Ipoacusia improvvisa: cos’è, cause e cosa fare subito

Ipoacusia improvvisa: cos’è, cause e cosa fare subito
Ultima modifica 28.04.2023
INDICE
  1. Cos’è?
  2. Cause e fattori di rischio
  3. Sintomi Ipoacusia improvvisa
  4. Diagnosi
  5. Trattamento

Cos’è?

Ipoacusia improvvisa: cos'è la perdita improvvisa dell'udito?

L'ipoacusia improvvisa consiste nella perdita improvvisa dell'udito: in un tempo molto breve, chi ne è colpito, non sente da una o entrambe le orecchie. Questo deficit uditivo può presentarsi istantaneamente (tutto in una volta) o in modo rapidamente progressivo (in meno di pochi giorni).

In ogni caso, per essere considerata ipoacusia improvvisa, la perdita dell'udito deve:

  • Verificarsi entro un periodo di 72 ore
  • Influenzare l'orecchio interno, rendendolo una condizione neurosensoriale.

Un criterio comunemente utilizzato per la diagnosi consiste nel riscontro di una perdita dell'udito neurosensoriale superiore a 30 dB su 3 frequenze contigue di tono puro, che si verifica entro un periodo di 3 giorni.

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L'ipoacusia improvvisa interessa soprattutto le persone di età superiore ai 40 anni o con problemi anatomici/strutturali dell'orecchio.

Si tratta di una condizione che richiede attenzione medica immediata per identificare la causa e prevenire la sordità a lungo termine: l'ipoacusia improvvisa è spesso curabile e circa l'85% di coloro che ricevono rapidamente un trattamento recuperano almeno una parte del loro udito.

Da ricordare

L'ipoacusia improvvisa è un'emergenza otologica: la diagnosi precoce posta dall'otorinolaringoiatra e il trattamento tempestivo migliorano la prognosi in termini di recupero dell'udito. I sintomi devono essere valutati entro 2-3 giorni.

Cause e fattori di rischio

Il motivo esatto per cui alcune persone subiscono un'improvvisa perdita dell'udito è sconosciuto, ma la ricerca suggerisce che questa condizione di solito inizia negli organi sensoriali dell'orecchio interno. Sulla base di questa considerazione, l'ipoacusia improvvisa è classificata come un tipo di ipoacusia neurosensoriale (ciò significa che ad essere interessato è l'orecchio interno) e, per questo, è clinicamente nota anche come ipoacusia neurosensoriale improvvisa.

Cosa s'intende per ipoacusia neurosensoriale?

L'ipoacusia neurosensoriale riduce la capacità di sentire i suoni deboli e si manifesta quando le cellule ciliate nell'orecchio interno (coclea) o le vie nervose subiscono un danno. L'ipoacusia neurosensoriale rappresenta il tipo più comune di perdita permanente dell'udito e si verifica soprattutto a causa del naturale processo di invecchiamento o un trauma (come la perforazione del timpano).

Sono state classificate come perdite uditive improvvise:

  • Il risveglio con una perdita dell'udito
  • La perdita dell'udito notata nell'arco di pochi giorni
  • La perdita selettiva delle basse o alte frequenze
  • Le distorsioni nella percezione del parlato
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Quali sono le cause dell’Ipoacusia improvvisa?

Circa il 90% dei casi di ipoacusia neurosensoriale improvvisa sono idiopatici, il che significa che non c'è una causa identificabile. Un'infezione – soprattutto ad eziologia virale – è considerata la causa identificabile più comune della perdita improvvisa dell'udito (13% dei casi) e, in genere, può essere trattata con cure mediche. 

Oltre all'infezione, l'ipoacusia improvvisa può essere il risultato di malattie autoimmuni, traumi, disturbi vascolari, neoplasie, malattie metaboliche, reazioni a farmaci, problemi alle orecchie o disturbi neurologici.

La perdita improvvisa dell'udito può anche essere causata da un fattore scatenante ambientale. I trigger ambientali possono includere un cambiamento nella pressione dell'aria, come il volo o l'esposizione a un forte rumore.

In rari casi, la perdita improvvisa dell'udito può essere causata da un tumore del nervo uditivo; un radiologo può escludere questa causa con la risonanza magnetica.

Condizioni che possono causare ipoacusia improvvisa

Malattia autoimmune

•                Malattia di Behçet

•                Sindrome di Cogan

•                Lupus eritematoso sistemico

•                Altre malattie autoimmuni che interessano l'orecchio interno

Infezioni

•                Meningite batterica

•                HIV

•                Malattia di Lyme

•                Parotite

•                Sifilide

•                Toxoplasmosi

•                Citomegalovirus

•                Varicella/zoster

Disturbi vascolari

•                Stati di ipercoagulabilità

•                By-pass coronarico

•                Ictus

•                Ischemia (interruzione del flusso sanguigno all'orecchio interno)

•                Anemia falciforme

Neoplasia

•                Tumore vestibolare

•                Tumori cerebrali

Condizioni neurologiche

•                Emicrania

•                Sclerosi multipla

Malattia/
disturbo dell'orecchio

•                Malattia di Meniere (malattia dell'orecchio interno)

•                Otosclerosi (crescita ossea anomala nell'orecchio medio)

•                Condotto uditivo allargato

Trauma

•                Commozione cerebrale

•                Rottura del timpano

•                Barotrauma

•                Frattura del cranio

•                Lesioni penetranti dell'osso temporale

Disturbi metabolici

•                Diabete mellito

•                Ipotiroidismo

La perdita dell'udito può anche essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, tra cui: antibiotici come la gentamicina, che viene usata per trattare diversi tipi di infezioni batterichefurosemide, un diuretico che tratta la ritenzione idrica e il gonfiore; farmaci chemioterapici. Effetti temporanei sull'udito si possono verificare anche se si assumono dosi molto alte di salicilati (aspirina), antinfiammatori non steroidei o altri antidolorifici.

Sintomi Ipoacusia improvvisa

Ipoacusia improvvisa: come si manifesta

La perdita dell'udito improvvisa si verifica rapidamente, anche se il modo in cui si manifesta può variare da persona a persona e i sintomi variano a seconda della causa dell'ipoacusia. Spesso, l'ipoacusia improvvisa colpisce un solo orecchio (ipoacusia unilaterale), ma circa il 2% delle volte è bilaterale (cioè interessa entrambe le orecchie).

Alcune persone possono sentire un forte schiocco prima che il loro udito scompaia o noteranno che il loro udito è diminuito quando provano a fare una telefonata o svolgono un'altra attività che richiede l'udito. Altre volte, la perdita dell'udito non ha sintomi prodromici: la persona nota per la prima volta un problema quando si sveglia dal sonno.

Insieme alla perdita dell'udito quasi istantanea, si possono manifestare sintomi tra cui:

  • Tinnito o ronzio nell'orecchio
  • Sensazione di pienezza nell'orecchio interessato.

L'ipoacusia improvvisa può provocare una perdita totale dell'udito, l'incapacità di sentire le frequenze basse o alte o difficoltà a capire cosa dicono le persone

A causa del ruolo dell'orecchio nell'equilibrio, la sordità improvvisa può essere accompagnata da disturbi vestibolari, problemi legati all'orecchio interno che influenzano la coordinazione o il movimento. Questi includono:

Ipoacusia improvvisa: quando vedere un medico

Il medico va sempre consultato in caso di perdita improvvisa dell'udito in una o entrambe le orecchie: l'ipoacusia improvvisa è una delle poche emergenze dell'orecchio in cui il tempo può essere essenziale.

Diagnosi

La perdita improvvisa dell'udito è più comunemente trattata dagli otorinolaringoiatri e i sintomi devono essere valutati entro due o tre giorni. Le definizioni di ipoacusia improvvisa sono state basate sulla gravità, sul decorso temporale, sui criteri audiometrici e sullo spettro di frequenza della perdita.

Ipoacusia improvvisa: come viene formulata la diagnosi

Se si verifica un'improvvisa perdita dell'udito, il medico eseguirà prima un'anamnesi, per raccogliere informazioni che si riferiscono alla storia medica familiare ed ai possibili comportamenti che possono aver favorito l'ipoacusia (esposizione al rumore, uso di farmaci ototossici ecc.). Successivamente, il medico chiederà al paziente di riferire eventuali sintomi (esempio: dolore nell'orecchio, tinnito o vertigini), quando è stata avvertita la perdita di udito e se la condizione è peggiorata progressivamente con il tempo o si è presentata tutta d'un tratto.

Il medico esaminerà le orecchie per verificare la presenza di ostruzioni, infiammazioni, fluidi o accumulo di cerume (esame otoscopico).

Dopo una prima valutazione, il medico può fare riferimento ad uno specialista in otorinolaringoiatria e ad un audioprotesista, affinché siano realizzati test specifici che definiscano la capacità del paziente di udire.

I test di conduzione ossea e aerea (test al diapason) sono usati per porre una prima discriminazione tra disturbi uditivi di tipo conduttivo e deficit nervosi. Se si pone un dito nelle orecchie e si parla lentamente, è ancora possibile sentire, in quanto le ossa del cranio conducono il suono alla coclea, bypassando l'orecchio medio. In un test di conduzione ossea, il medico colloca un diapason contro il cranio, ponendolo sulla porzione mastoidea dell'osso temporale (la prominenza ossea posta dietro il padiglione auricolare). Un diapason è un oggetto metallico a forma di Y che produce onde sonore di tonalità grave quando viene colpito. Questo esame è chiamato prova di Weber e consente di indicare una ipoacusia neurosensoriale. La prova di Weber è complementare alla prova di Rinne, un esame di tipo audiometrico che permette di valutare rapidamente un disturbo di tipo conduttivo.

