Fattore Reumatoide
Generalità
Il Fattore Reumatoide (FR) è un indicatore di laboratorio, utile per determinare la presenza di un'infiammazione o di un'alterata attività del sistema immunitario.
L'FR è un autoanticorpo, cioè un'immunoglobulina in grado di riconoscere e attaccare i tessuti dell'organismo di appartenenza, che vengono erroneamente riconosciuti come estranei.
La misura del fattore reumatoide viene utilizzata principalmente per la diagnosi di Artrite Reumatoide (AR) e per la diagnosi differenziale tra questa patologia e altre condizioni caratterizzate da sintomi analoghi.
Livelli elevati di FR possono essere riscontrati anche in pazienti affetti da altre malattie, inclusi vari disordini autoimmuni, come Sindrome di Sjögren e persistenti infezioni batteriche, virali o parassitarie.
In piccole percentuali (1-5%), il fattore reumatoide può essere rilevato anche in persone sane.
Cos'è
Il fattore reumatoide (FR) è un anticorpo anomalo che combatte altri anticorpi preposti alla difesa dell'organismo. Come il nome stesso suggerisce, alti livelli di fattore reumatoide si riscontrano tipicamente nel sangue di soggetti affetti da artrite reumatoide.
E' importante chiarire sin dal principio che:
- non tutte le persone affette da artrite reumatoide presentano elevati livelli di fattore reumatoide nel sangue,
- non tutte le persone con alti valori dell'FR ematico risultano affette da artrite reumatoide.
Infatti, si stima che il fattore risulti positivo soltanto in circa il 70% dei casi di malattia conclamata. Inoltre, è stata accertata una connessione tra i livelli di FR e la gravità della malattia; ad esempio, si è visto che all'esordio dell'artrite reumatoide solo la metà dei pazienti risulta positiva in base al dosaggio dell'FR, mentre nel corso del primo anno di malattia si osserva la positivizzazione in un ulteriore 20% dei pazienti.
Sintesi nell'organismo
Il fattore reumatoide viene sintetizzato dalle plasmacellule del tessuto sinoviale e dei linfonodi. Come anticipato, si tratta di un anticorpo in genere appartenente alla classe delle IgM, diretto contro anticorpi della classe IgG; si tratta perciò di un "anti-anticorpo".
Il fattore reumatoide forma con il suo antigene un complesso immune che circola nel sangue stimolando il rilascio dei mediatori dell'infiammazione da parte dei tessuti, innescando importanti reazioni flogistiche anche a livello articolare. Sebbene il fattore reumatoide non possa essere considerato la causa dell'omonima malattia articolare, può quindi contribuire al mantenimento della flogosi sinoviale.
Per la precisione, si dovrebbe parlare di Fattori Reumatoidi, in quanto si tratta di anticorpi anti-gammaglobuline di diverso tipo: infatti, essi possono essere IgM (Fattore reumatoide classico) oppure IgG o IgA.
Perché si Misura
Sebbene il ruolo biologico del fattore reumatoide non sia ancora ben chiarito, la sua presenza è un utile indicatore di infiammazione e di attività automimmunitaria.
Questo test rileva e misura la quantità di FR nel circolo ematico.
L'esame può essere richiesto nel caso in presenza di dolore articolare e senso di fatica, che il clinico sospetti essere associati all'Artrite Reumatoide (AR).
Ad ogni modo, il risultato deve essere valutato nell'ambito di un quadro clinico completo.
Il test del fattore reumatoide può essere richiesto insieme ad altri esami relativi a varie patologie autoimmuni, come:
- Ricerca degli anticorpi antinucleari (ANA) o altri marcatori di infiammazione, come la proteina C reattiva (PCR) e la velocità di eritrosedimentazione (VES)
- Misura degli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato (anti-CPP);
- Emocromo completo per la valutazione delle cellule ematiche.
Cos'è l'artrite reumatoide?
L'artrite reumatoide è una malattia articolare infiammatoria di origine autoimmune. Nel tempo, questa condizione assume un carattere sistemico.
I soggetti maggiormente colpiti hanno un'età di 35-50 anni e sono di sesso femminile (l'incidenza nelle donne è circa tre volte superiore rispetto a quella degli uomini).
I sintomi sono provocati dalla persistente infiammazione della membrana sinoviale che riveste le capsule articolari; le articolazioni più frequentemente colpite sono quelle di mani, dita, ginocchio, anca e colonna vertebrale.
Il decorso dell'artrite reumatoide è cronico: periodi di relativo benessere possono alternarsi a fasi di riacutizzazione della sintomatologia. Se la patologia non viene trattata e progredisce, può indurre limitazione funzionale delle articolazioni coinvolte, grave deformità o anchilosi.
Le caratteristiche della malattia includono:
- Rigonfiamento doloroso e senso di calore a livello delle articolazioni;
- Rigidità nelle prime ore del mattino;
- Progressiva deformazione delle articolazioni e perdita di funzione;
- Possibile comparsa di noduli sottocutanei intorno alle articolazioni;
- Deperimento muscolare;
- Gonfiore delle capsule articolari e perdita di cartilagine e ossa.
L'artrite reumatoide può dar luogo anche ad altri sintomi (febbre, astenia, calo ponderale e anemia) e può provocare manifestazioni extra-articolari, tra cui: vasculite (infiammazione dei vasi di medio e piccolo calibro) e pneumopatie (pleurite e fibrosi interstiziale).
Quando viene utilizzato?
Artrite Reumatoide: diagnosi e monitoraggio
Il test del FR è un valido sostegno nella formulazione della diagnosi di Artrite Reumatoide (AR), in special modo in presenza dei segni e sintomi associabili anche ad altre condizioni patologiche.
Tuttavia, la presenza di un risultato negativo del fattore reumatoide non consente di escludere la presenza di AR: in circa il 20% dei pazienti affetti dalla malattia sono presenti livelli molto bassi o non rilevabili del parametro. In questi casi, la presenza di artrite reumatoide può essere confermata tramite la misura degli anticorpi anti-peptide ciclico citrullinato (anti-CPP).
Altre patologie
Un risultato positivo del fattore reumatoide può essere presente nell'1-5% delle persone sane, oltre che in presenza di patologie come:
- Sindrome di Sjögren;
- Sclerodermia;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Sarcoidosi;
- Endocardite;
- Tubercolosi;
- Sifilide;
- HIV/AIDS;
- Epatite;
- Mononucleosi infettiva;
- Leucemia;
- Mieloma multiplo;
- Infezioni parassitarie;
- Malattie epatiche, polmonari o renali.
Il test del FR non viene utilizzato per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie sopraelencate.
Valori normali
A seconda del laboratorio, i valori di riferimento possono presentare delle differenze.
In linea generale, c'è un sospetto di malattia autoimmune nei pazienti con valori superiori a 20 U.I./ml (unità di misura internazionale (U.I.) per ml) per l'analisi qualitativa e indicativamente <1:40 per la determinazione del titolo (metodo di agglutinazione con diluizione seriale).
Fattore Reumatoide Alto - Cause
Nelle persone con segni e sintomi caratteristici di artrite reumatoide, la presenza di livelli elevati di fattore reumatoide indica che con molta probabilità il paziente è affetto dalla patologia. Aumentati valori, in genere, correlano con una maggiore gravità ed una prognosi peggiore.
Per contro, un aumento dei livelli di FR non riconducibile ad artrite reumatoide si riscontra:
- Nel corso di infezioni batteriche generalmente croniche: endocardite batterica subacuta, tubercolosi, infezioni micobatteriche atipiche, lebbra, malattia di Lyme, sifilide;
- Nel corso di infezioni virali generalmente croniche: rosolia, mononucleosi, Citomegalovirus, Epatiti B e C (acute e croniche);
- Nel corso di malattie infiammatorie croniche: sarcoidosi, malattie epatiche, malattie interstiziali polmonari:
- In altre malattie autoimmuni sistemiche: tiroidite di Hashimoto, sindrome di Sjögren, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia e connettivite mista;
- Nella crioglobulinemia;
- In alcuni parenti di persone affette da artrite reumatoide;
- In soggetti anziani (15-20% dei casi);
- In soggetti sani (2-10% dei casi).
Fattore Reumatoide Basso - Cause
L'assenza completa o valori bassi del fattore reumatoide non sono indicativi di alcun tipo di patologia. Il FR, infatti, è un autoanticorpo la cui presenza non è normale, né necessaria in un corpo in salute.
Per questo motivo, livelli bassi di questo specifico parametro non devono destare alcun tipo di preoccupazione.
Come si misura
Per l'analisi del fattore reumatoide, il paziente si deve sottoporre a un prelievo di sangue dal braccio.
Preparazione
Prima di sottoporsi all'esame, il paziente deve osservare un digiuno di almeno 8-10 ore, durante le quali è ammessa l'assunzione di una modica quantità di acqua. Inoltre, occorre essere in posizione eretta da almeno 30 minuti.
Interpretazione dei Risultati
Non essendo l'FR specifico per l'artrite reumatoide, la diagnosi della malattia va confermata anche con altri test ed esami; tra questi ricordiamo il dosaggio ematico di altri anticorpi tipici della patologia e dei marker infiammatori (VES, PCR, Ferritina, Aptoglobina), che si presentano generalmente elevati, senza dimenticare le indagini radiologiche e l'importanza dell'anamnesi e dell'esame obiettivo (sintomi come tumefazione articolare, ridotta mobilità delle articolazioni con rigidità soprattutto mattutina e perdita di allineamento articolare rappresentano tipici segnali della malattia).