Embolo - Cos'è, Perché si Forma, Sintomi, Cura

Ultima modifica 20.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è un embolo?
  3. Cause
  4. Fattori di rischio
  5. Sintomi e Complicanze
  6. Diagnosi
  7. Cura e Trattamento
  8. Prognosi

Generalità

Un embolo è un qualsiasi corpo estraneo insolubile circolante nel sangue, capace, se raggiunge un'arteria o una vena della sua stessa dimensione, di bloccare il flusso sanguigno allo stesso modo di un tappo.

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La natura di un embolo può variare enormemente; gli emboli, infatti, possono essere: coaguli di sangue anomali, grumi di grasso, grumi di liquido amniotico, bolle d'aria, cristalli di colesterolo, granuli di talco, porzioni di tessuto, schegge ecc.
Le terapia di un embolo dipende da 3 fattori, ricavabili soltanto attraverso accurate indagini diagnostiche, che sono: natura, dimensioni e localizzazione.

Cos’è un embolo?

Embolo è il termine medico che definisce qualunque massa anomala, mobile e insolubile, circolante nel sangue e capace, se raggiunge un'arteria o una vena della sua stessa dimensione, di interrompere il flusso sanguigno in modo del tutto simile a un tappo.
La presenza con effetto occlusivo di uno o più emboli costituisce una condizione che, in medicina, prende il nome di embolia.
I fenomeni di embolia – quindi la presenza di un embolo occlusivo – possono risultare letali per chi ne è vittima, in quanto riducono o impediscono l'afflusso di sangue in uno o più organi (l'organo interessato dipende dalla sede dell'embolo).

Curiosità

A coniare il termine "embolo" fu il patologo e uomo di scienza Rudolf  Virchow, nel 1848. Rudolf  Virchow è noto ai più per il suo contribuito al riconoscimento dei principali fattori di rischio della trombosi; in numero di 3 ed etichettati (non a caso) come "triade di Virchow", questi fattori sono l'ipercoagulabilità, la stasi o la turbolenza del flusso sanguigno e il danno endoteliale.

Come un embolo può intasare un vaso sanguigno?

Gli emboli viaggiano attraverso l'ampia rete di arterie e vene del corpo umano, sfruttando la circolazione sanguigna.
La possibilità che un embolo ha di ostruire un vaso sanguigno è strettamente collegata alle sue dimensioni. Infatti, fintanto che è di dimensioni inferiori al vaso che attraversa, qualsiasi embolo è per così dire privo di conseguenze; al contrario, nel momento in cui penetra in arterie o vene di dimensioni pari al suo diametro, ha sempre più difficoltà a procedere, tanto che a un certo punto si ferma e ottura il vaso sanguigno in cui risiede.

Embolo e trombo sono la stessa cosa?

L'embolo è spesso confuso con il trombo; tra i due, tuttavia, sussistono importanti differenze:

  • Per prima cosa, il trombo ha sempre e solo una natura sanguigna; è infatti un coagulo di sangue anomalo insolubile. L'embolo, invece, può avere nature molto diverse: può essere un coagulo di sangue anomalo, può essere un cristallo di colesterolo, può essere una bolla d'aria ecc. (rileggendo la definizione di embolo, il lettore noterà che l'embolo è definito semplicemente come una "massa anomala");
  • Secondariamente, mentre l'embolo è un'entità mobile circolante liberamente nel sangue fintanto che non raggiunge un vaso delle sue stesse dimensioni, il trombo è una presenza fissa, ancorata alla parete interna di un vaso sanguigno.

La presenza di un trombo all'interno di un vaso sanguigno costituisce la condizione medica conosciuta come trombosi.

DA DOVE NASCE LA CONFUSIONE TRA EMBOLO E TROMBO

I motivi che inducono a confondere gli emboli con i trombi sono sostanzialmente due:

  • La possibilità che da un trombo possa derivare un embolo. Nel vaso sanguigno in cui si forma un trombo, il flusso di sangue tende spesso a essere turbolento; un'eccessiva turbolenza può portare un trombo a sfaldarsi, disseminando, all'interno dell'ampia rete vascolare del corpo umano, piccoli coaguli sanguigni mobili e insolubili. Questi coaguli sono a tutti gli effetti degli emboli.
  • Quando raggiunge dimensioni elevate, il trombo può bloccare il flusso di sangue in quel tratto di vaso sanguigno in cui ha avuto origine, emulando il comportamento di un embolo nel momento in cui quest'ultimo giunge all'interno di un'arteria o una vena di pari dimensioni.
    Quindi, pur essendo notevolmente diversi, emboli e trombi possono avere le stesse conseguenze: occludere un vaso sanguigno e, successivamente, bloccare i rifornimenti di sangue a un certo organo o tessuto.
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Cause

Esistono numerose tipologie di embolo; un embolo, infatti, può essere:

  • Un coagulo di sangue. La presenza di un embolo occlusivo di natura sanguigna è conosciuta come tromboembolismo o embolia da coagulo sanguigno; il termine tromboembolismo trova giustificazione nel fatto che, nelle circostanze in questione, l'embolo trae origine da un trombo.
  • Un grumo di grasso. Quando l'embolo occlusivo è un grumo di grasso, l'embolia risultante prende il nome di embolia grassosa.
  • Una bolla d'aria (o una bolla di gas). Nei casi in cui l'embolo occlusivo è una bolla d'aria, l'embolia risultante è nota come embolia gassosa.
  • Un cristallo di colesterolo. L'embolia successiva alla presenza di un cristallo di colesterolo è conosciuta come embolia colesterolo, embolia da cristalli di colesterolo o ateroembolia.
  • Un grumo di liquido amniotico. Quando l'embolo occlusivo è un grumo di liquido amniotico, l'embolia derivante è denominata embolia da liquido amniotico;l'embolia da liquido amniotico costituisce una rara complicanza della gravidanza.
  • Un granulo di talco. L'embolia derivante è nota, molto semplicemente, come embolia da talco.
  • Un parassita (es: tenia) o un gruppo di parassiti (es: agglomerato di batteri piogeni). Quando l'embolo occlusivo è un parassita o un agglomerato di parassiti, l'embolia risultante prende il nome di embolia settica.
  • Un corpo estraneo come una scheggia o un ago.
  • Una porzione di tessuto.

Tromboembolismo o embolia da coagulo sanguigno

Il meccanismo di formazione dei coaguli sanguigni è una risposta fisiologica dell'organismo, in presenza di ferite o tagli a carico di un tessuto, per evitare un'eccessiva perdita di sangue.
Alla coagulazione partecipano un gruppo di cellule sanguigne particolari – dette piastrine – e una classe di enzimi altrettanto particolari – chiamati fattori della coagulazione.
Per colpa di determinate condizioni mediche, tra cui obesità, malattie di cuore o cancro – l'essere umano può essere vittima di fenomeni di coagulazione sanguigna non necessari, ossia che avvengono senza una vera e propria perdita di sangue da arginare; i coaguli sanguigni derivanti da tali fenomeni, quindi, possono ancorarsi alla parete interna di un vaso (trombo) oppure viaggiare all'interno dell'ampia rete vascolare del corpo umano, sfruttando la circolazione del sangue  (embolo).
Il tromboembolismo è una possibile conseguenza non solo della seconda circostanza, ma anche della prima (si ricorda ai lettori che un trombo può origine un embolo sanguigno).

Curiosità

Una delle principali cause di embolia polmonare da coagulo sanguigno è una forma di trombosi che colpisce specificatamente le vene delle gambe ed è conosciuta, in ambito medico, come trombosi venosa profonda.

Formazione di un Embolo da Trombosi Venosa: la cattiva circolazione  determina il ristagno di sangue negli arti inferiori, che a sua volta facilita la formazione di coaguli di sangue (trombi). Da questi trombi possono quindi staccarsi dei frammenti (emboli), che il sangue può trasportare fino alle arterie polmonari dove possono causare occlusioni (embolia polmonare) Shutterstock

Embolia grassosa

Nell'embolia grassosa, il grumo di grasso che svolge il ruolo di embolo deriva dai tessuti adiposi del corpo umano.
Nella maggior parte delle circostanze, gli emboli di origine adiposa sono la conseguenza di lesioni traumatiche molto gravi, come per esempio le fratture delle ossa lunghe o le ustioni di grado elevato; più raramente, sono il risultato di: procedure ortopediche (es: protesi d'anca), biopsie ossee, episodi di pancreatite, la presenza del cosiddetto fegato grasso, gli interventi di liposuzione, l'uso prolungato di corticosteroidi, le emoglobinopatie e l'osteomielite.

Embolia gassosa

Nell'embolia gassosa, la bolla d'aria che ricopre il ruolo di embolo è frutto di particolari condizioni di pressione, che favoriscono l'entrata dei gas dell'aria in un vaso sanguigno esposto a quest'ultima.
Le condizioni di pressione, capaci di originare un'embolia gassosa, possono verificarsi in occasione di:

  • Un'iniezione venosa, tramite siringa, mal praticata;
  • Gli interventi chirurgici che richiedono l'inserimento di cateteri venosi centrali o in vena succlavia o in vena giugulare;
  • La ventilazione artificiale, praticata in occasione di gravi traumi al torace;
  • Immersioni subacquee;
  • Altro (barotrauma polmonare, esplosione di bombe, rapporti sessuali ecc).

Embolia colesterolo

Cristalli di colesterolo con il pericoloso ruolo di embolo occlusivo possono derivare da: la frammentazione di una placca aterosclerotica, interventi di chirurgia vascolare o operazioni di angiografia (N.B: nella seconda e terza circostanza l'embolia colesterolo è una complicanza chirurgica).

Embolia da liquido amniotico

Nell'embolia da liquido amniotico, l'embolo è frutto dell'anomalo passaggio di un grumo di liquido amniotico nel torrente circolatorio.
Ricordando che l'embolia da liquido amniotico è una possibile complicanza della gravidanza, in una donna incinta il passaggio anomalo di un grumo di liquido amniotico nel sangue è più frequente in alcuni determinati momenti, tra cui:

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Curiosità

Di norma, i fenomeni di embolia da liquido amniotico interessano le arterie polmonari (embolia polmonare da liquido amniotico), causando sintomi come dispnea e problemi cardiaci.
Fortunatamente, secondo alcuni studi statistici riferiti al Nord America, l'embolia polmonare da liquido amniotico riguarda una gravidanza ogni 15.000.

Embolia da talco

Nei casi di embolia da talco, il granulo di talco che agisce da embolo ha, di norma, come circostanza scatenante, l'uso di droghe iniettabili (es: eroina). La preparazione di questi narcotici, infatti, prevede molto spesso il mescolamento di una certa quantità di stupefacente con del talco (il quale, chiaramente, si confonde con il sangue, successivamente all'iniezione della droga).

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio di embolia, i medici includono:

Sintomi e Complicanze

I vasi sanguigni del corpo umano più frequentemente oggetto di occlusione da parte di un embolo (quindi, in sostanza, i vasi sanguigni più soggetti a embolia) sono:

  • Le arterie che riforniscono il cervello. Qualsiasi interruzione o riduzione dell'afflusso di sangue a un distretto del cervello prende il nome generico di ictus; l'interruzione o la riduzione dovuta alla presenza di un embolo, è detta ictus ischemico di tipo embolico;
  • I vasi sanguigni che trasportano il sangue povero di ossigeno dal cuore ai polmoni (arterie polmonari e loro diramazioni). Quando un embolo ostruisce la pervietà delle arterie polmonari o delle loro diramazioni, i medici parlano di embolia polmonare.
    Ricordando ai lettori che le arterie polmonari e le diramazioni di queste hanno il compito di indirizzare il sangue povero di ossigeno dal cuore ai polmoni, l'embolia polmonare compromette il processo di ossigenazione sanguigna, con ovvie ripercussioni sulla buona salute di organi e tessuti (questi, infatti, non ricevono più sangue adeguatamente ossigenato, quindi soffrono e funzionano male);
  • Le arterie che alimentano il miocardio, ossia le cosiddette coronarie. L'ostruzione delle arterie coronarie dovute a uno o più emboli prende il nome di embolia coronarica.
    I fenomeni di embolia coronarica possono dar luogo a un attacco di cuore, il cui esito può essere talvolta letale.
Sintomi, segni e complicanze di ictus ischemico embolico, embolia polmonare ed embolia coronarica
Tipo di embolia Sintomatologia Complicanze
Ictus ischemico embolico
  • Paralisi e intorpidimento della faccia e/o degli arti
  • Difficoltà  a camminare
  • Difficoltà a parlare e a capire
  • Difficoltà visive
  • Mal di testa
  • Paralisi totale o semi-totale dei muscoli motori
  • Gravi difficoltà  a parlare e a deglutire
  • Perdita di memoria e incapacità  di ragionamento
  • Problemi emotivi e cambiamento del comportamento
  • Dolore post-ictus
  • Incapacità  a curarsi di sé stessi
Embolia polmonare  Ipertensione polmonare
Embolia coronarica Fibrillazione ventricolare

Diagnosi

L'individuazione di un embolo può richiedere un'ampia varietà di esami e test diagnostici.
Tra questi esami e test diagnostici, meritano sicuramente una citazione l'esame obiettivo, l'anamnesi e le procedure di diagnostica per immagini ecografia, TAC, risonanza magnetica nucleare (RMN) e angiografia.
L'identificazione precisa degli emboli e delle loro caratteristiche (natura, dimensioni, localizzazione ecc.) è molto importante, perché permette ai medici di pianificare la terapia più adeguata.

Cura e Trattamento

La terapia di un embolo dipende da:

  • La sua natura. Un coagulo di sangue richiede un trattamento diverso da una bolla d'aria;
  • Le sue dimensioni;
  • La sua localizzazione.

Tra i più importanti trattamenti attuabili contro i fenomeni embolici, figurano l'intervento chirurgico di embolectomia, le terapie farmacologiche a base di anticoagulanti e trombolitici (N.B: valide solo per i casi di tromboembolismo) e il trattamento in camera iperbarica (N.B: valida solo in caso in embolia gassosa).

Embolectomia

L'embolectomia è l'intervento chirurgico di rimozione di uno o più emboli che impediscono la circolazione sanguigna.
Essendo una procedura molto delicata e da cui possono derivare complicanze talvolta fatali per il paziente, l'embolectomia è riservata agli episodi di embolia più critici e per i quali i medici considerano inutile qualsiasi altro tipo di trattamento meno invasivo.

L'embolectomia rappresenta un intervento chirurgico riservato alle emergenze.

Anticoagulanti e trombolitici

Quando l'embolo occlusivo è un coagulo di sangue, il trattamento applicato in prima battuta è una terapia farmacologica a base di anticoagulanti e/o trombolitici.
Sebbene con meccanismi d'azione diversi, infatti, anticoagulanti e trombolitici hanno l'utile effetto di favorire la dissoluzione dei coaguli di sangue anomali, presenti all'interno dei vasi sanguigni.

  • Farmaci anticoagulanti (es: eparina a basso peso molecolare e warfarin): hanno il potere di rallentare/interrompere il processo di coagulazione sanguigna;
  • Farmaci trombolitici (es: streptochinasi, alteplasi e reteplasi): possiedono la proprietà di sciogliere i coaguli di sangue.

In genere, in presenza di emboli di natura sanguigna, i medici tendono a dare la precedenza agli anticoagulanti, in quanto quest'ultimi presentano meno effetti avversi dei trombolitici.

Camera iperbarica

La camera iperbarica (o camera per terapia iperbarica) è un luogo fisico, presente negli ospedali e nelle cliniche mediche più moderne, al cui interno un individuo può respirare ossigeno puro o aria compressa ricca di ossigeno, a livelli di pressione decisamente superiori a quelli presenti nell'aria ambiente.
La camera iperbarica rappresenta il trattamento più indicato in caso di embolia gassosa, poiché, avendo un particolare effetto sulla pressione sanguigna, favorisce l'eliminazione della bolla d'aria che agisce da embolo.

Il ricorso alla camera iperbarica per motivi terapeutici rappresenta una delle principali tecniche di applicazione della cosiddetta ossigenoterapia.

Prognosi

Sicuramente, a ridurre il rischio di morte collegato a un embolo sono la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo.

Come affermato all'inizio, la presenza di un embolo può avere conseguenze fatali.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza