Definizione e valori normali
Il termine ipernatriemia - o ipersodiemia - identifica un aumento delle concentrazioni di sodio nel sangue, al di sopra di quelli che sono considerati i valori normali:
- sodiemia o natriemia normale: 135-145 mmol/L*
- iposodiemia: < 136 mmol/L
- ipersodiemia: > 146mmol/L
- ipersodiemia lieve < 155 mEq/L
- ipersodiemia grave > 155 mEq/L
* millimoli di sodio per litro di sangue, espresso anche in mEq/L
Per capire... ruolo del sodio nell'organismo
Il sodio rappresenta l'elettrolita principale del liquido extracellulare: il 90% del sodio totale corporeo è contenuto nel compartimento extracellulare, grazie all'azione dell'enzima Na+ - K+ ATPasi (che trasporta attivamente il sodio fuori dalla cellula).
Il sodio è un importante regolatore dell'osmolarità del plasma e del liquido extracellulare. Quando la concentrazione di sodio supera il range di normalità (eccesso di sodio → ipernatriemia) si assiste ad un aumento più o meno significativo del volume di sangue e liquido interstiziale, ponendo le basi per creare edema ed ipertensione. Contemporaneamente, si riduce l'acqua intracellulare e la cellula "raggrinzisce" (disidratazione intracellulare).
Il sodio, inoltre, è coinvolto nella trasmissione di impulsi nervosi, nello scambio cellulare e nella contrazione muscolare: a detta di ciò, si comprende come una condizione di ipernatriemia possa sconvolgere tutte queste funzioni a cui l'organismo deve adempiere.
- NOTA BENE: poiché il sodio si distribuisce liberamente tra plasma e liquido interstiziale, la concentrazione di sodio nel sangue è uguale a quella dei liquidi extracellulari. In altre parole, se il sodio nel sangue aumenta, si eleva anche la concentrazione di sodio negli spazi extracellulari.
- Poiché la membrana cellulare è liberamente permeabile all'acqua, quando la concentrazione di sodio aumenta nella componente extracellulare, allora l'acqua si sposta dal compartimento intracellulare a quello extracellulare per ristabilire l'equilibrio osmotico.
- Per arginare il movimento d'acqua dal compartimento intra a quello extracellulare è necessario aumentare la volemia per diluire il sodio, ed aumentare nel contempo la perdita urinaria del minerale.
- In definitiva, la concentrazione plasmatica del sodio è un indicatore dello stato del volume intracellulare, per cui iposodiemia significa iperidratazione cellulare mentre ipersodiemia significa deidratazione cellulare.
Cause
L'ipernatriemia è un reperto laboratoristico assai frequente nella pratica clinica, anche se, fortunatamente, nella maggior parte dei casi non si arriva a livelli di ipersodiemia molto alti. Questi ultimi, infatti, sono particolarmente pericolosi e letali in una buona percentuale dei casi.
L'ipernatriemia, in genere, non è causata da un eccesso di sodio, bensì da un deficit relativo di acqua corporea che conduce ad un impoverimento idrico del sangue con concentrazione del minerale. In alcuni casi di ipernatriemia la quantità di sodio nel sangue è addirittura inferiore alla norma, ma la volemia è ridotta al punto da creare ipernatriemia.
In condizioni normali, anche un modesto aumento della sodiemia al di sopra della soglia base provoca lo stimolo della sete; il conseguente introito di acqua porta alla correzione dei valori di sodiemia.
L'ipernatriemia è più comune tra i bambini ed i malati (che dipendono dagli altri per l'approvvigionamento idrico), tra gli anziani (ridotta efficacia del meccanismo della sete), tra i soggetti con un alterato stato mentale e tra quelli che non badano all'introito giornaliero di acqua esagerando con quello di sodio. L'ipernatriemia, in genere, è peggiorata da quelle patologie che provocano una perdita di liquidi, come la diarrea o il vomito, e dalle infezioni in genere.
Un aumento dei livelli di sodio nel sangue può quindi verificarsi a causa di:
- aumento vero (assoluto) del sodio:
- aumentata introduzione di sodio con la dieta rispetto all'acqua → ipervolemia
- eccessiva ritenzione di sodio a livello renale → ipervolemia
- insufficiente introito di acqua pura con la dieta (causa + comune) → euvolemia o leggera ipovolemia
- perdita idrica e di liquidi ipotonici (disidratazione) → ipovolemia
Nel primo caso aumenta la quantità ematica assoluta di sodio (ipersodiemia primitiva), mentre nel secondo il sodio ematico aumenta soltanto in termini relativi (è quantitativamente uguale o addirittura inferiore, ma essendo minore la volemia e l'acqua corporea, risulta più concentrato).
Classificazione
La classificazione dell'ipernatriemia in tre grandi classi permette la più facile identificazione delle cause sottostanti, fornendo utili indicazioni per gli interventi terapeutici:
- ipernatriemia ipervolemica = aumento del sodio corporeo totale e minor incremento dell'acqua corporea totale: è causata da un introito eccessivo di sodio rispetto all'acqua
- ipernatriemia euvolemica = diminuzione dell'acqua corporea totale: è causata da una da mancata assunzione o perdita di acqua pura
- ipernatriemia ipovolemica = maggiore perdita di acqua corporea totale rispetto alla perdita di sodio: è causata dalla perdita di fluidi ipotonici
Modificazione del sodio corporeo totale e dell'acqua in condizioni di ipernatriemia | |||
CONDIZIONE | VOLUME EXTRACELLULARE | TOTALE CORPOREO | |
SODIO | ACQUA LIBERA | ||
Ipernatriemia Ipovolemica | Diminuito | ↓ | ↓↓ |
Iponatriemia Euvolemica | Normale (↓) | - | ↓ |
Iponatriemia Ipervolemica | Aumentato | ↑↑ | ↑ |