Interazione farmaci e sole: quali medicine evitare

Interazione farmaci e sole: quali medicine evitare
Ultima modifica 25.07.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Le interazioni fra farmaci e sole
  3. Due reazioni diverse
  4. Attenzione alle macchie
  5. Quali farmaci evitare sotto il sole
  6. Che cosa fare
  7. Consigli di prevenzione

Introduzione

Quando si devono assumere farmaci, che sia in maniera occasionale oppure continuativa, spesso ci si preoccupa degli effetti collaterali e delle possibili interazioni con altre cure, farmacologiche e non. Raramente, invece, ci si chiede se possano essere usati prima di esporsi al sole, domanda che in realtà sarebbe importantissimo porsi: occorre sapere, infatti, che alcuni principi attivi reagiscono con le radiazioni solari, provocando diverse conseguenze. È bene, dunque, sapere quali farmaci evitare sotto il sole e quali impiegare con cautela.

Le interazioni fra farmaci e sole

Molte persone non ne sono a conoscenza, ma in alcuni casi può essere sufficiente prendere un determinato farmaco prima di esporsi al sole per vedere apparire nel giro di poche ore arrossamenti, bolle, pomfi, eritemi.

La colpa non è della mancanza delle protezioni solari, bensì delle sostanze contenute in certi medicinali: se sono fotosensibili, cioè sensibili all'azione dei raggi solari, scatenano una reazione avversa poiché attivano speciali cellule cutanee, che liberano istamina, una sostanza che provoca un'immediata vasodilatazione, cioè un maggior apporto di sangue nella zona che, a sua volta, mette in moto un meccanismo reattivo. Il risultato è proprio la comparsa di arrossamenti, irritazioni, prurito, gonfiore.

Questi meccanismi possono scattare anche con i medicinali presi per bocca: infatti, indipendentemente dalla modalità di somministrazione, le molecole arrivano comunque a contatto con le cellule dell'epidermide, viaggiando attraverso la fitta rete di piccoli vasi sanguigni che irrora tutto il corpo.

Due reazioni diverse

A reagire con i farmaci assunti e a causare reazioni fotosensibili sono soprattutto i raggi Uva. Le reazioni fotosensibili si distinguono principalmente in due categorie: la fototossicità e la fotoallergia.

La fototossicità, più frequente, è caratterizzata dalla formazione di molecole altamente reattive che provocano danni ai tessuti. In genere, la reazione è praticamente immediata: la pelle diventa rosso-viola, si gonfia e dà prurito, arrivando talvolta a ricoprirsi di bolle e di vesciche piene di siero (sembra una scottatura).

La fotoallergia è mediata dal sistema immunitario: l'assunzione di certe molecole combinata con l'esposizione al sole provoca la formazione di alcune sostanze che l'organismo riconosce come potenziali nemici, mettendo in allarme il sistema di difesa che scatena l'allergia: la pelle esposta si irrita e compaiono ovunque piccoli pomfi pruriginosi, creando una reazione simile all'eritema. In genere, la reazione non è immediata e compare dopo prolungate esposizioni al sole.

Attenzione alle macchie

Alcuni farmaci possono causare iperpigmentazione, provocando la comparsa di macchie scure sulla pelle. Contengono, infatti, molecole che una volta attivate dai raggi solari agiscono sui melanociti, le cellule cutanee responsabili della produzione di melanina, la sostanza che permette l'abbronzatura: nei soggetti predisposti, la melanina viene sintetizzata in maniera massiccia e affiora in modo irregolare in diverse zone corpo, dando origine a un'abbronzatura a macchie (cloasma), molto antiestetica.

Le zone più colpite sono il mento, la fronte, gli zigomie la parte compresa fra la base del naso e il labbro superiore (viene mimata la presenza di peluria).

Quali farmaci evitare sotto il sole

Quelli appena elencati sono i farmaci che potrebbero dare reazioni fotosensibilizzanti e che quindi andrebbero evitati prima dell'esposizione solare. Se si stanno seguendo delle cure, però, non interromperle di propria spontanea volontà, ma parlare con il medico per capire come agire.

Ecco quanto tempo ci mette il corpo a smaltire gli antibiotici.

Che cosa fare

Per attenuare la reazione cutanea è bene sospendere l'esposizione solare o, se possibile, l'uso dei farmaci. Nell'attesa, per alleviare i sintomi si possono effettuare impacchi di acqua tiepida e amido (una manciata in un litro d'acqua) e applicare creme emollienti e rinfrescanti dopo sole. 

Se la situazione non migliora, meglio rivolgersi al dermatologo, che potrebbe prescrivere cure più idonee, come cortisonici e antistaminici per bocca. Da evitare, docce e bagni caldi, perché il calore accentua la vasodilatazione, aumentando il gonfiore.

Per quanto riguarda le macchie scure, potrebbero rendersi necessarie cure dermatologiche mirate.

Consigli di prevenzione

  • Se si stanno seguendo cure a base di medicinali (anche diversi da quelli sopra elencati), è sempre bene verificarne comunque la compatibilità con i raggi solari.
  • Leggere con attenzione i foglietti illustrativi: quelli dei farmaci che possono scatenare reazioni allergiche con il sole riportano le avvertenze relative a un possibile danno alla pelle provocato dall'esposizione ai raggi ultravioletti. Se la cura non è indispensabile e si desidera esporsi al sole, la soluzione migliore è quella di sospendere il trattamento.
  • Nel caso in cui la sospensione del farmaco sia impossibile, sarà necessario evitare del tutto l'esposizione.
  • Fare attenzione a tutte le esposizioni, anche quando, semplicemente, si cammina per strada durante il giorno.
  • Applicare sempre filtri solari a norma di legge, che assorbono sia i raggi Uva che quelli Uvb.