Primo e Secondo Trimestre di Gravidanza

Ultima modifica 01.06.2020

Con il termine gravidanza si intende la particolare condizione in cui si trova la donna dal momento del concepimento fino a quello del parto. Un vero e proprio percorso di trasformazione (non solo dal punto di vista biologico ma anche psicologico e sociale) che dura - in condizioni normali - per nove mesi, ossia 280 giorni, quindi 40 settimane. Il termine di una gravidanza fisiologica, comunque, è da intendersi più in generale tra le 38 e le 42 settimane.

GravidanzaTradizionalmente, poi, la gravidanza viene divisa in tre diversi trimestri: il primo che va dall'ultima mestruazione alla quattordicesima settimana; il secondo che prosegue fino alla ventisettesima; infine il terzo che naturalmente si conclude con il parto. Ciascun trimestre è fortemente caratterizzato e porta con sé importanti cambiamenti nel corpo e nella mente della gestante, nelle sue abitudini di vita, nelle sue emozioni, nonché nelle relazioni e nell'ambiente complessivo (familiare, culturale, lavorativo ecc.) che la circonda.

Il primo trimestre di gravidanza è particolarmente delicato. Innanzitutto si tratta della fase della cosiddetta embriogenesi ed organogenesi del concepito. E' proprio in questa fase che l'uovo fecondato, lo zigote, trasformatosi prima in morula e poi in blastocisti, darà origine all'embrione. Ed è questa la fase in cui lo stesso embrione passerà da pochi millimetri a circa 10 centimetri di lunghezza.

Non solo. Proprio in questa fase l'embrione inizierà progressivamente a sviluppare tutti i tasselli del proprio organismo. Dal cervello alla colonna vertebrale, dagli arti al sistema circolatorio, dalla bocca, agli occhi fino alle orecchie. Verso la tredicesima settimana sarà anche possibile ascoltare il battito cardiaco fetale attraverso gli appositi apparecchi ad ultrasuoni.

Si tratta quindi di una fase fondamentale della gravidanza in cui, ad esempio, occorrerà osservare grande attenzione prima di utilizzare eventuali farmaci e sostanze di alcun tipo che potrebbero provocare aborti o malformazioni. In caso di necessità sarà essenziale rivolgersi prima al proprio medico. Per lo stesso motivo sarà anche importante - in caso di sospetti, ad esempio di fronte ad un significativo ritardo del ciclo - diagnosticare l'eventuale gravidanza il prima possibile. Questo proprio per evitare che la donna, inconsapevole dell'iniziata gravidanza, possa incautamente assumere prodotti nocivi per sé e per il nascituro.

 

Ma le trasformazioni del primo trimestre vanno al di là di queste basilari precauzioni. Il quadro ormonale della gestante, infatti, andrà incontro ad un vero e proprio terremoto. Compaiono ad esempio le beta-HCG (utilizzate appunto per fare diagnosi di gravidanza), prodotte dal trafoblasto prima e dalla placenta poi. I livelli di tale glicoproteina si moltiplicano rapidamente per settimane fino a raggiungere il loro picco proprio in corrispondenza del terzo mese. La presenza di questo ormone - che permette al corpo luteo di mantenersi attivo e produrre progesterone - è fondamentale per consentire alla gravidanza di procedere correttamente; tuttavia gli effetti collaterali determinati dalla sua rapida crescita -così come dall'aumento del progesterone stesso - sono alla base di alcuni caratteristici e fastidiosi disturbi del primo trimestre: nausea, vomito, stanchezza, sbalzi d'umore, turgore al seno e pollachiuria (ossia un aumentato bisogno di urinare). C'è chi parla addirittura di vera e propria "anarchia del corpo".

gravidanzaLa donna potrà anche avvertire qualche prima piccola contrazione dovuta all'utero che, dalla piccola pelvi in cui si trova, inizia a prepararsi per il proprio successivo e graduale sviluppo a livello addominale. Non a caso nel corso dei nove mesi di gravidanza, l'utero - dai circa 60 grammi di peso iniziale - arriverà gradualmente a superare i 1000 grammi con una capacità aumentata di centinaia di volte. Tutto il tratto genitale della gestante, d'altra parte, andrà incontro ad importanti trasformazioni: a livello della cervice avremo ad esempio una certa ipertrofia e iperplasia ghiandolare e un significativo aumento della vascolarizzazione, mentre a livello vaginale aumenteranno lo spessore della mucosa e la lassità del connettivo.

La gravidanza determinerà importanti modificazioni anche a livello del sistema cardiocircolatorio, con aumento del volume di sangue circolante, della frequenza e della gittata cardiaca e di quello gastrointestinale, con un consistente rallentamento della persitalsi - dovuto nel corso dei mesi sia a fattori ormonali che meccanici - e conseguente rischio di bruciori, reflusso, stitichezza ed emorroidi. Infine la gestante potrà sperimentare anche un certo aumento della ritenzione idrica con possibile formazione di edemi e gonfiori, ad esempio a livello degli arti inferiori.

Oltre alle trasformazioni strettamente fisiche, però, la donna nel primo trimestre si trova ad affrontare anche alcuni delicati passaggi psicologici ed emotivi. La presa di coscienza della nuova gravidanza - al di là del fatto che questa fosse più o meno programmata e desiderata - comporta comunque un momento di intenso e articolato assestamento. Subentreranno momenti di incertezza e sentimenti di ambivalenza. La gioia per questo straordinario evento si accompagnerà ai dubbi e alle incertezze sulla propria adeguatezza e sui cambiamenti che l'arrivo di un figlio inevitabilmente comporterà. Fino a quel momento esclusivamente figlia, la donna inizierà a percepirsi madre, oscillando tra l'accettazione e il rifiuto di questa nuova condizione.

Con l'avvento del secondo trimestre, invece, si apre generalmente un capitolo nuovo. La gravidanza - che ormai è stata in gran parte metabolizzata, sia dal punto di vista fisico che psicologico - inizia a manifestarsi con segni tangibili. Innanzitutto diventa visibile grazie all'utero che aumenta di volume e cresce a livello addominale. La gravidanza adesso diventa un evento sociale.

In secondo luogo la donna inizia a percepire i cosiddetti movimenti attivi fetali (MAF). Il feto - tra l'altro già sensibile agli stimoli esterni - si manifesta direttamente alla propria madre. La donna si sente piacevolmente invasa. Stabilisce un rapporto di autentica simbiosi con il suo piccolo. Si fanno largo sentimenti di contenimento e accoglienza.

L'organogenesi è ormai terminata. La placenta completa la sua crescita. Scompaiono molti dei disturbi precedentemente elencati, come nausea e vomito. Possono tuttavia aumentare le secrezioni vaginali e verificarsi alcuni noiosi bruciori di stomaco. Gli estrogeni e il progesterone continuano a modellare la donna, creando le condizioni necessarie ad una buona gestazione. Si registrerà un primo significativo aumento di peso. Si svilupperanno le dimensioni di mammelle e capezzoli e avremo delle alterazioni della pigmentazione a livello delle areole (dove si verificherà anche un aumento delle ghiandole sebacee del Montgomery). Possono inoltre, progressivamente, intensificarsi alcuni fenomeni a carico della cute (cloasma gravidico, linea nigra, strie rubre) e comparire alcune modificazioni vascolari (come gli angiomi).


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