Immunofissazione: Cos’è? Perché si Esegue? Risultati

Ultima modifica 17.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Perché si Esegue
  4. Valori Normali
  5. Valori Alti – Cause
  6. Valori Bassi - Cause
  7. Come si Esegue
  8. Preparazione
  9. Interpretazione dei Risultati

Generalità

L'immunofissazione è un esame di laboratorio che consente di individuare e tipizzare le gamma globuline presenti in un campione biologico.

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Nel dettaglio, l'analisi permette di studiare - nel sangue o nelle urine del paziente - le classi di immunoglobuline (IgA, IgG, IgM, IgE o IgD) ed il tipo di catena leggera kappa o lambda, in funzione della loro specifica mobilità elettroforetica. Successivamente, per l'identificazione di quale globulina gamma sia chiamata in causa, l'immunofissazione prevede l'inoculo di antigeni specifici per il frammento o l'anticorpo corrispondente (antisieri anti-immunoglobulina): la presenza dell'alterazione sospettata è confermata dalla formazione di un precipitato, visibile ad occhio nudo o al microscopio.  

Queste informazioni sono di grande importanza per stabilire, in particolare, la diagnosi delle patologie delle plasmacellule (gammopatie o discrasie plasmacellulari). L'immunofissazione è molto utile per la valutazione ed il monitoraggio di mieloma multiplo, macroglobulinemia di Waldenström e l'amiloidosi primaria (detta anche amiloidosi a catena leggera).

Cos’è

L'immunofissazione (o immunoelettroforesi, anche abbreviata nell'acronimo IFE) è una tecnica in grado di determinare se e quale classe di immunoglobuline (IgG, IgM, IgA, IgD, IgE) o tipo di catena leggera kappa o lambda, sia presente in eccesso o difetto nel siero sanguigno e nelle urine del paziente.

Le catene leggere kappa e lambda caratterizzano la componente monoclonale, ossia gli anticorpi con la stessa identica struttura chimica.

Immunofissazione Sierica e Urinaria: quando viene indicata?

Le discrasie plasmacellulari o gammopatie sono un gruppo eterogeneo di disordini, ad eziologia sconosciuta, caratterizzati da:

  • Sproporzionata proliferazione di un clone di cellule B;
  • Presenza nel siero e/o nelle urine di un tipo d'immunoglobulina (o una sua subunità polipeptidica), strutturalmente ed elettroforeticamente omogenea (monoclonale).

Normalmente, le discrasie plasmacellulari vengono diagnosticate utilizzando l'elettroforesi delle proteine sieriche e urinarie, seguita dall'immunofissazione sierica (IFE).

Al contempo, può essere prescritto un esame del sangue per la misura della concentrazione totale delle immunoglobuline (IgG + IgM + IgA).

Per approfondire: Immunoglobuline - Cosa Sono, Come si Misurano e Valori di Riferimento

Immunofissazione: principio base

L'immunofissazione è un esame che prevede due fasi (prima l'elettroforesi in gel d'agarosio, poi l'immunoprecipitazione con antisieri specifici).

Il primo step dell'immunofissazione è uguale a quella dell'ELETTROFORESI delle proteine (o protidogramma), pertanto è necessario ricordare qualche concetto:

  • L'elettroforesi è un'analisi di laboratorio che permette di determinare la quantità di proteine presenti nel siero sanguigno o in altri campioni biologici e, per ogni frazione, rivela se siano presenti delle anomalie in termini di qualità. In particolare, quest'esame consente di separare le proteine in cinque gruppi: albumina, alfa 1 globuline, alfa 2 globuline, beta globuline e gamma globuline; quest'ultime sono indagate in modo più specifico con l'immunofissazione.
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  • L'elettroforesi è un metodo di separazione basato sulla diversa velocità di migrazione di particelle elettricamente cariche, attraverso una soluzione ed un mezzo di supporto inerte, sotto l'influenza di un campo elettrico, generato da una corrente continua. In pratica, l'esame sfrutta la carica elettrica e la massa molecolare delle proteine presenti nel campione del paziente. Sotto l'impulso di un campo elettrico, queste macromolecole migrano e si "raggruppano" per tipologia, rispondendo alla sollecitazione in un modo caratteristico. Il risultato (tracciato elettroforetico) è costituito da vari picchi e curve, a cui corrispondono le frazioni delle proteine. Normalmente, il primo picco, più alto e stretto, è quello dell'albumina; a seguire, si osservano i picchi delle globuline, molto più bassi rispetto all'albumina. L'aumento o la diminuzione in ampiezza ed intensità dei picchi che si formano nel tracciato indicano una maggiore o minore presenza delle proteine di ogni categoria; più proteine sono presenti in una banda, più alto è il rispettivo picco. Nel caso delle gamma globuline, se si vuole conoscere la quantità di ognuna delle diverse classi (IgA, IgM, IgG ecc.) sarà necessario ricorrere al dosaggio singolo. In linea generale, più gamma globuline sono presenti in una banda, più alto è il rispettivo picco; l'altezza corrisponde alla quantità totale delle proteine appartenenti a una determinata categoria.
Per conoscerne i dettagli: Elettroforesi Sieroproteica - Cos'è, Indicazioni e Risultati

L'IMMUNOFISSAZIONE prevede:

1) Elettroforesi in Gel d'Agarosio: il campione del paziente (siero o urina) viene depositato su una striscia elettroforetica, cioè il supporto per la migrazione (di solito, gel di agarosio). Attraverso l'applicazione di un campo elettrico, generato da una corrente continua, si ottiene la separazione in diverse bande. In pratica, ogni tipologia di gamma globulina presente in miscela (cioè nel campione del paziente) migra in base alla massa molecolare ed alla carica elettrica. La diversa mobilità elettroforetica delle globuline gamma permette di identificarle (a ciascuna di esse coincide una specifica banda nel tracciato elettroforetico) e di osservare eventuali anomalie.

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2) Immunoprecipitazione con Antisieri Specifici (Fissazione): sono aggiunti singolarmente, a ciascuna striscia elettroforetica, gli antigeni specifici per un determinato anticorpo o un frammento (anti-IgG, anti-IgA, anti-IgM, anti-catena leggera kappa o anti-catena leggera lambda). Se è presente una proteina monoclonale, l'interazione dell'antigene con l'anticorpo corrispondente produrrà una banda stretta (ciò significa che il risultato è positivo) e la formazione di un precipitato, visibile ad occhio nudo o al microscopio. Infine, il campione viene processato (cioè lavato e colorato) per rimuovere le proteine ​​che non sono precipitate, ottenere l'essicazione del gel e procedere con la lettura dei risultati.

Perché si Esegue

A cosa serve l'Immunofissazione?

L'immunofissazione sierica è un esame indicato per diagnosticare o monitorare le malattie caratterizzate da un'alterazione delle gamma globuline, soprattutto quando riguarda la produzione della componente monoclonale (gammopatia monoclonale).

Per saperne di più: Gammopatie Monoclonali - Cosa e Quali sono

L'immunofissazione è utile in caso di sospetta discrasia plasmacellulare e risulta fondamentale per lo studio del MIELOMA (e patologie correlate) e delle MGUS (acronimo di "gammapatie monoclonali d'incerto significato").

Quest'esame permette, inoltre, di valutare la macroglobulinemia di Waldenström e l'amiloidosi da catene leggere (AL).

Immunofissazione: quando viene prescritto l'esame?

L'indicazione all'immunofissazione è successiva ad evidenze cliniche o di laboratorio che sollevano il sospetto di alterazioni a carico di anticorpi monoclonali o immunoglobuline nel siero o nelle urine.

Ad esempio, quest'esame permette di approfondire il risultato dell'elettroforesi sieroproteica o urinaria: quando nel tracciato elettroforetico, le bande che corrispondono alle gamma globuline si discostano dalla normalità, l'immunofissazione identifica quale di queste proteine sia alterata, in termini di quantità e qualità.

Ricapitolando, l'immunofissazione sierica può essere prescritta:

  • Nel caso in cui altri esami di laboratorio forniscano un risultato anomalo, in termini di assenza o quantità minore e maggiore di proteine plasmatiche rispetto alla norma;
  • Quando si sospetta la presenza di malattie caratterizzate dalla produzione di un componente monoclonale, come:
    • Mieloma multiplo e sue varianti;
    • Macroglobulinemia di Waldenström;
    • Amiloidosi;
  • Quando il paziente manifesta sintomi e segni che fanno sospettare la presenza di una gammopatia monoclonale o di un mieloma multiplo, quali:

In caso di mieloma multiplo, l'elettroforesi delle proteine e l'immunofissazione sono di notevole utilità anche per monitorare l'andamento della malattia (follow-up).

Immunofissazione: su quali campioni può essere eseguita?

I campioni biologici che possono essere sottoposti all'immunofissazione sono principalmente:

  • Siero (immunofissazione sierica);
  • Urine (immunofissazione urinaria);
  • Liquor* (immunofissazione liquorale).

*Nota: il liquor o liquido cerebrospinale è il fluido che permea e protegge cervello, midollo spinale, nervi cranici e radici spinali.

Valori Normali

Un risultato NEGATIVO dell'immunofissazione sierica e urinaria per le gamma globuline monoclonali o policlonali è considerato NORMALE.

Gamma globuline

Le globuline gamma costituiscono il 9-20% delle proteine plasmatiche totali.

  • Valore di riferimento Gamma globuline: 0,9-1,4 g/dl

Per quanto riguarda la concentrazione totale delle immunoglobuline (IgG + IgM + IgA), si ritiene che i valori compresi tra 600 e 2300 mg/dl siano nella norma.

  • Valore di riferimento Immunogobuline nel siero:
    • IgA: 90-400 mg/dl
    • IgG: 800-1800 mg/dl
    • IgM: 60-280 mg/dl
    • IgD: 0,3-0,4 mg/dl
    • IgE: 20-440 mg/dl

Nota bene: l'intervallo di riferimento dell'esame può variare leggermente in funzione di età, sesso e strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base, il quale conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Valori Alti – Cause

L'aumento delle gamma globuline può essere:

  • Policlonale, se la produzione delle immunoglobuline è eterogenea, cioè tutte le componenti delle gamma globuline - prodotte o derivanti da differenti plasmacellule - sono interessate dall'incremento;
  • Monoclonale, quando le gamma globuline sono prodotte o derivano da un singolo tipo (clone) di plasmacellule.

L'incremento delle gamma globuline policlonali può essere associato a:

Alti valori di gamma globuline monoclonali possono indicare, invece, la presenza di:

  • Alcune neoplasie e infiammazioni croniche;
  • Mieloma multiplo;
  • Linfoma;
  • Macroglobulinemia di Waldenström.

Un eccesso di gamma globuline è chiamato ipergammaglobulinemia, mentre una carenza è nota come ipogammaglobulinemia.

Valori Bassi - Cause

La riduzione delle gamma globuline può indicare la presenza di varie malattie del sistema immunitario su base genetica, tra cui l'agammaglobulinemia, o un'immunodeficienza secondaria (es. AIDS, insufficienza renale, sepsi acuta e sindrome di Cushing).

La diminuzione dei valori delle globuline gamma può dipendere anche dall'assunzione di farmaci citostatici, immunosoppressori e steroidi.

Come si Esegue

Immunofissazione Sierica

L'immunofissazione sierica prevede un semplice prelievo di sangue dalla vena di un braccio. Il siero è ottenuto per centrifugazione del campione biologico; ciò consente, infatti di separare la frazione contenente le cellule (parte corpuscolare) da quella liquida del sangue (plasma). Il siero sanguigno è privo dei fattori della coagulazione (fibrinogeno, fattore VIII, fattore V e protrombina).

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Immunofissazione Urinaria

Per l'esecuzione dell'immunofissazione urinaria è necessario raccogliere una piccola quantità di urine in un apposito contenitore sterile. In base alle indicazioni del medico e del laboratorio, il campione può essere raccolto senza una tempistica precisa (random) o nell'arco delle 24 ore.

Immunofissazione del Liquor

L'analisi richiede il prelievo di una piccola quantità del liquido cerebrospinale, tramite l'inserimento di un ago, all'interno della cavità spinale (puntura lombare).

Preparazione

Immunofissazione: come ci si prepara all'esame?

  • Prima del prelievo ematico, alcuni laboratori potrebbero richiedere di osservare un digiuno di almeno 10-12 ore. Durante questo periodo di tempo è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua.
  • L'immunofissazione può essere eseguita sulle urine raccolte in un determinato momento della giornata (random) o nel corso delle 24 ore, quindi è necessario procurarsi preventivamente gli appositi contenitori sterili.
  • Per quanto riguarda l'immunofissazione del liquor, invece, non è necessaria alcuna particolare preparazione.

Cosa può alterare l'esito dell'esame?

Alcuni medicinali possono influenzare l'esito dell'immunofissazione, pertanto è consigliabile segnalare al medico eventuali terapie farmacologiche in corso.

Nei sei mesi precedenti l'esame, la somministrazione di vaccini (immunizzazione) e l'uso di farmaci, quali fenitoina, procainamide, contraccettivi orali, metadone e gammaglobuline terapeutiche, possono aumentare la concentrazione delle immunoglobuline. Altri medicinali che possono alterare il risultato del test sono corticosteroidi, neomicina, acido acetilsalicilico e clorpromazina.

Interpretazione dei Risultati

Il risultato dell'immunofissazione è valutato in combinazione all'esito di altre analisi. L'interpretazione del reperto spetta al medico di base o allo specialista di riferimento che può identificare e rapportare le alterazioni a carico di una specifica gamma globulina (ad esempio, la banda che coincide con le immunoglobuline G) a determinate malattie. Questa valutazione conferma o supporta l'ipotesi diagnostica: in generale, l'immunofissazione può rivelare un profilo delle gamma globuline normale oppure identifica una proteina monoclonale o un modello policlonale.

Una volta definita la malattia, l'immunofissazione può essere eseguita per:

  • Monitorare la patologia nel tempo, quindi seguirne il decorso (follow-up);
  • Verificare l'efficacia del protocollo terapeutico.

Pro e Contro dell'Immunofissazione

Rispetto all'elettroforesi delle proteine, l'immunofissazione:

  • È più veloce: i risultati dell'immunofissazione si ottengono, di solito, entro tre ore;
  • È più sensibile (seppur di poco): l'immunofissazione può rivelare un'immunoglobulina esclusa dall'elettroforesi delle proteine, specialmente a basse concentrazioni (meno di 1 grammo/litro).

Inoltre, l'immunofissazione:

  • Può essere parzialmente automatizzata;
  • È facilmente leggibile ed interpretabile.

Tuttavia, l'immunofissazione è più costosa dell'elettroforesi delle proteine e permette la sola analisi delle gamma globuline.

Risultato Normale

Nell'immunofissazione, un tracciato normale include:

  • Una banda che coincide all'immunoglobulina G (IgG) più scura;
  • Una banda corrispondente all'immunoglobulina A (IgA) più leggera;
  • L'assenza della banda per l'immunoglobulina M (IgM);
  • La banda kappa più densa rispetto a quella della lambda (catena leggera), con rapporto di 2: 1.

In un risultato normale, le bande sono ampie e vi è una riduzione graduale ed uniforme della densità del colore verso i bordi della striscia dell'immunoelettroforesi.

Gamma globuline policlonali

In alcuni casi, tutte le bande dell'immunofissazione risultano omogeneamente oscurate nella stessa misura. Questo modello rappresenta la presenza di immunoglobuline policlonali. Anche in questo caso, le banda sono ampie e la transizione ai bordi della striscia immunoelettroforetica è graduale. La banda delle IgM - normalmente assente - è larga.

Gamma globuline monoclonali

Quando nel tracciato dell'immunofissazione può essere identificata una banda stretta con bordi netti, significa che è la ricerca delle componenti monoclonali è positiva.

L'identificazione di una immunoglobulina monoclonale è utile nella diagnosi delle seguenti condizioni:

  • Gammopatia monoclonale di significato indeterminato (MGUS);
  • Mieloma multiplo;
  • Macroglobulinemia di Waldenstrom;
  • Amiloidosi.

Inoltre, l'immunofissazione può essere utilizzata per monitorare la terapia nelle discrasie plasmacellulari (cioè mieloma multiplo e macroglobulinemia di Waldenstrom). Se il livello di proteina monoclonale diminuisce o non è rilevabile dopo la chemioterapia, potrebbe indicare una risposta al trattamento. Al contrario, una proteina monoclonale persistente nonostante il trattamento è segno di malattia refrattaria.

Nota bene. Un risultato negativo all'immunofissazione non esclude sempre una discrasia delle plasmacellule. Ad esempio, un mieloma multiplo non secretivo o oligosecretorio può dare esito negativo sia nelle urine, che nel siero. Pertanto, se il sospetto diagnostico per la gammopatia è ancora alto, è indicata la determinazione del rapporto delle Catene Leggere Kappa/Lambda Libere (rapporto K/L).

Immunofissazione e diagnosi di Sclerosi Multipla

L'immunofissazione del liquido cerebrospinale (liquor) viene prescritta quando il medico sospetta la presenza della sclerosi multipla. In tal caso, il tracciato che viene a determinarsi è caratteristico, poiché evidenzia la presenza delle cosiddette bande oligoclonali. Il risultato è riportato nel reperto di laboratorio come positivo. Va considerato che le bande non si osservano normalmente nell'immunofissazione sierica, in quanto correlano alla produzione di gamma globuline intratecali.

Tuttavia, occorre segnalare che questo reperto non conferma necessariamente la diagnosi, poiché altre condizioni possono presentarsi con bande oligoclonali nel liquido cerebrospinale.

In altre parole, l'identificazione delle bande oligoclonali con l'immunofissazione del liquor è molto utile per supportare la diagnosi di sclerosi multipla, ma deve essere confermata da altre indagini. Altre condizioni che possono fornire tale risultato sono le infiammazioni del sistema nervoso centrale, tra cui: encefalite correlata all'HIV, neurosifilide, neurosarcoidosi, meningoencefalite di Lyme, tumori maligni del SNC, neuromielite ottica e mielite trasversa.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici