Febbre Spaccaossa: cos’è e come si prende la febbre dengue?
Cos’è
Cos’è la Febbre Spaccaossa?
Febbre spaccaossa è una malattia infettiva causata dal virus dengue e trasmessa all'uomo da zanzare Aedes infette.
Nota anche come febbre rompiossa o dengue classica, la febbre spaccaossa può essere sospettata se qualcuno viene punto dall'insetto e all'improvviso manifesta un aumento della temperatura corporea, a cui seguono cefalea, forti dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee di tipo maculo-papulose, nausea, vomito e altri disturbi gastro-intestinali. Circa 1 persona su 20 che viene infettata dalla dengue sviluppa sintomi gravi e potenzialmente pericolosi per la vita: questa forma è chiamata febbre dengue emorragica.
Oggi, la dengue è endemica nelle aree del Mondo a clima tropicale e subtropicali (Sud-Est Asiatico, Africa, Oceania, America Centrale e Meridionale), ma le zanzare Aedes si adattano facilmente a diversi ambienti, pertanto possono diffondere l'infezione anche in Europa e Nord America durante i mesi estivi. Anche i viaggiatori che s'infettano all'estero e ritornano in Italia o nel loro Paese di residenza possono determinare focolai di malattia.
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stimano che ogni anno fino a 400 milioni di persone vengono infettate dal virus dengue.
Febbre spaccaossa: perché si chiama così?
Febbre spaccaossa è un termine utilizzato come sinonimo di dengue (nota anche come febbre dengue); in particolare, coincide con la variante classica della malattia (cioè la forma benigna). All'esordio della dengue classica, si presentano mialgie, lombalgia e dolori di elevata intensità alle gambe e alle articolazioni, sintomi che giustificano la denominazione della malattia come febbre rompiossa o spaccaossa.
Come si prende
Cosa provoca la Febbre Spaccaossa?
La febbre spaccaossa (dengue classica) è causata dal virus dengue (DEN), un agente patogeno appartenente al genere Flavivirus.
Per approfondire: Virus DengueFebbre Spaccaossa: come si trasmette la Dengue?
- La trasmissione della febbre spaccaossa avviene attraverso la puntura di una zanzara femmina infetta, appartenente genere Aedes: sia le Aedes aegypti confinate soprattutto in aree tropicali e sub-tropicali, che le Aedes albopictus (comunemente chiamata "zanzara tigre") presenti anche alle nostre latitudini sono implicate nell'insorgenza della malattia. In Africa, diverse altre zanzare sono state indicate come potenziali vettori per il virus dengue. Le zanzare Aedes, a differenza delle Anopheles (che tramettono, invece, la malaria), pungono nelle ore diurne, soprattutto dopo l'alba e prima del tramonto.
- Le zanzare entrano in contatto con l'agente virale pungendo esseri umani o animali infetti e rimangono portatrici di dengue per tutto il loro ciclo vitale.
- I soggetti che contraggono l'infezione (sintomatici o asintomatici) fungono temporaneamente da serbatoi del virus dengue e la zanzara che consuma un pasto ematico su un ospite viremico (cioè che si trova nel periodo infettivo, in cui il virus della dengue circola nel sangue) può trasmettere l'agente virale dopo 1-3 settimane.
- Il virus dengue non si trasmette direttamente da persona a persona, ma soltanto attraverso la puntura di zanzare Aedes infette. Le epidemie sono sostenute, quindi, dalla trasmissione uomo-zanzara-uomo.
Febbre Spaccaossa: si può contrarre più di una volta
Al superamento della febbre dengue, segue un'immunità persistente verso lo specifico sierotipo del virus infettante; nei confronti degli altri tre sierotipi virali, invece, la difesa immunitaria è solo parziale e temporanea.
Sintomi
Come si manifesta la Febbre Spaccaossa?
La febbre spaccaossa si manifesta dopo un periodo di incubazione di 3-15 giorni (in media, i sintomi iniziano da quattro a sei giorni dopo che una persona è stata infettata dal virus) e può durare fino a due settimane prima di risolversi.
I principali sintomi della febbre dengue sono una febbre improvvisa e molto alta (fino a 40°C) e almeno due dei seguenti:
- Forte mal di testa
- Forte dolore dietro gli occhi
- Dolori articolari
- Dolore muscolare e/o osseo
- Basso numero di globuli bianchi
La febbre e gli altri sintomi persistono per 48-96 ore. Segue un periodo di apiressia e apparente benessere della durata di circa 24 ore.
In corrispondenza di un secondo rialzo termico, si presenta un'eruzione cutanea di tipo maculo-papulare che diffonde dal tronco alle estremità e al viso e consiste in macchie piatte e rosse (simili a quello del morbillo) che tendono a confluire e prudere.
Possono verificarsi, inoltre, disturbi gastrointestinali e sintomi respiratori, come tosse, faringodinia e rinorrea. Talvolta, compaiono lievi manifestazioni emorragiche (sanguinamento del naso e delle gengive); i capillari rotti causano piccole macchie rosse o viola sulla pelle note come petecchie.
I bambini molto piccoli che non sono mai stati infettati dalla dengue tendono ad avere sintomi meno gravi rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, oppure potrebbero non avere sintomi o non essere tipici della dengue. Allo stesso tempo, le persone che hanno un sistema immunitario compromesso o che sono state infettate in precedenza dalla dengue hanno maggiori probabilità di avere sintomi più gravi.
Per approfondire: Dengue: Cos’è? Sintomi, Cause e CuraDiagnosi
- I sintomi della febbre spaccaossa (dengue classica) sono evidenti e dovrebbero indurre a consultare immediatamente un medico. Se ci si trova in una parte del Mondo in cui la malattia è endemica e sei stato punto da una zanzara, assicurarsi di consultare un medico.
- Se si sviluppano sintomi dopo aver viaggiato in un'area in cui prospera il virus dengue, fornire al medico anche i dettagli del proprio viaggio: dove si è stati, per quanto tempo e quanto recentemente. Se sono trascorse più di due settimane dall'ultima volta che si è stati punti da una zanzara, è improbabile che si abbia contratto la dengue.
- Per una diagnosi definitiva della febbre dengue sarà necessario un esame del sangue per verificare la presenza del virus reale o degli anticorpi prodotti in risposta all'infezione.
Febbre Spaccaossa: come viene diagnosticata?
La diagnosi della febbre spaccaossa è stabilita sulla base dei sintomi, ma può essere confermata isolando l'agente virale e indentificando gli anticorpi IgM anti-dengue in campioni di sangue. Le indagini diagnostiche impiegate, quindi, comprendono: esami sierologici (ELISA) e retro-trascrizione con la reazione a catena della polimerasi (RT-PCR).
La diagnosi differenziale dell'infezione da virus dengue deve essere posta nei confronti di malaria, leptospirosi e febbre tifoide.
Trattamento
Febbre Spaccaossa: come si cura?
Non sono disponibili specifici farmaci antivirali per la febbre spaccaossa (dengue classica). La terapia è di supporto e prevede il controllare dei sintomi tramite idratazione e riposo in caso di una forma lieve-moderata di malattia, mentre nei casi più gravi è prevista la somministrazione endovenosa di liquidi e l'emotrasfusione.
Alcuni farmaci antipiretici (acido acetilsalicilico e ibuprofene) devono essere accuratamente evitati, in quanto potrebbero favorire la comparsa di manifestazione emorragiche (petecchie). Per ridurre la febbre ed i dolori articolari, può essere assunto il paracetamolo.
Cosa fare se si contrae la Febbre Spaccaossa
Le persone infette dovrebbero essere protette al chiuso, soggiornando in zone sotto una zanzariera, per evitare un'ulteriore esposizione al vettore durante i primi giorni della malattia, in modo tale da non contribuire al ciclo di trasmissione.
Febbre Spaccaossa: per quanto tempo si è contagiosi?
Il rischio che una persona colpita da dengue risulti infettante e possa trasmettere il virus ad una zanzara è più elevato, quando è viremico, cioè da poco prima della comparsa della febbre per tutta la durata del periodo febbrile (4-5 giorni, fino ad un massimo di 12 giorni).
Cosa fare per proteggersi
Febbre Spaccaossa: è possibile prevenire l’infezione?
La misura preventiva più efficace nei confronti della febbre spaccaossa consiste nell'evitare le punture di zanzara nelle aree endemiche, ricorrendo a repellenti, vestiti adeguati e protettivi.
Per prevenire la diffusione dell'infezione, inoltre, si dovrebbero applicare le zanzariere sopra i letti, sulle porte e sulle finestre, oltre ad attuare tutte le misure volte a ridurre l'infestazione da zanzare negli ambienti esterni (riduzione di contenitori pieni d'acqua che supportano la riproduzione dei vettori, corretto smaltimento dei rifiuti, interventi periodici di disinfestazione).
Ricorda! Le zanzare Aedes vivono in una vasta gamma di habitat e possono riprodursi in piccoli ristagni d'acqua. Questi possono raccogliersi nei pneumatici, vasi da fiori, lattine, piscine per bambini, tubi di scarico e tutti gli altri contenitori aperti. Prevenire la formazione di acqua stagnante è una misura per impedire alle zanzare di proliferare.
Febbre Spaccaossa: consigli per chi viaggia
Le persone che intendono recarsi in una zona endemica per la febbre spaccaossa devono applicare le seguenti misure di prevenzione:
- Informarsi prima di partire sulla situazione epidemiologica del Paese in cui ci si intende recare
- Utilizzare un abbigliamento che minimizzi l'esposizione della pelle alle punture di zanzare: indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, che non lascino scoperte parti del corpo di colore chiaro, perché gli indumenti scuri attraggono le zanzare. È importante ricordare che alcune zanzare portatrici della malattia non sono attive solo nelle ore serali, ma anche durante il giorno.
- Applicare repellenti sulla pelle esposta o sull'abbigliamento. L'uso di repellenti deve essere strettamente conforme alle istruzioni riportate in etichetta e considerare che il sudore ne riduce l'effetto.
- Utilizzare zanzariere trattate con insetticida sia di notte che quando si riposa durante il giorno
- Utilizzare prodotti insetticidi spray, antizanzare o altri vaporizzatori insetticidi negli ambienti interni della casa. Anche dispositivi come zanzariere a porte e finestre e condizionatori d'aria possono ridurre le punture
- Conoscere i sintomi che possono essere causati dalla dengue
- Rivolgersi a un medico in caso di insorgenza di sintomi compatibili con la dengue durante il viaggio o al ritorno a casa essendosi recati in aree a rischio di trasmissione della dengue e menzionare il viaggio che si è appena effettuato.
- Infine, è molto importante che i pazienti viremici evitino di essere punti dalle zanzare Aedes, per non agevolare l'ulteriore diffusione del virus dengue.
Queste misure sono utili anche contro altre infezioni trasmesse da zanzare, come chikungunya e zika, che hanno una distribuzione geografica in gran parte sovrapponibile.
Per approfondire: Puntura di Zanzara Infetta: come riconoscerla dai sintomi e cosa fare