Febbre emorragica Crimea-Congo: cos’è e perché preoccupa?

Febbre emorragica Crimea-Congo: cos’è e perché preoccupa?
Ultima modifica 30.07.2024
INDICE
  1. Cos’è
  2. Cause e trasmissione
  3. Perché preoccupa?
  4. Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Cosa fare per proteggersi

Cos’è

Cos’è la febbre emorragica Crimea-Congo?

La febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF) è una malattia infettiva causata da un virus che diffonde tramite le zecche.

L'infezione rappresenta una minaccia per i servizi sanitari pubblici per diverse ragioni:

  • il virus può portare a gravi epidemie;
  • ha un elevato tasso di mortalità (10-40%);
  • è difficile da curare e prevenire.

La febbre emorragica Crimea-Congo è endemica in Africa, nei Balcani, in Medio Oriente e in Asia, nei Paesi a sud del 50° parallelo nord, ma si sta lentamente diffondendo in Europa orientale e meridionale.

Febbre emorragica di Crimea-Congo: perché si chiama così?

La febbre emorragica di Crimea-Congo fu descritta per la prima volta nella penisola di Crimea nel 1944 e le fu dato il nome di febbre emorragica di Crimea. Nel 1969 fu riconosciuto che il patogeno che causava la febbre emorragica di Crimea era lo stesso responsabile di una malattia identificata nel 1956 nel bacino del Congo. Il collegamento dei due nomi di luogo ha portato al nome attuale della malattia e del virus.

Cause e trasmissione

Quali sono le cause della febbre emorragica Crimea-Congo?

  • La febbre emorragica Crimea-Congo è una patologia virale da un Nairovirus (chiamato anche virus CCHF) appartenente alla famiglia dei Bunyaviridae.
  • Il principale vettore dell'infezione è la zecca. Tra gli ospiti del virus selvatici e domestici rientrano bovini, ovini e caprini.
  • Il virus della febbre emorragica Congo-Crimea provoca gravi epidemie di febbre emorragica virale.

Come si prende la febbre emorragica Crimea-Congo?

Gli animali vengono infettati dal morso di zecche infette e il virus rimane nel loro flusso sanguigno per circa una settimana dopo l'infezione, consentendo al ciclo zecca-animale-zecca di continuare quando un'altra zecca morde. Sebbene diversi generi di zecche siano in grado di essere infettati dal virus della febbre emorragica Crimea-Congo, le zecche del genere Hyalomma sono il vettore principale.

Oltre al morso della zecca, il contagio può verificarsi anche tramite il contatto con tessuti di animali viremici (tessuti animali in cui il virus è entrato nel flusso sanguigno), durante e immediatamente dopo la macellazione.

Inoltre, è possibile la trasmissione da uomo a uomo a seguito di un contatto ravvicinato con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di persone infette.

Si possono anche contrarre infezioni a causa di una sterilizzazione impropria di attrezzature mediche, riutilizzo di aghi e contaminazione di forniture mediche.

Febbre emorragica Crimea-Congo: chi è più a rischio?

La maggior parte dei casi di febbre emorragica Crimea-Congo si è verificata in persone coinvolte nell'industria del bestiame, come lavoratori agricoli, addetti ai macelli e veterinari.

Ad alto rischio di febbre emorragica Crimea-Congo sono anche gli operatori sanitari che si prendono cura di una persona affetta da CCHF, senza i dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati.

La febbre emorragica della Crimea-Congo è la seconda febbre emorragica trasmessa da vettore più diffusa dopo la dengue.

Per approfondire: Dengue: Cos’è? Sintomi, Cause e Cura

Perché preoccupa?

Perché è allarme febbre emorragica Crimea-Congo?

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera la febbre emorragica Crimea-Congo una delle malattie infettive di importanza prioritaria e dal potenziale pandemico. Inoltre, la febbre emorragica Crimea-Congo costituisce una minaccia a causa dell'elevato tasso di mortalità (fino al 40% dei casi) e delle difficoltà di trattamento.

Febbre emorragica Crimea-Congo in Italia

In Italia, non si sono ancora registrati focolai di febbre emorragica Crimea-Congo, ma il virus è presumibilmente già presente nel nostro Paese e viene considerato ad alto rischio di introduzione della malattia. In Basilicata, sono stati individuati dei bovini che avevano gli anticorpi contro il virus, suggerendo una circolazione del virus tra gli animali.

In Europa, si sono registrati contagi su esseri umani in Spagna e nei Balcani, mentre la Turchia è tra i principali epicentri della malattia. Nei primi mesi del 2024 la Spagna ha già dovuto fare il calcolo con il primo decesso.

Sintomi

Primi sintomi febbre emorragica Crimea-Congo: dopo quanto?

Dopo l'infezione da morso di zecca, il periodo di incubazione della febbre emorragica Congo-Crimea è solitamente di 1-3 giorni, con un massimo di 9 giorni. Dopo il contatto con sangue o tessuti infetti, il periodo di incubazione è solitamente di 5-6 giorni, con un massimo di 13 giorni.

Come si manifesta la febbre emorragica Crimea-Congo?

L'insorgenza dei sintomi è improvvisa e può includere:

Possono verificarsi:

Dopo circa 2-4 giorni, l'agitazione può essere sostituita da:

Il dolore addominale può localizzarsi al quadrante superiore destro con epatomegalia (ingrossamento del fegato) e, di solito, c'è evidenza di epatite.

Altri segni clinici includono

Le petecchie possono dare origine a rash più grandi chiamati ecchimosi e altri fenomeni emorragici (es. enantema, cioè con la comparsa di piccole macchiette di colore rosso vivo sulle mucose).

Febbre emorragica Crimea-Congo: quali sono le possibili complicanze?

I pazienti gravemente malati possono sperimentare un rapido deterioramento renale, improvvisa insufficienza epatica o insufficienza polmonare dopo il quinto giorno di malattia.

Quando si verifica, il decesso sopraggiunge nella seconda settimana di malattia.

Febbre emorragica Crimea-Congo: dopo quanto si guarisce?

Nei pazienti che guariscono, le condizioni iniziano generalmente a migliorare 9-10 giorni dopo l'esordio della malattia.

Per approfondire: Sintomi Febbre emorragica Crimea-Congo

Diagnosi

Febbre emorragica Crimea-Congo: quali esami per la diagnosi?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2024/07/30/febbre-emorragica-crimea-congo-2-orig.jpeg Shutterstock

L'infezione da virus CCHF può essere diagnosticata mediante diversi test di laboratorio:

  • Saggio immunoenzimatico (ELISA);
  • Rilevamento dell'antigene;
  • Neutralizzazione del siero;
  • Saggio di reazione a catena della polimerasi con trascrittasi inversa (RT-PCR);
  • Isolamento del virus mediante coltura cellulare.

I pazienti con malattia mortale, così come quelli nei primi giorni di malattia, solitamente non sviluppano una risposta anticorpale misurabile, quindi la diagnosi in questi individui si ottiene tramite il rilevamento del virus o dell'RNA in campioni di sangue o di tessuto.

Trattamento

Febbre emorragica Crimea-Congo: come si cura?

Non esiste un antivirale specifico per la febbre emorragica Crimea-Congo. La terapia di supporto generale con trattamento dei sintomi è l'approccio principale per gestire la malattia nei pazienti.

Le cure di supporto comprendono il riequilibrio dei liquidi, la somministrazione di ossigeno, la gestione della pressione sanguigna e il trattamento di altre infezioni.

Farmaci per la febbre emorragica Crimea-Congo

Il farmaco antivirale ribavirina è stato utilizzato per trattare la febbre emorragica Crimea-Congo con apparente beneficio. Sia le formulazioni orali, che quelle endovenose sembrano essere efficaci.

Cosa fare per proteggersi

Esiste un vaccino per la febbre emorragica Crimea-Congo?

Attualmente, non esiste un vaccino sicuro ed efficace ampiamente disponibile per l'uso umano o animale. In assenza di un vaccino, l'unico modo per ridurre l'infezione nelle persone è aumentare la consapevolezza dei fattori di rischio e istruire le persone sulle misure che possono adottare per ridurre l'esposizione al virus.

Febbre emorragica Crimea-Congo: come prevenire l’infezione?

Riduzione del rischio di trasmissione dalle zecche all'uomo

  • Indossare indumenti protettivi (maniche lunghe, pantaloni lunghi);
  • Indossare abiti di colore chiaro per consentire di individuare facilmente le zecche sugli abiti;
  • Utilizzare acaricidi approvati (sostanze chimiche destinate a uccidere le zecche) sugli indumenti;
  • Utilizzare un repellente approvato sulla pelle e sugli indumenti;
  • Esaminare regolarmente gli indumenti e la pelle per individuare eventuali zecche; se trovate, rimuovetele in modo sicuro;
  • Cercare di eliminare o controllare le infestazioni di zecche sugli animali o nelle stalle e nei fienili; e
  • Evitare le zone in cui le zecche sono abbondanti e le stagioni in cui sono più attive.

Riduzione del rischio di trasmissione dagli animali all'uomo

  • Indossare guanti e altri indumenti protettivi quando si maneggiano animali o i loro tessuti in aree endemiche, in particolare durante le procedure di macellazione, sezionamento e abbattimento nei macelli o a casa;
  • Mettere in quarantena gli animali prima che entrino nei macelli o trattarli regolarmente con pesticidi due settimane prima della macellazione.

Ridurre il rischio di trasmissione da uomo a uomo nella comunità

  • Evitare il contatto fisico ravvicinato con persone infette da CCHF;
  • Indossare guanti e dispositivi di protezione quando ci si prende cura di persone malate;
  • Lavarsi regolarmente le mani dopo aver assistito o visitato persone malate.

Bibliografia

  • World Health Organization (WHO): Fact sheet. Crimean-Congo haemorrhagic fever
  • World Health Organization (WHO): Health topic. Crimean-Congo haemorrhagic fever
  • EpiCentro (ISS): Febbre Congo-Crimea
  • Ministero della Salute: Febbre emorragica Crimea-Congo
  • Centres for Disease Control and Prevention (CDC): Crimean-Congo Hemorrhagic Fever (CCHF)

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici