Fratture Metatarsali da Stress: Cosa sono, Prevenzione e Cura

Fratture Metatarsali da Stress: Cosa sono, Prevenzione e Cura
Ultima modifica 18.01.2021
INDICE
  1. Fratture da stress metatarsali: cosa sono
  2. Sport che espongono maggiormente al rischio
  3. Come prevenirle con lo stretching

Le fratture metatarsali causate dallo stress sono piuttosto frequenti tra gli sportivi e tra coloro che compiono sforzi elevati prolungati. A essere colpiti, in particolar modo, runner e chi ha il piede piatto o cavo.

Fratture da stress metatarsali: cosa sono

Il metatarso è una parte dello scheletro del piede composta da cinque ossa lunghe e sottili, disposte parallelamente. Può essere soggetto a diversi tipi di lesioni, tra cui quelle da stress.

Le fratture metatarsali da stress, a differenza di altre, non hanno come causa un evento traumatico specifico o la carenza di alcune sostanze nel tessuto osseo, ma sono scatenate da una usura progressiva della zona interessata, dovuta a sollecitazioni ripetute e cicliche che superano la resistenza intrinseca dell'osso sano. A farle comparire può essere anche un allenamento svolto in modo sbagliato o con una postura non idonea che, se prolungata nel tempo, rischia di causare questo e altri problemi.

Il metatarso colpito più spesso da fratture da stress è il secondo, ma non è rara nemmeno l'incidenza del fenomeno sul terzo e quarto. Meno frequente, invece, sul primo e sul quinto.

Il dolore riconducibile anche dopo molto tempo a questa causa può aumentare a causa delle condizioni meteo.

Sintomi

Non è sempre immediato capire quando si sia di fronte a una simile situazione, ma esistono alcuni segnali che, se compaiono, è necessario approfondire. Il primo è la presenza di un rigonfiamento sul dorso del piede, accompagnato da un arrossamento e a volte, ma non sempre, da un innalzamento della temperatura della cute nella zona interessata. Premendo leggermente sull'area, inoltre, si può sentire dolore e, se si prova a muovere il piede, potrebbe comparire una limitazione della funzionalità, fino al livello di riscontrare difficoltà a camminare.

Diagnosi

Se si ha il dubbio di avere una frattura da stress metatarsale è necessario sottoporsi a una radiografia dopo due o tre settimane dal trauma, in modo che l'esame possa evidenziarla con certezza. Se ciò non avviene ma permane il dubbio, è utile sottoporsi a una risonanza magnetica. La tac, invece, può essere più indicata durante il follow up.

Terapia

Se la diagnosi conferma i dubbi e ci si trova a dover fare i conti con una frattura da stress metatarsale, la terapia consiste principalmente nell'osservare un periodo di riposo, stabilito come durata dal proprio medico a seconda della gravità della situazione. Nella fase acuta potrebbe essere necessario aiutarsi anche con ghiaccio e terapia anti-infiammatoria.

Per quanto riguarda la fase di riabilitazione, prima di tornare a pieno regime sarà necessario utilizzare scarpe ortopediche e stampelle. Anche magnetoterapia e una terapia con le onde d'urto possono velocizzare i tempi di recupero.

Sport che espongono maggiormente al rischio

Le attività sportive inclini a generare fratture da stress metatarsali sono diverse. I runner sono sicuramente gli atleti più colpiti, al pari di coloro che si dedicano alla marcia e al ballo. Tuttavia, questo tipo di infortunio può interessare chiunque, anche chi non pratica sport ad alti livelli, ma si limita a una lunga camminata con scarpe inadatte.

Anche le attività quotidiane più banali, inoltre, possono causare questo trauma, se presuppongono uno sforzo fisico maggiore del solito o prolungato nel tempo, come un trasloco o un lavoro domestico particolarmente intenso.

Inoltre, alcune leggere anomalie anatomiche come un piede cavo o un piede piatto possono aumentare ulteriormente il rischio.

Il piede piatto è una conformazione del piede caratterizzata dall'appiattimento della volta plantare e dalla valgo-pronazione del calcagno e può contribuire all'insorgenza di problemi a caviglie e ginocchia.

Il piede cavo è una malformazione congenita o acquisita che consiste in una eccessiva accentuazione dell'altezza dell'arcata plantare.

Come prevenirle con lo stretching

Per evitare di incorrere in una frattura da stress è fondamentale, quando si fa sport, l'uso di una scarpa adatta all'attività che si sta compiendo, supportata anche da un eventuale plantare ad hoc.

Inoltre, uno dei modi più efficaci per scongiurare il più possibile le fratture da stress è praticare esercizi di stretching prima e dopo l'allenamento, soprattutto se si soffre di tendine d'Achille leggermente retratto o piede piatto o cavo.

Ecco alcuni esercizi di stretching utili.

Sollevamento della punta

  • Sedersi su una sedia con la schiena dritta e i piedi appoggiati al pavimento.
  • Alzare i talloni e tenere le punte dei piedi fisse a terra.
  • Premere leggermente e tenere la posizione per alcuni secondi.
  • Tornare alla posizione di partenza e ripetere l'esercizio 10 volte.

Stretching al tendine di Achille

  • Da posizione eretta, mettersi di fronte a un muro, con le braccia protese in avanti e i palmi sulla superficie verticale.
  • Stendere una gamba dietro di sé e piegare il ginocchio opposto, assicurandosi di tenere entrambi i talloni poggiati al pavimento.
  • Piegare i fianchi fino ad allungare il tendine di Achille e il muscolo del polpaccio, portandoli entrambi in trazione.
  • Tenere la posizione per 30 secondi e tornare a quella di partenza.
  • Cambiare gamba.
  • Ripetere l'esercizio tre volte per lato.