Ultima modifica 06.11.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'esame delle urine?
  3. Usi
  4. Parametri analizzati
  5. Preparazione
  6. Procedura
  7. Rischi e complicanze
  8. Risultati

Generalità

L'esame delle urine, o analisi delle urine, è un test diagnostico che permette di valutare le caratteristiche chimiche, fisiche e microscopiche dell'urina.
I medici ricorrono all'analisi delle urine dei pazienti in diverse situazioni: per esempio, quando sospettano un'infezione o una malattia dell'apparato urinario; quando vogliono analizzare l'efficacia di un trattamento per il diabete, i calcoli renali ecc; quando vogliono capire l'origine di sintomi apparentemente inspiegabili; durante un esame medico di routine; ecc.
Tra le caratteristiche analizzate durante un esame delle urine, rientrano: il colore, l'odore, il peso specifico, il pH, le proteine, il glucosio, i chetoni ecc.
L'esame delle urine è un test indolore e privo di rischi.

Esame delle Urine

Breve ripasso dei reni

In numero di due, i reni sono i principali organi dell'apparato urinario (o escretore).
L'apparato escretore è l'insieme di organi e strutture anatomiche deputati alla produzione e all'eliminazione delle urine.
Ritornando ai reni, questi risiedono nella cavità addominale, ai lati delle ultime vertebre toraciche e delle prime vertebre lombari; sono simmetrici e possiedono una forma che ricorda molto quella di un fagiolo.
Le più importanti funzioni dei reni sono:

  • Filtrare le sostanze di rifiuto, le sostanze dannose e le sostanze estranee, presenti nel sangue, e convertirle in urina;
  • Regolare gli equilibri idro-salini del sangue;
  • Regolare gli equilibri acido-base del sangue;
  • Produrre l'ormone eritropoietina.

Cos'è l'esame delle urine?

L'esame delle urine, noto anche come analisi delle urine, è un test diagnostico, effettuato in laboratorio per analizzare le caratteristiche chimiche, fisiche e microscopiche delle urine di un individuo.
L'esame delle urine comprende una serie di valutazioni che servono a rilevare e a misurare i vari composti presenti in un campione di urine.

Usi

I medici prescrivono l'esame delle urine:

Parametri analizzati

Un esame delle urine comprende un'analisi delle caratteristiche fisiche, chimiche e microscopiche del campione di urina.

CARATTERISTICHE FISICHE

Quando parlano di caratteristiche fisiche di un campione di urina, i medici fanno riferimento a vari parametri del liquido sotto esame, tra cui:

  • Colore. Il colore è un parametro che può alterarsi a causa della dieta, di una particolare malattia, di una certa assunzione farmacologica ecc;
  • Limpidezza/torbidità. La limpidezza e la torbidità di un campione di urine dipendono dalla presenza di batteri, globuli rossi, spermatozoi (nell'uomo), sostanze in forma di cristalli, muco ecc;
  • Odore. L'odore delle urine è una caratteristica che può mutare in presenza di determinate malattie, tra cui le infezioni batteriche e il diabete;
  • Peso specifico. Fa riferimento alla densità di un campione di urina. È un indice del rapporto tra la quantità di acqua, presente nel campione di urina, e la quantità di soluti disciolti.

CARATTERISTICHE CHIMICHE

L'analisi chimica di un campione di urine fornisce informazioni in merito a:

  • Il pH.
    È l'indicatore del livello di acidità e del livello di basicità;
  • La concentrazione di proteine.
    Nelle urine di un individuo sano, le proteine sono sostanze normalmente assenti;
  • La concentrazione di glucosio.
    Il glucosio è lo zucchero presente nel sangue. Nelle urine di una persona sana, il glucosio è in concentrazioni minime oppure manca del tutto;
  • La concentrazione di nitriti.
    La presenza di nitriti nelle urine significa che, con molta probabilità, è in corso un'infezione batterica;
  • La quantità di esterasi leucocitaria.
    L'esterasi leucocitaria è un enzima prodotto dai leucociti e che, di norma, è assente nelle urine.
  • La concentrazione di chetoni.
    I chetoni si ritrovano nelle urine ogniqualvolta l'organismo umano utilizza i grassi come fonte pressoché esclusiva di energia. Un'elevata quantità di chetoni nelle urine è tipica di condizioni quali la chetoacidosi diabetica, il vomito severo o l'inedia.
  • La presenza di bilirubina.
    La bilirubina è un pigmento giallo, contenuto nella bile; la bile è un fluido digestivo prodotto dal fegato.
    Nelle urine di una persona sana, la bilirubina è assente.

CARATTERISTICHE MICROSCOPICHE

L'analisi microscopica di un campione di urine fornisce informazioni relative a:

  • La presenza di cristalli.
    Nelle urine di un soggetto sano, la quantità di cristalli è esigua; grandi quantità, invece, potrebbero indicare una malattia dell'apparato urinario.
  • La presenza di batteri, parassiti e/o lieviti.
    Nelle urine di un individuo sano, non ci sono né batteri, né parassiti e neppure lieviti;
  • La presenza dei cosiddetti “calchi”.
    I “calchi” sono piccoli ammassi di globuli rossi, globuli bianchi, sostanze grasse e/o proteine. Un loro eventuale ritrovamento potrebbe voler dire che è in corso una malattia renale;
  • La presenza di globuli rossi e/o globuli bianchi.
    Nelle urine delle persone sane, i globuli rossi e i globuli bianchi sono assenti. Un loro eventuale ritrovamento è indicativo di diverse condizioni;
  • La presenza di cellule squamose.
    Il ritrovamento di cellule squamose potrebbe voler significare che il campione di urine raccolto non è puro. La presenza di cellule squamose rappresenta un valido motivo per ripetere l'esame delle urine.

Preparazione

In preparazione a un esame delle urine, un individuo deve:

Per conoscere nei dettagli tutte le circostanze, gli alimenti e i comportamenti che potrebbero in qualche modo alterare i risultati di un esame delle urine, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia e interrogarlo sulle questioni meno chiare.

Procedura

L'esame delle urine si divide in due parti: la parte dedicata alla raccolta del campione di urine e la parte dedicata alle analisi del campione prelevato.
La parte dedicata alla raccolta del campione può avvenire a casa oppure nel centro medico-ospedaliero dove si terranno le future valutazioni di laboratorio. Per la raccolta (e conservazione) delle urine, il paziente deve servirsi di un apposito contenitore di plastica, fornito di un tappo ermetico che impedisce la fuoriuscita dell'urina.
Da questa descrizione, è abbastanza chiaro che la prima parte spetta a chi deve sottoporsi all'esame delle urine.
La parte dedicata alle analisi del campione prelevato, invece, ha luogo solo ed esclusivamente nel centro medico-ospedaliero a cui il paziente si appoggia per l'esame.
Diversamente dalla parte precedente, questa seconda fase spetta completamente ai tecnici di laboratorio e ai medici che hanno il compito di analizzare e valutare il campione di urine.

Analisi delle Urine

LE MODALITÀ PRINCIPALI DI RACCOLTA DELLE URINE

La misurazione di alcuni parametri richiede che la raccolta del campione di urine avvenga in una determinata maniera.
Quindi, le modalità di raccolta delle urine dipendono principalmente dallo scopo delle analisi.
Le tre tipologie più importanti di raccolta sono:

ESAME DELLE URINE CLASSICO

Un esame delle urine classico è quello che ha luogo durante una esame medico di routine o prima di un intervento chirurgico.
Non richiede particolari accorgimenti, salvo le raccomandazioni indicate nel capitolo dedicato alla preparazione.
In genere, il paziente dovrebbe effettuare la raccolta del campione al mattino, poco dopo il risveglio, perché questo è un momento in cui è sicuramente rispettata la raccomandazione del digiuno.

URINOCOLTURA O MITTO INTERMEDIO

L'urinocoltura è un esame delle urine che ha, come obiettivo principale, la ricerca di batteri, virus e altri agenti infettivi, nelle urine.
La raccolta del campione richiede l'utilizzo di un contenitore sterile e un'attenta pulizia – da parte ovviamente del paziente – delle mani e dei genitali.
Per una corretta esecuzione dell'esame, è fondamentale:

  • evitare di raccogliere la prima parte della minzione (scarto del mitto iniziale),
  • provvedere alla raccolta nel contenitore sterile della parte successiva (conservazione del mitto intermedio)
  • concludere la minzione nel water (scarto del mitto finale).

In altre parole, di una minzione per un'urinocoltura occorre conservare soltanto la sua parte centrale. Questo spiega per quale motivo si parla anche di raccolta del mitto intermedio.


A cosa serve lo scarto del mitto iniziale?
Lo scarto della prima parte del mitto serve a ripulire l'uretra dalla minzione precedente.
Trascurare questa raccomandazione potrebbe alterare l'esito dell'esame.

ESAME DELLE URINE DELLE 24 ORE

L'esame delle urine delle 24 ore è una pratica che ha, come obiettivo finale, l'osservazione di come variano alcuni parametri delle urine, nell'arco di un'intera giornata.
Chiaramente, chi si sottopone a questo test deve provvedere a raccogliere il prodotto di ogni minzione.
Per una corretta esecuzione dell'esame, è fondamentale:

  • Munirsi di un contenitore piccolo, che serve alla raccolta di ogni singola minzione, e di un contenitore di grandi dimensioni (capienza 4 litri), che serve a conservare tutte le minzioni delle 24 ore;
  • Evitare di raccogliere la prima minzione giornaliera;
  • Segnare l'orario della prima minzione del giorno. Quest'attenzione servirà per sapere quando interrompere la raccolta delle urine, nella giornata successiva;
  • Cominciare la raccolta delle urine a partire dalla seconda minzione;
  • Versare ogni singola minzione nel contenitore grande e conservare quest'ultimo in frigorifero, fino a poco prima di recarsi al centro medico-ospedaliero dove si terranno le analisi;
  • Effettuare l'ultima minzione più o meno alla stessa ora di quando si è effettuata la prima, ovviamente a distanza di un giorno.

Per non alterare l'esito dell'esame, è bene non toccare le parti interne dei contenitori e non contaminare le urine con peli pubici, feci, carta igienica, sangue mestruale e altri materiale estraneo.

Rischi e complicanze

L'esame delle urine è un test diagnostico completamente indolore e privo di rischi e complicanze.

Risultati

I risultati di un esame delle urine sono disponibili dopo alcuni giorni.
La tabella sottostante riporta un confronto tra i parametri di un esame delle urine normale e i parametri di un esame delle urine anormale.


Parametro

Normale

Anormale

Colore

Tra il giallo pallido e il giallo scuro

Se le urine sono incolori, potrebbe voler dire che è in corso una malattia renale oppure un diabete non curato.

Se le urine sono giallo intenso, potrebbe voler significare che il paziente analizzato è in stato di disidratazione.

Se le urine sono rosse/marroni, potrebbe voler dire che contengono tracce di sangue (ematuria). L'ematuria è indice di tantissime condizioni, tra cui: calcoli renali, cancro della vescica, insufficienza renale, nefrite, tumore al rene, uretrite, cistite, cistinuria, cancro della prostata ecc.

Limpidità/torbidità

Limpide

Le urine torbide sono un'anomalia che può essere dovuta alla presenza di pus, globuli bianchi, globuli rossi, spermatozoi, batteri, lieviti, cristalli, muco, parassiti ecc.

Odore

Ricorda l'odore delle nocciole

Alcuni cibi (es: asparagi), alcune vitamine e gli antibiotici (es: penicillina) alterano in modo differente l'odore delle urine.
Se le urine si presentano con un odore dolce, potrebbe voler dire che il paziente soffre di diabete.
La presenza di un'infezione dell'apparato urinario fa sì che le urine siano maleodoranti.

Peso specifico

Tra 1.005 e 1.030

Se il peso specifico è superiore al normale, significa che le urine sono molto concentrate. Tale situazione caratterizza circostanze come il vomito eccessivo, la sudorazione eccessiva, la diarrea o la presenza insolita di glucosio e proteine nelle urine.
Se il peso specifico è inferiore al normale, significa che le urine sono molto diluite. Tale situazione caratterizza condizioni come un'eccessiva assunzione di liquido, l'uso di diuretici e una grave malattia renale.

pH

Tra 4,6 e 8,0

Ci sono cibi (es: gli agrumi e i latticini) e medicine (es: antiacidi) che alterano il pH urinario.
Urine dal pH particolarmente alcalino (quindi superiore a 8) sono caratteristiche di: vomito eccessivo, una malattia renale, infezioni dell'apparato urinario o asma.
Urine dal pH particolarmente acido (quindi inferiore a 4,6) sono tipiche di condizioni, quali: una grave malattia polmonare (es: enfisema polmonare), il diabete, un'overdose da aspirina, episodi di diarrea severa, uno stato di disidratazione , l'inedia o l'abuso di alcol.

Concentrazione di proteine

Assenti

La presenza di proteine nelle urine potrebbe voler significare: danno renale, presenza di un'infezione, cancro, ipertensione, diabete, lupus eritematoso sistemico, glomerulonefrite, insufficienza cardiaca (o scompenso cardiaco), leucemia, avvelenamento (es: avvelenamento da mercurio) o preeclampsia (nel caso di una donna incinta).

Concentrazione di glucosio

1,15 milligrammi per decilitro (mg/dL) oppure 60-830 micromoli per litro (mcmol/L) nell'esame chiamato urine delle 24 ore.

Concentrazioni considerevoli di glucosio nelle urine sono tipiche di: diabete, problemi alle ghiandole surrenali, danni al fegato, traumi cerebrali, alcuni tipi di avvelenamento e alcune malattie renali.
Le donne in gravidanza potrebbero presentare glucosio nelle urine, ma, in questi frangenti, è una cosa abbastanza normale.

Concentrazione di chetoni

Assenti

La presenza di chetoni è un'anomalia che caratterizza condizioni come: il diabete non curato, una dieta a basso contenuto di carboidrati, l'inedia, i disordini alimentari (es: anoressia nervosa o bulimia), l'alcolismo e l'avvelenamento da isopropanolo.
Presenze di chetoni si riscontrano anche nelle persone che non mangiano da 18 ore o più.
Piccole quantità di chetoni sono presenti nelle urine delle donne incinte.

Bilirubina

Assente

La presenza di bilirubina caratterizza le malattie delle vie biliari, la cirrosi, i calcoli biliari, l'epatite, le malattie di fegato in generale e i tumori al fegato e alla cistifellea.

Analisi microscopica

Assenza o scarsissima presenza di globuli rossi, globuli bianchi e “calchi”.
Assenza di batteri, lieviti, parassiti e cellule squamose.
Sono concesse piccole quantità di cristalli

La presenza di globuli rossi nelle urine può essere indicativa di: una lesione ai reni o alla vescica, calcoli renali, un'infezione dell'apparato urinario, glomerulonefrite, tumore al rene, tumore alla vescica e lupus eritematoso sistemico.
La presenza di globuli bianchi nelle urine può voler significare: un'infezione dell'apparato urinario, un tumore della vescica, una glomerulonefrite, lupus eritematoso sistemico, un'infiammazione della vagina (nelle donne) e un'infiammazione del prepuzio del pene (negli uomini).
La presenza di “calchi” nelle urine è una caratteristica tipica di: un'infiammazione o un danno a carico dei tubuli renali, un ridotto apporto di sangue ai reni, un avvelenamento da mercurio, l'insufficienza cardiaca e un'infezione batterica.
La presenza di cristalli nelle urine potrebbe voler dire: calcoli renali, danno renale o problemi di metabolismo.
Alcuni tipi di cristalli sono dovuti a particolari infezioni dell'apparato urinario o all'assunzione di alcuni medicinali.
La presenza di batteri nelle urine vuol dire che è in corso un'infezione batterica dell'apparato urinario.
La presenza di lieviti nelle urine significa che è in corso un'infezione da lievito dell'apparato urinario.
La presenza di parassiti nelle urine vuol dire che è in corso un'infezione parassitaria dell'apparato urinario.
La presenza di cellule squamose nelle urine significa che il campione non è puro e bisogna ripetere l'esame.

COSA PUò ALTERARE I RISULTATI DELL'ESAME?

Tra le circostanze che possono alterare l'esito di un esame delle urine, rientrano:

  • Le mestruazioni. Per ovvie ragioni, tale circostanza riguarda esclusivamente le donne;
  • Le terapie farmacologiche che prevedono l'assunzione di diuretici, eritromicina, trimetoprim o alte dose di vitamina C associata ad antibiotici (es: tetraciclina);
  • Il non aver conservato adeguatamente il campione di urine o l'averlo consegnato al laboratorio analisi con estremo ritardo;
  • Un esame diagnostico ai raggi X con mezzo di contrasto, effettuato in uno dei 3 giorni antecedenti l'esame delle urine.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza