Ultima modifica 21.01.2020

Fitosteroli nella Dieta

I fitosteroli sono componenti naturali della dieta umana; si ritrovano in ottime quantità negli oli vegetali, nella frutta a guscio e nei cereali.

Nei paesi occidentali l'apporto di fitosteroli con la dieta è simile a quello di colesterolo (150-400 mg/die) ed aumenta di circa un 50% nei vegetariani. Queste sostanze - strutturalmente e funzionalmente simili al colesterolo animale - non vengono normalmente assorbite, se non in piccolissima parte, a livello intestinale.

Effetti sul Colesterolo

Fitosteroli effetti collateraliNumerose evidenze scientifiche e cliniche hanno dimostrato che i fitosteroli esercitano una significativa azione ipocolesterolemizzante; sono in grado, cioè, di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, soprattutto riducendone l'assorbimento enterico.


Tramite una regolare assunzione di circa due grammi di fitosteroli al giorno - sia essa di natura puramente alimentare o integrata con specifici supplementi - è possibile ridurre la colesterolemia LDL in misura variabile tra l'8 ed il 15%.


Questa ormai nota caratteristica contribuisce a rendere di grande attualità i prodotti arricchiti con fitosteroli, sostenuti da martellanti campagne pubblicitarie e acquistabili liberamente presso i comuni supermercati. Il tutto con la convinzione che i fitosteroli rappresentino un toccasana per la salute del cuore e delle arterie. Non a caso il colesterolo alto è considerato - anche se in misura inferiore rispetto al passato - un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari (prima causa di morte nel mondo industrializzato).

Effetti Collaterali

Esaminando la letteratura sui fitosteroli, ci si può imbattere facilmente in alcuni studi che li accusano - in determinate circostanze - non solo di essere inefficaci nella riduzione del rischio cardiovascolare, ma addirittura di favorire i processi aterosclerotici aumentando la suscettibilità a infarto miocardico, ictus e ad altre malattie di natura cardiovascolare. Questo effetto collaterale è insito nella piccola quota di fitosteroli assorbita a livello intestinale e nel conseguente aumento dei loro livelli plasmatici.


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Sitosterolemia familiare

Se prendiamo in esame una rara patologia genetica, nota come sitosterolemia familiare, ci accorgiamo dei possibili effetti collaterali di queste sostanze. I soggetti che ne sono affetti presentano un esaltato assorbimento intestinale di fitosteroli, aggravato da una ridotta escrezione biliare degli stessi. Il triste risultato è un aumento delle concentrazioni ematiche e tissutali di fitosteroli, responsabile di patologie cardiovascolari particolarmente gravi che insorgono prematuramente nonostante la colesterolemia sia normale o solo leggermente aumentata.

Questa osservazione ha sollevato l'ipotesi - confermata da alcuni studi e smentita da altri - che un modesto aumento delle concentrazioni ematiche di fitosteroli possa produrre effetti aterogeni. Di conseguenza, un eccessivo apporto alimentare cronico - specie nella popolazione con un'innata predisposizione al loro assorbimento (soggetti eterozigoti per il gene che causa sitosterolemia) - potrebbe favorire la comparsa delle stesse malattie che ci si propone di prevenire con il loro utilizzo. Tutto ciò, ovviamente, non viene accennato durante la promozione televisiva dei prodotti a base di fitosteroli, né tantomeno sulle loro etichette.

Sebbene l'argomento sia ancora dibattuto, e il rischio considerato molto basso nella popolazione sana, sarebbe comunque opportuno che gli affezionati utilizzatori di questi prodotti fossero messi a conoscenza dei possibili rischi, per quanto remoti, di tale pratica.


Bibliografia: effetti collaterali dei fitosteroli