Esami consigliati per le donne dopo i 50 anni

Esami consigliati per le donne dopo i 50 anni
Ultima modifica 23.12.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Analisi del sangue
  3. MOC
  4. Visita senologica
  5. Mammografia
  6. Ricerca del sangue occulto nelle feci
  7. Visita ginecologica e pap test
  8. Ecografia pelvica transvaginale
  9. Visita oculistica

Introduzione

La prevenzione è fondamentale per tutelare la salute. Fra le cose che il singolo può fare per diminuire il rischio di ammalarsi e individuare precocemente la presenza di eventuali malattie c'è un checkup periodico. Con il passare degli anni, ci sono tutta una serie di esami che è importante fare per tenersi controllati. Ecco le indagini cui le donne dovrebbero sottoporsi dopo i 50 anni.

Analisi del sangue

Le donne con più di 50 anni dovrebbero innanzitutto sottoporsi - con una frequenza che verrà indicata dal medico in base alle singole situazioni - alle analisi del sangue per controllare parametri come colesterolemia, glicemia, trigliceridemia e sideremia (che misura i livelli di ferro nel sangue). Si consiglia anche di misurare regolarmente il Tsh, un ormone le cui alterazioni possono indicare la presenza di problemi alla tiroide, molto comuni nel sesso femminile dopo una certa età.

 

Gli esami del sangue sono anche fra i controlli irrinunciabili per tutti

MOC

La MOC o Mineralometria Ossea Computerizzata è un'indagine che misura la densità minerale dell'osso. È utile per diagnosticare l'osteoporosi, una malattia dello scheletro che determina una riduzione della massa ossea e un'alterazione della struttura interna dell'osso. L'indagine può essere eseguita con vari metodi. L'attuale "gold standard" è la densitometria a doppi raggi X: questi attraversano l'osso, vengono registrati da una speciale apparecchiatura e poi rielaborati da un computer. La MOC andrebbe ripetuta ogni tre-cinque anni, ma il medico potrebbe consigliare una frequenza diversa a seconda dei casi.

Visita senologica

Oltre a eseguire regolarmente (ogni tre mesi circa) l'autopalpazione del seno, le donne di questa età dovrebbero sottoporsi con maggiore frequenza a una visita senologica, in cui il medico, oltre a valutare, attraverso un colloquio con la donna, l'eventuale presenza o meno di fattori di rischio (per esempio casi in famiglia di tumori al seno) e di errate abitudini di vita (come un'alimentazione sbilanciata e troppo grassa), ispeziona il seno e svolge la palpazione delle mammelle. Questa visita andrebbe effettuata ogni anno.

Mammografia

Si tratta di un'indagine indolore e rapida, che permette di fare accertamenti approfonditi sulla salute della mammella. Si basa sull'utilizzo di un dosaggio molto basso di raggi X. La donna viene invitata ad appoggiare ogni mammella su una lastra orizzontale: la mammella viene poi compressa con delicatezza dall'apparecchiatura, in modo da poter analizzare con precisione gli strati orizzontali. Quindi la mammella viene posizionata su una lastra verticale e compressa in senso verticale, per poter indagare meglio questi tessuti.  Oggi si può eseguire anche la mammografia digitale, che impiega un software più evoluto e consente una diagnosi più approfondita, con la possibilità di individuare formazioni ancora più piccole. Dopo i 40 anni, la mammografia andrebbe fatta almeno ogni due anni (annualmente in caso di consiglio medico).

Ricerca del sangue occulto nelle feci

Con l'avanzare dell'età, cresce il rischio di sviluppare una forma tumorale del colon e del retto. Il modo più efficace per prevenire e diagnosticare precocemente questa malattia consiste nell'esecuzione di un esame delle feci. Se le analisi di laboratorio riscontrano tracce di sangue, quasi certamente il medico prescriverà esami più specifici, come la colonscopia (che individua la presenza di polipi o altre formazioni). La ricerca di sangue occulto nelle feci andrebbe ripetuta ogni anno.

Visita ginecologica e pap test

Fin da quando iniziano ad avere una vita sessuale attiva, e in ogni caso a partire dai 25 anni di età, tutte le donne dovrebbero sottoporsi regolarmente a una visita ginecologica e a un Pap test per valutare lo stato di salute del proprio apparato genitale. Lo striscio cervico-vaginale o Pap test (dal nome di colui che lo mise a punto) è un esame che si esegue per diagnosticare forme tumorali della cervice (porzione inferiore, ristretta e di forma cilindrica, dell'utero). Riesce, infatti, a individuare le modificazioni cellulari.

 

Per prostata e testicoli la prevenzione inizia da giovani.

Ecografia pelvica transvaginale

Questo esame misura lo spessore dell'endometrio, ossia dello strato di rivestimento interno dell'utero. Inoltre, permette di esaminare gli organi genitali interni (utero e ovaie), evidenziando eventuali anomalie o problematiche, come fibromi (tumore benigno del tessuto connettivo) e cisti. L'esame viene eseguito attraverso l'utilizzo di una piccola sonda esploratrice che viene inserita nella vagina e che permette di visualizzare, su un monitor, la regione. Questa ecografia andrebbe effettuata ogni due anni (anche ogni uno se lo specialista lo ritiene opportuno).

Visita oculistica

In questa fascia d'età, è molto importante sottoporsi anche a una visita oculistica. Innanzitutto perché a partire dai 45 anni circa può cominciare a manifestarsi la presbiopia: un difetto funzionale per cui il cristallino (la lente dell'occhio) diventa rigido e impedisce di mettere a fuoco gli oggetti da vicino e che richiede l'uso di lenti correttive. Le modificazioni che l'occhio subisce con il passare degli anni possono portare anche a problemi ben più seri, come il glaucoma, una malattia caratterizzata dall'aumento della pressione oculare che non dà alcun sintomo. Sarà lo specialista a indicare la frequenza con cui ripetere i controlli a seconda dei casi specifici.