Leiomioma Uterino: Cos’è? Sintomi, Cause e Come si scopre

Leiomioma Uterino: Cos’è? Sintomi, Cause e Come si scopre
Ultima modifica 22.11.2022
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause
  3. Caratteristiche
  4. Sintomi Leiomioma Uterino
  5. Esami per la diagnosi
  6. Trattamento

Cos’è

Cos’è un Leiomioma Uterino?

Un leiomioma uterino è un tumore benigno che cresce all'interno e/o intorno alla parete dell'utero, a partire dalle cellule muscolari lisce del miometrio e dal tessuto connettivo fibroso.

Cause

Cosa causa il Leiomioma Uterino?

Le cause del leiomioma uterino non sono ancora note, ma s'ipotizza che più di un fattore possa svolgere un ruolo nell'insorgenza del tumore.

Tra le ipotesi più accreditate è che vi sia una predisposizione genetica e gli estrogeni prodotti dalle ovaie giochino un ruolo importante nella loro formazione e crescita. Questa tesi è confermata dal fatto che questo tumore benigno non si osserva prima nelle ragazze che non hanno ancora avuto le prime mestruazioni (menarca), quando le ovaie sono meno attive, mentre l'incidenza aumenta nelle donne in età fertile (in genere, si riscontra dopo i 30 anni); dopo la menopausa, invece, il leiomioma tende a regredire.

Altri fattori di rischio che possono svolgere un ruolo nell'insorgenza di un leiomioma uterino includono:

Caratteristiche

I leiomiomi possono variare in dimensioni, numero e posizione:

  • Il leiomioma uterino può crescere come un singolo tumore o essere multipli;
  • Le dimensioni possono variare da 1 mm a più di 20 cm di diametro;
  • I leiomiomi possono svilupparsi all'interno della parete dell'utero, all'interno della cavità principale dell'organo o sulla superficie esterna dello stesso.

Queste caratteristiche influenzano in modo significativo la sintomatologia e sono importanti per pianificare il trattamento: dove si sono sviluppati i leiomiomi, quanto sono grandi e quanti ne sono presenti determineranno quale tipo di opzione terapeutica è migliore o se è necessario un intervento.

Che aspetto ha un Leiomioma Uterino?

I leiomiomi dell'utero sono tipicamente formazioni tondeggianti, che possono apparire come noduli di tessuto muscolare liscio. In alcuni casi, possono essere attaccati con un peduncolo sottile, che conferisce loro un aspetto simile ad un fungo. Altre volte, i leiomiomi uterini si espandono nella cavità dell'utero.

Posizione: dove crescono i Leiomiomi?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/11/22/tipi-di-leiomioma-orig.jpeg Shutterstock

Un leiomioma uterino può crescere sia all'interno che all'esterno dell'utero. A seconda della zona in cui si sviluppano e alle modalità con la quale sono inseriti nel tessuto: adesi ad esso o attaccati con un peduncolo.

Tra le forme più diffuse, rientrano leiomiomi:

  • Intramurali: sono incorporati nella parete dell'utero costituita da tessuto muscolare.
  • Peduncolati: sono posti sulla parete esterna o interna dell'utero e fissati ad esso attraverso un sottile filamento, detto appunto peduncolo.
  • Sottomucosi: crescono nella parete interna dell'utero e sporgono nella cavità uterina.
  • Sottosierosi: si trovano nella parete esterna dell'utero.

Un Leiomioma Uterino può cambiare nel tempo?

I leiomiomi uterini possono effettivamente ridursi o crescere nel tempo: di solito, l'evoluzione è piuttosto lenta e avviene in modo costante nel corso di un lungo periodo, mentre un cambiamento delle dimensioni improvviso è un fenomeno meno frequente. Ciò può accadere per una serie di motivi, ma nella maggior parte dei casi, dipende dalla quantità di ormoni nel corpo: estrogeni e progesterone sembrano avere un effetto mitogeno sulle cellule del leiomioma (cioè favoriscono la proliferazione cellulare) e agiscono influenzando (direttamente e indirettamente) un gran numero di fattori di crescita, citochine e fattori apoptotici così come altri ormoni.

In alcuni momenti specifici della vita, come durante la gravidanza per esempio, vengono rilasciati alti livelli di estrogeni per sostenere la crescita del tuo bambino. Quest'ondata promuove anche la crescita del leiomioma, pertanto potrebbe essere necessario un monitoraggio, per vedere come cresce il tumore durante la gestazione.

Di contro, quando i livelli ormonali diminuiscono, i leiomiomi possono ridursi, come capita comunemente dopo la menopausa, e i sintomi possono migliorare.

Leiomioma Uterino: può diventare maligno?

La trasformazione di un leiomioma uterino in tumore maligno è un'evenienza molto rara, nonostante sia la più temuta. Di fatto, interessa lo 0,2% dei casi, quindi è giudicata statisticamente poco significativa.

Sintomi Leiomioma Uterino

Leiomioma Uterino: come si manifesta?

Nel 50-65% dei casi, il leiomioma uterino non causa alcun sintomo e non richiede un trattamento diverso dall'osservazione regolare da parte del medico. I leiomiomi asintomatici sono, in genere, di piccole dimensioni; le formazioni più grandi, invece, possono causare una varietà di sintomi, tra cui:

  • Sanguinamento eccessivo o doloroso durante le mestruazioni
  • Sanguinamento nel periodo intermestruale
  • Senso di tensione o pressione nel basso addome
  • Minzione frequente (ciò può accadere quando un fibroma esercita pressione sulla vescica)
  • Dolore durante il sesso (dispareunia)
  • Dolore alla pancia o alla parte bassa della schiena
  • Stitichezza
  • Perdite vaginali croniche
  • Incapacità di urinare o svuotare completamente la vescica
  • Pancia gonfia o pesantezza nella parte bassa dell'addome (per aumento della distensione addominale, tipica sensazione causata da leiomiomi uterini di grosso calibro, localizzati soprattutto in prossimità della vescica).

I sintomi dei fibromi uterini, di solito, si stabilizzano o scompaiono dopo la menopausa perché i livelli ormonali diminuiscono nel corpo.

Leiomioma Uterino: possibili complicanze

Raramente, un leiomioma uterino può causare gravi conseguenze per la salute. Il rischio maggiore è rappresentato da forti emorragie che possono predisporre all'anemia.

I leiomiomi di grandi dimensioni possono premere sulla vescica e sull'uretere predisponendo a problemi renali.

Raramente, un leiomioma uterino impedisce di dare inizio ad una gravidanza. Quest'evenienza può verificarsi quando il tumore è così grande da:

  • Ostruire le tube (da cui, di norma, il prodotto del concepimento raggiunge la cavità uterina)
  • Impedire l'impianto dell'embrione (leiomioma intramurale o sottomucoso)

In qualche caso casi, i leiomiomi uterini delle donne in gravidanza possono aumentare di dimensioni od ostacolare il parto determinando problemi ostetrici, come travaglio precoce e/o maggiore probabilità di dover ricorrere al parto cesareo.

Leiomioma Uterino: quando preoccuparsi

I seguenti sintomi devono indurre a consultare il ginecologo il prima possibile:

  • Dolore pelvico che non tende a risolversi
  • Mestruazioni eccessivamente abbondanti, prolungate o dolorose
  • Spotting o sanguinamento tra i cicli
  • Difficoltà a svuotare la vescica
  • Bassa conta dei globuli rossi inspiegabile (anemia)

Rivolgersi immediatamente al medico qualora si presentasse una grave emorragia vaginale o un forte dolore pelvico che si manifesta all'improvviso.

Esami per la diagnosi

Come si scopre un Leiomioma?

I leiomiomi uterini vengono scoperti durante un controllo ginecologico: spesso, la descrizione di forti emorragie mestruali e altri sintomi correlati può allertare il medico a considerare questa patologia come parte della diagnosi; un esame pelvico e un'ecografia trans vaginale possono poi confermare la presenza del tumore e definirne morfologia, sede e volume.

Per approfondire l'inquadramento diagnostico e stabilire il piano terapeutico più adeguato, il ginecologo potrebbe indicare altre indagini d'approfondimento, come:

  • Emocromo completo e dosaggio dei livelli ematici di ferro: per verificare l'anemizzazione;
  • Isteroscopia: permette di visualizzare le pareti uterine interne e fornisce ulteriori informazioni, come la localizzazione; è utilizzata prevalentemente per confermare la diagnosi ecografica, soprattutto quando i leiomiomi sono sottomucosi (cioè localizzati all'interno dell'utero).

Nei casi particolarmente complessi, è possibile che il medico prescriva anche:

  • Laparoscopia diagnostica (per esaminare gli organi e i tessuti che si trovano all'interno dell'addome, permettendo di individuare i fibromi uterini);
  • Risonanza magnetica (per valutare il possibile coinvolgimento delle cellule dello stroma vaginale e del miometrio);
  • Tomografia computerizzata (per escludere la possibile invasione delle cellule neoplastiche nei linfonodi).

Trattamento

Leiomioma Uterino: come si cura?

Il trattamento del leiomioma uterino non è standard e univoco: l'approccio terapeutico deve essere valutato dal ginecologo dopo un attento inquadramento della problematica, che tenga conto della morfologia e dei sintomi causati dal tumore. Inoltre, occorre considerare l'impatto del trattamento sulla qualità della vita della paziente, le sue condizioni generali di salute e il suo desiderio di maternità.

In linea generale, quando un leiomioma uterino è asintomatico è sufficiente un follow-up con una visita ginecologica semestrale o annuale associata ad una ecografia pelvica transvaginale.

Qualora il leiomioma comportasse, invece, sintomi importanti, fosse di dimensioni eccessive, insorgesse in sedi capaci d'influenzare l'anatomia e la funzionalità dell'apparato genitale o la donna desiderasse intraprendere una gravidanza, il medico potrà prescrivere:

  • Terapia farmacologica: offre un sollievo temporaneo dai disturbi minori e può prevedere l'assunzione di agonisti dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), estro-progestinici o progestinici, modulatori selettivi dei recettori estrogenici, mifepristone, acido tranexamico e danazolo. I farmaci per il leiomioma uterino hanno lo scopo di regolarizzare i cicli mestruali e possono indurre la temporanea regressione del leiomioma. A volte, questi farmaci vengono utilizzati per ridurre il leiomioma prima dell'intervento chirurgico, facilitandone la rimozione. Alla sospensione della terapia, tuttavia, il tumore può ricrescere.
  • Chirurgia: le opzioni disponibili sono diverse comprendono la rimozione del/dei fibroma/i tramite miomectomia, la distruzione del/i tumori senza asportazione (ad esempio, tramite embolizzazione delle arterie uterine, ablazione con radiofrequenza) o la rimozione dell'utero (isterectomia). Queste procedure possono essere eseguite utilizzando diversi metodi, che vanno dalle procedure minimamente invasive alla chirurgia addominale vaginale o aperta.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici