Freddo: Effetti Sulla Salute e Rischi

Freddo: Effetti Sulla Salute e Rischi
Ultima modifica 16.11.2020
INDICE
  1. Malattie Invernali: È Colpa del Freddo?
  2. Ruolo del Freddo
  3. Conseguenze sulla Salute
  4. Chi Rischia di Più
  5. Malattie Favorite dal Freddo
  6. Malattie Aggravate dal Freddo
  7. Malattie Causate dal Freddo
  8. Cosa Fare per Difendersi dal Freddo

Malattie Invernali: È Colpa del Freddo?

L'associazione tra freddo e malanni invernali è spesso scontata: raffreddore, mal di gola, tosse, febbre, influenza e sindromi parainfluenzali sono generalmente più comuni in questa stagione.

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In realtà, le basse temperature ambientali, la pioggia, il vento, il ghiaccio e la neve, non sono direttamente responsabili delle epidemie influenzali o delle altre infezioni respiratorie, ma possono avere un impatto negativo sul nostro organismo.

Perché in Inverno ci si Ammala di Più?

Se da aprile ad ottobre, le malattie da raffreddamento sono sporadiche, da novembre a marzo diventano molto frequenti. Da un lato, le basse temperature, gli sbalzi climatici e il vento mettono a dura prova le organismo e le sue difese naturali; dall'altro, in inverno si tende ad assumere una serie di comportamenti che favoriscono la diffusione di virus e batteri.

Ruolo del Freddo

I fattori climatici e gli sbalzi di temperatura non sono la causa diretta dei malanni invernali, ma possono concorrere a rendere meno efficienti le difese immunitarie e possono aumentare le possibilità di contrarre il raffreddore o l'influenza (1). Esistono, infatti, diversi altri fattori di rischio che, con effetto cumulativo, creano le condizioni ideali alla diffusione di queste infezioni o alla maggiore suscettibilità a contrarre le stesse.

Luoghi chiusi, affollati e caldi

Con il freddo, si tende a stare prevalentemente al chiuso, in ambienti riscaldati; spesso, si frequentano luoghi affollati o dove stazionano altre persone. In questi contesti, i virus che causano il raffreddore o l'influenza trovano il loro habitat, continuano a proliferare e possono diffondersi più facilmente. A facilitare il contagio sono le goccioline di saliva (droplets) che i portatori di virus e batteri emettono starnutendo, ridendo o anche solo parlando, senza essere consapevoli di avere una malattia in incubazione.

Per approfondire Droplets: Significato, Distanza, Dimensioni e Malattie Trasmesse

Stress termici

L'azione di determinati virus e batteri è facilitata dagli sbalzi termici tipici soprattutto dei mesi autunnali e tardo-invernali e dalle temperature rigide, pressoché costanti da dicembre a febbraio. Ciò significa che da fine ottobre a marzo circa, le difese dell'organismo sono chiamate a svolgere un super lavoro per respingere gli attacchi esterni.

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Tre elementi caratteristici di questo periodo ostacolano, infatti, l'azione delle cellule cigliate presenti nell'apparato respiratorio, soprattutto nel naso e nella trachea:

  • Il freddo: la temperatura e l'umidità possono influire sul rischio di contrarre un'infezione delle vie respiratorie. Uno studio scientifico ha evidenziato, in particolare, che i virus diffondono più facilmente in presenza di un clima freddo e secco (2) sia all'esterno, che all'interno (a causa del riscaldamento);
  • Le variazioni climatiche: si verificano spesso nell'arco di poche ore (o fra giorno e notte). Le correnti di vento secco comportano una disidratazione delle vie aeree, mentre l'arrivo di aria fredda e umida possono contribuire a disturbi dell'apparato respiratorio, mialgia, dolori alle articolazioni, mal di testa e problemi digestivi;
  • Gli sbalzi termici: sono inevitabili quando dagli ambienti molto caldi si esce all'aria gelida e viceversa. A tal proposito, si dovrebbe prestare attenzione all'aumento della sudorazione in presenza di riscaldamento: se si passa in un ambiente molto freddo, senza adeguare l'abbigliamento, può favorire le malattie da raffreddamento.

A ricavarne vantaggio, sono i virus - agenti eziologici principali del malattie da raffreddamento, basti pensare a influenza e raffreddore - che trovano le condizioni ideali per proliferare e diventare più aggressivi. Solo in una minoranza di casi, invece, sono implicati i batteri, che tendono a replicare soprattutto in condizioni calde e umide.

Si sta poco all’aria aperta

L'esposizione ai raggi solari stimola positivamente tutte le funzioni dell'organismo, inclusi i meccanismi di termoregolazione e di difesa. In inverno, le occasioni per stare all'aria aperta si riducono: meno ore diurne e meno tempo trascorso all'aperto significano meno esposizione alla luce solare, utile, tra l'altro, per la sintesi della vitamina D, che contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario (3).

L'importante non è stare al caldo, ma proteggersi in modo adeguato quando si esce: indossare abiti caldi, ma traspiranti per non sudare, evitare le ore più fredde della giornata, indossare una sciarpa per riparare naso e gola.

Le persone tendono anche ad essere meno attive quando fa freddo. Sebbene non sia chiaro esattamente se o come l'esercizio fisico aumenti l'immunità a determinate malattie, e non esistano prove concrete, ci sono diverse teorie, come ad esempio:

  • Migliora la circolazione, consentendo ai globuli bianchi di rilevare e combattere un'infezione più velocemente;
  • L'aumento della temperatura corporea durante e subito dopo un allenamento può ostacolare la crescita dei batteri, in modo simile a ciò che accade quando si ha la febbre. Questo aumento della temperatura può aiutare il corpo a combattere meglio le infezioni;
  • Abbassa i livelli di ormoni dello stress, riducendo le possibilità di ammalarsi (4).

La dieta è sbilanciata e si beve di meno

In inverno, la voglia di mangiare cibi caldi e sostanziosi e la minor varietà di ortaggi inducono ad adottare uno stile alimentare meno equilibrato. In questo modo, ci si priva delle vitamine e dei sali minerali contenuti in abbondanza in frutta e verdura e fondamentali per sostenere le funzionalità del nostro sistema di difesa, proprio quando ne avrebbe maggior bisogno.

Con il freddo, poi, lo stimolo della sete diminuisce, inducendo a bere meno acqua. La corretta idratazione è molto importante per mantenere efficienti le mucose delle vie respiratorie e per eliminare le tossine che influiscono sull'organismo.

Conseguenze sulla Salute

Le basse temperature esercitano un'azione specifica sull'organismo e, in particolare, sull'apparato respiratorio, con varie conseguenze per la salute.

Le ciglia diventano inefficienti

Il freddo agisce innanzitutto sulle cellule cigliate, ossia migliaia di microscopici filamenti che rivestono le mucose delle vie respiratorie (soprattutto naso e trachea) e respingono eventuali agenti infettivi introdotti attraverso l'aria che penetra dall'esterno.

Queste cellule sono responsabili della cosiddetta "clearance muco-ciliare": in condizioni normali, le ciglia di queste particolari cellule si muovono in maniera precisa e cadenzata, spingendo verso l'esterno o l'apparato digerente il muco presente nelle vie aeree e, con esso, anche i microrganismi, le polveri e gli agenti dannosi intrappolati al suo interno.

Nella stagione fredda, questo delicato meccanismo di filtro e protezione delle vie respiratorie s'inceppa più facilmente:

  • Sia quando si sta all'aperto, per via dell'umidità e dell'abbassamento della temperatura;
  • Sia negli ambienti chiusi, se surriscaldati e non adeguatamente umidificati.

Il risultato è che il muco con il suo carico di particelle nocive non riesce ad essere espulso con facilità dall'organismo e finisce con il ristagnare, favorendo la comparsa di irritazioni, infezioni e infiammazioni.

Per limitare il rischio, è bene respirare attraverso il naso, che nei confronti dell'aria inspirata svolge una triplice funzione:

  • Umidifica: grazie al muco secreto delle ghiandole; se fosse troppo secca, l'aria potrebbe avere un effetto irritante sulle vie respiratorie;
  • Filtra: il muco intrappola la polvere e gli agenti dannosi in essa sospesi; successivamente, le ciglia con i loro movimenti provvedono a condurle all'esterno;
  • Riscalda: le fosse nasali sono rivestite da un tessuto spugnoso che contiene sangue, che ha il compito di cedere calore.

Lo sapevate che…

Il CATARRO è una tipologia di muco che si sviluppa tipicamente durante un processo infiammatorio. Questa secrezione è prodotta dalle ghiandole annesse alla mucosa delle vie respiratorie. A differenza del muco secreto nelle normali condizioni fisiologiche, avente le funzioni di lubrificare le pareti e di facilitare l'eliminazione di agenti esterni che penetrano nell'organismo, il catarro risulta più abbondante, denso ed appiccicoso.

Il freddo indebolisce le prime vie aeree

Le basse temperature raffreddano naso e gola esattamente come fanno con altre zone del corpo (es. mani e piedi). Di conseguenza, risultano irritati e più vulnerabili.

La letteratura scientifica (5) ha evidenziato come il naso sia l'ambiente ideale per la proliferazione di molti virus, tra cui i rhinovirus, grazie alla sua temperatura più fresca: se la temperatura corporea basale è tipicamente di 36,8°C, quella nasale raggiunge i 33°C.

Il riscaldamento disidrata le mucose

Oltre a facilitare la trasmissione degli agenti infettivi, gli ambienti chiusi sono rischiosi anche per un'altra ragione: il riscaldamento. Questo rende l'aria secca, quindi disidrata le mucose dei setti paranasali.

Le mucose rappresentano una delle barriere principali contro virus e batteri; se non sono adeguatamente idratate, non possono produrre il muco necessario ad intrappolare i potenziali patogeni. Inoltre, quando l'aria troppo secca facilita la diffusione dei virus: trovando meno droplets a cui legarsi, le particelle virali rimangono più a lungo in sospensione nell'aria; di norma, infatti, le microparticelle di acqua le farebbero precipitare. Di conseguenza, il rischio di contagio aumenta.

Senza dimenticare, poi, che in inverno quando il riscaldamento è acceso, per evitare di far entrare il freddo e non disperdere il calore apriamo meno le finestre e non arieggiamo a sufficienza gli ambienti.

La termoregolazione va in tilt

I passaggi da ambienti caldi ad ambienti freddi alterano il meccanismo di termoregolazione, che ha il compito di mantenere il sangue alla giusta temperatura, ricorrendo alla produzione e alla dispersione del calore. In condizioni normali, la temperatura corporea rimane costante intorno ai 36,8°C, soglia che garantisce il benessere e le normali funzioni dell'organismo. Se il sistema la temperatura corporea varia come accade nella stagione fredda, le difese immunitarie s'indeboliscono.

Il film idrolipidico si altera

L'impatto con il freddo compromette il film lipidico, costituito prevalentemente da acqua e grassi, che riveste la superficie esterna della pelle e ha una funzione protettiva di barriera.

Chi Rischia di Più

Freddo: le persone più a rischio

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Alcune persone sono più vulnerabili ai disturbi del raffreddamento, si ammalano con più frequenza e/o incorrono in sintomi più severi.

In particolare, si tratta di:

  • Neonati e bambini di età inferiore ai 5 anni: hanno un sistema immunitario ancora immaturo, dunque meno reattivo;
  • Anziani e soggetti con malattie acute o croniche: sono considerati più vulnerabili alle infezioni di vario tipo, perché già debilitati.

Anche le persone con abitudini di vita poco salutari (come la sedentarietà, il fumo di sigaretta e la dieta poco varia e sregolata) e quelle molto stressate possono avere meccanismi di difesa non completamente efficienti. In inverno, hanno un ruolo negativo anche trascorrere poco tempo all'aria aperta, vivere in ambienti troppo riscaldati, abitare in città molto inquinate e coprirsi eccessivamente.

Nell'insieme, si tratta di elementi che possono ridurre l'attività delle cellule deputate alla difesa dell'organismo, rendendolo più esposto all'attacco di agenti esterni che peggiorano la capacità di adattarsi alle condizioni meteorologiche esterne.

Nota bene

Anche le persone giovani e sane possono subire conseguenze sulla salute, a volte gravi, se esposte a temperature eccessivamente basse senza le opportune precauzioni.

Malattie Favorite dal Freddo

Cosa e quali sono le Malattie da Raffreddamento

Con malattie da raffreddamento s'indicano malanni e disturbi delle vie respiratorie, spesso causati da virus o batteri, che tendono a comparire soprattutto nella stagione fredda. In realtà, queste problematiche possono manifestarsi in ogni periodo dell'anno, ma la loro diffusione è nettamente più elevata durante inverno e autunno.

Le principali malattie del raffreddamento sono:

Per quanto riguarda i sintomi, sono comunemente associati al freddo:

Anche l'andamento della pandemia di COVID-19 conferma come l'organismo sia maggiormente suscettibile alle infezioni delle vie respiratorie durante i mesi più freddi.

Malattie Aggravate dal Freddo

Quando si parla di disturbi invernali, si pensa subito a raffreddore, mal di gola e tosse. In realtà, la stagione fredda può associarsi a una serie di problematiche diverse che non riguardano l'apparato respiratorio. Infatti, l'esposizione alle basse temperature può peggiorare i sintomi di alcune malattie o provocarne la comparsa.

Sintomi e Disturbi che peggiorano in inverno

Il freddo eccessivo, specie se associato ad avverse condizioni meteorologiche, può peggiorare condizioni di salute concomitanti o aggravare patologie croniche, come:

Con l'arrivo del freddo è possibile, inoltre, la riacutizzazione della sintomatologia di:

Malattie Causate dal Freddo

Patologie da Freddo

Le cosiddette patologie da freddo possono comparire quando le temperature sono molto basse, soprattutto se le misure di protezione sono inadeguate e le condizioni atmosferiche sono estreme (es. bufere di neve, vento freddo, alti tassi di umidità).

Vengono considerate patologie da freddo:

  • Irritazioni cutanee (es. dermatite da freddo);
  • Disturbi muscolo-scheletrici;
  • Geloni;
  • Congelamento lieve o grave degli arti;
  • Ipotermia accidentale (assideramento);
  • Lesioni e traumatismi, specialmente da cadute dovute al suolo ghiacciato e incidenti stradali.

Cosa Fare per Difendersi dal Freddo

Raccomandazioni per la Stagione Invernale

  • Riscaldare gli ambienti interni;
  • Usare un abbigliamento adeguato sia negli ambienti interni, sia all'esterno;
  • Fare attenzione al rischio di cadute in caso di ghiaccio e neve;
  • Fare attenzione agli sbalzi di temperatura quando si passi da un ambiente più caldo ad uno più freddo e viceversa.

All'aperto:

  • Proteggere viso e mani con sciarpe, berretto o cappello e guanti;
  • Indossare scarpe antiscivolo in caso di neve o formazione di ghiaccio;
  • Nel caso si stia organizzando un viaggio in auto non dimenticare di portare con sé coperte e bevande calde e di dotare l'autovettura di catene o pneumatici da neve;
  • In caso di temperature esterne eccessivamente basse, è consigliabile uscire nelle ore meno fredde della giornata, evitando le prime ore del mattino o quelle serali.

In caso di patologie croniche e acute concomitanti:

  • Evitare gli sforzi fisici;
  • Evitare le esposizioni prolungate alle temperature molto basse;
  • Consultare il medico per eventuali aggiustamenti della terapia e, per prevenire le epidemie influenzali, fare la vaccinazione anti-influenzale per prevenire i rischi di complicanze.
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Una sana alimentazione ricca di frutta e verdura e assumere pasti e bevande calde aiutano a proteggersi dal freddo. Gli alcolici andrebbero evitati perché non aiutano a difendersi dal freddo; al contrario, favoriscono una maggiore dispersione del calore prodotto dal corpo.

Microclima domestico

In casa, è ideale mantenere le seguenti condizioni:

  • Temperatura: 18-22° C

La temperatura degli ambienti interni andrebbe regolata, in modo che sia conforme agli standard consigliati per le temperature invernali (generalmente intorno ai 18- 22°C).

  • Umidità relativa: 40-50%

L'aria troppo secca può irritare le vie aeree, soprattutto se soffri di asma o malattie respiratorie; per evitarla è possibile utilizzare un umidificatore o posizionare una vaschetta di acqua sul termosifone. L'umidità eccessiva, al contrario, può provocare condense e favorire la formazione di muffe.

Per quanto riguarda il riscaldamento, è opportuno:

  • Provvedere ad una regolare manutenzione dell'impianto di riscaldamento e pulizia delle canne fumarie. Per quanto riguarda i riscaldamenti a combustione (caminetti, caldaie o stufe a gas) è bene far circolare l'aria nella stanza per evitare intossicazioni da monossido di carbonio;
  • Utilizzare correttamente le stufe elettriche o altre fonti di calore elettriche per evitare il rischio di folgorazioni o scottature.
  • Se possibile, migliorare l'isolamento termico.

Per evitare la trasmissione di infezioni, infine, è importante assicurare un regolare ricambio d'aria, soprattutto quando si soggiorna con persone malate. Per cambiare l'aria viziata nella stanza, basta aerare per pochi minuti.

Consulta anche: Come Prevenire l'Influenza Stagionale

Bibliografia

(1) Roussel M, Pontier D, Cohen JM, Lina B, Fouchet D. Quantifying the role of weather on seasonal influenza. BMC Public Health. 2016;16:441.

(2) Ikäheimo TM, Jaakkola K, Jokelainen J, et al. A decrease in temperature and humidity precedes human rhinovirus infections in a cold climate. Viruses. 2016;8(9).

(3) Aranow C. Vitamin D and the immune system. J Investig Med. 2011;59(6):881-6.

(4) S. National Library of Medicine: MedlinePlus. Exercise and immunity. Updated March 4, 2020.

(5) Jacobs SE, Lamson DM, St George K, Walsh TJ. Human rhinoviruses. Clin Microbiol Rev. 2013;26(1):135-62.

Come difendersi dal freddo – Guida per la prevenzione. Ministero della Salute website.

Centers for Disease Control and Prevention. Healthy Habits to Prevent the Flu Center for Disease Control (CDC) website.

Common Colds: Protect Yourself and Others. Center for Disease Control (CDC) website.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici