Sentire bene fa stare meglio anche con gli altri: l’importanza della prevenzione

Sentire bene fa stare meglio anche con gli altri: l’importanza della prevenzione
Ultima modifica 09.02.2022
INDICE
  1. Perché Sentire Bene è importante?
  2. Cosa s’intende per Ipoacusia?
  3. Ipoacusia: Quale Impatto su Vita Sociale e Relazioni?
  4. Controllo dell’Udito: il Primo Passo per Sentire Meglio

Perché Sentire Bene è importante?

L'udito è un senso fondamentale che non serve solo per ascoltare chi ci è di fronte. Sentire significa disporre di un importante strumento d'interazione: può sembrare banale, ma l'udito consente il normale svolgimento di tutte le attività quotidiane. Basti pensare che un buon udito permette a ognuno di noi di ascoltare la propria musica preferita, vedere un bel film alla TV, dialogare con amici e parenti, parlare al telefono, fare la spesa ecc. Queste esperienze apparentemente scontate non lo sono per chi ha problemi di udito. Purtroppo, il calo dell'udito è una problematica comune e può manifestarsi in qualsiasi momento della vita, ma ad esserne colpite con maggior frequenza sono le persone oltre i 55 anni di età. Anche le strutture dell'orecchio vanno incontro, infatti, ad un fisiologico invecchiamento e, con il passare degli anni, tendono a non funzionare più con la stessa precisione ed efficienza. Sottovalutare il calo dell'udito è un errore, poiché, se non trattato, condiziona la qualità della vita: quando si presenta, l'ipoacusia, o calo dell'udito, non ha soltanto un effetto su di sé e sulle proprie abitudini, ma colpisce anche il contesto familiare, la vita sociale e le relazioni.

Per approfondire: Calo uditivo: effetti sulle funzioni cognitive

Cosa s’intende per Ipoacusia?

L'ipoacusia (o calo dell'udito) è una diminuzione delle capacità uditive che riconosce cause diverse, tra cui l'invecchiamento, gli stili di vita errati, il lavoro in ambienti rumorosi e le patologie che interessano l'orecchio. Ad esclusione dei casi di sordità improvvisa o traumatica, questa condizione evolve in maniera lenta e progressiva, talvolta fino all'incapacità di sentire un suono in una o entrambe le orecchie. Eppure sono poche le persone che ne hanno consapevolezza e decidono di rivolgersi ad un esperto qualificato per cercare una soluzione: solo 1 persona su 3 decide di fare il controllo dell'udito.

I segnali che possono facilitare il riconoscimento dell'ipoacusia comprendono:

  • Difficoltà a seguire un discorso in ambienti rumorosi o in TV;
  • Non sentire lo squillo del telefono;
  • Avere la sensazione di orecchio "chiuso";
  • Udire un ronzio o un fischio del quale non si riesce a individuare la fonte;
  • Chiedere di ripetete una parola durante una conversazione.

Sottovalutare il calo dell'udito è un errore, poiché, senza un corretto approccio terapeutico, condiziona la qualità della vita: l'ipoacusia non trattata può essere correlata a una maggiore tendenza all'isolamento.

Anche per questi motivi, prendersi cura dell'udito significa preservare la qualità della vita, in tutte le situazioni, e porre rimedio al calo dell'udito sin dai primi segni può evitare le conseguenze più negative.

Ipoacusia: Quale Impatto su Vita Sociale e Relazioni?

L'ipoacusia può impattare sulla qualità della vita sociale e di relazione, che finisce con l'influenzare anche il benessere generale.

Occorre tenere presente che l'isolamento è una delle prime conseguenze del calo uditivo: la persona che ne soffre può autoescludersi dalle situazioni di socialità e vivere in una condizione di crescente senso di solitudine. Frequentemente, infatti, chi manifesta un calo dell'udito trova difficile comprendere e conversare con i familiari e gli amici tendendo a non chiedere di ripetere le parole quando non sono chiare. Ciò conduce inevitabilmente alla diminuzione dell'interesse nello svolgere attività insieme e la minore qualità del dialogo può innescare incomprensioni. 

Il risultato è che molti perdono la possibilità di vivere appieno nel loro contesto sociale e famigliare, ma sappiamo che anche ogni istante passato insieme è prezioso. Trascorrere il tempo con i propri cari, lasciarsi contagiare dalle risate degli amici nipoti, percepire i suoni della natura e condividere esperienze e passioni con chi amiamo fanno parte dei piaceri della vita che si possono perdere, insieme alla voglia di stare insieme, se l'udito inizia a calare.

Ricordiamo, infatti, che l'udito influenza direttamente la mente: sentire bene rende le persone più attive e indipendenti, facilita la gestione degli impegni quotidiani, stimola l'attenzione e la vivacità intellettiva.

Chiacchierare con figli e nipoti, andare a prenderli a scuola o aiutarli con i compiti, giocare con loro, ascoltare insieme i dialoghi alla televisione ecc. sono alcune delle attività in cui può riscontrare limitazioni chi soffre di ipoacusia. D'altro lato, i familiari possono sperimentare frustrazione nel dover ripetere molte volte le stesse cose e tristezza nel vedere una persona cara isolarsi e dover rinunciare alle attività che un tempo le piacevano. Va da sé che un udito in salute è il prerequisito per mantenere uno stile di vita dinamico, vivere al meglio le proprie passioni con i propri cari, permette di assecondare il desiderio d'interazione sociale e salvaguarda importanti aspetti quali indipendenza, autonomia e inclusione sociale.

Controllo dell’Udito: il Primo Passo per Sentire Meglio

Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'ipoacusia interessa circa 500 milioni di persone al Mondo e oltre 7 milioni di italiani con un'incidenza del 12%.

Un'errata consuetudine consiste, infatti, nel sottoporsi ad un consulto specialistico per l'udito o valutare come necessario l'indossare un apparecchio acustico solo quando il calo uditivo porta ad avere gravi difficoltà di comunicazione.

In realtà, l'ipoacusia si può facilmente rilevare sottoponendosi a visite periodiche per la valutazione delle capacità uditive e, qualora necessario, è possibile intervenire per correggerla con un apparecchio acustico idoneo: oggi disponiamo, infatti, di molte opzioni per affrontare e gestire in modo efficace e minimamente invasivo il calo uditivo. Il primo passo per prendersi cura del proprio udito consiste, quindi, nel sottoporsi ad una visita orl (otorinolaringoiatrica) per diagnosticare l'eventuale ipoacusia, in modo tale che il medico specialista possa indicare la soluzione terapeutica più appropriata sulla base delle singole esigenze.

L'esame audiometrico è semplice, veloce e non invasivo, ma è molto importante per misurare l'efficienza del sistema uditivo e stabilire l'eventuale presenza dell'ipoacusia dai primi sintomi, definendo il grado della riduzione dell'udito e individuare la corretta soluzione a seconda dei bisogni e delle abitudini di ogni singola persona. Questo controllo utilizza tecnologie all'avanguardia per definire un profilo uditivo individuale, stabilendo l'entità della riduzione dell'udito e tenendo in considerazione i bisogni e le proprie abitudini. Al termine del controllo, qualora necessario, a seconda del profilo uditivo e dell'entità dell'ipoacusia rilevata con il test, l'audioprotesista saprà consigliare l'apparecchio acustico che, per funzionalità estetica e stile di vita, sia in grado di soddisfare appieno le esigenze di ascolto di ciascuno. Anche per questo motivo, fare prevenzione è importante per vivere al meglio i momenti con i propri cari: non rimandare l'identificazione di un calo uditivo è la migliore strategia per godere al massimo il tempo che si condivide con le persone a cui si vuole bene.