Gestazione per altri (GPA): cos’è e come funziona

Gestazione per altri (GPA): cos’è e come funziona
Ultima modifica 21.03.2023
INDICE
  1. Cos’è
  2. Come funziona?
  3. Perché vi si ricorre
  4. Cosa dice la legge

Cos’è

Cosa s’intende per gestazione per altri (GPA)?

La gestazione per altri è una forma di procreazione assistita nella quale una donna porta avanti una gravidanza per conto di un'altra coppia (cioè gli aspiranti genitori del nascituro) o di un genitore designato. Semplificando ai minimi termini, la donna (formalmente nota come "portatrice gestazionale") mette a disposizione un "utero ospite", mentre un genitore o entrambi forniranno l'ovulo o lo sperma da trasferire tramite fecondazione in vitro (IVF) o inseminazione artificiale.

Come funziona?

Come funziona la gestazione per altri?

Nella gestazione per altri o GPA, una donna accetta di provvedere alla gestazione e al parto per conto di quelli che saranno i genitori del nascituro.

Tecnicamente, l'embrione viene creato utilizzando un ovulo femminile, che può essere di una donatrice terza o del genitore designato, ed il seme di un partner maschile o di un donatore di spermatozoi, prima di essere impiantato con inseminazione intrauterina (IUI) o fecondazione in vitro (IVF).

In ogni caso, gli ovuli non sono mai quelli della portatrice gestazionale, quindi la donna che porta avanti la gravidanza non apporta alcun materiale genetico al bambino che ha in grembo (in altre parole, portatrice gestazionale e nascituro con gestazione per altri non sono geneticamente correlati).

Quali sono le differenze con la maternità surrogata?

Maternità surrogata (traduzione del termine surrogacy, con cui si definisce la pratica in inglese) e gestazione per altri sono sostanzialmente sinonimi.

Per approfondire: Madre Surrogata: Chi è? Come Funziona, Dove è Legale

Per approfondire le procedure mediche che possono essere impiegate per iniziare la gestazione per altri, si consiglia la lettura dei seguenti articoli: 

Perché vi si ricorre

Per quali motivi si ricorre alla gestazione per altri?

Esistono numerose ragioni per cui uno o entrambi gli aspiranti genitori potrebbero desiderare o aver bisogno che qualcun altro conduca per loro una gravidanza. In generale, le persone che vogliono diventare genitori, ma non sono in grado di farlo, poiché è biologicamente impossibile o controindicato dal punto di vista medico, sono buoni candidati per la gestazione per altri.

Alcuni motivi comuni per cui si ricorre alla gestazione per altri includono:

  • La futura madre non ha un utero, presenta malformazioni uterine o ha una condizione medica in cui la gravidanza può mettere in pericolo la sua vita o quella del suo bambino.
  • Il genitore o i genitori designati subiscono ripetuti fallimenti di impianto di fecondazione in vitro o aborti spontanei che non rispondono al trattamento.
  • Il genitore designato è single.

Cosa dice la legge

Gestazione per altri: com’è regolata in Italia

La gestazione per altri è soggetta ad una serie di complesse implicazioni etiche, legali e psicologiche che quest'articolo non ha l'obiettivo di approfondire. Segnaliamo, però, che in Italia la gestazione per altri è vietata e regolamentata dalla legge 40 del 2004: «Norme in materia di procreazione medicalmente assistita». Nel comma 6 dell'articolo 12 si legge: «Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600 mila a un milione di euro». Anche nella maggior parte dei Paesi dell'Unione Europea, la gestazione per altri non è considerata legale.