Ultima modifica 06.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Perché si esegue?
  4. Come si esegue
  5. Interpretazione dei risultati
  6. Limiti

Generalità

L'indice di Apgar è il risultato di una serie controlli eseguiti sul neonato, nei primi minuti di vita. Questa valutazione stabilisce rapidamente quale sia lo stato di salute del bambino appena nato, fornendo un primo giudizio circa l'efficienza delle funzioni più importanti del suo organismo.

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In termini più pratici, l'indice di Apgar prende in considerazione cinque parametri vitali:

Ad ognuno di questi elementi, viene assegnato un punteggio che va da zero a due: se la somma è superiore a sette, le condizioni del neonato sono ritenute soddisfacenti. Il test viene eseguito entro 1 minuto dalla nascita e ripetuto dopo 5 minuti.

Un indice di Apgar basso non è, di per sé, il segno di gravi problemi in atto, ma induce i medici ad intensificare gli accertamenti post-natali.

Cos’è

L'indice di Apgar (noto anche come score o punteggio di Apgar) è un sistema di valutazione a cui viene sottoposto il neonato subito dopo il parto. Gli accertamenti per assegnare il punteggio sono effettuati nei primi minuti di vita: lo scopo è quello di stabilire se il bambino appena nato è in grado di superare senza problemi lo sforzo associato al parto o presenta qualche sofferenza che richiede un intervento medico immediato.

L'esame per stabilire l'indice di Apgar viene ripetuto due volte:

  • Entro il primo minuto di vita: determina la reazione del neonato al parto;
  • Dopo il quinto minuto dalla nascita: fornisce indicazioni sull'adattamento alla vita extra-uterina.

L'indice di Apgar prende in considerazione cinque parametri, indicativi della capacità del neonato di sopravvivere in modo autonomo, fuori dall'utero materno:

  • Colorito;
  • Eccitabilità riflessa (verificata introducendo un catetere in una narice);
  • Tono muscolare;
  • Attività respiratoria;
  • Frequenza cardiaca.

A ciascuno di questi segni clinici, viene attribuito un punteggio da zero a due e la loro somma rappresenta l'indice di Apgar. Quest'ultimo può variare, pertanto, da un massimo di 10 (neonato in ottime condizioni) ad un minimo di 0 (indice di gravissime difficoltà al momento del parto). Di solito, vengono considerati buoni tutti i punteggi superiori a 7.

Tuttavia, quando dopo cinque minuti dalla nascita, l'indice di Apgar risulta ancora inferiore a 7, la valutazione viene ripetuta una terza volta a 10 minuti e, se il risultato è ancora basso, il bambino viene trasferito nel reparto di neonatologia per il trattamento del caso.

Lo sapevate che…

L'indice di Apgar prende il nome da Virginia Apgar, medico statunitense che, nel 1952, lo introdusse nella pratica clinica. Inizialmente, il punteggio serviva a medici ed infermieri in sala parto, per stabilire se un neonato avesse bisogno o meno di rianimazione. All'epoca accadeva, infatti, che bambini apparentemente sani alla nascita, morivano dopo pochi minuti, in quanto non ricevevano le giuste attenzioni, in termini di supporto alle funzioni vitali. La dott.ssa Apgar stabilì che per valutare le condizioni di salute dei bambini appena nati, andavano considerati cinque criteri: attività cardiaca, attività respiratoria, tono muscolare, reattività alla stimolazione e colorito. Ad ogni segno clinico, venne attribuito un punteggio pari a 0, 1 o 2, a seconda della presenza o assenza dello stesso.

In seguito, per facilitare la memorizzazione dei controlli da effettuare sul neonato, venne creato un acronimo, utilizzando curiosamente le lettere del cognome della dott.ssa:

  • A → Appearence (colorito)
  • P → Pulse (frequenza cardiaca)
  • G → Grimace (riflessi)
  • A → Activity (tono muscolare)
  • R → Respiratory effort (attività respiratoria)

Perché si esegue?

Lo scopo dell'indice di Apgar è quello di stabilire il grado di salute del neonato e decidere in tempi molto rapidi in quali casi è necessario intervenire con cure specifiche.

L'esame per assegnare il punteggio permette di valutare l'efficienza delle funzioni vitali primarie, monitorare l'adattamento del neonato alla vita extra-uterina e misurare le sequele dello stress intra-partum.

D'altro lato, il test di Apgar fornisce una sorta di scorciatoia per praticare, qualora fosse necessario, un'assistenza perinatale e neonatale tempestiva.

Quando si esegue?

Il neonato viene sottoposto al test di Apgar entro il primo minuto dalla nascita. Poi, la visita viene ripetuta dopo 5 minuti. In tale lasso di tempo, infatti, l'indice di Apgar può cambiare, anche di molto. Ad esempio, ai bambini che nascono mediante parto cesareo viene assegnato spesso un punteggio basso iniziale; ciò dipende dall'effetto dell'anestetico somministrato alla madre, il quale passa in piccole quantità attraverso la placenta, rendendo il neonato debole o assopito. Tuttavia, se la valutazione viene ripetuta dopo 5 minuti, l'indice di Apgar tende a rientrare nella norma.

Quando le condizioni del bambino si mostrano particolarmente critiche o se il punteggio rimane basso, l'indice di Apgar può essere ripetuto ad intervalli regolari (ogni 5 minuti), in qualsiasi istante di vita, fino a stabilizzazione.  

Come si esegue

Subito dopo la nascita, l'ostetrica o il medico presente in sala parto, basandosi sull'osservazione, valuta il neonato e monitora i seguenti 5 parametri:

  • Frequenza cardiaca: è un elemento importantissimo per determinare se il bambino necessita di assistenza medica. Quando la frequenza cardiaca è regolare e compresa tra 100 e 140 battiti al minuto (bpm), è considerata buona e corrisponde ad un punteggio di 2. Se il parametro è al di sotto di 100 bpm, riceve 1 punto. Un valore di 0 è attribuito, invece, nei casi in cui non può essere sentito o ascoltato alcun battito del cuore.
  • Attività respiratoria spontanea: un neonato che respira in modo normale e piange vigorosamente riceve 2 punti. In caso di apnea a 60 secondi dalla nascita, vengono assegnati 0 punti (significa che la respirazione è assente). A tutti gli altri tipi di attività respiratoria (difficoltosa, lenta e irregolare) viene attribuito 1 punto.
  • Tono muscolare: un neonato poco tonico o completamente flaccido riceve un punteggio pari a 0. Se il bambino si muove attivamente e presenta una flessione spontanea di braccia e gambe riceve 2 punti.
  • Reattività agli stimoli: si misura osservando le reazioni del piccolo a particolari stimolazioni, come una leggera percossa sulla pianta dei piedi. Il metodo più usato per testare i riflessi è l'introduzione di un catetere morbido nell'orofaringe e nelle narici: se il bambino appena nato risponde con una contrazione dei muscoli mimici, uno starnuto o la tosse, il punteggio attribuito è di 2.
  • Colorito: è un parametro difficile da valutare, poiché può essere interpretato diversamente da osservatore a osservatore. Normalmente, il colorito è roseo. Occorre considerare, però, che tutti i bambini alla nascita risultano transitoriamente più o meno cianotici (cioè hanno un colorito della pelle pallido o bluastro); ciò dipende della difficoltà respiratoria che risulta durante il passaggio dal canale del parto e la relativa bassa saturazione di ossigeno nel loro organismo. La risoluzione della cianosi è strettamente correlata all'attività respiratoria ed alla frequenza cardiaca.

Un punteggio pari a 2 è assegnato, dunque, solo a quei neonati che si presentano completamente rosei; un valore uguale a 1 viene attribuito ad un bambino che presenta estremità tendenti al bluastro-violaceo, mentre uno score di 0 coincide con un colorito pallido o diffusamente cianotico.

Schema di Apgar per la valutazione della vitalità  del neonato

PARAMETRI

0 punti

1 punto

2 punto

Frequenza cardiaca

Polso assente

Minore di 100 battiti al minuto (bpm)

Maggiore di 100 bpm

Attività  respiratoria

Assente (il neonato non respira)

Lenta o irregolare e grido debole, dopo il primo respiro

Normale, priva di sforzo, vigorosa con pianto

Tono muscolare

Assente (atonia)

Lieve mobilità  o qualche flessione accennatà

Movimenti attivi e spontanei

Riflessi

Assenti (nessuna risposta alla stimolazione)

Scarsi (smorfia o grido lieve)

Starnuto, pianto vivace, grido vigoroso o tosse

Colorito

Cianotico (grigio-bluastro) o pallido in modo diffuso

Cianotico alle estremità  (mani e piedi) e roseo al tronco

Uniformemente roseo

L'indice di Apgar deriva dalla somma dei punteggi attribuiti a tutti questi parametri e può variare da 0 a 10. Un risultato complessivo da 7 a 10 individua un neonato vitale e sano.

Punteggio < 4

Il neonato necessita di un intervento medico immediato

Punteggio compreso fra 4 e 6

Il neonato è considerato "a rischio" e richiede assistenza, vigilanza e ripetizione del test ogni 5 minuti

Punteggio compreso fra 7 e 10

Il neonato è considerato normale

Da chi viene eseguito?

Il test di Apgar viene effettuato dall'ostetrica o dal medico presente in sala parto (ginecologo o pediatra), immediatamente dopo la nascita.

Quanto dura?

Spesso, i genitori non si accorgono nemmeno che l'ostetrica sta valutando il bambino per assegnare l'indice di Apgar, poiché il tutto viene effettuato in pochissimo tempo e senza ricorrere a particolari strumenti.

Cosa riporta il referto?

Nel referto di dimissione del neonato, l'indice di Apgar viene riportato con la sigla IA, seguita da un valore numerico (es. 9/10). Di solito, il punteggio viene riportato due volte: il primo numero corrisponde alla valutazione del bambino entro un minuto dalla nascita, mentre il secondo coincide con il test eseguito a distanza di 5 minuti.

L'indice di Apgar può arrivare fino a 10 (IA: 10/10). Questo valore dipende dal punteggio attribuito ai relativi a battito cardiaco, tono muscolare, respiro, riflessi e colorito. Per ognuno di questi parametri, si possono assegnare da 0 a 2 punti. Pertanto, l'indice di Apgar che si ottiene dalla somma dei punteggi ottenuti considerando i cinque parametri vitali, può variare da un massimo di 10 (neonato in ottime condizioni) ad un minimo di 0 (indice di gravissime difficoltà al momento del parto).

Interpretazione dei risultati

Il risultato dell'indice di Apgar è compreso nel range di valori da 0 a 10:

  • Indice di Apgar tra 7 e 10: il neonato sta bene e non presenta problemi rilevanti;
  • Indice di Apgar tra 4 e 6: il neonato presenta una sofferenza di grado medio, va stimolato a respirare e va praticato, eventualmente, un massaggio cardiaco esterno;
  • Indice di Apgar tra 0 e 3: il neonato è in grave sofferenza e necessita di cure intensive.

Di solito, si considerano nella norma i neonati con un punteggio pari o superiore a 7. Un indice di Apgar di 10 indica che il bambino appena nato è nelle migliori condizioni possibili.

Indice di Apgar alto

Quando il parto avviene al termine della gravidanza e sia la mamma, che il neonato stanno bene, l'indice di Apgar è alto. Occorre segnalare che raramente ad un bambino appena nato viene attribuito un punteggio di 10/10, causa della prevalenza della cianosi transitoria.

La maggior parte dei neonati risulta avere, infatti, uno score di 9/10. Ciò significa che al primo minuto dopo la nascita è stato attribuito punteggio pieno (pari a 2) per ciascun parametro, ad eccezione del colore della cute. Spesso, i bambini appena nati risultano pallidi o cianotici (bluastri), soprattutto in viso; il resto, invece, risulta normale: la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto, il pianto è forte, i muscoli sono in tensione ed il piccolo reagisce bene agli stimoli.

Un indice di Apgar pari a 8 è buono: in tal caso, è possibile, ad esempio, che il neonato pianga poco, quindi viene attribuito un punteggio di 1 per il respiro. Tutti i punteggi inferiori a 7 necessitano, invece, l'attenzione dei medici.

Indice di Apgar basso

Quando l'indice di Apgar al primo minuto inizia ad essere uguale o minore a 7, il bambino appena nato deve essere sottoposto ad ulteriori controlli, in sala parto oppure in reparto neonatale.

Neonati con indice compreso tra 4 e 6 sono moderatamente bisognosi di assistenza e vigilanza. In questi casi il test viene ripetuto ogni 5 minuti, fino a stabilizzazione.

Se viene attribuito un punteggio inferiore a 4 (solitamente capita se è prematuro o quando insorgono delle complicanze durante il paro), il bambino viene valutato immediatamente dal neonatologo e, spesso, viene ricoverato in terapia intensiva.

I neonati che presentano un indice di Apgar molto basso (pari o inferiore a 3) necessitano di un'assistenza immediata: un punteggio scarso è sintomo di condizioni critiche o, addirittura, pericolose per la sopravvivenza.

Solitamente, un indice di Apgar basso è dovuto ad un diminuito apporto di ossigeno al feto (come avviene, ad esempio, in caso di prolasso del cordone, rottura dell'utero, distacco prematuro della placenta, traumi perinatali, infezioni e pre-eclampsia). Questa condizione è estremamente pericolosa per il nascituro e può determinare gravi problemi neurologici (come l'encefalopatia ipossico-ischemica).

Un indice di Apgar basso non è, però, sempre correlato a patologie, anormalità o problemi in atto: grazie alla loro straordinaria capacità di recupero, può accadere che neonati con uno score ridotto alla nascita, possono risultare, nel tempo, perfettamente normali.

Limiti

Benché sia utile per stabilire le condizione di salute del neonato alla nascita, l'indice di Apgar presenta dei limiti, poiché risulta influenzata da vari fattori, tra cui:

Ogni situazione verrà comunque valutata singolarmente dal personale medico presente.

L'indice di Apgar è inappropriato per prevedere specifici risultati neurologici nel bambino a termine. Nel neonato prematuro, invece, non esistono pareri discordanti circa il significato clinico di questa valutazione.

Un indice di Apgar che rimane inferiore a 3 in tempi successivi (ad esempio, dopo 10, 15 o 30 minuti dalla nascita) può indicare un danno neurologico (incluso un piccolo, ma significativo aumento del rischio di paralisi cerebrale). Tuttavia, lo scopo del test Apgar è determinare rapidamente se un neonato ha bisogno di cure mediche immediate e non è progettato per stabilire una prognosi a lungo termine. A tal proposito, sarà il medico ad indicare ulteriori controlli, per valutare in modo più preciso lo stato di salute del bambino nelle prime settimane di vita.

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici