Potassio Basso nel Sangue - Ipokaliemia

Ultima modifica 24.03.2020

Generalità

L'ipokaliemia (o ipopotassiemia) è la riduzione della concentrazione di potassio nel sangue.

Questa condizione riconosce varie cause, ma generalmente dipende da una carenza delle riserve corporee di potassio o da uno spostamento abnorme dello stesso all'interno del compartimento intracellulare.
IpokaliemiaI motivi più frequenti alla base di un potassio basso nel sangue sono: le malattie renali, i disordini metabolici, le perdite dal tratto gastrointestinale, l'uso di alcuni farmaci (tra cui diuretici e lassativi) e la dialisi.
L'ipokaliemia può essere all'origine di aritmie , debolezza muscolare, ipotensione , stato confusionale, alcalosi (sbilanciamento nel pH del sangue , dovuto ad un eccesso di sostanze alcaline) e respiro superficiale.

Cos'è

Potassio: cos'è e principali funzioni

  • Il potassio è un sale minerale fondamentale per il nostro organismo. Quest'elemento svolge un ruolo nel mantenimento dell'equilibrio idro-salino ed è alla base di importanti funzioni neuromuscolari e cardiache.
  • In condizioni di riposo, la maggior parte del potassio si trova all'interno delle cellule (mentre sodio e calcio sono concentrati prevalentemente al di fuori delle stesse). L'esistenza di un gradiente (indotto dalla sua elevata concentrazione intracellulare e dalla sua bassa concentrazione extracellulare) è necessaria per l'eccitabilità di fibre nervose, cellule muscolari e cardiache. In altre parole, insieme a sodio e calcio, il potassio mantiene il potenziale elettrico di membrana delle cellule, necessario per la conduzione degli impulsi nervosi e la contrazione dei muscoli.
    La concentrazione intracellulare di potassio è mantenuta per mezzo di un sistema di trasporto attivo (denominato pompa sodio-potassio).
  • Il potassio viene introdotto nell'organismo con l'alimentazione e, una volta assorbito nell'intestino, passa nel sangue; i reni intervengono nel caso in cui occorra aumentare l'escrezione o il riassorbimento del minerale. A seconda delle esigenze di organi e tessuti, poi, per mantenere i suoi livelli entro l'intervallo di normalità, l'organismo può ricorrere alle riserve dell'elemento situate all'interno delle cellule.
  • L'eliminazione del potassio avviene soprattutto con le urine, ma una piccola quota può essere smaltita con le feci.

Ipokaliemia: definizione

L'ipokaliemia (o ipopotassiemia) è definita come una concentrazione sierica di potassio uguale o inferiore a 3,5 mEq/l.

Questa condizione può risultare da un deficit dei depositi corporei totali del minerale, secondario a un ridotto apporto alimentare o a perdite eccessive con le urine o dal tratto gastrointestinale.

Altra causa frequente di ipokaliemia è lo spostamento abnorme del potassio all'interno del compartimento intracellulare.

Occorre precisare che l'ipokaliemia può essere multifattoriale, cioè l'origine di tale situazione può dipendere da più meccanismi o eziologie, che si presentano contemporaneamente.
Le cause possono essere esogene o endogene. In ogni caso, l'alterazione dell'omeostasi del potassio è pericolosa e richiede un intervento medico immediato.

Perché si Misura

L'esame del potassio è indicato per verificare l'eventuale variazione della potassiemia. Quest'analisi viene eseguita spesso nell'ambito delle analisi di routine, per controllare lo stato di salute generale del paziente.
Il potassio viene valutato anche in presenza di sintomi di ipokaliemia (come aritmie, debolezza muscolare e tremori) o quando il medico sospetta uno squilibrio acido-base o idrosalino.
Il test del potassio viene effettuato a intervalli regolari nei pazienti affetti da ipertensione e problemi renali, dializzati o sottoposti a un trattamento terapeutico a base di farmaci diuretici.

Spesso, quest'esame viene associato a quello del sodio, in quanto questi due parametri sono strettamente correlati tra loro (all'aumentare dei livelli di potassio diminuiscono quelli del sodio).
Anche certe patologie (in particolare: insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa e malattie renali) richiedono un monitoraggio regolare della kaliemia, allo scopo di individuare precocemente eventuali variazioni.

Valori normali

Il livello di potassio nel sangue è normalmente compreso tra 3,5 e 5,0 mEq/l. Questo valore viene influenzato da più fattori: ormoni, pH ematico, apporto dietetico, funzionalità renale e ritmo circadiano.
In presenza di concentrazioni sieriche di potassio inferiori a 3,5 mEq/l, si parla di ipopotassiemia (o ipokaliemia). Più nel dettaglio, questa condizione è definita:

  • Ipokaliemia lieve: valori di potassiemia fra 3,0 e 3,5 mEq/l;
  • Ipokaliemia moderata: 2,5 - 3,0 mEq/l;
  • Ipokaliemia severa: < 2,5 mEq/l.

Valori superiori a 5,0 mEq/l indicano, invece, una situazione di iperpotassiemia (iperkaliemia).

Potassio nel Sangue Basso - Cause

Il potassio basso nel sangue può riscontrarsi per un aumento dell'eliminazione per via renale. Tale fenomeno può dipendere da numerose malattie renali, congenite ed acquisite, come:

La perdita di potassio può essere determinata da disturbi endocrini associati a un eccesso di steroidi surrenalici, tra cui: 

  • Sindrome di Cushing;
  • Iperaldosteronismo primitivo e secondario;
  • Sindrome di Conn (patologia delle ghiandole surrenali caratterizzata da un'eccessiva produzione dell'ormone aldosterone);
  • Rari tumori secernenti renina.

L'ipokaliemia può subentrare anche quando si verificano perdite gastrointestinali di potassio, come in caso di:

Per quanto riguarda la dieta, possono predisporre all'ipokaliemia le seguenti condizioni:

Altra causa di valori bassi di potassio nel sangue è l'aumento dello spostamento dello stesso elemento dal sangue alle cellule (passaggio transcellulare). Tale evenienza si può verificare in caso di:

La riduzione del potassio plasmatico si può verificare anche per l'ingestione di sostanze come la glicirrizina (presente nella liquirizia e utilizzata nella fabbricazione di tabacco da masticare), la dialisi e l'assunzione di certi farmaci.
Tra i medicinali che più comunemente provocano ipokaliemia rientrano:

Possibili sintomi associati

L'ipokaliemia lieve è asintomatica, mentre la forma moderata determina tipicamente:

Una carenza di potassio nel sangue severa può causare:

Le aritmie cardiache sono comuni nell'ipokaliemia, soprattutto in pazienti con patologie cardiache preesistenti e/o in terapia con digitale (farmaco cardiotonico).

Come si misura

Per l'esame del potassio occorre sottoporsi a un semplice prelievo di sangue.

Preparazione

Non sono necessarie particolari norme di preparazione prima di sottoporsi all'esame del potassio.

Il digiuno è consigliato, anche se non necessario. Occorre, però, ricordarsi di segnalare al medico quale tipo di terapia farmacologica si sta seguendo, in quanto molti medicinali possono influenzare l'esito dell'analisi.

Interpretazione dei Risultati

L'ipokaliemia può dipendere da molte cause; fra le più frequenti vi sono i disordini tubulari renali, i disordini metabolici, le perdite dal tratto gastrointestinale e la dialisi.
Tra i motivi del potassio basso nel sangue dev'essere ricordata anche l'assunzione di farmaci, come diuretici e lassativi.


Potassio Basso nel Sangue: possibili cause

Perdite renali e gastrointestinali

Passaggio transcellulare / Captazione cellulare di potassio

  • Terapia insulinica
  • Alcalosi (respiratoria)
  • Paralisi ipokaliemica periodica (malattia di Westphal)

Farmaci

Altre condizioni

  • Malattie endocrine: iperaldosteronismo e sindrome di Cushing
  • Dialisi
  • Dieta: ridotta assunzione di potassio o deficit di magnesio, anoressia ed etilismo
  • Ustioni e sudorazione profusa

Come controllare il potassio basso nel sangue

L'approccio terapeutico dipende dalla severità dell'ipokaliemia e dalla causa scatenante.
Un ruolo importantissimo per l'apporto di potassio è svolto dalla dieta. Per aumentare i livelli di quest'elemento quando sono troppo bassi, è possibile intervenire modificando le proprie abitudini alimentari, facendo più spazio ai tanti cibi ricchi di potassio, a cominciare da frutta e verdura, e limitando il sale da cucina.


Il potassio è contenuto in numerosi alimenti, ma alcuni di essi sono particolarmente ricchi di questo minerale. Non esiste una vera e propria dieta per l'ipokaliemia, ma è possibile inserire nel proprio piano alimentare alcuni tra gli alimenti più ricchi di potassio come: frutta fresca (banane, albicocche e kiwi) e secca (nocciole, castagne e prugne secche), verdure (barbabietole, spinaci e zucchine), pesce (salmone affumicato, sarde, trota e sgombro) e legumi (fagioli borlotti e ceci).


Quando la dieta non basta, si può ricorrere, su consiglio del proprio medico, a specifici integratori alimentari, da assumere per alcune settimane.
Per quanto riguarda l'approccio farmacologico, le forme lievi di ipokaliemia vengono trattate generalmente con la somministrazione di cloruro di potassio per via orale.
Il potassio viene somministrato, invece, per via endovenosa nelle situazioni che seguono:

  • Il livello di potassio è pericolosamente basso e/o il paziente continua a perdere una quantità eccessiva del sale minerale;
  • Gli integratori assunti per via orale non sono efficaci;
  • I bassi livelli di potassio causano alterazioni del ritmo cardiaco.

Nei pazienti, in cura con diuretici, che diventano ipokaliemici sporadicamente può essere di aiuto l'aggiunta di triamterene o di spironolattone alla terapia. Quest'approccio dev'essere evitato, però, in presenza di insufficienza renale, diabete o altre malattie interstiziali renali.
Se la carenza di potassio è piuttosto grave, potrebbe essere necessario un ricovero ospedaliero: in questi casi, infatti, è importantissimo l'ausilio del medico.


Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici