Haemophilus Influenzae
Ultima modifica 11.11.2020
INDICE
  1. Cos'è
  2. Cosa provoca?
  3. Tipi
  4. Infezioni nel Bambino
  5. Altre Infezioni
  6. Diagnosi
  7. Terapia
  8. Prevenzione

Cos'è

Haemophilus influenzae: Cos’è?

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Haemophilus influenzae è un batterio responsabile di patologie infettive localizzate preferenzialmente al tratto respiratorio e alle meningi.
Piccolo batterio gram-negativo, immobile, asporigeno, aerobio facoltativo, non resistente all'acido, a forma di cocco ma dotato di pleiomorfismo, quindi della capacità di modificare all'occorrenza la propria morfologiaHaemophilus influenzae deve il proprio nome all'errore di essere stato inizialmente riconosciuto come il microrganismo responsabile dell'influenza, che oggi sappiamo avere un'origine virale.
Rispetto all'influenza, le infezioni da Haemophilus influenzae sono assai più temute, perché potenzialmente molto gravi, soprattutto nei bambini.

Cosa provoca?

Malattie sostenute da Haemophilus influenzae

Haemophilus influenzae è un patogeno scarsamente invasivo, peculiare dell'essere umano, che colonizza abitualmente le mucose delle prime vie aeree di molti adulti, soprattutto nei mesi invernali, senza causare particolari malattie.

Sebbene sia riscontrabile nell'80% degli adulti sani, di regola l'infezione viene circoscritta dal sistema immunitario e decorre in maniera asintomatica.

Quando però le linee di difesa dell'organismo vengono compromesse da particolari condizioni (immunodepressione, malattie intercorrenti, cattive condizioni ambientali), Haemophilus influenzae diventa patogeno, causando soprattutto infezioni locali (vie aeree superiori ed inferiori) e nei casi più gravi sistemiche.

La frequenza di infezione patologica da Haemophilus influenzae è inversamente proporzionale all'età; ciò significa che il batterio attacca soprattutto i bambini, tanto che in assenza di vaccinazione almeno il 50% della popolazione pediatrica subisce un'infezione da Haemophilus influenzae nel primo anno di vita e quasi tutti i bambini sono già stati infettati a tre anni.

Anche gli anziani sono meno resistenti all'infezione.

Tipi

Haemophilus influenzae con Capsula e Senza Capsula

Haemophilus influenzae può essere provvisto o meno di capsula polisaccaridica (LPS).

Attualmente, sono noti 6 tipi antigenici di Haemophilus influenzae forniti di LPS; tali batteri sono identificati con le prime sei lettere dell'alfabeto, dalla A alla F.
Tra i 6 diversi tipi antigenici di Haemophilus influenzae forniti di capsula, il più diffuso in patologia umana è Haemophilus influenzae di tipo B.
Esso ha tendenza invasiva, risulta spesso associato a batteriemia e colpisce prevalentemente neonati e bambini di età inferiore ai due anni.
La pericolosità di questo batterio in età pediatrica ha stimolato la ricerca per uno specifico vaccino, disponibile ormai da qualche anno, da somministrare per la prima volta all'età di due mesi.

I batteri sprovvisti di capsula polisaccaridica sono definiti Haemophilus influenzae non tipizzabili.

Infezioni nel Bambino

Infezioni da Haemophilus influenzae di Tipo B nel Bambino

Come anticipato, l'infezione da Haemophilus influenzae di tipo B risulta pericolosa soprattutto in età pediatrica, tanto che prima dell'introduzione del vaccino, il microrganismo rappresentava la causa più comune di meningite batterica dai due mesi ai cinque anni di età.

L'infiammazione delle meningi causata da Haemophilus influenzae è la forma clinica più grave dell'infezione, poiché può provocare danni piuttosto seri con gravi handicap localizzati soprattutto a livello del sistema nervoso

  • Sordità e cecità;
  • Problemi di apprendimento e dello sviluppo;
  • Danni cerebrali in genere.

La meningite da Haemophilus influenzae di tipo B è rara nell'adulto sopra i 27 anni.

L'esordio sintomatologico della meningite purulenta da Haemophilus influenzae è brusco, anche se l'insorgere della meningite è spesso preceduto da sintomi localizzati alle vie aeree (rinofaringite, bronchite, broncopolmonite) o all'orecchio (otite), focolai che - specie in assenza di trattamento adeguato - rappresentano le porte di ingresso del patogeno per la diffusione ematica (setticemia) e da qui alle meningi. 

Febbredifficoltà respiratorie, mal di gola, dolore alla deglutizione, iperproduzione di saliva sono i sintomi iniziali della meningite.
L'evoluzione può essere drammatica, con diffusione del batterio per via ematica (setticemia) ed interessamento multi-organo con morte del paziente.

Il batterio Haemophilus influenzae, inoltre, può causare una grave infezione alla gola nell'area laringea (delle corde vocali). Questa infezione è denominata epiglottite acuta.
Per il suo andamento sintomatologico esplosivo, se non prontamente riconosciuta e curata, l'epiglottite acuta può risultare fatale, perché impedisce al bambino la normale respirazione. L'epiglottite acuta si manifesta con mal di gola, febbre, e mancanza di fiato, sempre più asfissiante sino all'ostruzione respiratoria; non a caso, l'epiglottite acuta è nota anche come laringite acuta soffocante.

Altre Infezioni

Infezioni da ceppi di Haemophilus influenzae Non Tipizzabili

Mentre le infezioni sostenute da ceppi capsulati del sierotipo B sono principalmente pediatriche, le infezioni da ceppi di Haemophilus influenzae non tipizzabili sono comuni negli adulti, in particolare nei soggetti immunodepressi (terapie immunosopressive, AIDS, emodialisi) e in quelli affetti da bronchite cronica ostruttiva (BPCO) o da altre pneumopatie croniche.
Questi ceppi non tipizzabili di Haemophilus influenzae, inoltre, si ritrovano frequentemente nelle vie respiratorie inferiori di pazienti affetti da fibrosi cistica durante gli episodi di esacerbazione della malattia.

L'infezione dovuta a ceppi di Haemophilus influenzae non tipizzabili può localizzarsi a vari livelli delle vie aeree e dell'orecchio, provocando direttamente otite media, tonsillite, sinusite acuta, faringite (mal di gola), tracheite, tracheobronchite, bronchite cronica, pleurite e/o polmonite, od esacerbando le stesse quando causate da altri agenti eziologici (virus e batteri).

Le infezioni da Haemophilus influenzae hanno in genere un carattere purulento, quindi si associano alla produzione di pus.

Raramente, i ceppi di Haemophilus influenzae non tipizzabile danno forme invasive, estendendosi per via ematica ad altri distretti dell'organismo.
Tuttavia, quando ciò accede, sono potenziali responsabili di: artrite setticapericardite, endocardite, colecistite, artrite purulenta, infezioni urinarie, empiema ed epiglottite nell'adulto, sepsi puerperale e setticemia nel neonato.

Diagnosi

Diagnosi Haemophilus influenzae: come riconoscerlo?

Dinanzi al sospetto clinico, è necessaria la conferma batteriologica, ad esempio tramite esame colturale sul campione biologico che meglio rispecchia la localizzazione del focolaio infettivo: aspirato dai seni nasali (sinusite), catarro o espettorato (affezioni delle vie aeree), liquido cerebrospinale e sangue (meningite purulenta), cute e sangue (cellulite), aspirato da timpanocentesi (otite media), sangue ed aspirato articolare (artrite).

Terapia

Haemophilus influenzae: Come si Cura?

Attualmente, il trattamento di scelta per le infezioni da Haemophilus influenzae è basato sull'utilizzo di cefalosporine di terza generazione, come ceftriaxone (2g/die negli adulti) e cefotaxime (2 g per tre volte/die), farmaci elettivi nei casi più gravi (come la meningite batterica purulenta).
La terapia va continuata per 7-14 giorni e portata a termine anche in presenza di un netto miglioramento dei sintomi.

Per i casi meno severi, si preferisce ricorrere ad un'associazione di antibiotici diversa: ampicillina e sulbactam, cefalosporine di seconda (cefaclor, cefamandolo e cefuroxime) e terza generazione, o fluorochinoloni.

Prevenzione

Haemophilus influenzae: il Vaccino

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/03/03/vaccino-anti-epatite-b-orig.jpeg Shutterstock

A fini preventivi, ormai da qualche anno sono disponibili specifici vaccini costituiti dal polisaccaride capsulare di Haemophilus influenzae di tipo B, in genere combinati con altre componenti che assicurano l'immunità nei confronti di altre malattie, come difterite, tetano, pertosse, poliomielite ed epatite B (si veda il prodotto farmaceutico Infanri Hexa).

L'inoculazione del vaccino, in genere, avviene per la prima volta all'età di due mesi. Sono poi necessarie altre tre vaccinazioni: a quattro mesi, a sei mesi e a 12-18 mesi.

Completando l'intero ciclo di vaccinazioni, il siero protegge circa il 95% dei bambini contro gravi infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B: risulta invece totalmente inefficace nel prevenire le meningiti causate da altri batteri.

In caso di contatti con soggetti infetti, nei bambini e negli adulti che non hanno ancora manifestato i sintomi dell'infezione è attuabile una chemioprofilassi con rifampicina.

Per approfondire: Vaccino Esavalente: da cosa protegge e quando farlo

Vaccino Anti Haemophilus influenzae: Obbligatorietà

Con il decreto legge in materia di prevenzione vaccinale per i minori da zero a 16 anni, approvato il 19/05/2017, il vaccino contro l'Haemophilus influenzae è divenuto obbligatorio per i nati a partire dal 2001.

Inoltre, sempre in chiave di protezione dalla meningite:

  • I nati dal 2012 al 2016 hanno l'obbligo di effettuare la vaccinazione anche contro il meningococco C.
  • I nati dal 2017 hanno l'obbligo di effettuare la vaccinazione anche contro il meningococco C e il meningococco B.

Per maggiori informazioni sui vaccini obbligatori nei bambini consulta questo articolo.