Ultima modifica 25.02.2020

Infezioni batteriche

Sifilide

Transplacentare

È la più importante infezione batterica transplacentare che può avvenire in qualsiasi momento della gravidanza, ed è causata da un microrganismo a forma di spirale chiamato Treponema Pallidum. Gravidanza InfezioniL'infezione del feto può provocare la sua morte in utero nel 50% dei casi, oppure un parto prematuro. Il neonato può manifestare segni precoci, generalmente tra la 2° e la 16° settimana di vita, caratterizzati da infiammazione della mucosa nasale con pus ed emorragie, lesioni della cute, infiammazioni dell'osso, aumento di volume del fegato e dei linfonodi, anemia, ittero, emorragie ed alterazioni renali, oppure segni tardivi dopo il secondo anno di vita, consistenti in alterazioni visive, sordità, dolori articolari e lesioni dei vasi sanguigni.
Lo screening si effettua con l'ecografia ed i test sierologici. La madre affetta va tempestivamente trattata con l'antibiotico penicillina.

Listeria Monocytogenes

Transplacentare, perinatale

La trasmissione transplacentare è più frequente nel 3° trimestre; provoca la morte in utero del feto od il parto prematuro con neonato morto od un'infezione generalizzata con presenza di ascessi multipli in vari organi (fegato, cervello, polmoni, milza) e chiamata granulomatosi infantiseptica. Nel caso di trasmissione perinatale, l'infezione si manifesta tra la 2° e la 4° settimana di vita, generalmente con una meningite. Lo screening  si effettua con l'ecografia ed i test sierologici.
Nella madre affetta il trattamento farmacologico dev'essere tempestivo e si effettua con una associazione di antibiotici (ampicillina ed aminoglicoside).

Streptococco di gruppo B

Perinatale

La madre, portatrice quasi sempre asintomatica nel muco vaginale, può trasmettere l'infezione al neonato durante il suo passaggio attraverso il canale del parto. L'infezione può provocargli una meningite che si rende evidente entro il 10° giorno di vita.

Gonorrea

Perinatale

Neisseria Gonorrhoeae (gonococco), presente nelle secrezioni vaginali materne, può infettare il neonato determinando una congiuntivite con pus o, più raramente, una faringite od infezioni respiratorie o del canale anale del neonato. Lo screening si effettua con i test sierologici ed il trattamento con antibiotici ad alte dosi (penicillina od ampicillina).

Tubercolosi

Perinatale

L'infezione avviene se la madre presenta un'infiammazione tubercolare dell'utero; la sintomatologia si evidenzia alla fine del primo mese di vita.

Chlamydia Trachomatis

Perinatale

L'infezione dei genitali materni può provocare, nel feto, aborto spontaneo, mortalità perinatale, parto pretermine, ritardo di crescita in utero o, nel neonato, congiuntivite, polmonite, od otite media dopo un periodo di incubazione di 5-14 giorni. Lo screening si effettua con l'ecografia ed i test sierologici e la terapia con antibiotici (macrolidi).



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