Farmaci anticoncezionali e altri contraccettivi: quali sono?
Cosa sono gli anticoncezionali?
Con "anticoncezionali" si vuole indicare l'insieme dei farmaci e dei dispositivi impiegati per prevenire l'insorgenza di una gravidanza.
Sostanzialmente, gli anticoncezionali oggi disponibili possono essere suddivisi in due grandi categorie:
- Metodi contraccettivi di tipo ormonale, fra cui ritroviamo i contraccettivi orali, i contraccettivi iniettabili, il cerotto contraccettivo e i contraccettivi impiantabili;
- Metodi contraccettivi di barriera, fra cui ritroviamo il preservativo e altri tipi di dispositivi da inserire a livello vaginale.
Tuttavia, come si vedrà nel corso dell'articolo, vi sono metodi anticoncezionali che fanno eccezione e non rientrano in nessuna delle due sopra citate categorie.
Ad ogni modo, quando si parla di "farmaci anticoncezionali", generalmente, si fa riferimento ai mezzi contraccettivi di tipo ormonale.
Di seguito, i principali farmaci anticoncezionali e metodi contraccettivi saranno brevemente descritti, con particolare attenzione rivolta ai contraccettivi di tipo ormonale.
Per approfondire: Contraccettivi ormonali: cosa sono, quali sono e caratteristicheContraccettivi orali
Come accennato, i contraccettivi orali rientrano nella categoria degli anticoncezionali di tipo ormonale. A loro volta, i contraccettivi orali possono essere suddivisi in due gruppi:
- Contraccettivi orali in associazione (la classica "pillola" appartiene a questo gruppo);
- Contraccettivi orali progestinici (spesso definiti come "minipillola").
Come si può facilmente intuire, i contraccettivi orali in associazione sono farmaci che contengono una combinazione di diversi principi attivi. Più in particolare, contengono una combinazione di un principio attivo di tipo estrogenico e di un principio attivo di tipo progestinico.
Al contrario, i contraccettivi orali progestinici non contengono la componente estrogenica, ma solo quella progestinica.
Appartengono alla categoria dei contraccettivi ormonali per uso orale, principi attivi quali:
- L'etinilestradiolo;
- L'estradiolo;
- Il levonorgestrel;
- Il gestodene;
- Il drospirenone;
- Il desogestrel.
Meccanismo d'azione
L'estrogeno contenuto all'interno degli anticoncezionali orali espleta la sua azione contraccettiva sopprimendo il rilascio di ormone follicolo stimolante (o FSH), prevenendo in questo modo la formazione di un follicolo dominante durante la fase follicolare del ciclo mestruale.
Il follicolo dominante, infatti, è responsabile della sintesi di estradiolo che, a sua volta, manda un segnale a feedback negativo all'ipotalamo. Tutto ciò si traduce in un'inibizione della secrezione di gonadotropine, che previene in questo modo la maturazione di altri follicoli. Pertanto, l'estrogeno è in grado di prevenire questa serie di eventi, ma non solo. Infatti, la componente estrogenica è anche responsabile del mantenimento della stabilità dell'endometrio.
Il progestinico, invece, espleta la sua azione anticoncezionale bloccando l'ovulazione inibendo la sintesi di ormone luteinizzante (o LH) a metà del ciclo mestruale. Inoltre, la componente progestinica è anche in grado di indurre un ispessimento della mucosa cervicale, che ostacola il passaggio dello sperma nella cavità endometriale ed è anche in grado di trasformare l'endometrio in un ambiente ostile per l'impianto dell'embrione.
Effetti collaterali
I principali effetti collaterali prodotti dalla componente estrogenica sono quelli di tipo cardiovascolare; infatti, l'estrogeno può aumentare il rischio d'insorgenza di tromboembolie venose, infarto acuto del miocardio e ictus.
I principali effetti indesiderati provocati dalla componente progestinica, invece, consistono nell'aumento dei livelli ematici di trigliceridi e nella diminuzione dei livelli sierici di HDL. Pertanto, se si utilizza la cosiddetta minipillola, il rischio d'insorgenza di effetti cardiovascolari tende a ridursi poiché non vi è la presenza dell'estrogeno.
Per approfondire: Pillola anticoncezionale e colesterolo: che rapporto c'è? Pillola anticoncezionale e pressione: quando causa ipertensione?Cerotti anticoncezionali
Anche i cerotti transdermici ad azione contraccettiva rientrano nella categoria degli anticoncezionali di tipo ormonale, ma a differenza dei contraccettivi orali, i cerotti transdermici sono formulazioni farmaceutiche a lunga durata d'azione. Infatti, questi cerotti, una volta applicati, rilasciano lentamente i principi attivi di tipo estrogenico e progestinico.
Più nel dettaglio, tali principi attivi, generalmente, sono etinilestradiolo e norelgestromina.
Il cerotto deve essere applicato su un braccio, su un gluteo o sull'addome e deve essere sostituito una volta la settimana (sempre nello stesso giorno) per tre settimane consecutive. Al termine di queste tre settimane è necessario osservare un'interruzione di una settimana, in modo da permettere l'emorragia da sospensione.
Inoltre, è bene ricordare che - per quanto ben tollerato - il cerotto anticoncezionale potrebbe non essere efficace nelle pazienti aventi un peso corporeo superiore ai 90 Kg.
Meccanismo d'azione
Trattandosi di anticoncezionali di tipo ormonale, il meccanismo d'azione con il quale i principi attivi contenuti nei cerotti transdermici esercitano la propria attività contraccettiva è il medesimo descritto per i sopra citati contraccettivi orali.
Effetti collaterali
I principali effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito all'utilizzo di anticoncezionali transdermici, sono: nausea, mal di testa, dolore addominale, dolore al seno e irritazione in corrispondenza del sito in cui il cerotto viene applicato.
Per approfondire: Cerotto anticoncezionale: cos'è, come funziona, applicazioneAnticoncezionali impiantabili
A questa particolare categoria di anticoncezionali appartengono sia contraccettivi impiantabili chirurgicamente (come i bastoncini ormonali), sia alcuni tipi di dispositivi intrauterini (o IUD, dall'inglese "Intra-Uterine Device"), come la spirale ormonale che rilascia nell'organismo un contraccettivo progestinico e come la spirale rivestita di rame.
In particolare, quest'ultimo tipo di dispositivo non rientra né nel gruppo degli antioconcezionali, né in quello dei metodi barriera. La presenza della spirale di rame, infatti, è in grado di rallentare la motilità degli spermatozoi e di creare un ambiente sfavorevole all'impianto dell'ovulo.
Tutti questi dispositivi devono essere impiantati (nel caso dei bastoncini) o inseriti (nel caso delle spirali) solo ed esclusivamente da un medico specializzato in materia.
Per approfondire: Contraccettivi impiantabili: bastoncino sottocutaneo e spirale Spirale contraccettiva o spirale anticoncezionale: come funziona?Anello anticoncezionale
L'anello anticoncezionale, analogamente a quanto avviene per le spirali, dev'essere inserito in vagina, all'interno della quale rilascerà poi i principi attivi (estrogeno e progestinico) in esso contenuti. Generalmente, tali principi attivi sono l'etinilestradiolo e l'etonogestrel.
Tuttavia, per la procedura d'inserimento di questo dispositivo non è necessario l'intervento di un medico. Perciò, l'anello può essere tranquillamente inserito e rimosso dalla stessa paziente.
Il meccanismo d'azione contraccettivo e gli effetti collaterali derivanti dall'utilizzo dell'anello anticoncezionale sono analoghi a quelli precedentemente descritti per i contraccettivi orali in associazione.
Per approfondire: Anello anticoncezionale: cos'è, come funziona e modo d'uso Anello anticoncezionale: vantaggi e svantaggiMetodi contraccettivi barriera
I metodi contraccettivi barriera - o meccanici - sono dei dispositivi anticoncezionali che esplicano la loro azione impedendo il contatto diretto fra la cellula uovo e gli spermatozoi.
Contraccettivi meccanici (metodi barriera): quali sono, pro e controFra i diversi dispositivi appartenenti a questa categoria ricordiamo:
- Il preservativo;
- Il diaframma anticoncezionale (da utilizzarsi in associazione a spermicidi);
- Il cappuccio cervicale (anch'esso da utilizzarsi in associazione a spermicidi);
- Il preservativo femminile.
Questa tipologia di anticoncezionali non verrà affrontata in questo articolo. Pertanto, per informazioni più approfondite in merito, si rimanda alla lettura degli articoli dedicati cliccando direttamente sul nome del mezzo contraccettivo di cui si vogliono approfondire le caratteristiche.
Anticoncezionali d'emergenza
Con la dicitura "contraccezione d'emergenza" si vuole indicare un metodo che è in grado di prevenire l'insorgenza di gravidanze in seguito a un rapporto sessuale non protetto, oppure in seguito al fallimento di un metodo anticoncezionale (come, ad esempio, la rottura del profilattico).
Appartengono a questo gruppo di anticoncezionali:
- La pillola del giorno dopo (a base di levonorgestrel);
- La pillola dei cinque giorni dopo (a base di ulipristal acetato).
Gli effetti collaterali più comuni derivanti dall'utilizzo di questa tipologia di anticoncezionali consistono in nausea e vomito.
Nel caso in cui la paziente non possa assumere gli anticoncezionali di tipo ormonale, allora il medico può decidere di intervenire impiantando una spirale al rame entro cinque giorni dal rapporto non protetto o a rischio.
Per approfondire: Pillola del giorno dopo: come si prende e come funziona? Per approfondire: Pillola dei 5 giorni dopo: è sicura? Come funziona? Serve la ricetta?