Gengive gonfie e pruriginose: cause e rimedi

Gengive gonfie e pruriginose: cause e rimedi
Ultima modifica 27.06.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Da che cosa possono dipendere
  3. Accumulo di placca
  4. Bocca secca
  5. Alterazioni ormonali
  6. Reazioni allergiche
  7. Fumo
  8. Parodontite
  9. Le altre cause
  10. Come intervenire
  11. L’importanza dell’igiene orale

Introduzione

Molti pensano che sia normale che le gengive sanguinino e prudano un po': in realtà, non è così, infatti, le gengive sane non sono né arrossate, né gonfie, né pruriginose e sicuramente non lasciano fuoriuscire quantità di sangue, per quanto piccole. Da che cosa possono dipendere allora questi disturbi e come intervenire per risolverli?

Da che cosa possono dipendere

Le gengive gonfie e pruriginose sono un problema piuttosto comune, ma non per questo da sottovalutare. Infatti, se trascurata questa condizione può portare a un grado di sofferenza maggiore e innescare problematiche più serie. Di base c'è quasi sempre uno stato di infiammazione e/o irritazione che può dipendere da tante cause diverse. Consultare uno specialista è sempre la soluzione migliore in questi casi, sia per identificare l'origine esatta del problema sia per impostare i trattamenti più adeguati. Ecco comunque i fattori scatenanti principali.

Accumulo di placca

La placca dentale è una biopellicola incolore e appiccicosa formata da residui alimentari e da batteri tenacemente adesi tra di loro e alle superfici dentali. Si forma proprio dalla combinazione di cibo, muco e batteri, quando non si spazzolano a sufficienza e in modo corretto i denti. Se la placca non viene eliminata costantemente, calcifica (poiché la saliva è ricca di sali di calcio) e diventa tartaro: un materiale molto duro che non si rimuove con il semplice spazzolamento. Ebbene, placca a tartaro possono aumentare la sensibilità gengivale e causare prurito e sanguinamento.

Bocca secca

A causare problemi alle gengive può essere anche la secchezza delle fauci. Se non si produce abbastanza saliva e la bocca non è sufficientemente umida, infatti, possono subentrare problemi come irritazione, sensibilità gengivale, prurito. A loro volta, le mucose secche possono dipendere da diversi fattori, come l'invecchiamento, l'ansia e lo stress, l'uso di farmaci come quelli usati per trattare l'ipertensione, la depressione o i problemi di controllo della vescica, danni ai nervi delle ghiandole salivari, chemioterapia, radiazioni.

Alterazioni ormonali

Non è un caso che prurito, sanguinamento e irritazione alle gengive siano più frequenti prima delle mestruazioni, durante la gravidanza e in menopausa. Questi momenti, infatti, sono tutti caratterizzati da alterazioni ormonali e i cambiamenti ormonali possono sia rendere il tessuto più sensibile alla placca sia aumentare il flusso sanguigno della bocca. 

Reazioni allergiche

Anche entrare in contatto con una sostanza alla quale si è allergici potrebbe irritare e infiammare le gengive, causando prurito, sanguinamento e gonfiore. Quindi, se si è soggetti a questi disturbi dopo aver mangiato determinati alimenti, è meglio verificare l'eventuale presenza di allergie. Attenzione anche a certi dentifrici: in alcuni casi, l'allergia dipende da composti chimici che si trovano al loro interno. In caso di reazione allergica, si potrebbero avere anche occhi rossi o lacrimanti, naso che cola, orticaria generalizzata, difficoltà a respirare.

Fumo

Le sigarette - normali ed elettroniche - non nuociono solo ai polmoni, ma alla salute di tutto l'organismo, inclusa quella della bocca. Alcune sostanze contenute al loro interno, fra cui la nicotina, infatti, hanno un potere irritante e favoriscono l'infiammazione delle gengive, che dunque potrebbero arrossarsi, prudere e sanguinare.

Parodontite

Alla base dell'irritazione alle gengive possono esserci malattie specifiche, come la parodontite, ossia un'infezione che colpisce il parodonto, l'insieme delle strutture preposte a sostegno dei denti, scatenata quasi sempre da un'insufficiente pulizia dei denti. Questa malattia rende le gengive sensibili, pruriginose e gonfie. Può anche causare alitosi e sanguinamento durante lo spazzolamento o l'uso del filo interdentale.

Qui un approfondimento sulla malattia gengivale

Anche i colori che assumono le gengive possono dire molto sul loro stato di salute. Ecco cosa significano.

Le altre cause

Fra le cause delle gengive pruriginose e sanguinanti possono esserci anche:

Come intervenire

Per trattare questo disturbo, l'ideale è risolvere la causa sottostante. Per esempio, in caso di digrignamento può essere indicato l'uso di un bite, mentre in caso di placca e tartaro si può procedere con trattamenti professionali di igiene e pulizia delle radici. Ecco perché è importante rivolgersi al dentista che, dopo aver individuato l'origine delle gengive gonfie e sanguinanti, può prescrivere la soluzione migliore. In particolare, bisogna rivolgersi con urgenza allo specialista quando i sintomi sono persistenti e prolungati: se sono occasionali e temporanei, invece, si può chiedere sì un consulto, ma con maggiore calma.

L’importanza dell’igiene orale

Per avere gengive e denti sani e ridurre il rischio di problematiche a loro carico è fondamentale curare l'igiene orale, pulendo i denti almeno due-tre volte al giorno, con delicatezza, all'esterno e all'interno, sulla parte masticante e fra un dente e l'altro, compiendo un movimento verticale dalle radici verso le estremità, per circa due minuti. In aggiunta, occorre usare filo interdentale o scovolino una volta al giorno, per eliminare i residui di cibi che si accumulano fra un dente e l'altro. È fondamentale anche prendere l'abitudine di sottoporsi a regolari sedute di igiene orale professionale, necessarie per eliminare la placca dentale e il tartaro. In linea di massima, se non ci sono problemi, la frequenza ideale è ogni sei mesi, ma il professionista indicherà la frequenza più indicata in relazione al caso specifico.