Influenza australiana 2023: quali sono i sintomi? Come curarla e prevenirla?

Influenza australiana 2023: quali sono i sintomi? Come curarla e prevenirla?
Ultima modifica 02.01.2023
INDICE
  1. Che cos'è l'influenza australiana?
  2. Come avviene il contagio?
  3. Quando e per quanto tempo si è contagiosi?
  4. Quali sono i sintomi?
  5. Complicazioni
  6. Quanto dura l'influenza australiana?
  7. Come si fa a capire se è COVID-19 o influenza?
  8. Come si cura l'influenza australiana 2022?
  9. Come prevenirla?

L'influenza australiana - ossia l'influenza stagionale 2022-2023 - sta preoccupando per via del velocissimo ritmo con il quale si sta diffondendo fra la popolazione, sia adulte che pediatrica.

Influenza australiana Shutterstock

Che cos'è l'influenza australiana?

L'influenza è una patologia delle vie respiratorie di natura virale. Ogni anno, durante i mesi freddi, si va incontro alla diffusione della cosiddetta influenza stagionale che, quest'anno, è stata rinominata, per l'appunto, "influenza australiana".

In particolare, l'influenza australiana 2022-2023 - stando ai dati reperibili su InfluNet (la rete di sorveglianza integrata dell'Istituto Superiore di Sanità) - si sta diffondendo nell'intera popolazione a ritmi elevati e la sua incidenza continua ad aumentare in tutta la popolazione. Nonostante ciò, sembra che ad essere soprattutto colpite siano le fasce di età pediatriche e, in particolare, i bambini con meno di cinque anni di età (Rapporto InfluNet - Aggiornamento del 9 dicembre 2022).

Ad ogni modo, il picco dell'influenza 2022-2023 è previsto per gennaio.

Per approfondire: Influenza 2022-2023: Cause, Sintomi, Terapie e Prevenzione

Come avviene il contagio?

La trasmissione dell'influenza australiana avviene per via aerea. La diffusione dei virus che ne sono responsabili, pertanto, avviene attraverso i droplets (goccioline di saliva) emessi mentre si parla, con colpi di tosse o con starnuti, così come attraverso il muco di individui infetti.

Oltre a ciò, poiché i virus influenzali possono sopravvivere per un certo periodo di tempo anche al di fuori del corpo umano, la trasmissione può essere anche indiretta, ad esempio, entrando in contatto con oggetti o superfici infette.

Quando e per quanto tempo si è contagiosi?

Gli individui che contraggono il virus dell'influenza possono diventare contagiosi ancor prima di aver sviluppato i sintomi della malattia, più precisamente, fino a 36-48 ore prima della manifestazione della sintomatologia.

In seguito, un individuo influenzato può restare contagioso per un periodo di circa 3-7 giorni dopo l'esordio dei sintomi. I bambini, invece, possono rimanere contagiosi per periodi di tempo più lunghi.

Anche gli individui che contraggono l'infezione in maniera asintomatica possono essere contagiosi e trasmettere il virus a persone sane.

Quali sono i sintomi?

I sintomi con cui l'influenza australiana si manifesta sono generalmente ad esordio improvviso, comprendono sia sintomi generali e sistemici che sintomi a carico delle vie respiratorie e consistono in:

In alcuni casi possono manifestarsi anche sintomi a carico del tratto digerente, quali vomito e/o diarrea, come spesso accade nei bambini molto piccoli.

Ad ogni modo, si precisa che non tutti gli individui manifestano tutti i sintomi sopra citati e che la sintomatologia può variare - sia per tipo che per intensità - da un individuo all'altro.

Tuttavia, affinché si possa parlare di influenza stagionale, o più semplicemente di influenza, e non di altre patologie che interessano le vie aeree superiori (come ad esempio, raffreddori o sindromi parainfluenzali), è necessario che vi sia la presenza di: febbre oltre i 38°C, disturbi generali e almeno un sintomo respiratorio.

Per approfondire: Influenza: quanto dura la febbre?

Complicazioni

Possibili complicazioni dell'influenza australiana

In seguito alla contrazione dell'influenza australiana possono manifestarsi complicazioni fra cui ricordiamo:

  • Otiti (in particolar modo nei bambini);
  • Sovrainfezioni batteriche;
  • Bronchiti o polmoniti;
  • Sinusiti;
  • Peggioramento di condizioni o patologie preesistenti (ad esempio, malattie delle vie aeree, patologie cardiache, ecc.).

Generalmente, ad essere maggiormente esposti al rischio di insorgenza di complicanze sono le persone con sistema immunitario debole o che presentano fattori di rischio, gli individui con età uguale o superiore ai 65 anni e i bambini.

Quanto dura l'influenza australiana?

La durata dell'influenza stagionale, generalmente, si aggira intorno ai 5-7 giorni.

Molti individui manifestano i sintomi per circa 3-4 giorni, per poi guarire completamente entro una settimana, benché talvolta la malattia possa protrarsi per periodi più lunghi.

Nei bambini, invece, la durata dell'influenza australiana sembra essere maggiore e compresa in un intervallo che va dai 5 ai 10 giorni circa.

Inoltre, si segnala che, una volta risolti i sintomi tipici e raggiunta la guarigione, non sono rari i casi in cui per diversi giorni permane una sensazione di stanchezza e debolezza.

Come si fa a capire se è COVID-19 o influenza?

Per certi aspetti, i sintomi di influenza australiana e COVID-19 possono essere simili - come febbre alta, tosse, malessere e stanchezza, ecc. - e per questo difficilmente distinguibili.

L'unico modo per sapere se si è affetti da COVID-19 o da influenza australiana, pertanto, consiste nell'effettuare un tampone (rapido o molecolare) per determinare l'eventuale presenza del coronavirus SARS-CoV-2. In caso di sospetta COVID-19, è quindi opportuno isolarsi ed effettuare il tampone nel giro di breve. Il medico di base può essere contattato per maggiori informazioni su comportamenti ed eventuali terapie da seguire.

Per approfondire: Sintomi Influenza: Come Riconoscerli? Raffreddore o Influenza?

Come si cura l'influenza australiana 2022?

Il trattamento dell'influenza australiana prevede principalmente il riposo, lo stare al caldo e il bere molti liquidi per evitare la disidratazione. Anche il consumo di pasti leggeri può essere d'aiuto e, in caso di necessità, il ricorso ad alcuni farmaci per contrastare i sintomi che caratterizzano la malattia.

Ad esempio, per il trattamento della febbre alta, il paracetamolo è il principio attivo maggiormente impiegato, anche nei bambini molto piccoli (naturalmente, nelle giuste forme farmaceutiche, agli opportuni dosaggi e previo consulto con il pediatra).

È altresì possibile ricorrere all'uso di antinfiammatori non steroidei (FANS), come ad esempio l'ibuprofene o il ketoprofene (per via orale o in forma di spray per la gola), utili per contrastare dolori a muscoli, ossa, gola, testa, ecc. Alcuni antinfiammatori non steroidei, inoltre, sono efficaci anche nell'abbassare la febbre.

Sempre appartenente al gruppo dei FANS, ritroviamo anche l'acido acetilsalicilico utile per contrastare stati febbrili e dolori associati all'influenza e non solo; il suo impiego, tuttavia, deve essere riservato ad individui con età superiore ai 16 anni ed è controindicato in bambini e in adolescenti con età inferiore.

Per contrastare la tosse secca, se particolarmente insistente e fastidiosa, il medico potrebbe consigliare al paziente di assumere farmaci antitussivi e, più precisamente, farmaci sedativi della tosse.

Per il naso chiuso, invece, può essere utile il ricorso a decongestionanti nasali nei pazienti adulti e ai lavaggi nasali per i bambini.

Naturalmente, benché simili farmaci possano essere acquistati liberamente anche senza ricetta medica, è sempre opportuno chiedere il parere preventivo del medico, allo scopo di individuare eventuali controindicazioni (ad esempio, allergie) o situazioni a rischio per il loro impiego.

In caso di insorgenza di complicanze o altri disturbi, il medico può poi decidere di prescrivere terapie farmacologiche e/o trattamenti specifici idonei a risolverli.

Uso degli antivirali

Nell'ambito del trattamento e della prevenzione dell'influenza esistono alcuni farmaci antivirali che si possono utilizzare (ad esempio, oseltamivir e zanamivir). Tuttavia, la loro sicurezza ed efficacia d'uso è stata oggetto di dibattito e l'OMS (l'Organizzazione Mondiale della Salute) ritiene che il loro impiego debba essere riservato solo a casi selezionati. Affinché possano essere efficaci, si dovrebbe iniziare ad assumerli entro 48 ore dall'insorgenza dei primi sintomi.

Ad ogni modo, il loro impiego può essere fatto solo se il medico lo prescrive e sotto il suo stretto controllo ed è importante tenere a mente che non sono un'alternativa alla vaccinazione antinfluenzale.

Servono gli antibiotici?

NO. Nella cura dell'influenza australiana l'uso degli antibiotici è del tutto inutile in quanto la malattia vede nella sua causa un'infezione di natura virale e non un'infezione batterica.

L'uso improprio di antibiotici può - oltre ad essere inefficace - favorire il fenomeno dell'antibiotico-resistenza, problema che, purtroppo, ha visto una forte crescita negli anni.

L'utilizzo degli antibiotici può essere fatto solo nel caso in cui lo prescriva il medico in quanto ha individuato la presenza di una sovrainfezione batterica.

Come prevenirla?

Le strategie di prevenzione dell'influenza australiana e delle patologie stagionali che affliggono le vie aeree in generale consistono sostanzialmente in:

  • Evitare, se possibile, il contatto con persone affette da influenza.
  • Quando si è malati, evitare di uscire e di entrare in contatto con altre persone, o comunque limitare fortemente i contatti, al fine di ridurre la diffusione del virus.
  • Quando si tossisce o si starnutisce, coprire naso e bocca con un fazzoletto, quindi gettare il fazzoletto e poi lavare le mani accuratamente. Se non si dispone di un fazzoletto, evitare di usare le mani per coprire naso e bocca in caso di tosse e starnuti, ma utilizzare l'incavo del gomito.
  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, a maggior ragione quando si entra in contatto con oggetti presenti in luoghi pubblici, luoghi molto affollati, mezzi di trasporto, ecc. Se non è possibile lavare le mani nell'immediato, si può ricorrere all'uso di gel a base di alcol appositamente pensati e realizzati per detergere o disinfettare (a seconda del prodotto) le mani in queste occasioni.
  • Evitare di toccarsi viso, occhi, naso e bocca con le mani non lavate.
  • Arieggiare spesso i luoghi frequentati da molte persone (ad esempio, luoghi di lavoro), così come i propri ambienti domestici, a maggior ragione se sci sono individui malati di influenza in casa.
  • Anche il distanziamento sociale e l'uso di dispositivi di protezione individuale (mascherine) entrati in uso nel nostro Paese a causa della pandemia da SARS-COV-2 sono utili per prevenire le patologie stagionali quale è l'influenza australiana.

I soggetti ritenuti a rischio dovrebbero anche sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, utile non solo per prevenire l'infezione, ma anche per prevenire e ridurre il rischio di complicanze connesse all'influenza australiana.

Per approfondire: Come Prevenire l'Influenza Stagionale