Insulinemia - Curva Insulina: cos'è, a cosa serve e valori normali

Generalità
Insulinemia è un termine medico che identifica la quantità di insulina presente nel sangue. La valutazione di questo parametro, eseguita su un piccolo campione ematico, risulta particolarmente utile per indagare l'origine di sintomi riconducibili all'ipoglicemia, cioè alla scarsità di glucosio nel sangue.
L'azione dell'insulina favorisce infatti l'ingresso del glucosio ematico nelle cellule; pertanto, di fronte a una carenza insulinica, i livelli glicemici si innalzano sensibilmente (iperglicemia), mentre quando l'insulina viene secreta in eccesso si registra una caduta della glicemia.

Cos'è
Insulinemia: Cos'è?
L'insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas, in risposta allo stimolo indotto dal glucosio. La sua azione principale consiste nel favorire l'ingresso e l'immagazzinamento di questo zucchero all'interno delle cellule (muscoli, tessuto adiposo ecc.).
L'insulina ha, quindi, un ruolo importante nella regolazione dei livelli di glicemia e del metabolismo dei lipidi.
Insulinemia: andamento in funzione dei pasti
Nelle persone sane l'insulinemia non è costante, ma varia sensibilmente in relazione allo stato nutrizionale. Dopo un pasto i valori insulinemici aumentano sensibilmente, per poi ritornare ai livelli basali nel giro di un paio d'ore. Il picco raggiunto è tanto più consistente quanto maggiore è la quantità di zuccheri introdotta, mentre ha scarsa influenza il contenuto proteico e ancora meno quello lipidico. I grassi, al pari delle fibre, si oppongono ad eccessivi rialzi dell'insulinemia rallentando i tempi di digestione del pasto, quindi la velocità di assorbimento intestinale degli zuccheri; di conseguenza, il picco insulinemico raggiunto dopo un pasto completo risulta inferiore a quello registrato dopo il consumo di un'analoga quantità di zuccheri, scorporata da lipidi e fibre.
Anche i livelli basali di insulina non sono perfettamente stabili; è stata infatti osservata una secrezione oscillatoria con periodi di 3-6 minuti. Dopo i pasti l'ampiezza di queste oscillazioni aumenta ma la periodicità rimane costante; si ritiene che tale fenomeno sia cruciale per mantenere costante la sensibilità delle cellule all'insulina. Per espletare la succitata azione ipoglicemizzante, l'insulina deve infatti interagire con specifici recettori posti sulle membrane cellulari. Quando i recettori perdono sensibilità nei confronti dell'insulina allora l'organismo cerca di compensare aumentando la secrezione pancreatica dell'ormone; in questi casi si parla di insulino-resistenza, condizione accompagnata da iperinsulinemia con glicemia normale o lievemente aumentata. Quando invece la sensibilità cellulare è normale, l'iperinsulinemia si accompagna ad ipoglicemia e a sintomi come:
- Stanchezza;
- Sudorazione;
- Fame;
- Palpitazioni;
- Debolezza;
- Capogiri;
- Tremori;
- Difficoltà di concentrazione.
Perché si Misura
A cosa serve l'Insulinemia o curva dell'insulina?
L'insulinemia misura la quantità di insulina nel sangue.
Talvolta, il monitoraggio dei livelli insulinemici viene eseguito durante il test di tolleranza al glucosio, quindi ad intervalli di tempo regolari dopo un dosaggio basale seguito dall'assunzione di 75 grammi di glucosio in soluzione acquosa. Tale esame risulta particolarmente utile per evidenziare le condizioni di insulino-resistenza.
Nei soggetti normali, l'insulinemia riconosce un picco di 6-10 volte il valore basale dopo 30-60 minuti, per poi cominciare a decrescere ai tempi 90', 120' e riportarsi a non più di 2 o 3 volte il valore basale fra i 180' ed i 240'. In caso di diabete di secondo tipo agli esordi, il picco raggiunto è spesso maggiore, mentre nel diabete di secondo tipo insulinodipendente, così come in quello di primo tipo, l'insulinemia rimane a livelli molto bassi.

Il dosaggio dell'insulinemia, unitamente a quello dei livelli ematici di Peptide C, aiuta a valutare il contributo dell'insulina endogena, quindi prodotta dall'organismo, e di quella somministrata dall'esterno (esogena).
Quando viene prescritto l'esame?
Il dosaggio dell'insulinemia viene prescritto dal medico nel caso siano riscontrati livelli eccessivamente bassi di glucosio nel sangue (ipoglicemia), accompagnati da sintomi quali sudorazione, palpitazioni, vertigini e svenimenti.
Oltre alla determinazione delle cause dell'ipoglicemia in pazienti con le relative manifestazioni, il dosaggio del'insulinemia viene indicato per:
- Valutare la capacità di produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas;
- Confermare il sospetto di un'insulino-resistenza (condizione in cui le cellule dell'organismo sono resistenti agli effetti dell'insulina);
- Monitorare e ottimizzare la terapia insulinica in un paziente affetto da diabete di tipo 2.
L'insulinemia può essere utile anche come supporto alla diagnosi di un insulinoma (tumore delle cellule beta del pancreas secernente insulina) e per verificarne la completa rimozione chirurgica.
Valori normali
I valori normali dell'insulina devono essere compresi, nei maschi e nelle femmine, tra 4 e 24 micro-unità per millilitro di sangue.
Nota: l'intervallo di riferimento per l'insulinemia può cambiare in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.
Insulinemia Alta - Cause
Un aumento dei valori di insulina (iperinsulinemia) si può osservare in caso di:
- Stati patologici che provocano insulino-resistenza (tra cui obesità, sindrome dell'ovaio policistico, prediabete, patologie cardiache e sindrome metabolica);
- Diabete di tipo 2 in fase di esordio;
- Intolleranza agli zuccheri (fruttosio e galattosio);
- Tumori delle cellule beta del pancreas producenti insulina (insulinoma);
- Acromegalia;
- Sindrome di Cushing;
- Alcune terapie farmacologiche (es. eccessiva somministrazione di insulina esogena, contraccettivi orali, corticosteroidi, diuretici, antipertensivi, antipiretici, antinfiammatori e chemioterapici).
L'iperinsulinemia causa la diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia), con la possibile comparsa di:
- Sudorazione;
- Palpitazioni;
- Fame;
- Stato confusionale;
- Visione offuscata;
- Vertigini;
- Svenimenti;
- Convulsioni.
Insulinemia Bassa - Cause
Una diminuzione dei valori di insulina può essere riscontrata in caso di:
- Diabete di tipo 1 e in quello di tipo 2 in fase avanzata;
- Ipopituitarismo;
- Malattie pancreatiche, come la pancreatite cronica (inclusa quella associata alla fibrosi cistica) e il cancro pancreatico.
Come si misura
L'insulinemia si misura attraverso un prelievo di sangue.
L'esame può essere richiesto insieme al dosaggio del peptide C e, talvolta, contestualmente all'esecuzione del test di tolleranza al glucosio. In questa situazione, i livelli di glucosio e insulina nel sangue vengono misurati a intervalli di tempo definiti, volti alla valutazione della presenza di un'insulino-resistenza.
Preparazione
Salvo diversa prescrizione, i test per il dosaggio dell'insulinemia vanno eseguiti dopo un digiuno di 8-12 ore, evitando situazioni di stress psicofisico immediatamente prima del prelievo. Per la determinazione della curva insulinica, durante l'intera procedura il paziente non deve assumere alimenti o bevande diverse dall'acqua, non deve fumare e deve rimanere possibilmente seduto. Inoltre, quando si misurano contemporaneamente glicemia ed insulinemia è importante non variare le abitudini alimentari nei giorni che precedono il prelievo.
Interpretazione dei Risultati
I livelli di insulina devono essere valutati all'interno del contesto clinico.
Valori inferiori rispetto a quelli normali possono essere riscontrati in presenza di diabete e malattie pancreatiche.
Un aumento dell'insulinemia si può osservare, invece, in caso di insulino-resistenza, epatopatie, obesità e assunzione di determinati farmaci.
Insulinemia alta e bassa: Cause
Variazioni dell'insulinemia, possibili cause | |
INSULINEMIA ALTA | INSULINEMIA BASSA |
Diabete mellito di tipo II nelle fasi di esordio, condizioni di insulino-resistenza (comune tra gli obesi), insulinoma, acromegalia, morbo di Cushing, assunzione di farmaci come corticosteroidi, levodopa od estrogeni (inclusi i contraccettivi orali); intolleranza al glucosio o al fruttosio. | Diabete mellito di tipo I, ipopituitarismo, malattie pancreatiche quali pancreatite (inclusa quella da fibrosi cistica) e tumori al pancreas. |
Malattia | Insulinemia a digiuno |
Glicemia a digiuno |
Nessuna | normale | normale |
Resistenza all'insulina | ↑↑ | normale o ↑ |
Incapacità di secernere insulina da parte delle cellule Beta (tipica del diabete e delle malattie del pancreas come le pancreatiti). | ↓↓ | ↑↑ |
Eccessiva secrezione di insulina da parte delle cellule pancreatiche (tipica dell'insulinoma, del morbo di Cushing, o sovrainiezione di insulina esogena). | normale ↑↑ | ↓↓ |
LEGENDA: ↑ = leggermente aumentato; ↑↑ = molto aumentata; ↓↓ = molto diminuita |