Entrambe le prove (Weber e Rinne) rappresentano test di screening rapidi e facili da eseguire, ma non sostituiscono l'audiometria tonale, che consente di definire l'entità dell'ipoacusia e determinare le cause alla base del disturbo. Questa procedura rappresenta il più comune test dell'udito. Un soggetto ascolta un suono di varia frequenza ed intensità generato ad intervalli irregolari. Nel mentre, viene registrata la sua risposta su carta - l'audiogramma - che viene paragonato con parametri di riferimento. L'audiogramma è uno strumento standardizzato che consente di registrare la soglia uditiva del soggetto, attraverso la conduzione per via aerea e ossea. Qualora non si riuscisse a sentire un suono sotto i 30 decibel (dB), in presenza degli altri fattori che lo confermino, verrà diagnosticata una ipoacusia neurosensoriale improvvisa.

Esami complementari

Potrebbe essere necessario sottoporsi a ulteriori test per determinare la causa dell'improvvisa ipoacusia neurosensoriale, a seconda della storia medica e di altri sintomi. Una risonanza magnetica (MRI), ad esempio, potrebbe essere ordinata se c'è motivo di sospettare di un tumore, mentre gli esami del sangue possono aiutare a confermare o escludere infezioni, disturbi metabolici o malattie autoimmuni. 

Trattamento

Ipoacusia improvvisa: qual è il trattamento previsto?

La stragrande maggioranza dei casi di ipoacusia improvvisa è unilaterale e la prognosi per un certo recupero dell'udito è buona.

Non esiste un regime di trattamento standard per la perdita improvvisa dell'udito: la terapia può essere basata su un approccio razionale. Sulla base dell'anamnesi, dei risultati dell'esame obiettivo e dei risultati di laboratorio, se non viene trovata un'eziologia definitiva o curabile, il regime di trattamento dovrebbe essere dettato dai fattori più probabili coinvolti.

Ricordando che tutti i farmaci utilizzati nel trattamento dell'ipoacusia improvvisa hanno potenziali effetti avversi, il miglior modo di agire deve essere concordato dal medico e dal paziente.

Antinfiammatori

I corticosteroidi sono i principali antinfiammatori usati per trattare l'ipoacusia improvvisa. Il meccanismo d'azione dei corticosteroidi nell'ipoacusia improvvisa non è noto, sebbene la presunta via sia la riduzione dell'infiammazione cocleare e del nervo uditivo. In genere, viene prescritto un ciclo di corticosteroidi orali; meno spesso, si ricorre alle iniezioni intratimpaniche.

Se l'ipoacusia improvvisa idiopatica (cioè senza causa apparente) non migliora con gli corticosteroidi da soli, il medico potrebbe raccomandare la terapia di ossigenazione iperbarica che può agire riducendo l'infiammazione o supporta una sana funzione della coclea e delle strutture dell'orecchio, che richiedono un elevato apporto di ossigeno. 

Altre terapie

Altri trattamenti dipendono dalla causa scatenante, ad esempio:

  • Se la perdita dell'udito improvvisa è associata a un'infezione batterica, verranno prescritti degli antibiotici.
  • Gli episodi di ipoacusia improvvisa secondari all'idrope endolinfatica cocleare (come nella malattia di Ménière), la terapia diuretica è stata utilizzata come trattamento.
  • Nei casi in cui l'ipoacusia improvvisa sia correlata ad una malattia autoimmune, potrebbe essere indicata una terapia a base di immunosoppressori per gestire i sintomi.
  • Quando la perdita dell'udito è correlata, invece, ad una reazione ad un farmaco, il medico probabilmente indicherà un analogo da usare in sostituzione.

Quando l'ipoacusia improvvisa non risponde al trattamento o se l'udito non ritorna entro 6-12 mesi, è probabile che il calo dell'udito sia permanente e l'otorinolaringoiatra potrebbe suggerire il ricorso ad un apparecchio acustico o un impianto cocleare

Attenzione! Si ritiene che molti casi di ipoacusia neurosensoriale improvvisa possano effettivamente non essere diagnosticati perché le persone liquidano i problemi di udito semplicemente come "invecchiamento", accumulo di cerume o altri problemi che pensano scompariranno da soli o non possono essere aiutati. In realtà, la perdita dell'udito dovrebbe essere valutata il prima possibile: molti pazienti non ricevono cure fino al di fuori del periodo di tempo cruciale, in cui è ancora possibile invertire almeno parte della perdita dell'udito. Ottenere un intervento tempestivo può aiutare a prevenire problemi a lungo termine o, possibilmente, rivelare una grave condizione medica. Agire subito può non solo migliorare il proprio udito, ma anche mantenere un buon stato di salute generale.

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Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici