Fake News Coronavirus: Bufale sul Covid-19 Smentite dal Ministero della Salute

Fake News e Coronavirus
Quello delle fake news su questioni inerenti la salute sta diventando un problema sempre più grave e diffuso. Ovviamente, il Covid-19 non fa eccezione, al contrario. Fin dall'inizio della pandemia, sul web hanno iniziato a circolare tantissime informazioni inesatte, se non completamente sbagliate, sul coronavirus 2019-nCoV. Per questo motivo, il ministero della Salute ha aperto sul suo sito una pagina proprio per smentire le più comuni bufale su questo argomento.
La sezione anti-bufale del sito del ministero della Salute
Effettuare lavaggi nasali con soluzioni saline previene l'infezione da SARS-CoV-2, gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus, le suole delle scarpe portano sicuramente il virus in casa: sono solo alcune delle fake news sul Coronavirus circolate in questi mesi. In caso di dubbi, la cosa migliore è rivolgersi al proprio medico di famiglia. Non cercare su internet, se non su siti sicuri e affidabili, come quello del ministero della Salute, fonte ufficiale in materia. Per sapere se una notizia è vera oppure no consultare l'apposita pagina dedicata alle bufale, mentre per avere informazioni generali sulla malattia e le nuove varianti visitare la sezione del sito dedicata proprio al Covid-19.
Fake News Coronavirus: Quali Bufale sul Covid-19?
La pagina anti-bufale del ministero della Salute è organizzata in maniera schematica e intuitiva: gli argomenti, infatti, sono divisi in ordine alfabetico. Cliccando in corrispondenza della lettera iniziale del tema su cui avere chiarezza si visualizzeranno tutte le domande e risposte presenti in quella sezione. Per esempio, sotto la B si troveranno quesiti relativi a "bambini", "bagno" e "barba". Tutte le informazioni sono verificate dagli esperti del ministero della Salute e/o dell'Istituto superiore di sanità e sono basate su evidenze scientifiche, normative, documentazioni nazionali e internazionali disponibili alla data di pubblicazione di ogni notizia. Ecco un paio di fake news Coronavirus molto comuni in tema di vaccini smascherate dagli esperti (testo riportato così come presente sul portale del ministero della Salute).
Il nuovo coronavirus è già mutato quindi il vaccino autorizzato non serve a niente
"Attualmente non ci sono evidenze che la mutazione del virus rilevata in Gran Bretagna possa avere effetti sull'efficacia della vaccinazione anti Covid-19. I vaccini determinano la formazione di una risposta immunitaria contro la proteina spike, quella porzione che consente al virus di attaccarsi alle cellule e invaderle; quindi anche se fosse mutata qualche particella della proteina spike è altamente improbabile che ciò sia sufficiente a rendere inefficace il vaccino".Mi vaccino perché così non dovrò più usare la mascherina né lavarmi le mani frequentemente
"Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione si dovrà continuare a osservare le buone pratiche di prevenzione e protezione attualmente previste, come indossare la mascherina, lavare spesso e accuratamente le mani e mantenere il distanziamento fisico. Questo finché i dati sull'immunizzazione non evidenzieranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus agli altri e si arriverà a superare la pandemia in atto".
Fake news Coronavirus, l'importanza delle fonti
Anche l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha una pagina simile su cui informarsi e trovare risposte anche a domande molto pratiche, per esempio se è necessario pulire le zampe del cane al rientro della passeggiata o se, quando si ritorna a casa, bisogna cambiarsi completamente e lavarsi i capelli. Internet, dunque, non è sempre il male assoluto: può anche essere uno strumento molto utile per raccogliere indicazioni importanti, ma solo a patto di affidarsi a siti ufficiali e affidabili. In caso contrario, il fenomeno delle fake news Coronavirus rischia di esplodere, causando molti danni.
Regole per combattere le fake news Coronavirus
Quello delle fake news Coronavirus è un problema che va controllato al meglio. Un articolo pubblicato recentemente sul British Medical Journal propone addirittura di criminalizzare la diffusione deliberata di notizie errate sui vaccini: in alcuni casi, infatti, le bufale potrebbero arrivare a causare la morte di una persona. Molti i favorevoli alla proposta (molti anche in contrari a dir la verità), fra cui Melinda Mills, professoressa di Demografia e sociologia all'università di Oxford e membro del gruppo di coordinamento scientifico sui vaccini della Royal Society's Science. In effetti, secondo uno studio britannico gli utenti del web che si affidano ai social media e a YouTube per reperire informazioni mediche sono meno disposti a farsi vaccinare. Ecco perché molti governi e istituzioni hanno iniziato a muoversi in questo senso. Anche il consiglio dell'Unione Europea ha cominciato ad attivarsi da tempo. I ministri della UE, in particolare, hanno invitato la Commissione a elaborare e applicare requisiti in materia di trasparenza per le piattaforme online. La collaborazione ha già portato alla rimozione di 700.000 video su YouTube contenenti informazioni mediche fuorvianti sul Covid-19. È stata anche inserita una funzionalità in "Search" di Google che permette di mostrare l'elenco dei vaccini autorizzati nella località del navigante quando quest'ultimo chiede informazioni sull'argomento. Sul portale della Commissione Europea, inoltre, è stata inserita una sezione che aiuta a distinguere i fatti dalle notizie false e a riconoscere le teorie del complotto. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), invece, ha creato una pagina con i miti più diffusi della pandemia.