre dimostrato come la somministrazione di 1,6 grammi di arginina e 500 mg di vitamina C liposomiale per un periodo di 28 giorni, consenta di ripristinare il corretto metabolismo dell'arginina, portandolo ad un livello ottimale. Ciò avrebbe il potere di agire efficacemente sulla cosiddetta fatigue, e quindi constrastare spossatezza, stanchezza cronica, tachicardia, insonnia, proprie del long Covid. 

 

Carenza di vitamina C: i sintomi

La carenza di vitamina C, negli adulti provoca:

 

La carenza di vitamina C si può prevenire consumando frutta e verdura fresche come:

N.B. fare attenzione alla cottura degli alimenti perché buona parte della vitamina C tende a perdersi durante l'esposizione all'elevato calore dei cibi

Risultati dello studio

Prima di iniziare il trattamento i ricercatori italiani hanno misurato le concentrazioni di arginina nel sangue, osservando livelli decisamente più bassi di arginina nei pazienti con long Covid. Al termine dei 28 giorni di somministrazione è stato evidenziato quanto  le concentrazioni di arginina nel sangue dei soggetti con long Covid fossero salite, raggiungendo livelli ottimali, come quelli rilevati nei pazienti appartenenti al gruppo senza evidenze di fatigue. 

E' stato dimostrato come il metabolismo dell'arginina fosse alterato nei pazienti con long Covid rispetto alle persone senza infezione da Covid. L'arginina è un amminoacido fondamentale, responsabile, inoltre, di diverse funzioni, ed è coinvolta soprattutto nella sintesi di ossido nitrico, che riveste un ruolo chiave nella reattività endoteliale in risposta al bisogno dei differenti tessuti. Favorisce quindi un corretto apporto di sangue in funzione alle richieste, migliorando la funzionalità. 

Riportare a livelli ottimali l'arginina nei pazienti con sindrome da post Covid, potrebbe dunque essere una soluzione per contrastare la fatigue che causa stanchezza cronica, spossatezza, ma anche essere correlata a disfunzioni immunitarie e vascolari, che a loro volta aumentano il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

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