Influenza Intestinale: cosa mangiare, cosa evitare e rimedi

Cos’è l’Influenza Intestinale?
L'influenza intestinale (o gastroenterite virale) è un processo infiammatorio che colpisce lo stomaco e l'intestino tenue e provoca disturbi gastrointestinali, come diarrea, nausea o vomito, mal di stomaco, crampi addominali, debolezza e, occasionalmente, febbre.

L'influenza intestinale può essere causata da diversi virus: quelli che più comunemente implicati sono rotavirus e norovirus. La gastroenterite virale è una malattia altamente contagiosa: i virus intestinali si diffondono facilmente attraverso il contatto diretto con una persona con l'infezione (ad es. tramite la condivisione di utensili, posate, asciugamani o toccando le superfici su cui è presente il patogeno) o mangiando cibo contaminato. Il periodo d'incubazione della gastroenterite virale va dai 2 ai 10 giorni, a seconda dell'agente eziologico.
Per la maggior parte degli adulti sani, la gastroenterite virale è di breve durata e senza conseguenze. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai sintomi di disidratazione, soprattutto nei bambini e negli anziani, poiché l'influenza intestinale può verificarsi un'eccessiva perdita di liquidi.
Continua a leggere per scoprire come alleviare i sintomi e aumentare le possibilità di recuperare rapidamente dopo l'influenza intestinale.
Influenza intestinale: sintomi più comuni
- Nausea e/o vomito
- Dolore addominale o crampi
- Debolezza e malessere generale
- Perdita di peso
- Perdita di appetito
- Febbre
- Dolori muscolari
- Mal di testa
- Febbre
- Brividi
Come distinguere l'influenza stagionale dall'influenza intestinale?
L'influenza vera e propria si distingue dalla gastroenterite virale per tre segni inconfondibili:
- L'esordio è brusco;
- Si manifesta con una febbre che raggiunge subito i 38°C (e oltre);
- Provoca sintomi generali (come dolori alle articolazioni e ai muscoli) e respiratori, fra cui una caratteristica tosse secca.
Quanto dura l'Influenza intestinale?
La durata della gastroenterite virale dipende dal virus che causa i sintomi e può variare da un giorno a due settimane.
Di solito, i disturbi associati all'influenza intestinale durano un giorno o due, ma a volte possono persistere fino a 10 giorni, in relazione all'agente virale implicato e alla gravità della malattia. La causa più comune è il norovirus e la maggior parte delle persone che contrae quest'infezione ha una risoluzione dei sintomi in meno di 48 ore.
Influenza intestinale: dopo quanto si guarisce?
La durate della gastroenterite virale può dipendere dal virus che la causa, indicativamente:
- Adenovirus: una o due settimane
- Astrovirus: da uno a quattro giorni
- Norovirus: da uno a tre giorni
- Rotavirus: da tre a otto giorni
Influenza intestinale: cura
Nella maggior parte dei casi, l'evoluzione dell'influenza intestinale è in genere benigna, con risoluzione spontanea entro poche ore o al massimo un paio di giorni, senza bisogno di alcun trattamento specifico. I rimedi casalinghi, come bere molti liquidi e seguire una dieta blanda, possono aiutare ad alleviare i sintomi fino alla scomparsa della malattia. Analogo discorso per i lattanti e per i bambini, che sono tuttavia più soggetti alle complicanze, talvolta gravi, della disidratazione.
Farmaci per l’Influenza Intestinale
- In generale, non esiste una terapia farmacologica specifica per l'influenza intestinale e, trattandosi di un'infezione sostenuta da virus, gli antibiotici non rientrano nel trattamento.
- Nella maggior parte dei casi, le persone con influenza intestinale migliorano spontaneamente, senza che vi sia la necessità di ricorrere a cure mediche specifiche; per prevenire un'eventuale disidratazione, è sufficiente reintegrare i liquidi e i sali minerali persi con diarrea e vomito.
- Per avere indicazioni precise sui farmaci da banco e terapie complementari utili ad alleviare i disturbi è consigliabile rivolgersi al medico o al farmacista.
Sebbene al momento non esistano antivirali in grado di curare l'influenza intestinale, esistono alcuni farmaci che possono fornire sollievo dai sintomi durante il recupero.
Influenza Intestinale: a cosa prestare attenzione
La perdita di liquidi e di elettroliti associata alla gastroenterite può essere molto pericolosa anche per i soggetti anziani, debilitati o in presenza di concomitanti, gravi, malattie. I virus che causano gastroenteriti, infatti, danneggiano le cellule della mucosa intestinale, con perdita di fluidi, conseguente diarrea liquida e cattivo assorbimento di nutrienti (anche il malassorbimento dei carboidrati, che causa diarrea osmotica, può essere importante).
Rimedi casalinghi e stile di vita
Diarrea e vomito sono comuni nella gastroenterite virale. Nella maggior parte dei casi, questi disturbi si risolvono da soli nel giro di pochi giorni. Nonostante ciò, la diarrea e il vomito possono essere estremamente fastidiosi, quindi è comprensibile voler ridurre la durata e la gravità di questi sintomi. Allo stesso tempo, si dovrà rimanere ben idratati per recuperare rapidamente ed evitare la disidratazione.
- Riposarsi adeguatamente è una parte importante e spesso trascurata del processo di recupero dall'influenza intestinale. Restare a casa e rilassarsi può aiutarti a recuperare più rapidamente e impedire che altri vengano infettati. I virus intestinali che causano la gastroenterite passano attraverso il contatto da persona a persona, ad esempio stringendo la mano, quindi è meglio limitare l'interazione con gli altri.
- I farmaci da banco (OTC) possono aiutare ad alleviare molti dei sintomi dell'influenza intestinale. Questi comprendono:
- Antidiarroici (loperamide cloridrato, subsalicilato di bismuto) che possono aiutare ad alleviare la diarrea nelle persone con influenza intestinale
- Antidolorifici (ibuprofene, paracetamolo) per i dolori e la febbre associati all'influenza intestinale
- Antiemetici (dimenidrinato, meclizina) che possono alleviare la nausea nelle persone con influenza intestinale.
- Alcuni medici possono raccomandare i probiotici per trattare la gastroenterite virale. L'assunzione di un integratore probiotico può aiutare a ripristinare l'equilibrio della flora intestinale e potenzialmente può contribuire a limitare le scariche diarroiche. In alternativa agli integratori, lo yogurt naturale, il kefir, la zuppa di miso e le verdure fermentate (ad esempio i crauti) sono ottime opzioni per riequilibrare l'intestino, quando si riesce a reintrodurli nella dieta come alimenti.
Attenzione! Prima dell'assunzione, è sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzare qualsiasi farmaco da banco su bambini, donne incinte, anziani o chiunque viva con una condizione di salute cronica come il diabete o l'ipertensione.
Ruolo della dieta nel decorso
Perché l'alimentazione è così importante quando si ha l'influenza intestinale?
Tra nausea, vomito e diarrea, l'influenza intestinale può far perdere rapidamente molte sostanze nutritive e liquidi. Ciò può portare alla disidratazione, far sentire letargici o far venire mal di testa. Reidratandosi con i liquidi giusti e scegliendo gli alimenti migliori per il recupero dall'influenza intestinale, è possibile reintegrare le perdite e recuperare più velocemente.
Cosa e quanto bere
Quanto bere con l’influenza intestinale
Se si ha l'influenza intestinale, cercare di assumere molti liquidi per evitare la disidratazione.
La disidratazione può essere un problema se non è possibile reintegrare liquidi ed elettroliti, come potassio e sodio. La grave disidratazione dovuta all'influenza intestinale è più comune nei neonati, nei bambini, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario debole.
Gli adulti affetti da influenza intestinale possono reintegrare i liquidi persi consumando liquidi come:
I bambini, le persone con grave diarrea e vomito e gli anziani con sistema immunitario debole possono richiedere una soluzione reidratante contenente elettroliti e glucosio, previo consulto medico.
Cosa mangiare
Con l'influenza intestinale si verifica un'infiammazione dello stomaco e dell'intestino. Ciò li rende più sensibili a particolari alimenti, il che può peggiorare i sintomi. Una volta che si riescono a tollerare piccoli sorsi di liquidi, è possibile iniziare a introdurre cibi leggeri, come il brodo di pollo.
Gli alimenti migliori per il recupero dall'influenza intestinale sono quelli che possono fornire al proprio corpo ciò che manca e sono facili da digerire durante il recupero.
Cosa mangiare quando si ha l'influenza intestinale?
Il cibo può sembrare poco appetitoso se si ha l'influenza intestinale, ma reintegrare le sostanze nutritive è essenziale: scegliere alimenti e liquidi giusti può calmare la nausea e accelerare la guarigione. In linea generale, optare per alimenti facilmente digeribili può migliorare i sintomi dell'influenza intestinale, non affaticano il sistema digestivo e possono contribuire a trattare la diarrea, rassodando le feci molli.
All'esordio dell'influenza intestinale, potrebbe non essere possibile trattenere il cibo, poiché nausea e vomito sono sintomi comuni. In queste fasi iniziali, mantenersi semplicemente idratati e non cercare di forzare il cibo; qualora si riuscisse a trattenere i liquidi, è possibile provare a ingerire brodo di pollo o vegetale.
Quando ci si sente pronti per tornare agli alimenti solidi, iniziare con piccole porzioni di cibo insipido, facilmente digeribile, ma appetitoso, finché il proprio sistema digestivo non ritorna alla normalità.
Quando il vomito è sotto controllo e si riesce a tollerare meglio il cibo, iniziare a mangiare alimenti leggeri, ingerendone poco alla volta per evitare di affaticare lo stomaco con la digestione. In linea generale, attendere che siano trascorse 2 ore dall'ultimo episodio di vomito.
Influenza intestinale: ogni quanto mangiare?
Se si soffre di nausea, sono meglio tollerati piccoli pasti o spuntini ogni 3-4 ore.
Quando s'inizia ad incorporare nuovamente gli alimenti nella dieta è consigliabile optare per quelli facili da digerire inclusi:
- Riso
- Pane tostato
- Brodi vegetali o di carne (pollo)
- Pasta in bianco
- Patate senza buccia
- Uova
Mangiare cibi leggermente salati, come i cracker, può aiutare a sostituire gli elettroliti persi, come sodio e cloruro, e a dare un po' di energia; inoltre, sono ottimi contro la nausea. Altri cibi leggeri che possono alleviare la nausea se si ha l'influenza intestinale includono le zuppe a base di brodo di pollo o di verdure, che può anche contribuire ad alleviare il mal di stomaco.
Alimenti leggeri come riso, pane tostato e pasta forniscono carboidrati per produrre energia, ma sono facili da digerire. Infine, le proteine contenute nelle uova forniscono un nutrimento importante al corpo e possono essere più facili da processare per lo stomaco rispetto alla carne rossa o al pollo.
Altri alimenti che si possono mangiare con l’influenza intestinale
Una volta che s'inizia a sentirsi meglio, è possibile reintrodurre gradualmente nella dieta carboidrati, grassi sani, proteine magre e altri cibi facili da digerire e tollerabili durante il decorso dell'influenza intestinale sono:
- Cibi morbidi (p. es. avocado, purea di zucca, porridge d'avena)
- Verdure al vapore o bollite (ad es. carote)
- Zuppe a base di brodo
- Carboidrati a basso contenuto di fibre (es. pane bianco, cracker salati)
- Pesce magro senza troppe spezie o condimenti
- Carne insipida, magra e senza pelle come pollo o tacchino (attendere fino al terzo giorno circa di recupero per introdurre queste proteine più leggere)
- Bevande come succhi di frutta, tisane, acqua di cocco e alcune bevande per la reidratazione orale
- Yogurt naturale
Poiché il corpo perde importanti sostanze nutritive attraverso la diarrea e il vomito, mangiare cibi sani e reidratarsi è la chiave per il recupero dall'influenza intestinale.
Dieta BRAT
Influenza intestinale: cos’è la dieta BRAT?
Molte persone con l'influenza intestinale seguono la cosiddetta dieta BRAT, che consiste in banane, riso, mele e pane tostato. Questi alimenti tendono ad essere facilmente digeribili per lo stomaco ed aiutano a rendere le feci meo acquose. Il riso bianco e il pane bianco funzionano meglio nel legare le feci rispetto alle opzioni ricche di fibre come il riso integrale, il pane integrale o il pane integrale.
Attenersi alla dieta BRAT può alleviare i sintomi dello stomaco perché:
- I cibi non appesantiscono lo stomaco: sono poveri di grassi e proteine, il che significa che hanno meno probabilità di irritare lo stomaco e mettere sotto stress il sistema digestivo.
- Producono feci più sode: gli alimenti sono a basso contenuto di amido e di fibre, che aiutano a rassodare le feci molli e liquide.
- Riducono nausea e vomito: i cibi sono insipidi e non hanno odori forti, quindi la dieta riduce nausea e vomito in caso d'influenza intestinale. Inoltre, offrono sollievo dai sintomi.
Nota bene: anche se non è basata sull'evidenza e non dovrebbe essere seguita per un periodo prolungato, la dieta BRAT è stata storicamente raccomandata come un modo temporaneo e basato sul buon senso per iniziare a incorporare solidi nella dieta dopo la gastroenterite virale.
Dieta BRAT nei bambini
L'American Academy of Pediatrics sconsiglia l'uso della dieta BRAT nei bambini con diarrea e altri problemi di stomaco. Se il bambino affetto da influenza intestinale riesce a trattenere il cibo, gli dovrebbe essere somministrata una dieta normale e ben bilanciata.
Influenza intestinale: quali cibi evitare
Cosa evitare in caso d’influenza intestinale
Gli alimenti da evitare durante il recupero dall'influenza intestinale includono caffeina, cibi piccanti, latticini e cibi ad alto contenuto di grassi, poiché possono peggiorare i sintomi.
Influenza intestinale: cosa è meglio non mangiare
Alcuni alimenti possono peggiorare i sintomi dell'influenza intestinale, quindi non andrebbero consumate finché i sintomi non si risolvono:
- Cibi piccanti e ricchi di grassi, inclusi fritti ed altri alimenti difficili da digerire
- Alcol: le bevande alcoliche agiscono come un diuretico e possono aggravare ancora di più lo stomaco
- Caffè e bevande contenenti caffeina (incluse le bevande a base di cola)
- Latticini (tranne lo yogurt, se tollerato)
- Dessert zuccherati
- Frutta secca e semi
- Verdure crude
- Cereali integrali, che spesso contengono molte fibre
- Fagioli e verdure che causano gas, come broccoli e cavolfiori (soprattutto crudi)
- Verdure ricche di fibre (ad es. broccoli, cavoli e mais)
- Carne di maiale, insaccati, bistecche di manzo e salmone
Questi alimenti e bevande andrebbero evitate almeno per una settimana dopo l'esordio dei sintomi dell'influenza intestinale.