Influenza Intestinale 2024: Sintomi, Come si trasmette e Quanto Dura

Influenza Intestinale 2024: Sintomi, Come si trasmette e Quanto Dura
Ultima modifica 22.12.2023
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause
  3. Come si trasmette?
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Quanto dura?
  6. Trattamento
  7. Prevenzione

Cos’è

Cos’è l’Influenza Intestinale?

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L'influenza intestinale è un processo infiammatorio di origine virale che colpisce lo stomaco e l'intestino tenue; utilizzando un vocabolo medico sarebbe più corretto parlare, quindi, di gastroenterite virale.

L'influenza intestinale si manifesta tipicamente con diarrea acquosa, crampi addominali, nausea o vomito e, talvolta, febbre.

Cause

Cosa provoca l’Influenza Intestinale?

L'influenza intestinale è un'infiammazione del tratto gastrointestinale provocata da un'infezione virale.

Rotavirus

I principali e più temuti responsabili dell'influenza intestinale sono i rotavirus che, come il nome suggerisce, presentano una tipica forma circolare, simile ad una ruota. Si stima che all'età di tre anni oltre il 95% dei bambini abbia subito almeno un episodio di gastroenterite virale sostenuto da rotavirus.

L'infezione è abbastanza rara al di sotto dei 6 mesi, probabilmente per merito della protezione conferita dagli anticorpi materni (IgG) trasmessi per via placentare e dalle IgA contenute nel latte materno.

Esistono differenti sierotipi di rotavirus, distinti in tre gruppi: A, B e C; il bambino, può essere di volta in volta infettato da diverse forme virali, acquisendo nel frattempo un'immunità naturale che lo proteggerà dalle successive infezioni (che si manifesteranno in maniera attenuata o asintomatica). Alle nostre latitudini, il picco di infezioni si registra in inverno; alcuni episodi richiedono l'ospedalizzazione, mentre nei Paesi del terzo mondo sono comuni decorsi gravi ed addirittura mortali per spiccata disidratazione e acidosi.

I rotavirus sono inoltre chiamati in causa nell'insorgenza di alcune forme di diarrea del viaggiatore; gli adulti possono infettarsi anche dopo uno stretto contatto con un lattante infetto; in ogni caso, la malattia sarà generalmente lieve o addirittura asintomatica.

A fianco dei classici sintomi sopraelencati possono comparire quelli tipici delle infezioni respiratorie (tosse e raffreddore). Le feci, diarroiche, non contengono sangueleucociti, o solo in piccole quantità, ed il loro esame può essere utilizzato per una diagnosi più accurata.

Virus Norwalk - Norovirus

Questo virus condivide il nome con la cittadina dell'Ohio (USA), dove nel 1968 fu riconosciuto per la prima volta dopo aver provocato una grave epidemia.

Il Norwalk virus (o norovirus) ed agenti eziologici dello stesso tipo sono responsabili del 40% delle epidemie di gastroenterite acuta, spesso registrate in luoghi molto affollati come scuole, centri ricreativi, campeggi, navi da crociera, mense ed ospedali; a differenza dei rotavirus, gli episodi infettivi si distribuiscono più o meno uniformemente lungo tutto l'arco dell'anno. Il contagio avviene tramite il consumo di acqua infetta (anche potabile perché il virus è particolarmente resistente all'azione disinfettante del cloro) ed alimenti crudi contaminati (ortaggi, ostriche, crostacei ecc.).

A differenza dell'influenza intestinale da rotavirus, questo tipo di gastroenterite tende a risparmiare i più piccoli per colpire i ragazzi ed i giovani adulti. La sintomatologia, generalmente di durata temporanea, è di più lieve entità.

Altre Cause

L'influenza intestinale può essere causata anche da altri ceppi virali, come quelli appartenenti al gruppo degli adenovirus - che interessano elettivamente i bambini, con una durata piuttosto lunga della malattia (5-12 giorni in media, fino ad oltre 2 settimane) - ed in misura minore da ceppi appartenenti al gruppo dei calicivirus e degli astrovirus.

Non bisogna dimenticare che solo il 70% circa delle gastroenteriti infettive è di origine virale, mentre il rimanente 30% ha origini batteriche.

Come si trasmette?

Influenza Intestinale: modalità di trasmissione

Le modalità più comuni per contrarre l'influenza intestinale sono:

  • Contatto diretto con una persona con l'infezione in corso o condivisione con quest'ultima di utensili, posate, asciugamani o cibo;
  • Ingestione di cibo (es. molluschi crudi o poco cotti, frutti di bosco, fragole fresche o congelate) o acqua contaminati (via oro-fecale).

Sintomi e Complicanze

Sintomi Influenza Intestinale: dopo quanto si presentano?

I sintomi dell'influenza intestinale possono comparire entro 1-3 giorni dall'infezione e possono variare da lievi a gravi.

Influenza Intestinale Sintomi: come si manifesta?

I sintomi dell'influenza intestinale includono:

  • Nausea e/o vomito;
  • Crampi addominali e dolore;
  • Malessere generale;
  • Perdita di appetito;
  • Diarrea acquosa.

In alcuni casi, possono manifestarsi anche:

Quanto dura?

Quanto dura l’Influenza Intestinale?

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Di solito, i disturbi associati all'influenza intestinale durano un giorno o due, ma a volte possono persistere fino a 10 giorni, in relazione all'agente virale implicato e alla gravità della malattia. Nell'adulto l'evoluzione è in genere benigna, con risoluzione spontanea entro poche ore o al massimo giorni, senza bisogno di alcun specifico trattamento. Analogo discorso per i lattanti e per i bambini, che sono tuttavia più soggetti alle complicanze, talvolta gravi, della disidratazione.

La perdita di liquidi e di elettroliti associata alla gastroenterite può essere molto pericolosa anche per i soggetti anziani, debilitati o in presenza di concomitanti, gravi, malattie. I virus che causano gastroenteriti, infatti, danneggiano le cellule della mucosa intestinale, con perdita di fluidi, conseguente diarrea liquida e cattivo assorbimento di nutrienti (anche il malassorbimento dei carboidrati, che causa diarrea osmotica, può essere importante).

Trattamento

Cosa fare in caso di Influenza Intestinale

In generale, non esiste una terapia farmacologica specifica per l'influenza intestinale e, trattandosi di un'infezione sostenuta da virus, gli antibiotici non rientrano nel trattamento.

Nella maggior parte dei casi, le persone con influenza intestinale migliorano spontaneamente, senza che vi sia la necessità di ricorrere a cure mediche specifiche; per prevenire un'eventuale disidratazione, è sufficiente reintegrare i liquidi e i sali minerali persi con diarrea e vomito.

Per avere indicazioni sui farmaci da banco utili ad alleviare i disturbi è consigliabile rivolgersi al medico o al farmacista.

Per approfondire: Influenza Intestinale: cosa mangiare e cosa evitare

Gastroenterite da rotavirus

La terapia dell'influenza intestinale causata da rotavirus consiste nella generosa somministrazione di liquidi ed elettroliti, preferibilmente per via orale; generalmente, gli antidiarroici non sono impiegati in quanto è molto più importante trattare la disidratazione rispetto alla diarrea.

L'assunzione di fermenti lattici probiotici - sia a carattere preventivo, che terapeutico – può essere utile.

Nei bambini, quindi, è fondamentale che i genitori siano consapevoli di questa necessità e siano in grado di riconoscere i segni della disidratazione: uno dei parametri più utili è il confronto del peso del bambino con quello standard (disidratazione lieve: differenza < 2-3,5%; disidratazione moderata: differenza compresa tra il 4 ed il 6%; disidratazione severa: differenza ≥ 6%); in alternativa o in associazione si possono valutare altri segni obiettivi, come la secchezza delle mucose, la sete, la ridotta emissione di urina o un suo colore particolarmente scuro, la ridotta elasticità cutanea, l'aumentata frequenza cardiaca, la compromissione del sensorio, la mancanza di lacrime nel pianto e la freddezza delle estremità. Ovviamente, il consulto del pediatra è d'obbligo ogni qualvolta si sospetti un'importante influenza intestinale (diarrea particolarmente acquosa, elevato numero di evacuazioni, febbre alta, disidratazione moderata e severa). In molti casi, per la reidratazione, verrà consigliata una soluzione glucosalina da acquistare in farmacia. Per quanto riguarda il bambino a dieta solida, non è necessario effettuare alcuna modificazione dietetica, salvo l'eliminazione di cibi e bevande ricchi di zuccheri semplici, come i succhi di frutta, che possono aggravare la diarrea per il loro effetto osmotico.

Per prevenire le infezioni, è indicato vaccinare i bambini contro il rotavirus.

Gastroenterite da norovirus

La terapia dell'influenza da norwolk virus è sovrapponibile a quella descritta per le infezioni da rotavirus.

Per approfondire: Gastroenterite virale - Farmaci per la cura dell'Influenza intestinale

Prevenzione

Come si previene l’Influenza Intestinale?

Per diminuire il rischio di gastroenterite virale - che si trasmette principalmente per via oro fecale, oltre che per contatto diretto - una norma utile rimane quella di lavarsi accuratamente e frequentemente le mani con acqua calda e sapone.

Altre misure consistono in:

  • Evitare, se possibile, il contatto ravvicinato con persone con l'infezione in corso
  • Tenere separati gli oggetti personali da quelli di altre persone (in particolare, non condividere stoviglie, bicchieri e, nel bagno, asciugamani)
  • Disinfettare frequentemente i servizi igienici e le superfici dure, come tavoletta del wc e coperchio, interruttori, rubinetti e maniglie delle porte, in caso di loro utilizzo da parte di persone infette

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici